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Restituite la parola ai cittadini!

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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda guidoparietti il 24/01/2009, 12:08

Paolo65 ha scritto:Faccio notare che Veltroni si vorrebbe mettere d'accordo con Berlusconi per eliminare le preferenze e aumentare la % per le elezioni europee.

Questa idea che le preferenze equivalgano a più potere di scelta è una delle più perniciose e autolesioniste convinzioni diffuse nell'elettorato, tanto più incredibile per un paese con la storia dell'Italia, che le preferenze se le è gustate appieno per quaranticinque anni, potendone ben apprezzare gli effetti mostruosi.
Il proporzionale + preferenze non favorisce affatto la scelta degli eletti da parte degli elettori, favorisce solo il clientelismo.
In primo luogo non tutti mettono la preferenza, quindi la maggior parte degli elettori in realtà vota senza sapere per chi, perché con il proprio voto senza preferenza contribuisce ad eleggere quelli che hanno preso più preferenze, senza però, ovviamente, poter sapere in anticipo chi sono.
Non solo, ma a ben guardare ciò affligge anche coloro che la preferenza invece la mettono, perché non si può mai sapere se sarà il proprio candidato a ottenerne più degli altri, quindi magari io voto e metto la preferenza per X (noto intellettuale integerrimo) e in realtà contribuisco a eleggere Y (poco noto maneggione con molti voti clientelari) che è più "bravo" a mobilitare la propria claque (non è un esempio casuale, è successo e succede continuamente). E non c'è modo in cui io possa saperlo nel momento in cui voto.
E infine le preferenze favoriscono incredibilmente le "cordate" tra candidati, basate nemmeno su affinità politica ma su banale scambio di favori, che molto facilmente sfociano in corruzione generalizzata.

Le preferenze hanno tutto a che fare con il deterioramento della politica e nulla con la libertà di scelta degli elettori. Non ne posso più di sentire invocazioni e/o difese di questo pessimo strumento.
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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda Paolo65 il 24/01/2009, 14:52

Non sono un fan delle preferenza ma da un partito che ha fatto delle primarie una scelta politica ben precisa, mi attendo una coerenza di fondo.

E' difficile pensare di tenere insieme le primarie e liste bloccate.

Comunque io sono per le primarie non taroccate e quindi aderisco.

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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda guidoparietti il 24/01/2009, 15:17

Paolo65 ha scritto:Non sono un fan delle preferenza ma da un partito che ha fatto delle primarie una scelta politica ben precisa, mi attendo una coerenza di fondo.

E' difficile pensare di tenere insieme le primarie e liste bloccate.

Le primarie su liste sono sempre difficoltose. Ma se ci sono le liste, l'unico modo per tenere le primarie è che le liste siano bloccate, altrimenti con le preferenze non avrebbero alcun effetto. Comunque è un discorso molto teorico perché le primarie con le liste funzionano poco comunque.
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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda pierodm il 24/01/2009, 16:53

Concordo pienamente sul fatto che le preferenze siano uno specchietto per le allodole, ovvero un bieco luogo comune che solletica quello che Andreotti - in un'inchiesta di molti anni fa sul presidenzialismo - chiamò "l'ingenua illusione popolare".

Mi sento vicino anche a Stefano, che espone con sincerità e chiarezza i suoi dubbi.
In via del tutto teorica avrei anche io la stessa posizione tutto sommato equidistante, o almeno possibilista: come vedo, però, le cose nella pratica e nella specificità di questo paese è un discorso diverso - che abbiamo già fatto tante volte e che faremo ancora. Ne riassumo solo un pezzettino.

Possiamo girarci intorno in mille modi, con mille sottoscrizioni e mille associazionismi, strutturati o pro tempore, ma rimane il fatto fondamentale che i partiti esistono e che il problema è quello di crederci o non credrci, a questi partiti.
O meglio: il problema è se funzionano o non funzionano, rappresentando con ragionevole corrispondenza le idee e la volontà del proprio "popolo" - non parlo di "elettori", perché la politica non si esaurisce nel momento elettorale, e comunque a questo momento si arriva dopo che una linea e un comportamento politici sono maturati nelle fasi precedenti.

