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La sfida sull’onore del Pd

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: La sfida sull’onore del Pd

Messaggioda flaviomob il 09/04/2013, 22:12

Quando il Fatto parlava di una grave difficoltà del Papa (B16) e di un evento di grande portata entro 12 mesi, tutti ad accanirsi contro il quotidiano di Padellaro e Travaglio... poi i documenti pubblicati non sono stati smentiti e Ratzinger si è dimesso per davvero.
Non so chi possa augurarsi una scissione masochistica, fattostà che Renzi prima dichiara che farà ancora il sindaco e si ricandiderà a quella carica, poi cambia idea, poi parla di allearsi col PDL poi nega... insomma, difficile considerarlo affidabile. Del resto anche Monti, qui da molti osannato e incensato, che cosa ha dichiarato al momento del suo insediamento? E poi, nel concreto, come ha agito?
Lo stesso PD sta ostacolando l'insediamento delle commissioni in parlamento e ciò da l'idea di un pericolosissimo doppiogiochismo... ora hai voglia a dare a Grillo la colpa dell'ingovernabilità.


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Re: La sfida sull’onore del Pd

Messaggioda ranvit il 10/04/2013, 8:11

ora hai voglia a dare a Grillo la colpa dell'ingovernabilità.


Se non sbaglio Grillo ha rifiutato persino di sedersi a discutere di governabilità....certo che è colpa di Grillo! 8-)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La sfida sull’onore del Pd

Messaggioda Manuela il 10/04/2013, 9:12

flaviomob ha scritto:Quando il Fatto parlava di una grave difficoltà del Papa (B16) e di un evento di grande portata entro 12 mesi, tutti ad accanirsi contro il quotidiano di Padellaro e Travaglio... poi i documenti pubblicati non sono stati smentiti e Ratzinger si è dimesso per davvero. .


Può darsi che Il Fatto abbia, anche in questo caso, informazioni che noi non abbiamo, e che fra un po' di tempo si debba parlare di una scissione avvenuta non di una che avverrà... ma per ora, per quel che mi riguarda, sono solo fantasie a cui crede chi vuol crederci. E sarebbe anche interessante verificare (cosa che mi guardo bene dal fare...), a fronte di una notizia che si è avverata, quante altre volte Il Fatto abbia fatto previsioni, o dato notizie riservate, che poi si sono rivelate bufale

flaviomob ha scritto:Non so chi possa augurarsi una scissione masochistica, fattostà che Renzi prima dichiara che farà ancora il sindaco e si ricandiderà a quella carica, poi cambia idea, poi parla di allearsi col PDL poi nega... insomma, difficile considerarlo affidabile.


Anche in questo caso mi sembra che ognuno senta quel che vuol sentire e capisca quel che vuol capire.
Per parte mia, quello che tu descrivi, l'ho letto così:
1) Renzi, dopo le primarie, dichiara che resterà a fare il Sindaco: non accetta "premi di consolazione", posti in Parlamento (presente la Puppato...? non aveva anche lei un altro incarico... e, a proposito, si è dimessa?), posti da ministro (quelli che prima delle elezioni si distribuivano generosamente), ecc.ecc. Dopo le elezioni dichiara che lascerà il posto da Sindaco solo per fare il premier. Cosa che mi sembra perfettamente coerente con tutti i suoi comportamenti.
2) Quanto all’alleanza col PdL, a me sembra che Renzi abbia retto il gioco di Bersani (il tentativo di allearsi col M5S o, in subordine, di spaccare i grillini), fino a che ha avuto un qualche senso. Quando è diventato accanimento terapeutico, Renzi si è scagliato contro la perdita di tempo, e ha chiesto di arrivare a una soluzione “o un accordo con PdL o le elezioni”. E’ noto che la posizione, fin dai primi momenti dei renziani, era una governo di scopo con chi ci sta, per fare alcuni provvedimenti urgenti e tornare in tempi brevi alle elezioni.Mi permetto di dire che questo è anche quello che pensa, mi par di capire, una gran parte di italiani.

Pur non avendo la pazienza di trovare le fonti, sono abbastanza sicura di quel che affermo; e siccome non sono una tifosa, se Renzi facesse qualche sciocchezza non avrei problemi a sottolinearla. Ma finora non ne ha fatte, anche se, lui pure, sta camminando su un terreno pieno di insidie. Staremo a vedere
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Re: La sfida sull’onore del Pd

Messaggioda flaviomob il 10/04/2013, 11:53

No, Renzi ha dichiarato, giusto un mese o due fa, che si sarebbe ricandidato a sindaco nel 2014, non che si sarebbe limitato a "continuare a fare il sindaco".

Sulle dimissioni per chi ha doppi incarichi ovviamente sono d'accordo (non so Puppato che cosa abbia scelto di fare): vale anche per Vendola, che per legge non può fare entrambe le cose: deputato e presidente di regione.

Intanto il PD è scosso da un vecchio scandalo che ora tira in ballo l'ex segretario DS D'Alema:

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 3446.shtml
...
MILANO - Sull'elevato prezzo al quale la Provincia di Milano presieduta dal ds Filippo Penati acquistò nel 2005 dal costruttore Marcellino Gavio un pacchetto d'azioni della società autostradale Milano-Serravalle , «le esatte parole di Penati furono: "Io ho dovuto comprare le azioni di Gavio. Non pensavo di spendere una cifra così consistente, ma non potevo sottrarmi perché l'acquisto mi venne imposto dai vertici del partito nella persona di Massimo D'Alema"».
...
Ultima modifica di flaviomob il 10/04/2013, 12:12, modificato 1 volta in totale.


