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Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda gabriele il 29/07/2015, 21:33

mariok ha scritto:Però mi sembra che del merito, tranne Ichino di cui ho riportato il brano sul suo blog, nessuno parla. Almeno così mi risulta.

Il fatto che il no all'arresto sia a ragione una posizione largamente impopolare, non mi sembra un buon motivo sul quale debba basarsi un senatore chiamato a dare il suo voto su un fatto specifico.

L'art. 68 della costituzione può non piacere, ma finché c'è va applicato. Altra è la questione della sua abrogazione e della sua sostituzione con altra forma di salvaguardia del potere legislativo.


Mariok, anche Ferrara scriveva cose del genere a tempi di Silvio. Se la magistratura ha richiesto gli arresti domiciliari, un motivo ci sarà.

Ora, non conosco le carte della procura, ma cosa dovremmo fare? pensare che ci sia un complotto da parte della magistratura per distruggere Azzolini?
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda gabriele il 29/07/2015, 21:38

Tanto per capire un po'...

Azzollini a suor Marcella: “Da oggi in poi comando io, se no vi piscio in bocca”
Giustizia & Impunità
Secondo gli inquirenti la “portata intimidatoria” delle frasi alle monache “inaugura la stagione azzolliniana” del potere. Per chi indaga il presidente della Commissione Bilancio del Senato fa assumere persone di sua fiducia per dirigere di fatto l'ente "secondo i dettami del politico, controllarne quotidianamente gli affari, pilotare assunzioni e rapporti negoziali". In cambio del controllo, il senatore garantisce indebiti favori fiscali nei confronti della struttura. L'episodio dell'intimidazione raccontato ai pm da due testimoni che si trovavano nella stanza accanto a quella in cui è avvenuta la sparata dell'ex sindaco di Molfetta
di Pierluigi Giordano Cardone | 10 giugno 2015

Bisceglie, direzione generale della casa di cura Divina Provvidenza. Giungo-Luglio 2009. All’interno il legale rappresentante Suor Marcella (all’anagrafe Rita Cesa) e le altre consorelle del consiglio generalizio. L’ospedale del Vaticano è già in condizioni finanziarie disastrose. Bisogna trovare una soluzione-tampone. E la politica ci mette lo zampino. Per questo c’è una riunione importante nell’ufficio di Suor Marcella. Che ascolta, senza poter parlare, la voce del potere. “Da oggi in poi comando io, se no vi piscio in bocca”. Detta così, alle suore. Il senatore Ncd Antonio Azzollini non usa giri di parole. Lui è il presidente della Commissione Bilancio del Senato praticamente da sempre (dal 2001 al 2006, poi dal 2008 al 2013 e riconfermato nella legislatura in corso), può decidere favori economici non di poco conto e, in questo modo, salvare la casa di cura, gravata da un buco di bilancio che gli inquirenti della Procura di Trani e la Guardia di Finanza hanno quantificato in 500 milioni di euro. Ma in cambio vuole la gestione della struttura, vuole decidere dirigenti e assunzioni. In una parola: vuole comandare. E quando comanda non bada a spese. I conti, già in rosso, esplodono.

L’episodio della minaccia alle suore è raccontato agli inquirenti da due testimoni in altrettanti interrogatori: si tratta di Nicolino Antonio e Attilio Lo Gatto, padre e figlio, il primo ex dirigente della congregazione, il secondo dipendente della Ambrosia Technologies s.r.l., uno dei fornitori della Divina Provvidenza. Entrambi al momento della sparata di Azzollini si trovavano nella stanza adiacente a quella in cui il parlamentare ha intimato alle monache di obbedire ai suoi ordini. Per chi indaga ci sono pochi dubbi: le testimonianze sono attendibili anche perché corroborate da tutta un’altra serie di elementi che provano il modus operandi e la strategia del senatore. Che da quel giorno diventa il dominus dell’ente religioso. Tradotto: impone l’ingresso di alcuni uomini fidati ai vertici della struttura (con stipendi da capogiro per le casse disastrate della casa di cura), diventandone “dal 2009 amministratore di fatto”. Insomma: ne è il direttore e lì, nell’ospedale di Bisceglie fondato da don Pasquale Uva, si fa ciò che dice lui. L’obiettivo è chiaro: decidere “assunzioni di personale e scelte di fornitori a lui graditi, al fine di ordire la propria egemonia sull’Ente e dunque di assicurarsi un sicuro bacino di consenso politico-personale“, come scrivono gli inquirenti nell’ordinanza di custodia cautelare con cui hanno chiesto gli arresti domiciliari per il parlamentare del Nuovo centrodestra. Le accuse, pesantissime, parlano di associazione a delinquere e induzione indebita a dare o promettere utilità, concorso in bancarotta fraudolenta.

