pierodm ha scritto:Tutta la discussione su DP si basa sul presupposto che questo personaggio abbia offeso il Presidente, cosa che ad un esame del suo discorso è in realtà assai difficile da sostenere.
Naturalmente, se per continuare ad affermare ugualmente la tesi delle offese, si giudica ad libitum offensiva una frase o una congiunzione contro ogni evidenza, nessun dialogo su questo argomento è possibile.
Veramente sei tu che vai contro ogni evidenza. Quel discorso lo abbiamo letto e riletto, molti lo hanno anche ascoltato o in diretta o in differita, ed era chiaramente offensivo. Poi se uno non vede la chiarezza di questa offesa, problemi suoi, il dato politico è che poi la posizione di chi vuole difendere la costituzione è indebolita di fronte agli insulti cui il suo garante è stato sottoposto solo pochi giorni prima. Anche qui, se piace a qualcuno chiudere gli occhi di fronte alla realtà, faccia pure, ma il fatto resta.
Il discorso su Travaglio (Santoro) è più complicato,... possiamo fare questo sia citando i fatti stessi e la nostra interpretazione, sia mettendo in fila i fatti "nudi e crudi" senza commento, ma messi in modo tale che se ne suggerisce esattamente l'interpretazione che noi vogliamo.
Sia Travaglio sia Santoro fanno questo in modo evidente e dichiarato.
Io credo che sia ingannevole e disonesto chi, fingendo o forse illudendosi di essere "oggettivo", in realtà è semplicemente più vicino alla "zona mediana" di una geometria politica interpretata in forma lineare - in altri termini, chi pensa di essere tanto più equilibrato e più veritiero, quanto più è "democristiano".
Questo è tutto un ragionamento, nemmeno tanto lungo (c'è chi per dire la stessa cosa ha occupato libri interi), molto simpatico e convincente, nondimeno falso. Il dato è che ci sono giornalisti (come anche politici, persone comuni ecc.) che pur nella profonda consapevolezza di essere solo un punto in un mondo molto più complicato (consapevolezza che, per dire il vero, sembra mancare del tutto a personaggi come Travaglio o Santoro, e talvolta anche a chi, come pierodm, ci propone visioni del mondo al posto di argomenti), cercano di rispettare alcune regole minime di deontologia professionale (o di morale comune, se si vuole) tipo "non mentire", "non omettere i fatti a tuo piacimento" ecc. Il che non elimina il bias di un punto di vista che è sempre specifico e parziale, ma fa la differenza tra una persona onesta e una che non lo è. Travaglio e Santoro, con tutta la loro carica moralizzatrice, non rispettano (non sempre, ma spesso) queste regole minime. Mi si dirà che non lo fanno nemmeno Feltri e Belpietro, il che è verissimo come è vero per tanti altri servi e servetti di Berlusconi. Ma la differenza è che Berlusconi e i suoi, non presentandosi come moralizzatori e non facendo riferimento ad un elettorato che cerca la correttezza, se lo possono permettere con più disinvoltura senza farsi da soli dei danni. Invece il moralizzatore immorale fa molti danni, quando è creduto onesto e sincero come invece non è da una larga fetta di cittadini elettori che alla smarrita ricerca di certezze si aggrappano a chi sembra fornirne (e perdipiù ingannevolmente ben documentate, come Travaglio).
Guido
Mi sembra poco corretto dire che Travaglio piace perché parla male di tutto e tutti.
Travaglio parla male di quello che gli sembra meritare un giudizio negativo: in certi casi è un giudizio totalmente negativo, in altri solo parzialmente, in linea con una visione della nostra società e del sistema politico in cui tutti i fenomeni si tengono insieme, e non sono isole separate.
Un giudizio che investe apparentemente TUTTO e TUTTI, solo perché il degrado è molto esteso, come per altro anche noi qui diciamo spesso e tanti altri osservatori dicono da tempo.
L'unica volta che Travaglio, a mia conoscenza, ha parlato positivamente di un uomo politico di una certa rilevanza è stato nel caso di Prodi. Solo però DOPO la sua uscita di scena. E comunque, non è questo il punto. Uno può anche parlar male di tutto e di tutti, e c'è tanto da parlar male in questa Italia, il problema è se lo fa onestamente o disonestamente. Travaglio lo fa disonestamente. Perciò anche se dal lato opposto, non rappresenta la cura rispetto alle disonestà dei giornalisti berlusconiani (peraltro molto più potenti) ma è parte dello stesso problema.