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L'Abruzzo al PDL

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Perchè abbiamo perso l'Abruzzo?

Messaggioda AuroraMia il 16/12/2008, 16:32

ranvit ha scritto:
pinopic1 ha scritto:
ranvit ha scritto:Anche con Di Pietro non vinceremo mai!Gli italiani a stragrande maggioranza ne hanno le scatole piene degli estremisti che siano della Sr o dei populisti dipietristi.


Se gli italiani avessero veramente le scatole piene di "populisti dipietristi", ieri in Abruzzo non lo avrebbe votato il 15%, chiaro?
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Re: L'Abruzzo al PDL

Messaggioda lucameni il 16/12/2008, 17:09

Sicuramente.
Anche perchè l'IDV e Di Pietro è qualcosa di più complesso,sia nel bene che nel male, di come tanti lo vogliono dipingere.
In qualche modo è istruttiva la lettura di "Il guastafeste", libro intervista all'ex PM, dove chi ha criticato (penso a Battista del Corriere) lo ha fatto palesemente senza averne letto una riga.
E dire che motivi di contestazione sulla ricostruzione di certi avvenimenti raccontati nel libro ce ne sono, ma non nei termini che vogliono spacciare tanti presunti "garantisti".
Di Pietro, che non piace a mio avviso più che per il suo dipietrese e la sua voglia di piazza, per il fatto di toccare delle corde sensibili in certo elettorato di appartenenza e in quello che più si fa condizionare dalla propaganda subliminale (e neanche tanto sub) dei maggiori organi di informazione, al momento ha gioco facile nel succhiare voti al PD.
Fin tanto il PD non dimostrerà di fare una vera opposizione costruttiva, e rimarrà in posizione ambigua tra inciuci di casta, le furberie dei Latorre e la minimizzazione delle mele marce al suo interno, Di Pietro, su cui abbonda la disinformazione dei detrattori e dei sostenitori, continuerà ad essere foraggiato da un elettorato che non vuole un Cs nelle vesti di partito berlusconiano solo leggermente più moderato; più "moderato intendo in merito ad uso spregiudicato delle istituzioni e dell'informazione per assicurarsi posizioni di potere.
Dove insomma la cosidetta questione morale è un qualcosa di superfluo.
Certo è che questa "questione" per l'elettorato del Cd da tempo non è più contemplata.
Ad oggi ritengo invece che per buona parte dell'elettorato di Cs (non tutto ormai) questo conti eccome.
Perciò il PD piuttosto che trovare pretesti nel populismo altrui e nella ricerca di nuove alleanze (magari con un partito strapieno di inquisiti?), farebbe bene a cambiare registro.
Da subito come prima cosa, invece di rincicciare con Di Pietro si UDC no etc etc.
E senza dare retta agli interessati consigli di chi spaccia per riformismo un qualcosa che è solo appecoronamento alla prepotenza del governo e mero berlusconismo in versione moderata.
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Re: L'Abruzzo al PDL

Messaggioda nobile il 16/12/2008, 18:00

speriamo nelle prossime elezioni europee
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Re: L'Abruzzo al PDL

Messaggioda ranvit il 16/12/2008, 19:43

AuroraMia....non "gli italiani" ma solo il 53% degli elettori abruzzesi!

Insomma il 15% a Di Pietro è figlio dei pochi elettori del Pd che sono andati a votare.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'Abruzzo al PDL

Messaggioda Robyn il 16/12/2008, 20:47

Le inchieste giudiziare in abruzzo non mi convincono poi molto.Puo esserci la mano di Di Pietro che per conquistare elettori agita ed esaspera la questione morale muovendo alcuni settori della magistratura.Il Presidente della Repubblica da capo supremo della magistratura guardi bene.L'alleanza con l'Idv è conclusa definitivamente sia a livello centrale che periferico.L'Idv è un partito da smontare,e da riportare i suoi elettori nel bacino del PD.Di Pietro è un'abilissimo populista di destra.In merito alla Binetti la sua presenza nel PD è irreversibile,poiche aiuta molto il PD stresso a colmare le sue lacune su famiglia e bioetica.Naturalmente,penso che si sia espressa male su chi ha un'orientamento sessuale diverso dal comune Robyn
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Re: L'Abruzzo al PDL

