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Siamo in guerra?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Siamo in guerra?

Messaggioda flaviomob il 22/11/2015, 3:03



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Re: Siamo in guerra?

Messaggioda ranvit il 22/11/2015, 10:52

Non c'è Paese al mondo, di qualsivoglia ideologia, che non contribuisce al traffico di armi! 8-)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Siamo in guerra?

Messaggioda flaviomob il 22/11/2015, 17:51

Allora non lamentiamoci se poi c'è l'ISIS e le armi le usano contro di noi.

https://www.facebook.com/nicola.morra.6 ... 0/?theater


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Re: Siamo in guerra?

Messaggioda pianogrande il 22/11/2015, 18:19

flaviomob ha scritto:Allora non lamentiamoci se poi c'è l'ISIS e le armi le usano contro di noi.

https://www.facebook.com/nicola.morra.6 ... 0/?theater


Io mi lamento eccome e mi chiedo se per caso tagliare i rapporti finanziari e commerciali non sia da escludere perché non rientrante

"...nel rispetto delle leggi internazionali, quelle umanitarie e relative ai rifugiati, e dei diritti umani ..."

Be', allora ....
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Re: Siamo in guerra?

Messaggioda trilogy il 23/11/2015, 16:42

Con tutta questa tensione per fortuna c'è spazio anche per un po' d'ironia.
Ieri sera la polizia belga ha circondato alcuni quartieri alla ricerca di sospetti terroristi.
Durante l'operazione è stato chiesto ai mezzi d'informazione e agli internauti di non scambiarsi informazioni sui social network sulle mosse della polizia, su dove erano i posti di blocco ecc.
Così sulla rete i belgi e i francesi hanno iniziato a postare centinaia di immagini di gatti:
http://www.lesoir.be/1050833/article/so ... -attaquent

Questa mattina la polizia belga per ringraziare tutti i gatti che hanno partecipato all'operazione antiterrorismo ha postato una ciotola di croccantini :mrgreen:

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Abbattimento aereo russo

Messaggioda pianogrande il 24/11/2015, 19:18

Erdogan è impazzito?
E' la domanda che mi viene spontanea.

http://www.repubblica.it/esteri/2015/11 ... ref=HREA-1

I dittatori hanno un gran bisogno di nemici ma stavolta potrebbe pagarla carissima e non solo lui.

Noi, tra l'altro siamo suoi alleati e se la NATO "sposa" la versione turca, come scritto in un articolo di repubblica, ci ritroviamo in prima linea intanto diplomaticamente ma non finirà lì.

Non si conoscono i fatti ma solo le "versioni" ma prima di abbattere un aereo russo, a meno che non stesse sparando sulla gente, bisogna pensarci molto bene.

Il giocattolo in mano alla creatura ha colpito ancora?
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Re: Siamo in guerra?

Messaggioda trilogy il 24/11/2015, 19:41

Non è impazzito. Quella zona anche se è territorio siriano e' sotto il controllo delle milizie islamiche filo turche. L'aviazione di Erdogan li copre. Non c'e' solo il califfato in siria. C'e' anche la turchia che deve ricostruire l'impero ottomano.
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Re: Siamo in guerra?

Messaggioda pianogrande il 24/11/2015, 20:37

trilogy ha scritto:Non è impazzito. Quella zona anche se è territorio siriano e' sotto il controllo delle milizie islamiche filo turche. L'aviazione di Erdogan li copre. Non c'e' solo il califfato in siria. C'e' anche la turchia che deve ricostruire l'impero ottomano.


Ma quanti califfati dobbiamo avere nel Medio Oriente?

Ma quanti califfi?

Il re d'Arabia, l'IS, Erdogan, Putin, Assad....

Ci vorrebbe un altro Lawrence d'Arabia un po' allargato che si mettesse alla testa delle popolazioni locali (in primis i curdi) per guidarli in una lotta di liberazione.

Non se ne può più.
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Re: Siamo in guerra?

