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Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali e nu

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Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali e nu

Messaggioda gabriele il 04/04/2015, 9:19

Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali e nuova spending review

Pronti il Def e il Piano nazionale delle riforme. Venerdì il varo Municipalizzate nel mirino.“Revisione”degli incentivi alle imprese
di ROBERTO PETRINI

ROMA - Dieci miliardi, tra spending review e riduzione delle agevolazioni fiscali. Ferve il lavoro tra Palazzo Chigi e Via venti Settembre per mettere a punto il Documento di economia e finanza, che sarà varato venerdì prossimo ed oggetto di un giro di tavolo nella riunione di governo di martedì, subito dopo Pasqua. L'obiettivo primario è quello di non aumentare le tasse, di scongiurare la clausola di salvaguardia che, al netto dei 6 miliardi già realizzati quest'anno, vale circa 10 miliardi di aumento dell'Iva e delle accise dal primo gennaio del prossimo anno (dunque 16 a regime).

Ma anche di non strozzare l'economia e di fare, come ha detto il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan in Parlamento, una manovra "il più espansiva possibile". Le intenzioni del governo, ancora oggetto di dibattito, già emergono dal corposo Piano nazionale di riforme che dovrà essere presentato a Bruxelles, insieme al Def, e che ne ricalca sostanzialmente i contenuti. La bozza del piano, che Palazzo Chigi avverte di non considerare definitiva, e che la Repubblica è in grado di anticipare, contiene la griglia degli interventi del governo e in pratica ci dice cosa ci aspetterà il prossimo anno.

Le detrazioni fiscali. Occhi puntati sulla nuova spending review: "Il governo -spiega il documento - si impegna ad assicurare ulteriori risparmi pari a 0,45 punti percentuali del Pil nel 2016", sottolinea la bozza del Programma di stabilità, l'altro documento del pacchetto da spedire alla Commissione europea. Si tratta dunque di 7,2 miliardi che andrebbero a sterilizzare l'aumento dell'Iva, ai quali si aggiungeranno "ulteriori risparmi strutturali che verranno dalla revisione dell'insieme delle tax expenditures come previsto dai decreti attuativi della delega fiscale".

Invalidità e Asl. Sono otto i punti di intervento sui quali si agirà per ridurre sprechi e rendere più efficace la spesa pubblica. Per gli enti locali si prevede l'allineamento delle regole del Patto di stabilità interno a quelle europee: pareggio di bilancio, costi standard e pubblicazione online degli indici di performance. Nel mirino le aziende municipalizzate: in particolare il documento cita le aziende di trasporto pubblico e quelle di raccolta dei rifiuti che "soffrono di gravi e crescenti criticità di costo". Terzo punto d'attacco i 10 mila capitoli di spesa dello Stato centrale e la riorganizzazione di Prefetture e delle altre strutture periferiche.

Al quarto punto la creazione di una "unità indipendente di valutazione" degli investimenti pubblici al fine di ridurre i costi. Sul Welfare, il Def annuncia una stretta sulle pensioni di invalidità finalizzata a eliminare le differenze tra Nord e Sud e alla creazione di un nuovo modello di assistenza che ottimizzi il coordinamento tra Inps, Comuni e Asl. Maggiore impatto anche della centrale degli acquisti per i beni della Pubblica Amministrazione. Al settimo e ottavo punto: la razionalizzazione delle detrazioni fiscali e la "ricognizione" degli incentivi alle imprese per una "successiva razionalizzazione". Nel Pnr si parla anche di riforma della tassazione locale sugli immobili.

Le riforme strutturali. Con il vento di ripresa internazionale che l'Italia deve agganciare la partita è tutta da giocare. Abbastanza scontato che il Pil di quest'anno debba crescere allo 0,7 (più dello 0,6 previsto). Per il prossimo anno - se si punterà all'1,5 per cento, a fronte dell'1,3 previsto da Bruxelles - ci sarebbero margini maggiori. Come pure bisognerà vedere se il governo accetterà di scendere all'1,8 per cento di deficit-Pil, come fissato nel vecchio Def, oppure deciderà di aumentare il deficit e avere più respiro. Sul fronte delle flessibilità ci sono inoltre 7-8 miliardi, cioè lo 0,5 del Pil, che vengono concessi dall'Europa a chi mette in atto riforme strutturali.