Se funzionano, ha dignità e affidabilità anche la lista "bloccata", o comunque decisa dal partito.
Se non funzionano, non ci saranno mai primarie pulite e attendibili, e le preferenze saranno - come dicevamo - una fiorita presa per il culo.

Però - anche in questa sede, volutamente sintetica - il discorso rimane incompleto, se non ricordiamo che il problema del "partito" non può essere considerato a sé stante: dev'essere inquadrato nel sistema socio-politico complessivo, che comprende la comunicazione e il rapporto "interiore " (ossia culturale e comportamentale) tra cittadini e potere.
Se non esiste un'etica comune, se non esiste una forma di "deterrenza" da parte dell'opinione pubblica verso chi detiene un qualunque potere, non esiste nemmeno la possibilità di trovare un meccanismo che garantisca trasparenza e responsabilità nell'azione dei partiti. Anche il più perfezionato dei sistemi si trasformerà immediatamente in un guazzabuglio di furberie e di fregature.
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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda Loredana Poncini il 24/01/2009, 20:47

Allora non ci resta proprio più niente da fare ( se non espatriare ) .
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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda pierodm il 25/01/2009, 0:27

Cara Loredana, non mi sembra il caso di essere così ultimativi.

Io credo che in politica bisogna innanzi tutto fare il possibile per vedere le situazioni come sono: sembra facile, ma non è così.
Spesso non ci si riesce, non per limiti intellettuali, né tanto meno per cattiva volontà, ma perché siamo indotti a sbagliare dalla voglia di accostare la realtà a qualche soluzione che ci piace particolarmente.
Questo mio appello al "realismo" potrebbe sembrare strano, visto che sono sempre stato "accusato" - anche in queste discussioni in rete - di "utopismo", e che non ho mai nascosto il mio scarso entusiasmo per quelli che fanno continua professione di pragmatismo.
Ma non m'interessa stare qui a parlare delle mie apparenti contraddizioni. Preferisco rimanere strettamente nel tema - anche se, così facendo, probabilmente qualcosa si chiarisce anche sulle mie contraddizioni.

Rendersi conto che le cose in Italia stanno in un certo modo significa pensare a soluzioni adatte a fronteggiare la situazione, e ad evitare di assumere posizioni che mal si conciliano con la cruda realtà.
A me sembra evidente che il centro-sinistra, in questi anni, non ha minimamente seguito questa strada, e che non ci ha nemmeno provato. Anzi, ha ipotizzato e teorizzato soluzioni assai poco conformi ad una lettura realistica della nostra situazione.
Elencare o esemplificare gli elementi che mi portano a questo giudizio non è opportuno in questa sede - anche perché si tratta di discorsi che sto facendo da più di dieci anni, a mano a mano che le cose si verificano, e dunque assai difficili da riassumere in poche righe. Ma i risultati li stiamo vedendo abbastanza chiaramente.
Faccio solo un esempio, tra i tanti.
Subito dopo tangentopoli ha cominciato a farsi strada l'ideologia del maggioritario bipolare.
Era evidente che avrebbe avvantaggiato clamorosamente Berlusconi, ma questo non è stato tenuto in considerazione.
Era evidente, anche, che un maggioritario bipolare non è praticabile impunemente, senza che sia accompagnato da alcune riforme indispensabili di tipo istituzionale. Ma anche su questo non c'è stata attenzione.
Di fronte al degrado continuo ed inelutttabile dello scenario politico italiano - e delle condizioni sociali - non solo non c'è alcun ripensamento, ma anzi si pensa di curare il male aumentando le dosi di bipolarismo maggioritario.
La giustificazione a tutto ciò risiede semplicemnte nell'ottimismo della volontà: vale a dire "diamoci da fare, facciamo comunque qualcosa, insistiamo nella strada intrapresa", confidando in un'evoluzione delle cose secondo meccanismi che potrebbero valere se esistessero veramente quelle "condizioni normali" sulle quali si sono basati gli errori già commessi.
Ecco perché io insisto a combattere questa lettura sbagliata, anche a costo di apparire pessimista di fronte ad un ottimismo che sarebbe meglio definire "irrealismo".