Messaggioda flaviomob il 24/11/2015, 23:36

La Turchia? Un "alleato" Nato che copre e sostiene l'Isis? Da espellere immediatamente.


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Re: Siamo in guerra?

Messaggioda trilogy il 27/11/2015, 11:30

flaviomob ha scritto:La Turchia? Un "alleato" Nato che copre e sostiene l'Isis? Da espellere immediatamente.


Beh...non sostiene proprio l'isis, ma "i leoni di Allah" gruppo chiaramente laico e progressista :mrgreen:


Barba, kalashnikov e inni jihadisti: quelle milizie turche uguali a Isis
Si fanno chiamare i “Leoni di Allah” e terrorizzano le comunità curde nel sud del Paese. “È Ankara che li manda per ostacolare gli aiuti al Pkk”. Il governo nega coinvolgimenti

maurizio molinari
corrispondente da gerusalemme

Barbe lunghe, jalabye, kalashnikov e inni jihadisti: nelle strade di Idil, nella provincia turca di Sirnak, i «Leoni di Allah» si manifestano con le caratteristiche di una cellula dello Stato Islamico (Isis) e le comunità curde locali temono l’estensione alle loro regioni della guerra civile siriana. Soprattutto perché, secondo alcune testimonianze locali, «operano nei ranghi della polizia».

È Caglar Demirel, deputato del Partito democratico del popolo (Hdp) a recapitare al Parlamento di Ankara una descrizione minuziosa di quanto sta avvenendo: «Questi miliziani con le barbe puntano le armi contro donne e bambini, obbligano gli uomini a stendersi faccia a terra, con le mani legate dietro la schiena, non rispettano alcuna legge, hanno i volti coperti e nessuno sa in realtà chi siano». Alcune testimonianze locali li descrivono in un distretto a Sud di Diyarbakir «comportarsi come se fossero poliziotti anche se in realtà non lo sono». L’aggressività è rivolta sempre verso i civili curdi, al punto che in alcuni villaggi vengono considerati come la ripetizione turca delle ronde del Califfato che pattugliano le zone urbane della Siria Orientale.

PANICO FRA GLI ABITANTI

Il termine «Leoni di Allah» - Esedullah - è quello che gridano nei megafoni e scrivono sulle pareti delle case quando entrano nei villaggi, innescando panico fra gli abitanti. Idris Baluken, deputato del Partito repubblicano del popolo eletto in un distretto del Sud, ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministero dell’Interno, spiegando che gli «Esedullah» gridano «slogan dello Stato Islamico, parlano turco e curdo, usano la forza senza alcuna pietà e ritmano Allah hu-Akbar in una maniera che somiglia ai jihadisti» del Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi.

Sezgin Tanrikulu, anch’egli rappresentante del Partito repubblicano del popolo, chiama direttamente in causa il governo di Ankara, sollevando il sospetto che queste «unità Esedullah» siano state «create dal ministero degli Interni» con «modalità e intenti da verificare» al fine di terrorizzare le popolazioni locali, che in gran parte sono curde. Si tratterebbe dunque di un’operazione tesa a mettere sotto pressione le comunità curde per ostacolare qualsiasi forma di sostegno a gruppi armati del Partito dei lavoratori curdi (Pkk).

ANKARA: APERTA INCHIESTA

Il ministro dell’Interno di Ankara nega un coinvolgimento diretto e assicura di aver «lanciato un’inchiesta» sulla base delle «segnalazioni ricevute» che parlano di «gruppi di uomini vestiti di nero», con «forti motivazioni» che «agiscono nei ranghi della polizia» con «comportamenti ostili verso i curdi». «Appureremo la verità», assicurano i portavoce.

http://www.lastampa.it/2015/11/27/ester ... agina.html

Il termine «Leoni di Allah» è adoperato nel Califfato per indicare unità di fedelissimi di Abu Bakr al-Baghdadi e, in particolare, i «cuccioli di leone» sono i bambini sequestrati ad altre etnie - curdi o yazidi - convertiti e avviati alla Jihad.
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