Messaggioda lucameni il 16/12/2008, 20:55

Robyn ha scritto:Le inchieste giudiziare in abruzzo non mi convincono poi molto.Puo esserci la mano di Di Pietro che per conquistare elettori agita ed esaspera la questione morale muovendo alcuni settori della magistratura.Il Presidente della Repubblica da capo supremo della magistratura guardi bene.L'alleanza con l'Idv è conclusa definitivamente sia a livello centrale che periferico.L'Idv è un partito da smontare,e da riportare i suoi elettori nel bacino del PD.Di Pietro è un'abilissimo populista di destra.In merito alla Binetti la sua presenza nel PD è irreversibile,poiche aiuta molto il PD stresso a colmare le sue lacune su famiglia e bioetica.Naturalmente,penso che si sia espressa male su chi ha un'orientamento sessuale diverso dal comune Robyn



"Le inchieste giudiziare in abruzzo non mi convincono poi molto.Puo esserci la mano di Di Pietro"

Non male come inizio per ricostruire un partito.
A fronte di sconfite, se si prende come capo espiatorio altri, oltretutto lanciando accuse in maniera gratuita che paradossalmente si sposano benissimo proprio con quel "giustizialismo" che si vuole rifuggire, senza l'onestà intellettuale di guardare in casa propria, voglio proprio vedere che fine si farà.
Come dire: essere garantisti con i compagni di partito ma non con gli altri; la questione morale come dettaglio da non enfatizzare troppo.
Ed inoltre: se abbiamo perso è per colpa delle alleanze; cambiamo quelle e tutto andrà per il meglio.
Mi fate ricordare i partiti che durante la bufera di inizio anni '90, quella che portò a oltre 1200 condanne (e non 1 sola come da leggenda), gridavano al complotto senza la minima intenzione di ammettere quanto era sporco il sistema fino ad allora (e tutt'ora) vigente.
La sindrome Tafazzi posso capire che ancora incombe potente.
E' quella che temo essere irreversibile, non la Binetti.
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Re: L'Abruzzo al PDL

Messaggioda ranvit il 16/12/2008, 21:33

Via di corsa da Di Pietro!

Gli italiani.....non i velleitari/giustizialisti da strapazzo, non vogliono piu' saperne di queste modalità di fare politica.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'Abruzzo al PDL

Messaggioda lucameni il 16/12/2008, 21:40

Già, il PD è stato punito perchè troppo giustizialista (poi un giorno mi spiegherete per bene il significato del termine. Ho i miei limiti: ancora non l'ho capito).
Questa perla me la segno.
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Re: L'Abruzzo al PDL

Messaggioda franz il 16/12/2008, 21:52

lucameni ha scritto:Già, il PD è stato punito perchè troppo giustizialista (poi un giorno mi spiegherete per bene il significato del termine. Ho i miei limiti: ancora non l'ho capito).
Questa perla me la segno.

Probabilmente come al solito, se uno copia, gli elettori preferiscono l'orginale.
Non so se il il PD sia troppo giustizialista, non so se sia troppo, non so se sia.

Ciao,
Franz
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Re: L'Abruzzo al PDL

Messaggioda lucameni il 16/12/2008, 22:01

Premesso che "giustizialismo" come "riformismo" la ritengo una parola vuota che di questi tempi ognuno se la riempie a piacere, non ritengo che il PD sia qualcosa, "giustizialista" o meno.
Ritengo che il PD, e i partiti che prima l'hanno preceduto, abbiano tenuto una politica contraddittoria e oscillante tra un "garantismo" peloso e interessato (la casta) e sporadici atteggiamenti simil Di Pietro.
Di sicuro, riferendomi al Cs della cosidetta seconda repubblica, 14 anni di grandi distrazioni, in cui il "garantismo" (vedi indulto) è stato opposto ad un presunto "giustizialismo" per fini tutt'altro che nobili; non fosse altro che in merito a giustizia e processi si sono raccontate, consapevolmente, un sacco di balle.
Onestamente non so cosa sia il PD.
Ammesso ora come ora sia qualcosa.
Credo semmai che molti di coloro che parlano a nome del PD riguardo garantismo-giustizialismo non lo facciano indotti da particolare spirito umanitario, veramente convinti che in Italia vi sia stato un "golpe" della magistratura o, come capita di leggere anche in questa sede, che i magistrati stiano complottando a tutto spiano.
E' un atteggiamento scontato in coloro, non necessariamente politici, ma anche semplici cittadini un po' disinvolti, i quali non tollerano che qualcuno voglia far rispettare la legge, andando contro i loro interessi.
Da qui la frequente e facile accusa di giustizialismo.
Sbrigativa e consolatoria.
E' vero che da noi si pretendere il rispetto delle regole.
Ma non troppo. Senza esagerare.
In fondo siamo in Italia (e poi ci sono gli amici e gli amici degli amici da salvaguardare)
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