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Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

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Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

Messaggioda franz il 30/03/2015, 14:57

L’INDIFFERENZA PER GLI EFFETTI REALI DELLE MISURE DEL GOVERNO DEL LEADER SINDACALE CHE CONTRO QUELLE STESSE MISURE PROCLAMA SCIOPERI E LOTTE SENZA QUARTIERE

Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 339, 28 marzo 2015.

Venerdì 27 marzo. Nella trasmissione L’aria che tira (http://www.pietroichino.it/?p=35181 ) il segretario generale della Fiom-Cgil Maurizio Landini risponde a una domanda della conduttrice mostrando di ignorare totalmente che la drastica riduzione del cuneo fiscale e contributivo disposta dal Governo è già in vigore da quasi tre mesi; e su questa mancanza di informazione costruisce valutazioni del tutto inattendibili circa i fattori determinanti del forte aumento delle assunzioni a tempo indeterminato verificatosi proprio dall’inizio dell’anno. Una svista veniale, si dirà. Lo sarebbe se lo stesso Landini non fosse il segretario generale di un sindacato – e non si stesse proponendo come il leader di una “coalizione sociale” – che proclama scioperi e lotte senza quartiere proprio contro le misure adottate dal Governo in materia di lavoro. La sua gaffe televisiva mostra che quegli scioperi e quelle lotte epocali sono proclamate “a prescindere”: non sulla base di una osservazione e misurazione attenta (http://www.pietroichino.it/?p=35116 ) degli effetti delle misure avversate, ma sulla base di una scelta politica a priori. Questa indifferenza per i dati economici concreti e le loro cause, soprattutto quando la posta in gioco è la sicurezza economica e professionale di milioni di persone, è imperdonabile. È questo modo di pensare e di fare che ha reso inutile o dannosa per i lavoratori la politica del lavoro della vecchia sinistra.

http://www.pietroichino.it/?p=35185
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Re: Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

Messaggioda trilogy il 30/03/2015, 15:07

In questo periodo ho dovuto leggere diversi progetti, e in questi progetti trovi normalmente delle matrici SWOT (punti di forza, debolezza, minacce, opportunità), La matrice offre un quadro sintetico dell'ambiente in cui si muove il progetto.
Il problema di quelli come Landini, Grillo e di buona parte dei quotidiani e delle trasmissioni televisive cosiddette di "approfondimento" è di voler esaltare sempre e comunque solo minacce e debolezze. Il resto della matrice: opportunità e punti di forza non esistono. In questo modo le valutazioni che ne scaturiscono sono sempre falsate.

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Re: Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

Messaggioda franz il 30/03/2015, 15:14

Interessante.
E' che chi vede solo minacce e debolezzè è il tipico giocatore chiuso in difesa, che teme gli attacchi. Un conservatore.
Chi vede soprattutto opportunità e punti di forza è invece un innovatore, un progressista.

va da se' che sarebbe cosa saggia vedere e considerare tutti e 4 i punti ma la dialettica politica italiana li separa drammaticamente. E non va bene.
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Re: Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

Messaggioda trilogy il 30/03/2015, 16:27

franz ha scritto:Interessante.
E' che chi vede solo minacce e debolezzè è il tipico giocatore chiuso in difesa, che teme gli attacchi. Un conservatore.
Chi vede soprattutto opportunità e punti di forza è invece un innovatore, un progressista.

va da se' che sarebbe cosa saggia vedere e considerare tutti e 4 i punti ma la dialettica politica italiana li separa drammaticamente. E non va bene.


Si, e chi si chiude sempre in difesa, in un mondo in rapido e costante cambiamento è comunque destinato al fallimento.
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La gaffe di Landini non è una gaffe, è molto peggio

Messaggioda annalu il 31/03/2015, 10:53

L'articolo di Ichino sottolinea l'indifferenza di Landini verso gli effetti delle misure del governo contro le quali proclama scioperi e lotte, e la giudica - giustamente - imperdonabile.
Ho visto l'intervista di Landini: ha cercato di arrampicarsi sugli specchi, ma è apparso evidente che ignorava del tutto la realtà dei provvedimenti attuati dal governo ed i suoi possibili effetti. Questa ignoranza è molto peggio di quanto sottolineano Trilogy e Franz: loro parlano di analisi parziale, quindi falsata, della matrice SWOT; ma l'analisi della matrice, sia pure per vederla in modo estremizzato e falsato, richiede quanto meno una conoscenza dei fatti, prima di poter esaltare solo i punti critici (o solo quelli di forza) di una determinata situazione.
Da un dirigente sindacale della caratura di Landini posso aspettarmi - io cittadina semplice - una visione un po' partigiana della situazione, ma mi aspetto, anzi devo dire che pretendo, che lui la situazione la conosca, la conosca bene, e le sue posizioni, sia pur estremizzate, abbiano solide fondamenta nella conoscenza approfondita della realtà.
L'ignoranza di Landini riguardo la legge contro la quale protesta con tanta foga mi ha profondamente deluso. Purtroppo non mi ha deluso solo lui: vedo molta superficialità, molta incompetenza in molti politici italiani.
Non è qui in discussione solo il giocare sempre in difesa, o la tendenza alla "critica a prescindere"; qui la sconfitta cui certa politica pare destinata ha radici ancora più profonde: si chiama ignoranza, leggerezza e superficialità.