E quella intimidazione (“Non ricordo di aver mai pronunciato frasi di questo tipo. Ci mancherebbe altro” si è difeso l’ex primo cittadino) per chi indaga “inaugura la stagione del potere azzolliniano” sulla struttura. Un “colpo di stato” lo definisce il gip di Trani. Il disegno è molto semplice. Il senatore fa assumere all’interno della Congregazione tre ‘luogotenenti’ (Angelo Belsito, Rocco Di Terlizzi e in un secondo momento Giuseppe Domenico de Bari), che hanno un unico obiettivo: “Amministrare l’Ente secondo i dettami del politico – scrivono gli inquirenti – controllarne quotidianamente gli affari, pilotare assunzioni e rapporti negoziali, con tanto di trasmissione in anteprima al politico dei principali provvedimenti attinenti la gestione (bilancio, piano di concordato, progetti di esubero del personale, ecc.)”. E così accade: assunzioni di massa, sprechi e bilanci da far impallidire.

Un prezzo da pagare altissimo per la struttura sanitaria. Che però in cambio può contare sul potere squisitamente politico dell’ex sindaco di Molfetta. Che, una volta ottenuta la cogestione della Divina Provvidenza, si mette all’opera. Anche in questo caso le parole di chi indaga spiegano alla perfezione il meccanismo e l’azione di Azzollini, il quale si spende “per assicurare alla Congregazione la proroga legislativa della sospensione degli obblighi fiscali e contributivi, già goduta per effetto dell’art. 1, comma 255, della legge 311 del 2004, e più volte prorogata proprio grazie all’intervento del politico, recentemente per effetto dell’art. 1, comma 314, della legge n. 228 del 24.12.2012 (legge di stabilità 2013), sino al 31.12.2015, e, da ultimo, per effetto dell’art. 1, comma 188, della legge n. 147 del 27.12.2013 (legge di stabilità 2014), sino al 31.12.2016, beneficio in virtù del quale garantiva alla Congregazione un’indebita moratoria fiscale finalizzata a ritardare l’emersione dello stato di dissesto, e, conseguentemente a neutralizzare la richiesta di fallimento dell’Ente avanzata dalla Procura della Repubblica di Trani“. Ciò che succede dopo l’avvento del senatore alla casa di cura lo sintetizza il gip: tra il 2011 e il 2013, “a partire dal momento dell’esproprio di potere da parte del senatore Azzollini e del suo entourage, le assunzioni selvagge di personale alla sede di Bisceglie vennero decise dal politico”.

di Pierluigi Giordano Cardone | 10 giugno 2015

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06 ... a/1765086/
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda flaviomob il 29/07/2015, 21:38

Figurarsi, Ichino...

Che siano stramaledetti! Hanno davvero toccato il fondo, ormai sono berlusconidi a tutti gli effetti.


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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda Robyn il 29/07/2015, 23:37

L'art 68 non regge alla fine l'immunità si limiterà per le opinioni espresse e per l'esercizio dei voti dati.I costituenti avevano realizzato una separazione oltre il limite necessario perche temevano l'invasività del potere giudiziario sul legislativo.In questo modo però il parlamento sembra assumere l'aspetto di un'aula giudiziaria dove si decide quello che invece deve decidere la magistratura sulla base della coscienza.L'invasività del potere giudiziario non c'è se si limita l'immunità alle opinioni espresse e all'esercizio parlamentare perche il parlamento non diventa più un bene rifugio per chi commette reati.Per evitare effettivamente l'invasività bisogna separare i partiti dai grandi interessi,Pa etc.Alla fine se non si vuole la delegittimazione del parlamento si limiterà l'immunità,cosa che permette a tutti i cittadini,parlamentari compresi, di essere uguali davanti alla legge
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda pianogrande il 29/07/2015, 23:48

Anche Ichino è poco chiaro.
Non è d'accordo che si indaghi o che si intervenga in funzione della attività parlamentare.
Insomma che la magistratura metta sotto accusa un parlamentare per fatti relativi all'esercizio delle sue funzioni.

