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Via libera alla linea del segretario renzi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda ranvit il 14/02/2017, 18:25

"Questi" è bene che se ne vadano.....se restano continueranno a far danni!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda Robyn il 14/02/2017, 19:02

probabile che renzi neanche si ricanditi al congresso perche forse ha capito che stà dividendo il partito.Io non immagino la scissione ma se renzi ci porta ad elezioni e perdiamo,renzi si deve fare da parte definitivamente
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Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda ranvit il 14/02/2017, 19:07

La scissione è meglio della malattia
Nonostante le aperture Renzi ha mosso un passo verso una direzione che potrebbe avere un futuro: quello già intrapreso in Francia da Emmanuel Macron.
Claudio Cerasa
di Claudio Cerasa
14 Febbraio 2017 alle 06:04

Le coordinate sono quelle giuste e Matteo Renzi, aprendo la fase congressuale del Pd, ieri le ha messe in fila una dopo l’altra, partendo da un problema non banale: un partito che vuole provare ad avere un profilo alternativo a quello scelto dai movimenti anti sistema, che caratteristiche deve avere per stare al passo con la storia e sfidare i populismi? Il segretario dimissionario ha spiegato che il congresso deve aiutare il Pd a diventare un partito sempre più inscritto nel perimetro delle forze politiche tendenti all’apertura e giustamente ha ricordato che la fase che si aprirà, da qui ai prossimi mesi, dovrà servire a costruire un’alternativa al lepenismo, al trumpismo e al grillismo.

Le coordinate sono dunque quelle corrette, ma c’è un dettaglio che rende diversa la fase che si apre oggi rispetto a quella che si aprì quattro anni fa, ai tempi della sfida tra Renzi, Cuperlo e Civati.

Quattro anni fa il Pd era un partito che cercava di completare un percorso che si era aperto nel 2007 al momento della sua formazione, quando i padri fondatori democratici scelsero di costruire il nuovo soggetto politico “per rappresentare lo sviluppo e la realizzazione dell’Ulivo come soggetto e progetto di centrosinistra nel quadro di un bipolarismo maturo”.

Oggi, come ha ricordato la scorsa settimana su queste colonne il professor Michele Salvati, quel progetto di Pd non esiste più e la vocazione maggioritaria del partito è stata messa a dura prova non soltanto dal risultato del 4 dicembre ma anche da alcune dinamiche che hanno distrutto un partito che doveva essere costruito per governare l’Italia e che invece oggi sembra essere costruito solo per governare le correnti.

La corsa di Renzi verso la riconquista del Pd non dovrebbe presentare grandi ostacoli dal punto di vista del consenso personale, ma potrebbe essere viziata da una questione irrisolta che ha riguardato buona parte degli anni trascorsi da Renzi alla guida del Pd: non essere riuscito a trasformare fino in fondo l’identità del più grande partito della sinistra per paura di creare un big bang all’interno della classe dirigente del Pd. Negli ultimi quattro anni, gli avversari di Renzi hanno tentato così di trasformare ogni battaglia culturale – dal Jobs Act alla riforma costituzionale – in un mini congresso permanente e da parte sua il segretario non è riuscito a disinnescare le mine che si è ritrovato ad affrontare anche durante i mille giorni al governo.

Le settimane che seguiranno saranno caratterizzate da un naturale e stavolta fisiologico scontro tra le anime del partito, ma una volta conclusasi la fase congressuale la paura della scissione del Pd non potrà più essere l’alibi per tenere incatenato un paese. Nonostante le parole di apertura scelte ieri in direzione per esorcizzare la Supernova del Partito democratico – “A chi dice vattene, rispondo venite” – il segretario dimissionario ha mosso un passo verso una direzione che potrebbe avere un futuro, ufficializzando che lo slogan che verrà utilizzato per declinare la campagna elettorale per la segreteria sarà lo stesso scelto da Emmanuel Macron in Francia per arrivare alla guida del suo paese: in cammino. Se interpretato in modo letterale, in cammino, En marche, prevede una gerarchia di valori in base alla quale la forza che deriva dalle idee – e dalle rupture culturali – è infinitamente più importante dalla forza che deriva dagli equilibri e dall’algebra di un partito. Macron, per imporre le sue idee, ha scelto di rompere con le vecchie tradizioni politiche del passato. Specularmente, Renzi, partendo da una posizione di forza che Macron non ha (la guida di un partito), oggi può portare avanti una partita simile: scommettere su idee non convenzionali anche a costo di rompere con un pezzo di partito, partendo dal presupposto che l’Italia oggi si muove meno degli altri paesi europei non perché il Pd non è unito ma anche perché il Pd non è sufficientemente attrezzato per dare all’Italia la spinta che servirebbe sulle riforme pro mercato e sulla capacità di declinare con intelligenza la parola produttività.

