Alberto Asor Rosa (classe '33; comunista 'nostrano' non filosovietico) ha scritto su 'il manifesto' (lo riporto perché se ne parla ma qua non c'è):
"....
Ciò cui io penso è invece una prova di forza che, con l'autorevolezza e le ragioni inconfutabili che promanano dalla difesa dei capisaldi irrinunciabili del sistema repubblicano, scenda dall'alto, instaura quello che io definirei un normale «stato d'emergenza», si avvale, più che di manifestanti generosi, dei Carabinieri e della Polizia di Stato congela le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari, restituisce alla magistratura le sue possibilità e capacità di azione, stabilisce d'autorità nuove regole elettorali, rimuove, risolvendo per sempre il conflitto d'interessi, le cause di affermazione e di sopravvivenza della lobby affaristico-delinquenziale, e avvalendosi anche del prevedibile, anzi prevedibilissimo appoggio europeo, restituisce l'Italia alla sua più profonda vocazione democratica, facendo approdare il paese ad una grande, seria, onesta e, soprattutto, alla pari consultazione elettorale....."
E' ovviamente eccessivo un intervento simile, anche perché: qual sarebbe 'la forza che scenda dall'alto'? Chi gestirebbe l'azione? Per quanto sarebbe comunque la richiesta di intervento di forze istituzionali, non di golpe da parte di forze eversive.
Comunque è stato solo un articolo giornalistico, non certo sostenuto dalla 'dirigenza né dalle masse comuniste'. E lui stesso l'ha definita una 'forzatura' per rendere più forte l'idea della democrazia come minimo limitata oggi esistente in italia (sì, con la minuscola per come è ridotta).
Ferrara Giuliano, craxian-berlusconiano, ha scatenato una crociata tra tv e carta stampata, accusando Asor Rosa di incitare al colpo di stato.
Scrive pure Vittorio Macioce (opinionista di chiara fama?)
Non è che la giustezza di una idea è dimostrata dal numero di 'amici' che chi la esprime ha su Facebook; o per il fatto che viene scritta su 'il giornale' e non sui 'il manifesto'.
Volendo, si può pure leggere un'altra opinione, più simpatica:
http://www.libertiamo.it/2011/04/16/il- ... -sinistra/Sono d'accordo con Ferrara che c'è democrazia dove a governare sia chi è scelto in libere e regolari elezioni, e non chi è messo al comando da forze più o meno occulte.
Ma governare con la maggioranza assoluta per il premio di maggioranza, pur avendo ottenuto solo un voto su tre, non è vera democrazia.
E a maggior ragione non lo è se il numero di voti alla Camera non basta e se ne 'acquisiscono' altri di parlamentari eletti contro, con un gioco di Palazzo una volta tanto vituperato. Ferrara questo lo dimentica.
Oggi Schifani, in riferimento alla lettera Pisanu-Veltroni, ha detto che altre ipotesi di governo non ci sono oltre a quella che governa chi è eletto dal popolo.
Appunto: è diventata una ipotesi: c'è un tale che governa con voti rubati al popolo, quelli che ha comprato in Parlamento.
Quale democrazia invoca, Ferrara? Quella del Padrone, di cui ha sempre dimostrato di aver bisogno, e che oggi è il S.S. Berlusconi?
La democrazia si basa sulle regole; Formigoni non poteva essere eletto sulla base di firme false di presentazione della lista. Ferrara questo non lo nota.
E' già grave il solo fatto che si discuta ovunque di democrazia, e moltissimi temono che sia a rischio.
cardif