ranvit ha scritto:Non è pensabile che tutti facciano politica! Ma non è detto che chi non ne ha la voglia o il tempo o il carattere (oserei dire anche lo stomaco...) non abbia diritto di dire la sua! Se non altro perchè comunque vota!
Allora vanno bene, e direi sono indispensabili, sia le associazioni sia i circoli. Ognuna, come dice pinopic, con le sue caratteristiche implicite; i circoli "per loro natura luoghi delle tattiche politiche per la conquista del potere all'interno del partito"; le associazioni "per portare nel partito esperienze concrete e idee elaborate senza preoccupazioni di potere politico e di schieramenti".
Vanno bene e sono importanti, ma come dimostra ampiamente la storia e non solo quella recente, se rifiutano di entrare in azione non ottengono risultati concreti (il che è d'altronde tautologico).
Chi non ha la voglia o il tempo o lo stomaco di dire la sua mi trova molto simpatetico (perché quante volte anch'io mi sono sentito nauseato?), nondimeno su un piano seriamente realistico non si può non notare che se uno non ha tempo voglia ecc, poi è del tutto prevedibile che i suoi interessi non saranno adeguatamente considerati, né gli sarà dato uno spazio che d'altronde non chiede e così via.
Il punto pero' sollecitato da Valerio è come possiamo dare un aiutino.
Mi sembrava che valerio fosse orientato ad una minore inattività che non il messaggio a cui rispondevo. Ad ogni modo il problema radicale è che chi oggi controlla la politica non vuole e non cerca alcun aiutino – e non perché sia "cattivo" ma perché è la politica che funziona così – è chi dalla politica è tenuto fuori che dovrebbe farsi avanti per entrarci (naturalmente anche le primarie a tutti i livelli a poco servono se non ci sono candidati volta a volta nuovi). Certo se si parte dalla considerazione che non c'è tempo e voglia (considerazione realistica quanto vuoi, per carità) difficilmente si troverà una soluzione percorribile.
Credere che improvvisamente la politica possa diventare "buona" e aprirsi al contributo di chicchessia è pura utopia, anche la stessa opinione pubblica conta soltanto perché vota. Altrimenti, quando non si votava, delle opinioni del popolo fregava poco o nulla, fino a che non capitava una ribellione...