franz ha scritto:quando la pressione fiscale arriva al 50% e la burocrazia è asfissiante .... puoi mettere tutti i controlli che vuoi ma non servono.
Qua c'è qualcosa che non va, co' sta storia della pressione fiscale infinita in Italia. Io leggo quello che c'è scritto qua, e non risulta:
(wikipedia) "
In Italia, secondo l'Ocse, la pressione fiscale era nel 2008 al 43,3% ed è salita nel 2009 al 43,5%. Dal 1992 è stata sempre al di sopra del 40%. Sempre secondo l'Ocse, al 2009 in Europa i Paesi con maggiore pressione fiscale sono Danimarca (48,2%) e Svezia (46,4). Paesi che storicamente hanno un evoluto sistema di welfare. Seguono Belgio (43,2%), Austria (42,8%) e Francia (41,9%). Dall'altro lato della classifica troviamo Slovacchia (29,3%) e Irlanda (27,8%). Altri dati riguardano Lituania (29,3%), Romania (29,5%), Lettonia (30,2%) e Estonia (32,4%).
Secondo il DPEF del giugno 2008, la pressione fiscale dovrebbe essere al 43,2% nel 2010, per poi calare al 42,9% nel 2013.
C'è da sottolineare che metodi di calcolo differenti portano a risultati differenti, quindi i dati Istat non sono in generale paragonabili a quelli Ocse."
Salvo un aggiornamento possibile, ma che sposta poco, non è vero il dato del 50% in Italia e del 30% in meno altrove, se non nei paesi 'poveri'. E comunque c'è da vedere come è calcolato quel dato.
Certamente salirà al 44% nel 2012 secondo le ultime previsioni, com'è ovvio dato il programma di rigore che ci si è imposti per la riduzione del debito pubblico e del deficit di bilancio.
Inoltre non è il dato in sé che conta, ma ciò che lo Stato dà in cambio. Pagare un po' di più rispetto ad altri per qualcosa di più in cambio può pure andar bene.
Infine: che vogliamo fare dal momento che molti italiani si sentono più furbi a pagare meno degli altri; o sono più imbroglioni; o vedono lo Stato come un'entità straniera (aiutati dalla storia secolare e dalla propaganda dell'ultimo governante)?
La burocrazia è fatta in parte dalle leggi e in parte da tanti che le devono applicare, ma le applicano male perché che non sono in grado di capirle. Eppure sono italiani quelli che le hanno fatte e quelli che le devono applicare.
Visto che i controlli non vanno bene, che vogliamo fare? Chiamiamo a leggiferare e ad amministrare qualcuno da fuori?
Non sto dicendo che in Italia è tutto rose e fiori; solo che non stiamo tanto messi male da non poter fare più niente da soli; o nient'altro che avvilirci.
Io non ho la soluzione per tutto (e perché dovrei?). Ma sinceramente, non capisco quest'aria che sembra disfattista più che pessimista ...