Il discorso offerto ieri da Pier Luigi Bersani indica che persino uno dei vecchi campioni del riformismo sembra non capire bene il mondo in cui si trova. Bersani, come Renzi, ha parlato della minaccia populista ma ha sostenuto che per combattere il populismo serva non fare l’opposto dei Trump e delle Le Pen (opporsi al protezionismo aprendo il mercato il più possibile) ma stare attenti a non farsi rubare, da loro, temi e argomenti. Mai come oggi la vocazione maggioritaria non si può rincorrere con l’algebra, ma si può tentare di raggiungere portando avanti idee di rottura su temi trasversali. In questo senso, la paura di rompere con la sinistra non può più essere un alibi dietro il quale nascondersi. E se la malattia della sinistra è l’immobilismo, allora nessun dubbio: meglio la scissione.
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Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda mariok il 14/02/2017, 19:39

C'è un piccolo dettaglio che manca nel ragionamento di Cerasa: la legge elettorale.

Il colpo mortale a Renzi non l'ha dato il referendum, ma la corte costituzionale con la bocciatura del ballottaggio (con decisione discutibile).

Il 40% è un obbiettivo praticamente impossibile, per cui il risultato elettorale sarà determinato da un proporzionale puro.

Ciò sancirà la fine definitiva di Renzi, che sarà costretto o a passare la mano o a rinnegare se stesso cimentandosi negli accordi e nei patteggiamenti della prima repubblica.

Ancora una volta è la magistratura, questa volta quella costituzionale, che ha deciso il destino politico dell'Italia.

La sinistra, che non può che essere consapevole (ed è in qualche misura responsabile) di tale situazione, sta conducendo la sua battaglia non per abbattere il cosiddetto renzismo (cosa dannosa, ma che pur avrebbe una sua dignità) ma unicamente per garantirsi quanti più possibili posti a tavola.
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Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda ranvit il 14/02/2017, 20:33

Non concordo:
- la Corte ha dovuto cancellare il ballottaggio (che io considero assolutamente necessario anche in una situazione tripolare o piu', a maggior ragipone) perchè nel bicameralismo è inconcepibile avere il ballottaggio alla Camera e il proporzionale al senato.
- Renzi non ha affatto finito il suo compito che è quello di rinnovare l'Itali...etta....prima o poi (è giovane) lo capiranno anche gli italiani.
- La vecchia guardia Pd....dici che cercano i posti? Ma se Renzi vince il congresso ne avranno ben pochi.....se si scindono (come mi auguro) pure :D

Ps Se Renzi non vince il congresso? Farà il Partito "In cammino" ;)
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Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda Robyn il 14/02/2017, 20:58

Per me a prescindere da renzi bisogna costruire in futuro un'altra leadership e questa può essere Marianna Madia perche donna giovane e anche preparata soprattutto perche Federica Mogherini è impegnata come lady pesc.Naturalmente Marianna Madia và anche preparata.Non possiamo mantenere le risorse giovani nel freezer
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Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda mariok il 14/02/2017, 20:59

ranvit ha scritto:- Renzi non ha affatto finito il suo compito che è quello di rinnovare l'Itali...etta....prima o poi (è giovane) lo capiranno anche gli italiani.


Pensi che possa prendere il 40% da solo? Io credo di no.

Anche se dovesse raggiungerlo cambiando la legge elettorale( con il premio alle coalizioni) ed alleandosi con una parte della sinistra (Pisapia?) non riuscirebbe comunque a fare niente.
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Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda Robyn il 14/02/2017, 21:03

non è vero che non riuscirebbe a fare niente.Basta dattiloscrivere un programma che sia accettato da tutti
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Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda Giovigbe il 14/02/2017, 22:22

Robyn ha scritto:non è vero che non riuscirebbe a fare niente.Basta dattiloscrivere un programma che sia accettato da tutti
welfare,tasse,burocrazia,ambiente,lavoro,giustizia,Pa,Rai TV,pluralismo dell'informazione,leggi antitrust,autorita cieca,liberalizzazioni etc

.......se lo accetta Pisapia. ....dubito che possa accettarlo Alfano

sono scelte da fare.
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri. VOLTAIRE
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Re: Via libera alla linea del segretario renzi

Messaggioda Robyn il 14/02/2017, 22:47

Sù Alfano non sò che dirti non ha svolto quella che doveva essere la sua funzione originale cioè temperare il csx sui temi della bioetica senza mettere i veti cioè costruire leggi condivise.Poi il partito di Alfano ha combinato un casino sui temi del lavoro con Sacconi non parliamo poi del ponte etc,questo accade quando si vuole essere riformisti sù alcuni temi senza esserlo.Ma ormai il tempo delle grida manzoniane e delle pulsioni è finito bisogna tornare con i piedi per terra.Quando parlo di centristi mi piace di più la loro originalità sui temi della vita in cui comunque bisogna fare delle scelte,che le grida manzoniane.In merito alle infrstrutture queste vanno migliorate con aeroporti strade a scorrimento veloce trasporto di merci con il treno,la tav con scali,scelte ambientali,come diminuire il costo dell'energia per le aziende con pannelli fotovoltaici sviluppare il materiale biodegradabile che a contatto con l'ossigeno scompare.Ad ex oggi è possibile sviluppare energia anche attraverso delle vetrate attraverso la cartellonistica stradale e dei negozi attraverso pellicole adesive luminescenti
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