Combatto, insomma, una visione politica che si auto-definisce "realistica" in quanto si pone degli obiettivi limitati e, per molti versi, assai poco riformisti, ma che in compenso si basa su una lettura della realtà, appunto, irrealistica.
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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda guidoparietti il 25/01/2009, 2:46

pierodm ha scritto:Subito dopo tangentopoli ha cominciato a farsi strada l'ideologia del maggioritario bipolare.
Era evidente che avrebbe avvantaggiato clamorosamente Berlusconi, ma questo non è stato tenuto in considerazione.

Mah, era ed è evidente solo a te. Tanto è vero che Berlusconi in persona (oltre che come sempre ad personam) appena ha potuto ha abolito tutto quel sistema e lo ha sostituito con l'attuale proporzionale a liste bloccate. Quindi, di che parliamo?
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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda pinopic1 il 25/01/2009, 12:10

Era evidente anche a me, e anche al mio amico Pippo. Eppure non siamo contrari al maggioritario e al bipolarismo. Però che obiettivamente, specie nella versione all'amatriciana, determini una personalizzazione della politica che avvantaggia i populisti specie se molto ricchi e tvdotati non mi pare che si possa negare.
Fortunati quei paesi bipolari che sono vaccinati contro i leader populisti.
Non è che per essere favorevoli al maggioritario e al bipolarismo bisogna pervicacemente negare l'evidenza.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda pierodm il 25/01/2009, 12:40

Riprendendo quello che dice Pino, e rispondendo a Guido, aggiungo che non è necessario rivolgersi a qualcuno, sempre, in modo aggressivo e vagamente insultante per sostenere una tesi contraria.
Dire "era evidente solo a te" significa dare del visionario un po' scemo a qualcuno: non che non esistano i visionari scemi, s'intende, ma partire subito in quarta su questa linea mi sembra azzardato e inopportuno.
Specialmente, poi, in una materia sulla quale a suo tempo si è discusso molto, con numerose e circostanziate critiche verso la deriva personalistica e leaderistica della politica che ha correttamente ricordato Pino e che si è puntualmente verificata.
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Re: Restituite la parola ai cittadini!

Messaggioda guidoparietti il 25/01/2009, 12:42

pinopic1 ha scritto:Era evidente anche a me, e anche al mio amico Pippo. Eppure non siamo contrari al maggioritario e al bipolarismo. Però che obiettivamente, specie nella versione all'amatriciana, determini una personalizzazione della politica che avvantaggia i populisti specie se molto ricchi e tvdotati non mi pare che si possa negare.
Fortunati quei paesi bipolari che sono vaccinati contro i leader populisti.
Non è che per essere favorevoli al maggioritario e al bipolarismo bisogna pervicacemente negare l'evidenza.

Veramente sei tu che stai negando l'evidenza.
1- Berlusconi nel maggioritario ha sempre perso voti rispetto al proporzionale. Questo è un fatto incontestabile, tant'è che appena ha potuto ha abolito il sistema uscito dal 92-93 e installato un proporzionale. Se il maggioritario era così favorevole a Berlusconi, perché in realtà lo ha sempre svantaggiato tanto che appena ha potuto lo ha abolito? Spiegatemi questo.
2- tutti i paesi più proni ai rischi del populismo hanno avuto sistemi proporzionali, o comunque non bipolari ma multipartitici, vedi Germania di Weimar, vedi sudamerica, vedi Italia (nella quale il maggioritario è stato una breve parentesi).
3- al contrario i paesi a consolidata tradizione bipolare sono quelli dove il populismo (nel senso deteriore) seppure si è manifestato (è d'altronde una tendenza molto ampia) lo ha fatto in modo minore e senza intaccare la struttura della democrazia (USA, Gran Bretagna)
4- la personalizzazione in sé non vuol dire niente, si vota sempre per delle persone, casomai è meglio che ciò sia esplicito anziché nascosto dietro ideologie o apparati burocratici oligarchici (come ancora è da noi in fondo, anche Berlusconi più che una "persona" elettoralmente è un coacervo di simboli ideologici), perché solo così le persone possono essere controllate e giudicate per quel che fanno (cosa pressoché impossibile nel discorso pubblico italiano).

Io aspetto un dato o un argomento che smentisca tutto ciò, ma finora non ne ho visti. Quindi per essere favorevoli al maggioritario non c'è bisogno di negare l'evidenza, perché l'evidenza è molto a favore del maggioritario bipolare.
Ultima modifica di guidoparietti il 25/01/2009, 12:51, modificato 3 volte in totale.
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