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Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda pianogrande il 09/07/2015, 20:15

gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:Né alla pari né dispari.
Basta finanziare la Grecia!
In questo momento la legge del più forte la sta usando proprio la Grecia con il suo odioso ricatto.


In una Europa del genere è difficile capire chi ha torto o ragione.


Ho la presunzione di aver capito.
La Grecia ci ha fregati tutti.
L'Europa ha avuto fiducia e la Grecia ne ha approfittato (e continua ad approfittarne).
E' il potere del debitore verso il creditore: se fallisco non ti posso più pagare e quindi....
Mi rifiuto di "capire" oltre.
Se no capiamo tutto e torniamo, per esempio, alla criminalità vittima del sistema e altre piacevolezze ormai assolutamente indigeribili.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda gabriele il 09/07/2015, 21:37

pianogrande ha scritto:Mi rifiuto di "capire" oltre.


Io invece voglio capire qualcosa di più. Voglio capire come mai quest'Europa è da 12 anni che possiede l'euro ma non si è mai evoluta in qualcosa di più che non un mercificio finanziario. Si è trasformata in "comanda il più forte", e in questo caso vince (vedremo se è vero) la Grecia che si è fatta più furba e ha fregato tutti.

Quanto voglio capire è se un'Europa così debole è un fatto intenzionale oppure no e voglio sapere come vogliono agire ora i nostri rappresentanti democraticamente eletti davanti ad una crisi profonda.

Davanti ad un problema di questo tipo la cosa che mi lascia più perplesso è che l'Europa attende gli eventi, tutti fossilizzati a guardare verso Berlino...

...Buona notte Europa
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda flaviomob il 09/07/2015, 22:10

la Grecia si ritroverebbe con gli stessi problemi nel giro di tre anni a causa dell'economia non competitiva"


E' vero: la Grecia non ha la forza di rimanere nell'euro. Bisogna prenderne atto e organizzare una strategia perché possa tornare ad avere una moneta che rispetti l'economia e la società nazionale.


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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda pianogrande il 09/07/2015, 22:16

gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:Mi rifiuto di "capire" oltre.


Io invece voglio capire qualcosa di più. Voglio capire come mai quest'Europa è da 12 anni che possiede l'euro ma non si è mai evoluta in qualcosa di più che non un mercificio finanziario. Si è trasformata in "comanda il più forte", e in questo caso vince (vedremo se è vero) la Grecia che si è fatta più furba e ha fregato tutti.

Quanto voglio capire è se un'Europa così debole è un fatto intenzionale oppure no e voglio sapere come vogliono agire ora i nostri rappresentanti democraticamente eletti davanti ad una crisi profonda.

Davanti ad un problema di questo tipo la cosa che mi lascia più perplesso è che l'Europa attende gli eventi, tutti fossilizzati a guardare verso Berlino...

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Non mi riferivo a tutte queste cose.
Quello che dici tu lo voglio capire anche io.
E' solo sul comportamento della Grecia che mi rifiuto di sottilizzare o di teorizzare più di tanto perché la mia opinione è ormai matura.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda pianogrande il 09/07/2015, 22:24

flaviomob ha scritto:
la Grecia si ritroverebbe con gli stessi problemi nel giro di tre anni a causa dell'economia non competitiva"


E' vero: la Grecia non ha la forza di rimanere nell'euro. Bisogna prenderne atto e organizzare una strategia perché possa tornare ad avere una moneta che rispetti l'economia e la società nazionale.


Non credo che il livello di vita dei greci ne risulterebbe migliorato.
Le classi privilegiate continuerebbero a vivere di svalutazioni e di evasione fiscale e la corruzione non si fermerebbe... anzi.
Anche la svalutazione è un modo di fregare i creditori solo che tra i creditori verrebbero compresi, oltre ai risparmiatori, anche tutti i redditi fissi.
Sempre per pochi i vantaggi di una moneta autogestita.

Comunque e a questo punto, che facciano pure ma che non si illudano di aver risolto il loro problema che è costituito da una classe politica e imprenditoriale furbissima e senza scrupoli.

In un modo o nell'altro, ne riceveremo ancora di lezioni dalla Grecia.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda gabriele il 09/07/2015, 22:30

pianogrande ha scritto:E' solo sul comportamento della Grecia che mi rifiuto di sottilizzare o di teorizzare più di tanto perché la mia opinione è ormai matura.


E io credo che tu abbia ragione. E' come il caso del poveraccio che ruba per dare da mangiare alla famiglia. Il furto è reato e va punito. Però voglio capire perché ha rubato. E voglio capire se si può rimediare alla sua situazione.

