Paolo65 ha scritto:Faccio notare che Veltroni si vorrebbe mettere d'accordo con Berlusconi per eliminare le preferenze e aumentare la % per le elezioni europee.
Questa idea che le preferenze equivalgano a più potere di scelta è una delle più perniciose e autolesioniste convinzioni diffuse nell'elettorato, tanto più incredibile per un paese con la storia dell'Italia, che le preferenze se le è gustate appieno per quaranticinque anni, potendone ben apprezzare gli effetti mostruosi.
Il proporzionale + preferenze non favorisce affatto la scelta degli eletti da parte degli elettori, favorisce solo il clientelismo.
In primo luogo non tutti mettono la preferenza, quindi la maggior parte degli elettori in realtà vota senza sapere per chi, perché con il proprio voto senza preferenza contribuisce ad eleggere quelli che hanno preso più preferenze, senza però, ovviamente, poter sapere in anticipo chi sono.
Non solo, ma a ben guardare ciò affligge anche coloro che la preferenza invece la mettono, perché non si può mai sapere se sarà il proprio candidato a ottenerne più degli altri, quindi magari io voto e metto la preferenza per X (noto intellettuale integerrimo) e in realtà contribuisco a eleggere Y (poco noto maneggione con molti voti clientelari) che è più "bravo" a mobilitare la propria claque (non è un esempio casuale, è successo e succede continuamente). E non c'è modo in cui io possa saperlo nel momento in cui voto.
E infine le preferenze favoriscono incredibilmente le "cordate" tra candidati, basate nemmeno su affinità politica ma su banale scambio di favori, che molto facilmente sfociano in corruzione generalizzata.
Le preferenze hanno tutto a che fare con il deterioramento della politica e nulla con la libertà di scelta degli elettori. Non ne posso più di sentire invocazioni e/o difese di questo pessimo strumento.