Questa clausola sostituirebbe quella sulle "circostanze eccezionali" che ci ha permesso di accedere ad uno sconto nel 2015. Margini si potranno avere anche con la flessibilità concessa agli investimenti, ma per entrambe le facilitazioni bisogna restare saldamente sotto il 3 per cento. L'utilizzo delle due clausole consentirebbe di bypassare l'ulteriore necessità di ridurre il deficit dello 0,3 per cento per rispettare la discesa verso il pareggio di bilancio strutturale prevista per il 2016 e pari a circa 5 miliardi. Se si considerasse anche questo aspetto infatti le necessità della legge di Stabilità 2016 salirebbero a 15 invece dei 10 miliardi previsti.

Interessi e capitali. Sebbene da maneggiare con prudenza, ci sono almeno due poste attive che il governo potrà utilizzare per il biennio 2015-2016. La prima è la riduzione della spesa per interessi, il cosiddetto dividendo della spread, dovuto al programma di acquisto dei titoli pubblici della Bce, che potrebbe ridurre la spesa per interessi per circa 5 miliardi fin da quest'anno. La prudenza tuttavia è d'obbligo visto il rischio implicito nei mercati finanziari. L'altra questione riguarda la voluntary disclosure: la versione definitiva del Def potrebbe cifrare in 3-5 miliardi il gettito aggiuntivo per quest'anno anche se c'è un pericolo messo in evidenza ieri dal Pd Marco Causi: "C'è un grande allarme per il potenziale caos dovuto alla sentenza della Corte costituzionale sui dirigenti dell'Agenzia delle Entrate che mette a rischio il gettito e la stessa griglia del Def". La soluzione dovrebbe arrivare da un imminente decreto interpretativo da parte del governo che assicuri come gli atti firmati dai dirigenti, a partire dalla voluntary, siano legittimi; poi si procederà all'assetto organizzativo e al bando di nuovi concorsi.

http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... 111166830/
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Re: Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali

Messaggioda trilogy il 04/04/2015, 17:03

gabriele ha scritto:Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali e nuova spending review

Al quarto punto la creazione di una "unità indipendente di valutazione" degli investimenti pubblici al fine di ridurre i costi.


L'ennesima unità indipendente di valutazione?
Il 17 aprile 2003 è stata formalmente costituita, in sede di Conferenza Stato Regioni, la "Rete dei Nuclei di valutazione e verifica delle amministrazioni centrali e regionali" (Rete NUVV) prevista, insieme alla costituzione e attivazione dei singoli Nuclei, dalla legge n.144 del 1999

link: http://www.dps.mef.gov.it/uval_linee_retenuclei.asp

gabriele ha scritto:Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali e nuova spending review....

[..] L'altra questione riguarda la voluntary disclosure: la versione definitiva del Def potrebbe cifrare in 3-5 miliardi il gettito aggiuntivo per quest'anno anche se c'è un pericolo messo in evidenza ieri dal Pd Marco Causi: "C'è un grande allarme per il potenziale caos dovuto alla sentenza della Corte costituzionale sui dirigenti dell'Agenzia delle Entrate che mette a rischio il gettito e la stessa griglia del Def". La soluzione dovrebbe arrivare da un imminente decreto interpretativo da parte del governo che assicuri come gli atti firmati dai dirigenti, a partire dalla voluntary, siano legittimi; poi si procederà all'assetto organizzativo e al bando di nuovi concorsi. /


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Re: Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali

Messaggioda pianogrande il 04/04/2015, 19:37

Annoierò con i miei esempi di fabbrica ma quella è la mia esperienza e la fabbrica è una comunità mica tanto diversa da quella fuori dal cancello.

Ogni fabbrica aveva il suo bravo ufficio sicurezza.
Quale era l'equivoco?
Chi rilevava una irregolarità da quel punto di vista, invece di andare dal responsabile di quella attività, se la prendeva con l'ufficio sicurezza.
Ecco che si creava una figura assolutamente impropria di responsabile della sicurezza che faceva (o rischiava di fare) di questa materia qualcosa di estraneo al normale svolgimento del lavoro.

Così fanno i politici con i tagli o razionalizzazione della spesa.
Non sembra sia affar loro.
Incaricano un apposito ufficio o una apposita commissione; da mandare a quel paese all'occorrenza e loro continuano a fare come prima.

Così dicasi anche per la lotta alla corruzione ma andiamo fuori tema.
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Re: Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali

Messaggioda franz il 05/04/2015, 9:47

pianogrande ha scritto:Ogni fabbrica aveva il suo bravo ufficio sicurezza.
Quale era l'equivoco?
Chi rilevava una irregolarità da quel punto di vista, invece di andare dal responsabile di quella attività, se la prendeva con l'ufficio sicurezza.

