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Nelle moschee si preghi in italiano.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda pinopic1 il 19/01/2009, 23:56

Fini veramente ha detto esattamente questo:
"E' il principe ereditario Mohammed Bin Zayed che e' fermamente convinto della necessita' di una predicazione, in Italia come negli altri Paesi, del Corano nella lingua del Paese che ospita i musulmani. E questo proprio perche', come avviene qui negli Emirati, non ci deve essere alcun tipo di predicazione e istigazione all'odio durante un momento che deve essere soltanto di tipo religioso. E' una notazione - ha sottolineato Fini - che va tenuta presente in Italia vista la superficialita' con cui da noi qualche volta si affrontano questioni cosi' complesse".

L'Imam di Firenze, Izzedin Elzir, fa presente che, "insieme all'Ucoii (Unione delle Comunita' e organizzazioni Islamiche in Italia, ndr), abbiamo scelto come lingua ufficiale quella italiana, Vorrei ribadire che diverse moschee in Italia leggono gia' da tempo il sermone sia in arabo che in italiano" dichiara all'ADNKRONOS. "La legge del Corano va letta in arabo - aggiunge - ma la comunita' islamica non e' fatta solo di arabi, per questo e' giusto che anche chi non lo parla possa capire il sermone. Queste incomprensioni nascono dal problema che non c'e' dialogo tra la comunita' islamica italiana e il Governo, forse e' ora di iniziare".

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Quindi non una imposizione da parte dello Stato Italiano, perché chi viene a casa nostra ....
Ma una libera scelta delle comunità islamiche.
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Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda guidoparietti il 20/01/2009, 0:50

pinopic1 ha scritto:Quindi non una imposizione da parte dello Stato Italiano, perché chi viene a casa nostra ....
Ma una libera scelta delle comunità islamiche.

Certo così suona molto diversamente da come era stata proposta inizialmente la notizia. Va beh, il solito giornalismo urlato, talvolta con l'aiuto di chi ama le urlate.
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Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda ranvit il 20/01/2009, 11:21

franz ha scritto:
ranvit ha scritto:Non mi pare che pretendere l'uso della lingua italiana vada in contrasto con gli articoli riportati....non vedo infatti alcun riferimento alla lingua!

Caspita! L'ho pure messo in grassetto. Cosa dovevo fare di piu?
Senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, ....
Ciao,
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Aspetta franz, che non ci debbano essere discriminazioni per una persona di qualsiasi razza, lingua etc etc non ci piove. Cioè tu parli pinco pallino e io non ti posso perseguire per questo, ma se tu vuoi vivere nel mio Paese devi avere la capacià di parlare e capire la lingua del mio Paese. Non vedo contrasti tra le due cose. Sono due livelli diversi.
Ma scusa se tu non parli la lingua del Paese in cui vivi, come fai a rispettare le leggi etc?

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Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda ranvit il 20/01/2009, 11:28

Farei sommessamente notare che il Corano oltre a imporre l'uso della lingua araba (ma come faranno gli altri mussulmani in giro per il mondo?), impone anche (secondo l'interpretazione dei fondamentalisti) la "guerra santa" (cioè la ns morte...), il taglio delle mani ai ladri, la lapidazione delle adultere, la morte per gli omosessuali e tante altre amenittà del genere.
Ma abbiate pazienza, aldilà della buona ed apprezzabile volontà di tanti mussulmani moderati, di che rispetto degli altri stiamo parlando?

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Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda franz il 20/01/2009, 11:41

ranvit ha scritto:Aspetta franz, che non ci debbano essere discriminazioni per una persona di qualsiasi razza, lingua etc etc non ci piove. Cioè tu parli pinco pallino e io non ti posso perseguire per questo, ma se tu vuoi vivere nel mio Paese devi avere la capacià di parlare e capire la lingua del mio Paese. Non vedo contrasti tra le due cose. Sono due livelli diversi.
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Sono due cose diverse. Giustissimo quello che dici sul conoscere la lingua del posto in cui si vive ma questo non c'entra con una eventuale obbligatorietà di funzioni religiosi o prediche in Italiano.
Io posso capire benissimo l'Italiano da 20 anni ma vorrei sentire la predica in arabo, nella moschea, nella lingua del corano, con la sua terminologia, con i suoi riti, le frasi.
Se poi questa è la libera scelta delle autorità religiose, ben venga; cosi' come da noi si archivio' la messa in latino non certo perché lo stato italiano lo imponesse.

Ciao,
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Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda ranvit il 20/01/2009, 11:44

franz ha scritto:Sono due cose diverse. Giustissimo quello che dici sul conoscere la lingua del posto in cui si vive ma questo non c'entra con una eventuale obbligatorietà di funzioni religiosi o prediche in Italiano.
Io posso capire benissimo l'Italiano da 20 anni ma vorrei sentire la predica in arabo, nella moschea, nella lingua del corano, con la sua terminologia, con i suoi riti, le frasi.
Se poi questa è la libera scelta delle autorità religiose, ben venga; cosi' come da noi si archivio' la messa in latino non certo perché lo stato italiano lo imponesse.

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Ma allora con la stessa logica tu potresti pretendere di punire personalmente, come sembra preveda il Corano, la persona che ti ha fatto un torto....etc.

La verità è che la religione islamica, almeno nell'interpretazione che ne fanno tantissimi adepti e che oggi è diffusissima (anche tra tanti apparenti "moderati", è barbara e fuori del tempo, se ne strafotte della convenzione dei diritti umani e non nasconde la volontà di annientarci.
Forse un po' di sano e buon realismo non sarebbe male quando si ha a che fare con loro.
Almeno finchè anche la loro religione non consentirà che anche un cristiano possa godere nei loro Paesi di altrettanta disponibilità.