La Grecia non va giustificata, ma credo di poter affermare saldamento che quest'Europa è tutt'altro rispetto a quello che i cittadini si aspettano.

Bene. Cosa si fa?

Se fossi in Merkel e compagnia cantante organizzerei una sorta di Concilio europeo grazie al quale raccogliere tutti i punti di vista, fare un sunto e procedere nella direzione migliore. Un anno di lavori potrebbe bastare.

PS
Una cosa è certa. Così non si può andare avanti. I mercati stanno già cercando di capire chi sarà il prossimo.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda pianogrande il 09/07/2015, 23:08

Ecco. Sul "prossimo" vale sicuramente la pena di discutere anche perché temo possa essere l'Italia.

Il nostro debito pubblico continua la sua marcia inarrestabile e BBB- non è la stessa cosa di AAA.

Renzi non vuole pagare le pensioni baby dei greci ma dovrebbe fare molto ma molto di più contro la mafia, la burocrazia e la corruzione in genere e non stiamo parlando di gente che la incanti con le battutine d'autore.

Un banco di prova è la Roma di Marino e se il PD combatte la mafia indebolendo in quel modo vigliacchetto chi sta in prima linea, tra un po' perderemo anche qualche B.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda flaviomob il 10/07/2015, 1:43

E allora facciamo entrare nell'eurozona l'Uganda, l'India, il Kazakistan e la Cambogia.

Una moneta deve riflettere i fondamentali economici (e sociali) di un paese. Oppure, in una federazione, devono esistere dei meccanismi di trasferimento di ricchezza che redistribuiscano le risorse.

Entrambe queste affermazioni sono false per l'eurozona e la Grecia. O realizziamo un'Europa sociale (ma nessuno dei "grandi capi" la vuole), oppure sarà impossibile per la Grecia (e, piano piano, anche per l'Italia) rimanere in questo Euro.

Tutto il fumo mediatico fatto sui greci cattivi, approfittatori e ladri è un falso. Abbiamo dato alla Grecia poche briciole rispetto a quanto diamo dall'inizio della crisi alle banche cotte e stracotte, ma questo pochissimi lo dicono (lo ha scritto anche Trilogy su questi schermi, e pare uno che se ne intende...). Perché? Perché il sistema dell'informazione è sotto il controllo dei grandi capitali o della politica, salvo poche eccezioni. E cane non morde cane.


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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda pianogrande il 10/07/2015, 2:11

flaviomob ha scritto:E allora facciamo entrare nell'eurozona l'Uganda, l'India, il Kazakistan e la Cambogia.

Una moneta deve riflettere i fondamentali economici (e sociali) di un paese. Oppure, in una federazione, devono esistere dei meccanismi di trasferimento di ricchezza che redistribuiscano le risorse.

Entrambe queste affermazioni sono false per l'eurozona e la Grecia. O realizziamo un'Europa sociale (ma nessuno dei "grandi capi" la vuole), oppure sarà impossibile per la Grecia (e, piano piano, anche per l'Italia) rimanere in questo Euro.

Tutto il fumo mediatico fatto sui greci cattivi, approfittatori e ladri è un falso. Abbiamo dato alla Grecia poche briciole rispetto a quanto diamo dall'inizio della crisi alle banche cotte e stracotte, ma questo pochissimi lo dicono (lo ha scritto anche Trilogy su questi schermi, e pare uno che se ne intende...). Perché? Perché il sistema dell'informazione è sotto il controllo dei grandi capitali o della politica, salvo poche eccezioni. E cane non morde cane.


Dopo l'amara esperienza della Grecia (che rischia di non fermarsi alla Grecia) credo che L'Uganda, l'India, il Kazakistan e la Cambogia si guarderebbero bene dall'entrare nell'euro zona.
Una moneta deve riflettere i fondamentali economici; quello è abbastanza automatico ma la situazione si migliora cambiando i fondamentali economici e non certo cambiando la moneta.
L'Europa sociale o la redistribuzione delle risorse sono belle parole che in termini pratici significano passarsela bene coi soldi degli altri e credo che grandi o piccoli capi che siano su meccanismi del genere siano d'accordo solo quelli che devono prendere e non quelli che devono dare e mi sembra più che giusto.
Sulle ultime righe non ce la faccio proprio più a rispondere.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda flaviomob il 10/07/2015, 2:19

Cambiare i fondamentali economici sono belle parole. Tu compreresti un'auto greca o tedesca?

Ti faccio una domanda: in 150 anni di storia siamo riusciti a cambiare i "fondamentali economici" del Mezzogiorno d'Italia?


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