Ma perché non è possibile che un parlamentare commetta reati nell'esercizio delle sue funzioni?

Anzi, quella è semmai un aggravante e Ichino fa finta che sia una attenuante o addirittura una specie di lesa maestà.

A meno che non si tratti di reati di opinione e non mi risulta ci siano altre possibilità, per il resto si deve rispondere come qualsiasi cittadino.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda mariok il 30/07/2015, 8:29

gabriele ha scritto:
Mariok, anche Ferrara scriveva cose del genere a tempi di Silvio. Se la magistratura ha richiesto gli arresti domiciliari, un motivo ci sarà.

Ora, non conosco le carte della procura, ma cosa dovremmo fare? pensare che ci sia un complotto da parte della magistratura per distruggere Azzolini?


Qui stiamo parlando di arresto (anche se "solo" ai domiciliari) non di procedere con le indagini, rinviare eventualmente a giudizio e condannare. Fino alla condanna definitiva, l'arresto si giustifica solo per motivi cautelari, non in base alla maggiore o minore probabilità di risultare colpevole.

Sotto questo aspetto, mi trovo d'accordo con Ichino sul fatto che l'arresto non si giustifica né per il rischio di fuga (rispetto al quale potrebbe al limite bastare il ritiro del passaporto), né per la reiterazione del reato, né per il pericolo di inquinamento delle prove.

Non credo che si tratti, quindi, di complotto (il riferimento a Ferrara mi sembra sinceramente fuori luogo), ma più semplicemente del "vezzo" di buona parte della magistratura di fare un utilizzo disinvolto della custodia cautelare, che andrebbe usata per gravi motivi di pericolo sociale o personale (come nel caso ahimé frequente di stalker lasciati spesso liberi di uccidere la loro vittima).

Il problema è che, nel caso di un parlamentare, per convalidare l'arresto occorre l'autorizzazione della camera di appartenenza e l'art. 68 parla genericamente di "autorizzazione", non di fumus persecutionis o altro, per cui è inevitabile che vi possa essere una diversa valutazione tra parlamento e magistratura, creando di fatto una disparità di trattamento tra i parlamentari e tutti gli altri cittadini.

Senza arrivare alla soppressione del secondo comma (altro discorso va fatto per il terzo), che potrebbe dar luogo al rischio di un uso "politico" degli arresti, basterebbe precisare gli aspetti sui quali debba esprimersi la camera di appartenenza (sussistenza di un "fumus persecutionis" o di altra condotta "vendicativa" della magistratura), evitando così di determinare un'invasione di campo del potere politico in quello giudiziario. Così come, per evitare l'uso politico delle autorizzazioni (cosa ormai sistematica), si potrebbe delegare ad un "giurì" eletto dalla camera ma "esterno" al gioco parlamentare il compito di decidere sui singoli casi.

Ma purtroppo questa è materia della quale è impossibile discutere serenamente, soprattutto in questo periodo di giustificata sfiducia nella classe politica.
Ultima modifica di mariok il 30/07/2015, 8:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda franz il 30/07/2015, 8:31

gabriele ha scritto:Se la magistratura ha richiesto gli arresti domiciliari, un motivo ci sarà.

Ora, non conosco le carte della procura, ma cosa dovremmo fare? pensare che ci sia un complotto da parte della magistratura per distruggere Azzolini?

