da mariok il 14/11/2015, 18:28
Il fatto che la sinistra abbia ben governato in Emilia e in Toscana, non significa che la sua linea politica generale sia stata giusta. Basta ricordare schematicamente alcuni dettagli che tanto dettagli non furono: l'appoggio dato all'URSS in occasione della tragedia ungherese; l'opposizione alla creazione dell'Europa ed alla ratifica del trattato di Roma; l'opposizione all'entrata nella NATO; l'incertezza nel prendere le distanze dall'URSS anche in occasione della crisi polacca; l'opposizione all'entrata nel Sistema Monetario Europeo; il referendum (perso sonoramente) per il ripristino della scala mobile.
Ovviamente, se in Italia non c'è stata una rivoluzione liberale, la colpa non è certamente stata della sola sinistra; le maggiori responsabilità furono della DC che ha governato il paese per 40 anni di fila (nell'ultimo periodo con la complicità del PSI).
Ma non c'è dubbio che la soffocante burocrazia (madre dell'attuale corruzione), l'assenza di un mercato libero e concorrenziale, il pesante intervento dello stato nell'economia che ha impedito che si sviluppasse un capitalismo dinamico e non subalterno alla protezione politica, è anche figlio dello statalismo di cui il PCI è stato portatore.
Nel passato, accanto a tutto ciò, c'erano anche dei galantuomini, a sinistra come nella DC (pensiamo a gente come De Gasperi, Sergio La Pira e Aldo Moro), oggi, finita quella generazione, ci sono rimasti solo gli aspetti negativi e le degenerazioni di quella politica angusta.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville