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Il programma dell'Ulivo del '96 -
Le realizzazioni ottenute in questi quattro anni di governo
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POLITICHE PER L’AMBIENTE
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TESI 58: CONSERVARE LA
BIODIVERSITA’ |
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- Piena attuazione della legge sulle aree protette:
sblocco dei finanziamenti per i parchi di nuova
istituzione, adeguamento normativo e finanziario
per i parchi storici, accelerazione dell’istituzione
di nuovi parchi; messa a punto della strumentazione
prevista dalla legge quadro (statuti, enti parco,
coordinamenti, ecc.)
- Conservazione di specie animali e vegetali, comunità
biologiche, processi naturali, valori paesistici,
equilibri ecologici e idrogeologici
- Applicazione di metodi di gestione e di restauro
ambientale al fine di favorire l’integrazione fra
uomo e ambiente, anche mediante la salvaguardia
di valori antropologici, archeologici, storici,
e dell’attività agro-silvo-pastorale tradizionale
- Sperimentazione di attività produttive
compatibili
- Promozione di attività ricreative, formative
ed educative
- Prevenzione del randagismo del maltrattamento
degli animali
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Le aree protette costituiscono un caposaldo delle
politiche di conservazione della biodiversità:
nel corso di questi quattro anni si è assistito
non solo a un notevole incremento della superficie
nazionale tutelata, terrestre e marina, ma sono
stati anche forniti gli strumenti per il pieno funzionamento
delle aree protette. Attualmente circa l'8% del
territorio Italiano è protetto da Parchi.
Vogliamo qui ricordare l’istituzione di nuovi Parchi
nazionali (dell’isola dell’Asinara, dell’arcipelago
Toscano, delle Cinque Terre) a cui si aggiungono
quelli di cui è in corso l'istituzione (
Val d'Agri e Lagonegrese, dell'Alta Murgia, della
Sila e dell'appennino Tosco Emiliano) e delle Aree
marine protette (Ventotene, Cinque Terre, Punta
Campanella, Porto Cesareo, Penisola del Sinis, Tavolara,
Portofino, Capo Carbonara).
- E' stato istituito nell'alto e medio mar Tirreno
il Santuario dei Cetacei. Grazie a un accordo firmato
da Italia, Francia e Principato di Monaco, in 90.000
chilometri quadrati del mare corso-ligure-provenzale
sono tutelate le importanti popolazioni di cetacei
e la ricchissima fauna marina.
- Legge n. 426/1998: con questa legge si apportano,
tra l’altro, modifiche alla legge n.394/1991 (legge
quadro sulle aree protette) che vanno nella direzione
di una maggiore partecipazione delle Regioni e degli
Enti locali; in particolare per le aree marine protette
si è avviato un rapido processo per il loro
affidamento in gestione alle comunità locali:
delle 15 Aree Marine Protette istituite sono in
corso di assegnazione le ultime 4.
- La stessa L.434/98 ha consentito l'avviamento
di un programma di ricerca sul fenomeno delle mucillagini
che
interessa i nostri mari e del censimento
delle praterie di poseidonia oceanica.
- Ha avuto un grande impulso l'attività per
la tutela delle specie e degli habitat naturali
e sono state individuate nel solo '99 d'intesa con
le Regioni 159 nuove zone di protezione speciale
(ZPS), che si aggiungono alle 108 già esistenti,
che faranno parte della rete europea denominata
"Natura 2000".
- E' stato pubblicato il " repertorio della fauna
protetta" ed avviata la chek-list completa della
flora italiana e la stesura del Piano nazionale
della biodiversità.
