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S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda franz il 16/01/2012, 14:36

trilogy ha scritto:Su questo non ci sono dubbi. La crisi è stata provocata dai comportamenti della finanza e dalla politica americana supportata dalle teorie economiche divulgate nelle università inglesi e americane.

Certo, solo che si raccontano due versioni distinte:
a) la prima narra che le teorie economiche finaziarie e monetarie dominanti sarebbero liberiste o neoliberiste
b) la seconda narra che le teorie economiche dominanti finaziarie e monetarie sarebbero keynesiane o neokeynesiane
Francamente avendo appena letto un libro su Keynes mi pare di riconoscere nelle scelte americane ed europee degli ultimi decenni anni proprio una stetta aderenza ai consigli che Keynes dava nella sua "teoria generale" (non solo da parte dei democratico alla Clinton ma anche da parte di Bush e della destra conservatrie) e che erano stati accantonati per un lungo periodo.

Comunque la si pensi, le politiche monetarie sono responsabilità di banche nazionali che se puer autonome sono nominate dai governi. Per chiarirci bene, Alan Greenspan prima e Ben Bernanke poi, sono keynesiani convinti e dichiarati. Anche Paul Volcker, per quanto ha contribuito a sganciare il dollaro dall'Oro, è palesemente un keynesiano praticante. Quersto vuol dire che praticamente è dal 1980 che la politica monetaria americanna è smaccatamente keynesiana (non liberista) Inoltre le due banche americane e maggiormente implicate nella crisi dei subprime sono parastatali e seguivano gli indirizi economici dei governi americani, basti sulla concessione a go-go dicrediti a chi non poteva permetterselo.
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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda Robyn il 16/01/2012, 15:30

Per porre rimedio alla speculazione finanziaria servono gli eurobond.L'attacco speculativo delle agenzie di rating non ha funzionato.Inoltre le agenzie di rating statunitensi non sono neanche credibili perchè legate a forti interessi economici.Gli attachi nascondono un preciso disegno.Si emettono parei sull'affidabilità che i paesi più deboli per contrrastare aumentano gli interessi da dare agli investitori.Quindi aumenta la spesa per interessi che a sua volta deve essere compensata o con un 'aumento delle tasse che deprimono lo sviluppo o con tagli alla spesa,per mantenere il bilancio in paraggio.Ma se aumento le tasse deprimo lo sviluppo e quindi anche le entrate e possono esserci ricadute negative sul welfare.Gli Usa non vogliono insomma arrendersi al fallimento dell'ideologia liberista.Le agenzie di rating e tutta l'economia finanziarizzata vanno regolate e al prossimo attacco saranno le agenzie di rating statunitensi a pagare gli interessi agli investitori.Il welfare ha sempre funzionato come motore per lo sviluppo.Tutto quello che si reimmette come welfare rappresenta un'investimento per la crescita.Gli Usa sono andati verso l'economia liberista perchè se lo potevano permettere ,ma pian piano anche per loro si tende al circolo vizioso della povertà dove in mancanza di risparmio dei lavoratori delle famiglie e delle imprese non c'è sviluppo ciao robyn
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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda ranvit il 16/01/2012, 16:38

Keynesiane o meno il problema non cambia.....bisogna mandare a quel Paese le Agenzie di rating americane o quantomeno metterle sotto stretto controllo come dice il tedesco Shaeuble. :twisted:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda franz il 16/01/2012, 16:51

ranvit ha scritto:Keynesiane o meno il problema non cambia.....bisogna mandare a quel Paese le Agenzie di rating americane o quantomeno metterle sotto stretto controllo come dice il tedesco Shaeuble. :twisted:

Ripeto: il fatto che possano essere sotto stretto controllo (ovviamente pubblico) cosa comporta nella valutazione dei rischi connessi ai debiti pubblici? Che i clienti dei vari bot penseranno che la situazione reale dei debiti pubblici non viene raccontata adeguatamente per cui ne staranno alla larga. Col risultato che forse si fideranno ancora a naso dei titoli piu' forti (come quelli tedeschi ... quindi Schaeuble è un gran furbone) ma i paesi deboli lo prenderanno in quel posto.

In ogni caso, questo declassamento non ha lasciato effetti sulla borsa francese (il paese piu' simbolicamente colpito) che anzi oggi guadagna più dell'1% Se vedete il grafico, l'unico grosso calo è quello dell'estate 2011. Mi pare che il nuovo rating certifichi piu' che altro un dato di fatto che si trascinava da mesi. I mercati già lo conoscevano e lo avevano "scontato".
Vedremo come andrà lo spread francese.
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Un anno di borsa francese
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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda ranvit il 16/01/2012, 17:37

La fai troppo complicata franz perchè bisogna vedere di quali controlli parliamo.
Per i Bot non mi preoccuperei troppo perchè senza gli uccelli del malaugurio...le Agenzie pilotate dai furboni americani...si comprano quelli che danno maggior interesse :D ....almeno entro certi limiti.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda franz il 16/01/2012, 19:37

ranvit ha scritto:La fai troppo complicata franz perchè bisogna vedere di quali controlli parliamo.
Per i Bot non mi preoccuperei troppo perchè senza gli uccelli del malaugurio...le Agenzie pilotate dai furboni americani...si comprano quelli che danno maggior interesse :D ....almeno entro certi limiti.

