Fini veramente ha detto esattamente questo:
"E' il principe ereditario Mohammed Bin Zayed che e' fermamente convinto della necessita' di una predicazione, in Italia come negli altri Paesi, del Corano nella lingua del Paese che ospita i musulmani. E questo proprio perche', come avviene qui negli Emirati, non ci deve essere alcun tipo di predicazione e istigazione all'odio durante un momento che deve essere soltanto di tipo religioso. E' una notazione - ha sottolineato Fini - che va tenuta presente in Italia vista la superficialita' con cui da noi qualche volta si affrontano questioni cosi' complesse".
L'Imam di Firenze, Izzedin Elzir, fa presente che, "insieme all'Ucoii (Unione delle Comunita' e organizzazioni Islamiche in Italia, ndr), abbiamo scelto come lingua ufficiale quella italiana, Vorrei ribadire che diverse moschee in Italia leggono gia' da tempo il sermone sia in arabo che in italiano" dichiara all'ADNKRONOS. "La legge del Corano va letta in arabo - aggiunge - ma la comunita' islamica non e' fatta solo di arabi, per questo e' giusto che anche chi non lo parla possa capire il sermone. Queste incomprensioni nascono dal problema che non c'e' dialogo tra la comunita' islamica italiana e il Governo, forse e' ora di iniziare".
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Quindi non una imposizione da parte dello Stato Italiano, perché chi viene a casa nostra ....
Ma una libera scelta delle comunità islamiche.