- Legge n. 434/1998: la legge concede i finanziamenti
di diversi interventi in materia di animali di affezione
e per la prevenzione del randagismo
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TESI 59: PORTARE L’ACQUA
DA BERE IN TUTTE LE CASE |
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- Preparazione e realizzazione di un piano di difesa
delle acque
- Inserimento dell’intero territorio in bacini nazionali
di tutela idrogeologica
- Rispetto della normativa che tutela le acque destinate
al consumo umano, interventi di miglioramento delle
strutture di potabilizzazione, incentivazione del
controllo interno di qualità dell’acqua distribuita
agli utenti
- Riduzione e redistribuzione (soprattutto al Sud)
dei consumi, nuovi sistemi idrici e di depurazione
- Rafforzamento dei controlli, assicurando piena
efficienza all’Agenzia Nazionale per la Protezione
del’Ambiente
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Dlgs 11 maggio 1999, n. 152: il provvedimento
recepisce due direttive comunitarie (la 91/271/Cee
relativa alle acque reflue urbane e la 91/676/Cee
relativa alla protezione da nitrati di origine agricola)
e detta disposizioni per la tutela delle acque dall’inquinamento.
Il decreto, che riordina l’intera normativa di settore,
contiene importanti novità per la tutela
integrata, qualitativa e quantitativa, delle risorse
idriche. Sposta innanzitutto l’attenzione dal controllo
del singolo scarico all’insieme degli eventi che
determinano l’inquinamento del corpo idrico recettore.
Introduce quindi gli obiettivi di qualità
del corpo idrico recettore; la tutela anche delle
acque sotterranee; criteri per l’uso razionale delle
risorse.
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TESI 60: IL RIASSETTO IDROGEOLOGICO
DEL TERRITORIO |
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- Attivare in pieno le competenze delle Autorità
di Bacino e progettare in accordo con le regioni
i Piani di Bacino.
- Recepire pienamente la direttiva europea sulla
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) al fine
di esercitare un controllo preventivo sugli effetti
degli interventi che possono avere forte incidenza
ambientale sul territorio.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Legge n.267/1998: il provvedimento ha reso possibile
l'attivazione di misure di salvaguardia da parte
di Autorità di bacino e Regioni, con piani
stralcio per le aree a maggior rischio di frane
ed alluvioni; un piano di interventi di prevenzione
e di messa in sicurezza delle aree a maggior rischio;
un rafforzamento degli strumenti di intervento di
Regioni, Autorità di bacino e servizi tecnici;
un rafforzamento delle misure di monitoraggio, dei
piani di emergenza e di quelli della protezione
civile; un ruolo nuovo del ministero dell'Ambiente,
che per la prima volta è dotato di una struttura
propria e di un rafforzamento del supporto dell'Anpa
insieme ad una dotazione finanziaria per interventi
di 1.100 miliardi.
- AC. 5100: disciplina della valutazione dell'impatto
ambientale (approvato in un testo unificato dal
Senato): il progetto di legge ha lo scopo di dare
compiuta e organica attuazione nel nostro ordinamento
alla direttiva 85/337/CEE del Consiglio, del 27
giugno 1985, come modificata dalla direttiva 97/11/CE,
del 3 marzo 1997, relativa alla disciplina della
procedura della valutazione dell'impatto ambientale
(VIA), volta a consentire una valutazione globale
ed integrata delle possibili conseguenze per l'ambiente
dei progetti di nuove opere, pubbliche e private.
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TESI 61: L’ARIA CHE RESPIRIAMO |
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- Attivazione di misure di contenimento dell’effetto
serra, in particolare al fina di eliminare l’impiego
dei CFC
- Controllo del livello delle emissioni di biossido
di carbonio (mezzi di trasporto)
- Controllo del livello delle emissioni di metano
(settore energetico e settore rifiuti)
- Attuazione delle leggi in materia di inquinamento
da impianti termici
- Attuazione della legge quadro sull’inquinamento
acustico
- Attuazione della normativa sull’inquinamento transfrontaliero
e di protezione dell’ozonosfera, attraverso forme
di collaborazione internazionale
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Legge n.448/1998 (art.8): è la cosiddetta
"carbon tax": al fine di ridurre le emissioni
di anidride carbonica derivanti dall’impiego di
combustibili fossili secondo le conclusioni della
Conferenza di Kyoto, le aliquote delle accise sugli
olii minerali sono rideterminate in base al loro
effetto inquinante.
- D.Lgs. 4 agosto 1999, n. 351: il decreto legislativo
attua finalmente la direttiva 96/62/CE, in materia
di valutazione e di gestione della qualità
dell'aria. La direttiva è volta a tutelare,
oltre alla salute umana., anche l'ambiente nel suo
complesso.
