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via libera alla legge di stabilità

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda Robyn il 26/10/2015, 18:33

Le province possono costare anche meno se aumentano,perche se prima si pagava x di local tax per una provincia di una grandezza maggiore,con una provincia più piccola,che richiede meno risorse,si può pagare meno di x di local tax.Per quel che riguarda il trasferimento di risorse dal centro verso le regioni e le aree depresse non avviene dall'alto come in passato per aiutare le clientele ma il federalismo fiscale solidale si realizza con una tassazione più bassa cosa che dà certezza e stimola la crescita delle regioni e le aree più depresse del paese.Più decentramento significa più democrazia e più libertà per le realtà locali.Inseguire il federalismo tedesco però è sbagliato perche è più complesso e attuato in Italia può dare origine ad una palude burocratica perche li la legislazione e la prassi è diversa è sul modello dello schwartzprof
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda gabriele il 27/10/2015, 7:39

Legge Stabilità, dal fondo povertà al rischio ticket, passando per deficit e taglio Imu. L’Abc della manovra

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... a/2153083/
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda gabriele il 27/10/2015, 16:04

Anche se sommario, è interessante

[img=http://www.repubblica.it/static/infografica/economia/20151026_manovra.gif][/img]

http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... 125924332/
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda gabriele il 27/10/2015, 16:05

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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda ranvit il 27/10/2015, 16:20

Bankitalia scrive ai dipendenti sull'articolo del Fatto: "Episodio che si inserisce in clima di accesa polemica politica"
L'Huffington Post
Pubblicato: 27/10/2015 14:40 CET Aggiornato: 31 minuti fa

http://www.huffingtonpost.it/2015/10/27 ... _ref=italy
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda gabriele il 27/10/2015, 16:37

ranvit ha scritto:Bankitalia scrive ai dipendenti sull'articolo del Fatto: "Episodio che si inserisce in clima di accesa polemica politica"
L'Huffington Post
Pubblicato: 27/10/2015 14:40 CET Aggiornato: 31 minuti fa

http://www.huffingtonpost.it/2015/10/27 ... _ref=italy


Mi sa che hai sbagliato 3d
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda ranvit il 27/10/2015, 19:54

Non proprio....era per dire che Il Fatto è alquanto prevenuto....
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda trilogy il 27/10/2015, 20:10

ranvit ha scritto:Non proprio....era per dire che Il Fatto è alquanto prevenuto....


"prevenuto" è un discreto eufemismo :mrgreen:

le macchie solari compaiono periodicamente... come le campagne sulla vigilanza di bankitalia....
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda mariok il 28/10/2015, 10:19

Quando il bilancio è un colabrodo come quello nostrano, è inevitabile che si tiri la coperta da una parte e dall'altra lasciando sempre scoperto qualcosa.

Con i conti che non tornano, quale politica che abbia un senso è mai possibile?

Innovazione dimezzata nel pubblico. Taglio del 50% alla spesa tecnologica
Una riduzione di oltre 2,5 miliardi. Gli industriali: “Incomprensibile”

Secondo la legge gli acquisti di tecnologia passeranno da Consip

newsletter
28/10/2015
MASSIMO RUSSO
TORINO
I tagli alla spesa dimezzano l’innovazione. A sorpresa, nel disegno di legge di Stabilità, spunta una norma che riduce del 50% l’acquisto di beni e servizi per l’informatica e le telecomunicazioni da parte della pubblica amministrazione. Si tratta di ministeri, Regioni, Comuni e delle strutture che svolgono funzioni chiave come l’Inps, l’agenzia delle Entrate - che proprio con l’hi-tech dovrebbe contrastare l’evasione fiscale - fino alle istituzioni di ricerca come ad esempio il Cnr, l’Agenzia spaziale, l’Istituto italiano di tecnologia di Genova, quelli di Astrofisica e di Fisica nucleare (Inaf e infn).

È uno dei tagli più rilevanti della spending review: come si legge al comma 3 dell’articolo 29 «l’obiettivo di risparmio annuale, a decorrere dall’anno 2016, è del 50 per cento rispetto alla spesa annuale complessiva media relativa al triennio 2013-2015». Fatti due conti, sono 2,5 miliardi di euro. Quel che resta non basta neppure per pagare la parte legata a internet, smartphone, reti. Insomma, si farà fatica a coprire le bollette.



È una fotografia un po’ diversa dalla narrazione che poneva tra le priorità del governo la banda ultralarga e la transizione al digitale delle strutture pubbliche, con tanto di digital champions, i 1587 evangelisti incaricati di accelerare l’innovazione su scala territoriale. Nell’ultimo triennio vi erano già state riduzioni del 9,3 e del 2%, come si vede dal grafico. Un’ulteriore limatura era nelle cose, e il taglio per il 2016 in un primo tempo avrebbe dovuto essere del 10%. Ma in fase di chiusura della bozza un tratto di penna - pare proveniente dalla presidenza del Consiglio - ha cambiato il numero in 50. Se è difficile sapere con certezza chi sia stato, sul perché un parlamentare di maggioranza, che preferisce parlare a registratore spento, non ha dubbi: «Semplice. Alla fine, quando si decide, il digitale non ha mai nessuno che lo difenda».

Intendiamoci, non è che sulla spesa della pubblica amministrazione per computer, reti e servizi, non ci sia da fare efficienza. Il parco macchine è obsoleto, difficile da manutenere, costoso per gli interventi di riparazione. Oltre la metà dei database pubblici non si parla, con il risultato che a un certo punto dei processi amministrativi le informazioni vengono stampate su carta e reimmesse a mano nei computer, e i data center sono oltre 4mila. Una babele. Ma per cambiare occorre investire, e con questi presupposti sarà impossibile. Anche perché ogni acquisto dovrà passare attraverso la centrale Consip, l’organismo che si occupa dei fornitori dell’amministrazione.

«È una visione incomprensibile», commenta incredulo Elio Catania, presidente di Confindustria digitale. «Primo perché è in contrasto con le politiche di crescita e sviluppo dell’occupazione, di cui il digitale è il motore principale, e in aperta contraddizione con gli impegni sull’innovazione sin qui presi dal Governo. Secondo», continua, «perché significa tagliare proprio lo strumento principale per operare una spending review strutturale». Proprio ieri il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno annunciato un’iniziativa a due per accelerare l’Europa digitale. L’Italia, agli ultimi posti nel continente per spesa hi-tech, non c’era. Per ora preferisce tagliare il futuro.

@massimo_russo
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda ranvit il 28/10/2015, 12:13

Credo non vada dimenticata la montagna di "salvaguardia" lasciata in eredità dai precedenti governi...
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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