Sai io non sono uno che predica il "porgi l'altra guancia".....

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Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda franz il 20/01/2009, 12:36

ranvit ha scritto:Ma allora con la stessa logica tu potresti pretendere di punire personalmente, come sembra preveda il Corano, la persona che ti ha fatto un torto....etc.

Quello che io posso chiedere in un edificio religioso (sentire la funzione in araboo) non c'entra con il pretendere che una certa religione diventi legge di stato. Sono due piani diversi, due logiche diverse e quindi quel: "Ma allora con la stessa logica tu ...". Non è la stessa logica. Nel primo caso non violo alcuna legge, nel secondo si.

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Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda pinopic1 il 20/01/2009, 12:47

ranvit ha scritto:Farei sommessamente notare che il Corano oltre a imporre l'uso della lingua araba (ma come faranno gli altri mussulmani in giro per il mondo?), impone anche (secondo l'interpretazione dei fondamentalisti) la "guerra santa" (cioè la ns morte...), il taglio delle mani ai ladri, la lapidazione delle adultere, la morte per gli omosessuali e tante altre amenittà del genere.
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Anche la Bibbia non scherza. E quanto alla guerra santa, questo concetto esiste da circa 1500 anni. Come vedi siamo sopravvissuti. Non che siano mancate le guerre, ma più che altro ce le siamo fatte tra di noi. Anche con i mussulmani, ma soprattutto tra di noi cristiani. E un pò di santità abbiamo cercato di mettercela sempre nelle guerre.
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Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda ranvit il 20/01/2009, 13:41

pinopic1 ha scritto:Anche la Bibbia non scherza. E quanto alla guerra santa, questo concetto esiste da circa 1500 anni. Come vedi siamo sopravvissuti. Non che siano mancate le guerre, ma più che altro ce le siamo fatte tra di noi. Anche con i mussulmani, ma soprattutto tra di noi cristiani. E un pò di santità abbiamo cercato di mettercela sempre nelle guerre.


Come si sa sono ateo. Per tutti gli altri mi piacerebbe tanto che non ci fosse alcuna religione "aggressiva" ma solo ristretta alla sfera personale e intima di ognuno. In ogni caso purtroppo devo fare i conti con le religioni.
Oggigiorno la piu' pericolosa è quella islamica nella versione fondamentalista.
Dovendo scegliere mio malgrado, preferisco quella cristiana.
Da 1500 anni esiste la "guerra santa", che per poco non riusci' un po' di tempo fa. Grazie anche ai serbi che li bloccarono nella loro tumultuosa risalita verso Vienna. Nel sud italia poi si dice ancora "mamma li turchi"!

Dopo un paio di secoli di oblio, per una ragione o l'altra (corsi e ricorsi storici), circa 50 anni fa hano ricominciato a farsi largo nelle schiere sempre piu' rammollite della cristianità. Oggigiorno i vari "capoccioni" dell'Islam, favoriti dalla massiccia emigrazione, stanno sfruttando sempre piu' intensamente la massiccia presenza dei loro correligionari per portare colpi tesi a sopraffarci.
Mentre noi facciamo i sopraffini e spacchiamo il pelo, tra diritti dell'uomo, solidarietà e integrazione, a loro sta bene la teocrazia, l'occhio per occhio dente per dente, la lapidazione, etc etc.
C'è qualcosa che non quadra!

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Re: Nelle moschee si preghi in italiano.

Messaggioda guidoparietti il 20/01/2009, 13:53

ranvit ha scritto:Mentre noi facciamo i sopraffini e spacchiamo il pelo, tra diritti dell'uomo, solidarietà e integrazione, a loro sta bene la teocrazia, l'occhio per occhio dente per dente, la lapidazione, etc etc.
C'è qualcosa che non quadra!

La risposta a ciò dovrebbe essere un maggiore impegno culturale e politico, prima che diplomatico e militare, per supportare e diffondere la cultura della democrazia e dei diritti umani. Invece negare questi nostri risultati, che io giudico grandiosi, non so tu, ad esempio proponendo di impedire di parlare un certo linguaggio in una funzione religiosa (che poi non era neanche la proposta di Fini, e per fortuna, ma solo la tua) è un po' come dire che siccome "loro" hanno una cultura che non ci piace e che nega i diritti, allora tanto vale scendere un po' per avvicinarsi a quel livello di oppressione. È un po' come il discorso di Bush, ma di molti ideologi americani, che per combattere il terrorismo fondamentalista è necessario abbassare i nostri standard di civiltà giuridica e di protezione della persona. Ma se alla fine si arriva a diventare uno stato quasi totalitario (e la proibizione di parlare una lingua in pubblico sarebbe da questo punto di vista molto più grave di guantanamo o del patriot act), perché mai dovremmo impegnarci per difendere tutti i nostri diritti e le nostre libertà? Se dovessi scegliere tra vivere in una teocrazia islamica oppure in uno stato che proibisce a suo piacere di parlare un dato linguaggio in pubblico, beh avrei qualche difficoltà...

Un discorso che chiaramente non ha senso. Come d'altronde sarebbe un'insensatezza inapplicabile la proposta di vietare di parlare un dato linguaggio (proposta che, infatti, alla fine dei conti non esiste se non in un lancio giornalistico poco accorto).
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