- Legge n.431/1997: il decreto benzene, (n.163/99),
attuativo della legge, fissa i criteri ambientali
e sanitari per l'adozione delle misure di razionalizzazione
e limitazione della circolazione veicolare, volte
a contenere l’inquinamento da traffico nei centri
urbani.
- Dlgs 17 agosto 1999, n. 334:
il provvedimento recepisce la direttiva 96/82/Ce
(cosiddetta Seveso II) sul controllo dei pericoli
di incidenti rilevanti connessi con determinate
sostanze pericolose e prevede il raccordo tra questa
direttiva e l’IPPC. Obiettivo del decreto è
garantire livelli sempre più elevati di tutela
della qualità dell’ambiente e della salute
attraverso un sistema di prevenzione uniforme in
tutta la Comunità.
- D.Lgs. 4 agosto 1999, n. 372: il decreto legislativo
recepisce la direttiva 96/61/CE del Consiglio del
24 ottobre 1996 sulla prevenzione e la riduzione
integrate dell'inquinamento
(IPPC), limitatamente alle
disposizioni relative agli impianti esistenti. Esso
disciplina il rilascio, il rinnovo e il riesame
dell'autorizzazione integrata ambientale degli impianti
esistenti, nonché le modalità di esercizio
degli impianti medesimi.
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TESI 62: TRASPORTI MODERNI,
PUNTUALI |
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- Sviluppo di una mobilità sostenibile dal
punto di vista ambientale
- Modernizzazione dei sistemi terminali (stazioni
e aeroporti)
- Regole concorrenziali tra gli operatori del trasporto
- Modifica del sistema dei prezzi
- Aumento della mobilità nelle aree urbane
- Modernizzazione del trasporto ferroviario
- Incremento del trasporto regionale
- Aumento delle merci trasportate su ferro
- Ammodernamento della rete ferroviaria
- Incremento della sicurezza stradale
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Decreto 25 gennaio 2000 del Ministero dell'ambiente:
il decreto che istituisce le "domeniche ecologiche",
attuate con la partecipazione di oltre 120 città,
dopo il successo della giornata europea "città
senza la mia auto".
- miglioramento della mobilità urbana con
il finanziamento di 87 progetti per 30 Adozione
di misure per il grandi comuni per 370 miliardi
(decreto 163/99).
- Decreto del 27 marzo 1998 del Ministro dell'ambiente:
il decreto sulla mobilità sostenibile nelle
aree urbane: prevede una serie di misure volte a
contenere il traffico. L'oggetto primario delle
azioni previste dal decreto è il miglioramento
della capacità di intervento sul traffico
delle amministrazioni locali, anche con misure che
richiedono la collaborazione delle imprese e degli
enti pubblici di maggiori dimensioni. Tra queste
misure rientra l'obbligo per le imprese e gli enti
pubblici con più di 300 addetti in singole
unità locali - oppure con più di 800
addetti ubicate nel medesimo comune - di adottare
il Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) del
proprio personale dipendente, individuando a tal
fine un responsabile della mobilità aziendale
(cosiddetti mobility managers).
- La privatizzazione Soc. Autostrade
- Il rinnovo delle concessioni per tutte le concessionarie
autostradali che comporterà un consistente
volume di investimenti,(manutenzione,sicurezza,
adeguamenti della rete)
- Trasferimenti di una parte consistente della rete
stradale alle gestione regionale
- Sono inoltre state recepite Direttive Comunitarie
riguardanti la concorrenza e
la modernizzazione del sistema
di trasporto ed è stato presentato il Piano
di Sicurezza stradale
- Predisposizione del Nuovo Piano Generale dei Trasporti,
di cui sono già definite le "Linee Guida"
e le cui relazioni settoriali sono attualmente sottoposte
ad una ampia consultazione con i soggetti istituzionali
ed associativi interessati.