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Re: Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

Messaggioda gabriele il 31/03/2015, 12:06

trilogy ha scritto:In questo periodo ho dovuto leggere diversi progetti, e in questi progetti trovi normalmente delle matrici SWOT (punti di forza, debolezza, minacce, opportunità), La matrice offre un quadro sintetico dell'ambiente in cui si muove il progetto.
Il problema di quelli come Landini, Grillo e di buona parte dei quotidiani e delle trasmissioni televisive cosiddette di "approfondimento" è di voler esaltare sempre e comunque solo minacce e debolezze. Il resto della matrice: opportunità e punti di forza non esistono. In questo modo le valutazioni che ne scaturiscono sono sempre falsate.

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Credo che la teoria SWOT sia inapplicabile nella politica "parlata". E' ovvio che chi utilizza i mass media per comunicare deve esaltare i punti di forza di un provvedimento, se lo promuove, o i punti di debolezza, se lo contrasta.

Non confondiamo l'indirizzo comunicativo di una forza politica con la forma mentis della stessa. Faremmo altrimenti un clamoroso errore.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

Messaggioda trilogy il 31/03/2015, 12:17

gabriele ha scritto:...Credo che la teoria SWOT sia inapplicabile nella politica "parlata". E' ovvio che chi utilizza i mass media per comunicare deve esaltare i punti di forza di un provvedimento, se lo promuove, o i punti di debolezza, se lo contrasta.

Non confondiamo l'indirizzo comunicativo di una forza politica con la forma mentis della stessa. Faremmo altrimenti un clamoroso errore.


Si hai ragione, infatti ho inserito l'esempio nel contesto delle trasmissioni di "approfondimento", e di comportamento di vari media. Questi promettono di fare "informazione", in realtà fanno: propaganda o disinformazione.
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Re: Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

Messaggioda annalu il 31/03/2015, 13:08

gabriele ha scritto:[Credo che la teoria SWOT sia inapplicabile nella politica "parlata". E' ovvio che chi utilizza i mass media per comunicare deve esaltare i punti di forza di un provvedimento, se lo promuove, o i punti di debolezza, se lo contrasta.

Non confondiamo l'indirizzo comunicativo di una forza politica con la forma mentis della stessa. Faremmo altrimenti un clamoroso errore.

Non credo che la "teoria SWOT" in questo caso possa venire presa alla lettera: ovvio che un politico evidenzierà gli aspetti di ogni provvedimento che più si accordano con il suo indirizzo politico, ma questo non lo autorizza ad ignorare gli altri aspetti del provvedimento di cui parla.
Come può un politico o un sindacalista sostenere o criticare un provvedimento se non ne conosce tutti gli aspetti?
Poi "farà politica" mettendo in evidenza ciò che più gli interessa, ma non può permettersi l'ignoranza. O per te è lecito per un politico (o per un sindacalista) sapere solo ciò che gli fa comodo, ed ignorare tutto il resto?

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Re: Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

Messaggioda gabriele il 31/03/2015, 14:31

annalu ha scritto:Come può un politico o un sindacalista sostenere o criticare un provvedimento se non ne conosce tutti gli aspetti?
Poi "farà politica" mettendo in evidenza ciò che più gli interessa, ma non può permettersi l'ignoranza.


Annarosa, approvo quanto affermi in toto. La domanda a Landini era specifica e tecnica. Ciò esce dal contesto della politica "parlata" alla quale facevo riferimento.

In generale è possibile affermare che il politico vive fra molti sistemi autoreferenziali.

Quello della sfera politica, che fa leva soprattutto sui sentimenti e le emozioni, è il suo preferito. Può affermare quel che vuole senza dover dimostrare nulla. Un'emezione non deve essere dimostrata perchè viene vissuta.

In molti casi unisce tale sfera a quella religiosa con ottimi risultati. Anch'essa infatti si basa su regole consivise ma la cui comprensione è fortemente soggettiva.

A volte il politico è costretto a rivolgersi alla sfera scientifica. In tale contesto, per moltissimi casca il palco.

Le regole della scienza utilizzano il metodo scientifico che non contempla regole soggettive.

Il caso di Landini ne è un esempio. Ha portato avanti un'azione politica (attacco al job act) senza avere una "copertura" logica a suo sostegno (non sapeva di cosa stava parlando).

Portato dalla sfera politica a quella scientifica, la logica di Landini è crollata.

E' questo che dovrebbero fare i giornalisti. Tirate per le gambe i politici in una sfera fatta di oggettività
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Re: Ichino: perché la gaffe di Landini non è veniale

Messaggioda flaviomob il 01/04/2015, 0:21

Gli sgravi fiscali per le nuove assunzioni a tempo indeterminato (8060 euro su base annua) sono entrati in vigore a gennaio 2015, la normativa a cui fanno riferimento è la "Legge di stabilità".

Il jobs act è invece entrato in vigore a marzo, come normativa indipendente.

Tecnicamente quindi le imprese che a gennaio e a febbraio hanno assunto a tempo indeterminato lo hanno fatto con una tipologia contrattuale che prevedeva ancora il vecchio articolo 18 (o meglio quello che ne è rimasto dopo le riforme del governo Monti): in questo non c'entra nulla il jobs act che non era ancora legge dello Stato. In teoria il governo poteva cadere prima di marzo e comunque senza jobs act gli sgravi fiscali sarebbero rimasti in vigore. Quindi si sta parlando di sgravi fiscali che non hanno nulla a che vedere con il jobs act e, di conseguenza, di assunzioni che non hanno a che vedere con il jobs act ma con la legge di stabilità.

In generale, poi, bisogna rilevare che nonostante alcune decine di migliaia di assunzioni il tasso di disoccupazione è aumentato, spinto soprattutto dalla mancanza di lavoro per giovani e donne:

http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... 110883717/

Nemmeno nell'eurozona le cose vanno tanto bene, disoccupazione doppia rispetto a GB e USA:

http://espresso.repubblica.it/plus/arti ... eview=true


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