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Re: La sfida sull’onore del Pd

Messaggioda franz il 10/04/2013, 12:10

Manuela ha scritto:
flaviomob ha scritto:Non so chi possa augurarsi una scissione masochistica, fattostà che Renzi prima dichiara che farà ancora il sindaco e si ricandiderà a quella carica, poi cambia idea, poi parla di allearsi col PDL poi nega... insomma, difficile considerarlo affidabile.


Anche in questo caso mi sembra che ognuno senta quel che vuol sentire e capisca quel che vuol capire.
Per parte mia, quello che tu descrivi, l'ho letto così:
1) Renzi, dopo le primarie, dichiara che resterà a fare il Sindaco: non accetta "premi di consolazione", posti in Parlamento (presente la Puppato...? non aveva anche lei un altro incarico... e, a proposito, si è dimessa?), posti da ministro (quelli che prima delle elezioni si distribuivano generosamente), ecc.ecc. Dopo le elezioni dichiara che lascerà il posto da Sindaco solo per fare il premier. Cosa che mi sembra perfettamente coerente con tutti i suoi comportamenti.
2) Quanto all’alleanza col PdL, a me sembra che Renzi abbia retto il gioco di Bersani (il tentativo di allearsi col M5S o, in subordine, di spaccare i grillini), fino a che ha avuto un qualche senso. Quando è diventato accanimento terapeutico, Renzi si è scagliato contro la perdita di tempo, e ha chiesto di arrivare a una soluzione “o un accordo con PdL o le elezioni”. E’ noto che la posizione, fin dai primi momenti dei renziani, era una governo di scopo con chi ci sta, per fare alcuni provvedimenti urgenti e tornare in tempi brevi alle elezioni.Mi permetto di dire che questo è anche quello che pensa, mi par di capire, una gran parte di italiani.

Ho la stessa "lettura" di Manuela ma in piu' aggiungerei che in momenti di crisi e di costanti e repentini cambiamenti, chi non cambia mai idea e ripete vecchi comportamenti non fa la figura del coerente ma fa la figura del ragnetto (un modo simpatico per non dire altro) e chi la cambia o si adegua non fa la figura dell'inaffidabile ma della persona che usa la testa. Se questa persona è circondata da ragnetti, sono possibili differenti opinioni sul suo comportamento.



Spiegazione sul ragnetto. C'è un ragnetto che vive in zone aride ed ha tane scavate nel suolo. Quando cattura una preda la porta nella tana ma arrivato in prossimità del buco lascia la preda ed ispeziona la sua tana: non si sa mai chi sia entrato. un comportamento intelligente. Poi esce e, tranquillo, porta la preda nella tana. Di mezzo ci si mette un ricercatore malizioso che mentre il ragnetto è dentro ad ispezionare, sposta la preda di alcuni decimetri. Il ragno esce, non la trova, la cerca, la riporta in prossimità e ripete la pre-ispezione. Sono milioni anni ha ha questo comportamento e non lo cambia. La cosa si ripete ogni volta che il ricercatore sposta la preda e puo' durare a lungo. Qualcuno puo' pensare che il ricercatore sia un po' cattivello ma la figura dello stupido (o di un comportamento non adeguato alla situazione) ce la fa il ragnetto.
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Re: La sfida sull’onore del Pd

Messaggioda Iafran il 10/04/2013, 12:39

flaviomob ha scritto:Sulle dimissioni per chi ha doppi incarichi ovviamente sono d'accordo (non so Puppato che cosa abbia scelto di fare): vale anche per Vendola, che per legge non può fare entrambe le cose: deputato e presidente di regione.

Ieri, a Ballarò, mi sembra di aver sentito che il consigliere regionale, eletto al parlamento, percepisca le indennità per le due cariche.

franz ha scritto:chi non cambia mai idea e ripete vecchi comportamenti non fa la figura del coerente ma fa la figura del ragnetto (un modo simpatico per non dire altro) e chi la cambia o si adegua non fa la figura dell'inaffidabile ma della persona che usa la testa.

A cambiare parole, opinioni, partito con cadenza orale, semestrale, biennale ... il "cavaliere" batte tutti. :lol:
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Re: La sfida sull’onore del Pd

Messaggioda flaviomob il 10/04/2013, 12:47

Ma si potrà cavalcare... un ragnetto? :lol:


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Re: La sfida sull’onore del Pd

Messaggioda Iafran il 10/04/2013, 15:31

Iafran ha scritto:
flaviomob ha scritto:Sulle dimissioni per chi ha doppi incarichi ovviamente sono d'accordo (non so Puppato che cosa abbia scelto di fare): vale anche per Vendola, che per legge non può fare entrambe le cose: deputato e presidente di regione.

Ieri, a Ballarò, mi sembra di aver sentito che il consigliere regionale, eletto al parlamento, percepisca le indennità per le due cariche.

Su "il Fatto" di oggi:
Poltrone che passione (in barba alla Costituzione)
di Caterina Perniconi e Carlo Tecce
In 36 non decidono ancora tra Regione e Parlamento. Sono 177 quelli che sommano potere e a volte stipendi.

VENDOLA&C. Mezzo governo di Puglia e Campania si è trasferito a Roma. Ma c'è chi riesce a svolgere anche quattro mandati insieme.
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Re: La sfida sull’onore del Pd

Messaggioda flaviomob il 11/04/2013, 12:34

Chissà se è davvero M5S a non volere un governo... o se Bersani sta studiando da presidente della Repubblica? ;)


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