Appunto e chi gli dice quali sono i limiti? Scrivono a Babbo Natale? Oppure si potrebbe provare a chiedere direttamente all'oste se il vino è buono? :-)
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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda ranvit il 16/01/2012, 20:25

Quali limiti?

Ma tu davvero pensi che senza queste Agenzie di rating si ferma il mondo?

L'Italia questi problemi che ora fanno tanto orrore alle agenzie piu' o meno li ha sempre avuti, chissà perchè dopo il casino negli Usa è cominciato tutto quest'ambaradan.
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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda franz il 16/01/2012, 21:58

ranvit ha scritto:Quali limiti?

Francamente ai governi non importa molto se le agenzia declassano società normali.
Invece si incazzano se declassano grandi banche e l'affidabilità delle nazioni.

Caro ranvit, prova a pensare se tu, imprenditore, scoprissi a salerno che una media azienda sta fallendo.
Beh, una sola non fa danni e se non ti deve tanti soldi, il mondo va avanti.
Ma se a Salerno a fallire fosse il 70% delle imprese e tutte in qualche modo ti dovessero dei soldi (perché li hai presati o perché hai venduto macchianri e stai attendendo il pagamento) allora rischi di fallire anche tu, che sei solido.
Allora il problema non è che le agenzie certifichino uno stato di fatto (pur spiacevole) ma il fatto che improvivsamente tutti, si scoprano troppo indebitati (dove giustamente il creditore si preoccupa piu' del debitore). Indipendentemente da cio' che le agenzie dicono o non dicono, in sintesi, la situazione è grave. Ora puo' anche darsi che l'inizio dell'effetot domino sia iniziato con i subprime in usa ma se non cominciava li' sarebbe successo altrove. Stati troppo indebitati, banche troppo piene debito pubblico, crescita lenta (salvo la germania). Le agenzie stanno al dito come la crisi finanziaria delgli stati sta alla Luna.



Draghi sulla crisi: «Situazione gravissima»

Dobbiamo imparare a convivere con le agenzie di rating»
Grecia sul baratro e S&P declassa anche il fondo salvastati

MILANO - «Siamo in una situazione gravissima». È il parere di Mario Draghi, presidente della Bce, sentito dalla commissione parlamentare economico-finanziaria come presidente dell'autorità europea per i rischi sistemici. Trichet, predecessore dell'italiano sulla poltrona di numero uno della Banca Centrale Europea, aveva già parlato di dimensioni sistemiche per la crisi in atto. Ma «da allora la situazione è peggiorata», ha aggiunto Draghi. È «vitale», ha spiegato, che le decisioni prese dai leader europei sui fondi salva-Stati siano attuate «tempestivamente e completamente».

LE AGENZIE DI RATING - L'ex presidente della Banca d'Italia ha poi commentato le ultime notizie sui downgrade disposti da Standard & Poor's: «Dobbiamo imparare farne a meno. Bisogna vivere non senza di loro, ma con loro, dando un potere molto più limitato di quello che hanno attualmente».

DECLASSATO IL FONDO SALVASTATI - La Standard & Poor's nel frattempo ha tagliato anche il rating dell'European Financial Stability Facility (Efsf) a «AA+» da «AAA», dopo l'ondata di downgrade di paesi europei decisa venerdì scorso. L'agenzia è altrimenti nota come il fondo Salvastati, incaricato di vigilare sulla tenuta finanziaria dei Paesi europei in questa fase di turbolenze sui mercati.

GRECIA A UN PASSO DAL DEFAULT - Uno dei manager di punta dell'agenzia di rating, Moritz Kraemer, ha poi annunciato a Bloomberg Tv le sue stime a proposito del Paese in questo momento in maggiore difficoltà: «La Grecia fallirà molto presto. Non posso dire se vi sarà una via d'uscita al termine di questo ciclo di negoziati molto serrato». Ha affermato il responsabile per i rating sovrani dell'Europa, aggiungendo subito dopo: «C'è un tema di politica del rischio calcolato - ha aggiunto - e un default disordinato avrebbe effetti su altri Paesi, ma credo che i leader politici vorranno evitarlo. Il gioco resta aperto»

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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda ranvit il 16/01/2012, 22:11

Draghi : Bisogna vivere non senza di loro, ma con loro, dando un potere molto più limitato di quello che hanno attualmente».



.....appunto!
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Re: S&P declassa Francia, Italia, Spagna e Austria

Messaggioda franz il 16/01/2012, 23:22

ranvit ha scritto:Draghi : Bisogna vivere non senza di loro, ma con loro, dando un potere molto più limitato di quello che hanno attualmente».



.....appunto!

Ci si puo' provare ma il potere che hanno gli è stato dato dagli stati ed anche se l'europa restringesse i poteri delle agenzie, esse continuerebbero ad avere potere per i decisori americani e di mezzo mondo (fondi pensioni etc).
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