Questo mi suona molto simile ad un classico comportamento che vuole, invece di risolvere un problema, individuarne il responsabile. Entrambe le cose sono da farsi, sia chiaro ma nell'ordine. Prima si risolve il problema, poi eventualmente si cerca il responsabile, se c'è. Se si perde tempo a cercare, come prima cosa, il capro espiatorio, si creano altri problemi.
In quell'ottica creare un ufficio sicurezza non serve e risolvere i problemi ma ad avere subito gratis un responsabile: l'ufficio stesso.
Ora di fatto i politici sono cosi' incompetenti che devono per forza nominare una "unità indipendente di valutazione" e se essa non darà i risultati attesi sarà colpa di detta unità se i risparmi non si sono concretizzati.
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Re: Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali

Messaggioda annalu il 06/04/2015, 12:12

trilogy ha scritto:L'ennesima unità indipendente di valutazione?
Il 17 aprile 2003 è stata formalmente costituita, in sede di Conferenza Stato Regioni, la "Rete dei Nuclei di valutazione e verifica delle amministrazioni centrali e regionali" (Rete NUVV) prevista, insieme alla costituzione e attivazione dei singoli Nuclei, dalla legge n.144 del 1999

Qui torniamo al problema dell'incompetenza - con conseguente irrsponsabilità - dei politici e dei governi.
Ogni ministero, ogni struttura di potere, ha a disposizione un suo ufficio con tanto di personale ed un dirigente responsabile, che sia il ministro o altri.
Quando un ministro non conosce a fondo certi aspetti riguardanti il suo mandato, deve potersi dotare di personale competente di propria fiducia, e deve assumersi in pieno la responsabilità politica delle proprie scelte, compresa la scelta dei collaboratori nei quali ha riposto fiducia.
Un "Ufficio sicurezza" (o il suo equivalente) deve essere parte integrante di ogni struttura dirigenziale, in quanto il dirigente ne è per definizione responsabile: se si verifica un problema, deve essere in grado di affrontarlo e porvi rimedio. Se non lo è, quanto meno dia le dimissioni.
Certo questo non piace ai nostri politici, che amano governare senza assumersene la responsabilità. Forse se qualche responsabilità dovessero averla, gli incompetenti comincerebbero a tremare e forse anche a tirarsi indietro.

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Re: Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali

Messaggioda pianogrande il 06/04/2015, 18:51

"....questo non piace ai nostri politici, che amano governare senza assumersene la responsabilità...".

Governare senza assumersene la responsabilità.

E' tipico del potere burocratico.

Ma perché viene da me?
Deve andare allo sportello D - 128A Ter
Ma da lì vengo io!

Ci sono le regole fatte per funzionare e le regole fatte per mettere al sicuro i capi.
Dove le regole sono fatte per mettere al sicuro i capi siamo in sotto un potere di tipo burocratico.
Burocrazia e democrazia non potranno mai andare d'accordo.

Magari, qualcuno le aveva già scritte queste cose.
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Re: Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali

Messaggioda franz il 07/04/2015, 8:49

Nell'articolo d'apertura se ne accenna solamente nel titolo, senza poi sviluppare il tema.
Tipica di un giornalismo sempre piu' improvvisato.
Ma altrove la cosa viene discussa: il taglio alle agevolazioni fiscali. 1.5 miliardi.
Che passeranno come meno spesa (cosi' vogliono le regole contabili) ma che in pratica aumenteranno le tasse.

Qui un articolo non recente ma che spiega bene il concetto: http://www.quifinanza.it/2741/tasse/man ... iglie.html

Qui uno di questo mese: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABoqtTKD
Sul versante della spesa, nei documenti programmatici in via di approvazione si fa esplicito riferimento sia alla revisione delle agevolazioni fiscali (le «tax expenditures») che al riordino degli incentivi alle imprese.

Recentemente sono state classificate piu' di 700 di queste «tax expenditures», che per la precisione sono spesa sociale fatta usando lo strumento fiscale. Da qui la classificazione come spesa pubblica e non come gettito.
Se le tax expenditures vengono aumentate, aumenta la spesa pubblica, se vengono diminuite allora diminuisce la spesa pubblica.
Di fatto pero' quello che cambia per noi contribuenti è la mole di tasse da pagare, che aumenterà.
Formalmente Renzi dice che non aumenterà le tasse e formalmente ha ragione.
Nella pratica poi vedremo come andrà il gettito relativamente al PIL e vedremo se la pressione fiscale sarà aumentata o no.

Vedere http://en.wikipedia.org/wiki/Tax_expenditure
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