pierodm ha scritto:Ieri sera ho inviato qualcosa che vorrei mettere come premessa o come allegato a questo che sto per scrivere adesso: sono sicuro che i più bravi frequentatori del forum lo hanno già letto, dato che prendono diligentemente visione di TUTTI i messaggi, non appena si collegano. Per aiutare i più distratti, si può trovarlo con il titolo in subordine di "Piccoli nazisti crescono".
Non sono d'acordo né con Vittorio, né con Paolo.
Questa maggioranza, questo governo, questa gente ha TUTTO del golpista: certo, bisogna intendendersi su come c'immaginiamo che si presneti, oggi, qui, un "golpe".
Se lo immaginiamo con le camice nere, i fez, i carri armati che cannoneggiano i Quirinale, con un Pinochet in piedi sopra una jeep dei carabineros, beh, forse la cosa è incerta e perfino improbabile - ma non si sa mai, visto che le camice verdi potrebbero sostituire quelle nere, al posto dei cannoni fanno più danno i tubi catodici delle Tv, e le prove generali sono già state fatte sul predellino di un'Audi A8 (o era una Mercedes?).
Quanto al "pierino" di Vittorio, capisco l'ironia, ma mi sembra molto minimalistico buttarla sulla caricatura: qui non si tratta di un semplice polverone, perchè questa gente sta facendo danni incalcolabili.
Certo, poi possiamo pure pensare che perfino dopo dodici anni di nazismo e una guerra mondiale, il mondo ha tutto sommato "ripreso a vivere", e che alla fine tutta quella sporca vicenda sia servita a "ripulire" e "modernizzare" la politica di una cinquantina di nazioni. Insomma, che il nazismo è stato tutta salute, per non parlare del fascismo, al quale va il merito della fondazione della Repubblica e della Costituzione democratica.
Mo' va be', Vittorio caro, che siamo gente di mondo, ma forse sarebbe meglio rimanere un po' malaticci che farci guarire da queste medicine.
La verità - visto che parliamo di Costituzione - è che quelli che l'hanno scritta ci avevano visto giusto.
Con tutti i suoi difetti, la Costituzione è stata centrata sull'idea che si doveva impedire il riproporsi di un altro Duce, o qualcosa di simile.
Infatti, per cinque o sei decenni la cosa ha funzionato, a costo di vedere una politica partitocratica, clientelare, vischiosa e poco efficiente sul piano amministrativo.
Non appena il sistema è stato manomesso - con la farraginosa rincorsa verso bipolarismi, bipartitismi, maggioritari, etc - quello che sembrava un timore esagerato dei costituenti si è puntualmente verificato, senza che per altro si sanassero i vizi che avrebbero dovuto essere corretti con questo genere di "modernizzazione".
In questo momento non sappiamo se questo golpe strisciante andrà a buon fine - voglio dire, oltre a ciò che già è stato fatto di male.
Ma che questo sia il problema in atto mi sembra incontrovertibile: che altro vogliamo, per ammetterlo?
E io, naturalmente, caro piero non sono d'accordo con te.
Premesso che non sono io a voler usare questa medicina ma tutti quelli che hanno impedito a questo Paese di "muoversi" (come gli altri) : vedi sinistra e sindacati in combutta con la untuosa Dc. Per non parlare dei costituenti che hanno messo in piedi una Costituzione alquanto farraginosa e pesante che, per salvaguardarci da un nuovo Duce come dici tu, ha impedito a questo Paese di avere governi efficienti e pragmatici.
Paese ingessato e metodi politici intrisi di ipocrisia hanno creato i presupposti per il mancato sviluppo sia sociale che politico ed economico.
Poi sono d'accordo che negli ultimi 15 anni si è proceduto male....ma perchè di fronte agli ingessati ed ipocriti si è presentato un "pierino" molto ma molto fantasioso che pur con i suoi modi detestabilissimi da padrone sta dando scrollate forti a tutto l'ambaradan di gesso ed ipocrisie. Avrebbero dovuto farlo gli altri, i politici di professione, questo lavoro di rinnovamento, ma....mancano gli attributi, sono scadenti!
E allora ci pensa "pierino"!
Non l'ho mica voluto io!
Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.