mariok ha scritto:Quanto all'Europa, mi sembra che non dica nulla di nuovo rispetto a quanto va ripetendo da sempre: essa "è ormai esclusivamente dominata dagli interessi elettorali dei singoli paesi, senza minimamente rendersi conto degli interessi generali".
Ci sarebbe semmai da dire che sì è vero, ormai dominano gli "interessi elettorali dei singoli paesi", ma ciò vale per la Germania come per la Grecia, la Francia e tutti gli altri.
D'altra parte la critica di Prodi all'Europa non ha nulla di anti-tedesco; infatti afferma che "è chiaro che la Germania ha assunto il suo ruolo di comando non solo per le debolezze altrui ma anche per le proprie virtù".
Sulla prima parte a me pare che dominassero gli interessi elettorali dei singoli paesi anche prima, Cioè da sempre.
Naturalmente va considerato che in tempi di crisi questo egoismo nazional-elettoralistico tende a crescere, con l'arrivo dei partiti populisti.
Tende a crescere anche perché molti vedono che gli sforzi fatti in senso contrario (quindi in senso comune) come ad esempio i 700 miliardi del MES nel 2012 hanno dato frutti discordanti. Da un lato si vede che i meccanismi economici di solidarietà sono finiti nel pozzo senza fondo della Grecia, dall'altro il loro utilizzo comporta un estremo rigore e poi basta che un nuovo governo sparigli le carte in tavola per rendere vani anni di sacrifici. Si vanno a vedere cioè i casi negativi (grecia) e non si considera che invece ci sono stati anche casi positivi (portogallo, irlanda, spagna, ed infine in parte anche l'Italia, che sta imboccando la strada giusta).
Sull'altro aspetto è chiaro che i rilievi Prodi non hanno nulla di antitedesco, mi pare tuttavia che il problema riguardi la leadership tedesca nei confronti di tanti altri paesi sia nordici sia di quelli dell'est (ancora piu' duri) sia di quelli come la spagna che hanno imboccato la vie delle riforme ed ora temono che un Podemos potrebbe convincere gli iberici a seguire la grecia. Si è creato quindi un asse rigorista e di questo va preso atto. Naturale che un asse rigorista sia capitanato dalla Germania! E chi altro? La germania il rigore l'ha attuato prima di tutto su se stessa, per il peso della ricostruzione e le riforme come Agenda 2010 che ha fatto ed hanno riportato la Germania a crescere. Il rigore quindi funziona, se si fanno le riforme. In grecia invece come dico spesso, hanno fatto tagli, piu' che riforme. Le vere riforme, quelle che fanno piangere la sinistra statalista (fiscali, previdenziali, liberalizzazioni, privatizzazioni etc) le faranno ora sotto dettatura, esattamente come accadde all'Italia nel 2011-12.
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