Beata inncenza :D
Se esiste una richiesta della magistratura ed un'autorizzazione da parte della camera interessata, un motivo ci sarà!
A parte l'ipotesi di un complotto per distruggere Azzolini ci possono essere mille altri motivi. In passato tante inchieste altisonanti (di quelle che portano lustro e fama momentanea agli inquirenti) sono finiti in una bolla di sapone. Anche senza alcun volere persecutorio. Semplicemente perché si ritiene che gli indizi o le prove raccolte siano sufficienti mentre in realtà è solo un castello di carta. Nemmeno io conosco le carte ma ogni parlamentare le ha lette (se fa bene il suo lavoro) e quello che racconta Ichino a me pare molto chiaro e di buon senso.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda franz il 30/07/2015, 8:37

pianogrande ha scritto:Anche Ichino è poco chiaro.
Non è d'accordo che si indaghi o che si intervenga in funzione della attività parlamentare.
Insomma che la magistratura metta sotto accusa un parlamentare per fatti relativi all'esercizio delle sue funzioni.

Ma perché non è possibile che un parlamentare commetta reati nell'esercizio delle sue funzioni?

Rileggi bene, pianogrande:
Ichino ha scritto:l’altro comportamento che viene imputato al senatore Azzollini consiste nell’essersi adoperato in Senato per l’approvazione di esenzioni fiscali delle quali la Congregazione stessa avrebbe beneficiato.

Non viene imputato un reato ma un "comportamento". Ed in effetti adoperarsi per leggi/leggine a favore di qualcuno si chiama lobbismo e non è reato ma la tipica attività (legittima) parlamentare. Bene ricordare che per riuscirci deve convincere altri 500 colleghi (la maggioranza di camera e senato) e che il comportamento imputato fosse reato allora bisognerebbe incriminarli tutti.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda mariok il 30/07/2015, 8:45

franz ha scritto:A parte l'ipotesi di un complotto per distruggere Azzolini ci possono essere mille altri motivi. In passato tante inchieste altisonanti (di quelle che portano lustro e fama momentanea agli inquirenti) sono finiti in una bolla di sapone. Anche senza alcun volere persecutorio. Semplicemente perché si ritiene che gli indizi o le prove raccolte siano sufficienti mentre in realtà è solo un castello di carta. Nemmeno io conosco le carte ma ogni parlamentare le ha lette (se fa bene il suo lavoro) e quello che racconta Ichino a me pare molto chiaro e di buon senso.


Concordo, ma il punto è che questo rischio (concretizzatosi purtroppo molto spesso) c'è per tutti, non solo per i parlamentari, per cui il problema andrebbe affrontato complessivamente.

Senza scomodare ormai l'abusato "caso Tortora", basta por mente a tantissimi altri casi di cui non si parla più.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda gabriele il 30/07/2015, 9:41

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:Se la magistratura ha richiesto gli arresti domiciliari, un motivo ci sarà.

Ora, non conosco le carte della procura, ma cosa dovremmo fare? pensare che ci sia un complotto da parte della magistratura per distruggere Azzolini?

Beata inncenza :D
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A parte l'ipotesi di un complotto per distruggere Azzolini ci possono essere mille altri motivi. In passato tante inchieste altisonanti (di quelle che portano lustro e fama momentanea agli inquirenti) sono finiti in una bolla di sapone. Anche senza alcun volere persecutorio. Semplicemente perché si ritiene che gli indizi o le prove raccolte siano sufficienti mentre in realtà è solo un castello di carta. Nemmeno io conosco le carte ma ogni parlamentare le ha lette (se fa bene il suo lavoro) e quello che racconta Ichino a me pare molto chiaro e di buon senso.


Beata innocenza! :-)
Fidarsi del giudizio di certi parlamentari...beato te francesco... :lol:

Comunque in principal modo i parlamentari devono esprimersi in merito ad un probabile "Fumus persecutionis" al fine di salvaguardare la libertà della carica e non la persona. Ricordo infatti che per i comuni mortali tale privilegio non esiste.

Potete girarla come volete, ma qui siamo difronte al classico caso di "casta salva casta" e Renzi c'è finito dentro ben bene, visto che senza ndc il governo cade.

Incredibile il cambio di atteggiamento del PD. Stravolto da un mese per l'altro. Mi piacerebbe sapere cosa li ha portati a cambiare idea così in fretta.
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