flaviomob ha scritto:E allora facciamo entrare nell'eurozona l'Uganda, l'India, il Kazakistan e la Cambogia.
Una moneta deve riflettere i fondamentali economici (e sociali) di un paese. Oppure, in una federazione, devono esistere dei meccanismi di trasferimento di ricchezza che redistribuiscano le risorse.
Entrambe queste affermazioni sono false per l'eurozona e la Grecia. O realizziamo un'Europa sociale (ma nessuno dei "grandi capi" la vuole), oppure sarà impossibile per la Grecia (e, piano piano, anche per l'Italia) rimanere in questo Euro.
Tutto il fumo mediatico fatto sui greci cattivi, approfittatori e ladri è un falso. Abbiamo dato alla Grecia poche briciole rispetto a quanto diamo dall'inizio della crisi alle banche cotte e stracotte, ma questo pochissimi lo dicono (lo ha scritto anche Trilogy su questi schermi, e pare uno che se ne intende...). Perché? Perché il sistema dell'informazione è sotto il controllo dei grandi capitali o della politica, salvo poche eccezioni. E cane non morde cane.
Dopo l'amara esperienza della Grecia (che rischia di non fermarsi alla Grecia) credo che L'Uganda, l'India, il Kazakistan e la Cambogia si guarderebbero bene dall'entrare nell'euro zona.
Una moneta deve riflettere i fondamentali economici; quello è abbastanza automatico ma la situazione si migliora cambiando i fondamentali economici e non certo cambiando la moneta.
L'Europa sociale o la redistribuzione delle risorse sono belle parole che in termini pratici significano passarsela bene coi soldi degli altri e credo che grandi o piccoli capi che siano su meccanismi del genere siano d'accordo solo quelli che devono prendere e non quelli che devono dare e mi sembra più che giusto.
Sulle ultime righe non ce la faccio proprio più a rispondere.