Robyn ha scritto:Le inchieste giudiziare in abruzzo non mi convincono poi molto.Puo esserci la mano di Di Pietro che per conquistare elettori agita ed esaspera la questione morale muovendo alcuni settori della magistratura.Il Presidente della Repubblica da capo supremo della magistratura guardi bene.L'alleanza con l'Idv è conclusa definitivamente sia a livello centrale che periferico.L'Idv è un partito da smontare,e da riportare i suoi elettori nel bacino del PD.Di Pietro è un'abilissimo populista di destra.In merito alla Binetti la sua presenza nel PD è irreversibile,poiche aiuta molto il PD stresso a colmare le sue lacune su famiglia e bioetica.Naturalmente,penso che si sia espressa male su chi ha un'orientamento sessuale diverso dal comune Robyn
"Le inchieste giudiziare in abruzzo non mi convincono poi molto.Puo esserci la mano di Di Pietro"
Non male come inizio per ricostruire un partito.
A fronte di sconfite, se si prende come capo espiatorio altri, oltretutto lanciando accuse in maniera gratuita che paradossalmente si sposano benissimo proprio con quel "giustizialismo" che si vuole rifuggire, senza l'onestà intellettuale di guardare in casa propria, voglio proprio vedere che fine si farà.
Come dire: essere garantisti con i compagni di partito ma non con gli altri; la questione morale come dettaglio da non enfatizzare troppo.
Ed inoltre: se abbiamo perso è per colpa delle alleanze; cambiamo quelle e tutto andrà per il meglio.
Mi fate ricordare i partiti che durante la bufera di inizio anni '90, quella che portò a oltre 1200 condanne (e non 1 sola come da leggenda), gridavano al complotto senza la minima intenzione di ammettere quanto era sporco il sistema fino ad allora (e tutt'ora) vigente.
La sindrome Tafazzi posso capire che ancora incombe potente.
E' quella che temo essere irreversibile, non la Binetti.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)