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Tesi n. 63: Rifiuti: uscire
dall’emergenza e dall’illegalita’ |
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- Riduzione all’origine la produzione di rifiuti,
in particolare quelli nocivi, incentivando processi
produttivi e prodotti a bassa quantità e
pericolosità di rifiuti; uso di beni prodotti
con materiali riciclabili per opere pubbliche e
per forniture a Pubbliche Amministrazioni; applicazione
della normativa europea sull’Ecolabel
- Recupero di materie prime ed energia dai rifiuti
attraverso la raccolta differenziata
- Programmazione della raccolta, del trasporto e
del trattamento dei rifiuti alla scala territoriale
adeguata, dotando ciascun territorio si proprie
strutture di smaltimento
- Sottoposizione a valutazione di impatto ambientale
tutti gli impianti di smaltimento di rifiuti pericolosi,
le discariche e gli inceneritori
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
D. lgs.n.22/97
Il "decreto Ronchi" sui
rifiuti ridisegna la mappa della gestione dei rifiuti,
da quelli solidi urbani agli imballaggi, fino ai rifiuti
pericolosi che per la prima volta vengono rigorosamente
classificati. Il decreto ha incidenza sugli atteggiamenti
degli italiani che in pochi anni dovranno cambiare
abitudini: meno sprechi e più recupero, la
raccolta differenziata infatti arriverà 35%,
la tassa sui rifiuti diventa tariffa pagata a ''consumo''
di rifiuti, come una bolletta.
- Punto chiave del provvedimento, che interessa
sia i semplici cittadini che l’industria, è
il concetto che lo smaltimento, sia pur corretto,
non basta più. Le parole d'ordine sono recupero,
riutilizzo e riciclo. In discarica finiranno solo
i rifiuti inerti e i rifiuti residui delle operazioni
di riciclaggio, di recupero e di smaltimento. Sul
fronte degli imballaggi poi, che costituiscono il
40% dei rifiuti urbani, i produttori, gli utilizzatori
e i distributori dovranno arrivare al recupero minimo
del 50% entro 5 anni. Per incrementare le raccolte
differenziate ed il riciclo sono costituiti tre
nuovi consorzi, quello degli imballaggi, degli oli
e dei grassi vegetali ed animali esausti e del polietilene.
Anche frigoriferi, computer, tv, lavatrici e altri
elettrodomestici dovranno essere raccolti e riciclati
pena, se il sistema non sarà a regime in
tre anni, il pagamento di una cauzione.
- Lo stesso dlgs 22/97 ha affrontato per la prima
volta la spinosa questione della bonifica e risanamento
dei siti inquinati. Uno dei suoi decreti attuativi
ha fissato le norme tecniche e le procedure che
definiscono i limiti di accettabilità della
contaminazione, la messa in sicurezza, la bonifica
e il ripristino ambientale dei siti inquinati. La
legge 426/98 ha intanto individuato le aree industriali
e i siti ad alto rischio ambientale dove realizzare
i
primi interventi di bonifica di
interesse nazionale (Venezia-Porto Marghera, Napoli
Orientale, Gela e Priolo, Manfredonia, Brindisi,
Taranto, Cengio e Saliceto, Piombino, Massa e Carrara,
Casal Monferrato, Litorale Domizio Flegreo e Agro
Aversano, Pitelli-La Spezia, Balangero, Pieve Vergonte)
e è stato dato avvio agli interventi. Le
Regioni, dal canto loro, dovranno completare il
censimento dei siti da bonificare.
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TESI 64: POLITICA DELL’ENERGIA |
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- Uso efficiente dell’energia e delle fonti rinnovabili
in termini di investimenti pubblici, coordinamento
della programmazione regionale, strumentazione e
organizzazione operativa
- Creazione di un piano nazionale di approvvigionamento
di gas naturale liquefatto che tenga conto la valutazione
di impatto ambientale
- Metanizzazione delle centrali termoelettriche,
soprattutto se situate in zone ad elevato rischio
di crisi ambientale
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Delibera Cipe del 19/12/1998: in base a tale delibera
le Amministrazioni pubbliche sono chiamate a predisporre
e a realizzare piani attuativi coerenti con gli
obiettivi definiti dalla Conferenza di Kyoto, attraverso
il decollo delle fonti energetiche rinnovabili,
la diffusione di interventi per ridurre i consumi
e aumentare l’efficienza degli usi finali di energia,
della produzione di energia elettrica e della mobilità
urbana.
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Il futuro ha radici antiche
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