Questo dibattito che si sta facendo nel paese sul federalismo sinceramente non lo capisco.
Non vedo cosa cambi a livello di partecipazione se certe competenze vengono trasferite da un centralismo (quello nazionale) ad un altro (quello regionale).
L'unica cosa che cambia è che si moltiplicano per 20 alcuni centri di spesa, con l'unica inevitabile conseguenza di un aumento delle occasioni di sprechi e di malvessazioni.
Altro discorso sarebbe un ridisegno complessivo dell'architettura istituzionale che parta dal basso, dalle comunità locali via via verso livelli più alti secondo il principio della sussidiarietà (delegando cioè al livello superiore solo ciò che non è possibile gestire a quello inferiore).
Ma non mi sembra che si stia discutendo di questo né che ci siano forze politiche seriamente intenzionate a seguire nei fatti un tale approccio.
È quindi inevitabile che, a prescindere da questa falsa gara tra più o meno virtuosi, che si arrivi ad altri pasticci come quello di dalemiana memoria del titolo V.