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Pubblicati i TIMSS e PIRLS 2011

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Pubblicati i TIMSS e PIRLS 2011

Messaggioda franz il 15/12/2012, 19:26

un'analisi di NfA: http://noisefromamerika.org/articolo/pu ... ment-92846

12 dicembre 2012 • andrea moro

Segnaliamo la pubblicazione dei risultati delle rilevazioni OCSE sull'apprendimento degli alunni di quarta elementare (nella lettura, in matematica e nelle scienze), e di terza media (in matematica e nelle scienze).

Da una lettura veloce, non sembrano esserci grosse novità rispetto alla rilevazione precedente svoltasi 4 anni prima. Migliorano leggermente i risultati in matematica degli studenti delle medie (che erano molto scarsi nel 2007), che rimangono comunque fra i peggiori dei paesi industrializzati. Sostanzialmente stabile tutto il resto, compreso il risultato sopra la media degli alunni delle elementari nella lettura e generalmente una performance migliore degli alunni delle elementari rispetto a quella degli studenti delle medie nelle altre materie.

Rimangono le differenze regionali che abbiamo commentato in precedenza. La correlazione con la latitudine è davvero sorprendente e non sarebbe male che l'INVALSI intraprendesse un'indagine speciale per capire quali fattori possono spiegare perché una struttura centralizzata possa generare risultati così diversi e capire cosa ci sia di totalmente sbagliato al sud, di mezzo sbagliato al centro, e di appena accettabile al nord.

Nel seguente grafico, che confronta i risultati delle macroregioni rispetto alla media nazionale, la sigla PIRLS si riferisce ai risultati dei test di lettura (IV elementare), e TIMSS ai risultati in matematica (MAT) e nelle scienze (SCIE) in quarta elementare (IV) e terza media (VIII). Credo non servano ulteriori commenti.

Immagine


Link:
http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pirls2 ... ultati.pdf
http://noisefromamerika.org/articolo/co ... italiani-2
http://noisefromamerika.org/articolo/co ... timss-2007
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Re: Pubblicati i TIMSS e PIRLS 2011

Messaggioda trilogy il 16/12/2012, 19:03

franz ha scritto:un'analisi di NfA: http://noisefromamerika.org/articolo/pu ... ment-92846

12 dicembre 2012 • andrea moro

Rimangono le differenze regionali che abbiamo commentato in precedenza. La correlazione con la latitudine è davvero sorprendente e non sarebbe male che l'INVALSI intraprendesse un'indagine speciale per capire quali fattori possono spiegare perché una struttura centralizzata possa generare risultati così diversi e capire cosa ci sia di totalmente sbagliato al sud, di mezzo sbagliato al centro, e di appena accettabile al nord.


E' un fenomeno analizzato da diversi autori. Uno degli studi più conosciuti è quello di Bratti, Checchi e Filippin, "Da dove vengono le competenze degli studenti? I divari territoriali nell’indagine OCSE".


[..]il contesto territoriale si mostra molto importante per spiegare la variazione delle competenze degli studenti.
Come ricorda la quarta di copertina, la differenza nelle competenze medie tra Nord e Sud è analoga a quella esistente tra Finlandia e Grecia (le stime dell’effetto provincia riportate nel quinto capitolo mostrano che, senza controlli, la distanza tra le competenze medie della provincia in testa alla graduatoria, Aosta, e quella in coda, Crotone, è superiore a quella esistente tra Finlandia e Tunisia). Questo, secondo le analisi degli autori, dipende da tre fattori che svantaggiano il Sud:

minore dotazione di risorse scolastiche (edifici e attrezzature come biblioteche, laboratori, ecc.);

peggiore situazione del mercato del lavoro, che diminuisce gli incentivi all’investimento in capitale umano;

minore coesione sociale, in cui ai giovani si propongono modelli di ruolo che non incentivano all’impegno scolastico.


Gli autori confermano qualcosa di noto a chi abbia studiato il nostro paese con dati socioeconomici territoriali: a guardare la distribuzione e l’andamento di questi ultimi, il nostro paese non sembra un paese con situazioni differenziate all’interno, ma la giustapposizione di due paesi diversi, in cui per motivi storici si parla la stessa lingua e si vota alle stesse elezioni.

Un terzo risultato è l’importanza delle risorse disponibili nelle scuole: le competenze sono correlate positivamente con il grado di manutenzione degli edifici scolastici e con la spesa in conto capitale (non quella per i docenti). In effetti, il modello stimato dagli autori nel sesto capitolo mostra che se si tiene conto di tutte le variabili significativamente correlate con le competenze, in particolare dei differenziali socioeconomici territoriali e delle diverse risorse disponibili alle scuole,
il divario di competenze tra Nord e Sud si riduce notevolmente, fino a diventare statisticamente non significativo. In altri termini, se gli studenti del Sud frequentassero scuole dotate di risorse paragonabili a quelle del Nord e se le condizioni socioeconomiche del Sud fossero le stesse del Nord, non ci sarebbe alcuna differenza nelle competenze conseguite[..]


fonte: http://www.cattaneo.org/archivi/biblio/ ... (Ballarino).pdf

Vedi anche Cecchi e Braga
Sistemi scolastici regionali e capacità di sviluppo delle competenze. I divari dalle indagini Pirsl e Pisa
http://checchi.economia.unimi.it/pdf/58.pdf
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Re: Pubblicati i TIMSS e PIRLS 2011

Messaggioda franz il 17/12/2012, 8:45

trilogy ha scritto:In altri termini, se gli studenti del Sud frequentassero scuole dotate di risorse paragonabili a quelle del Nord e se le condizioni socioeconomiche del Sud fossero le stesse del Nord, non ci sarebbe alcuna differenza nelle competenze conseguite.

Mi sembra un'ipotesi autoassolutoria e da completare, perché non tiene conto (dimenticanza?) di un fattore fondamentale: la qualità della docenza. Che qui stranamente viene considerata uniforme, mentre essa stessa, non essendolo, è ulteriore fonte di disparità nei risultati. In pratica la tesi è "se non ci fossero differenze, non ci sarebbero differenze".
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Re: Pubblicati i TIMSS e PIRLS 2011

Messaggioda flaviomob il 18/12/2012, 14:59

Eppure c'è chi si lamenta (come la moglie di Franz) della predominanza degli insegnanti meridionali al Nord: evidentemente insegnano bene, visti i risultati del Settentrione d'Italia... A questo punto, dev'essere corretta l'analisi di Trilogy.


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Re: Pubblicati i TIMSS e PIRLS 2011

Messaggioda Iafran il 18/12/2012, 17:40

franz ha scritto:
trilogy ha scritto:In altri termini, se gli studenti del Sud frequentassero scuole dotate di risorse paragonabili a quelle del Nord e se le condizioni socioeconomiche del Sud fossero le stesse del Nord, non ci sarebbe alcuna differenza nelle competenze conseguite.

Mi sembra un'ipotesi autoassolutoria e da completare, perché non tiene conto (dimenticanza?) di un fattore fondamentale: la qualità della docenza. Che qui stranamente viene considerata uniforme, mentre essa stessa, non essendolo, è ulteriore fonte di disparità nei risultati. In pratica la tesi è "se non ci fossero differenze, non ci sarebbero differenze".

Le differenze ci sono, e sono marcate. Se volessimo risolvere quelle fra il Sud ed il resto d'Italia non dovremmo più mettere "altra carne a cuocere", altre accuse sociali e culturali, ma tenerle ben presenti e ricercarne la probabile origine ... anche se dovessimo incominciare da molto lontano.
Solo un'ammissione profonda e sincera (una buona rivisitazione storica) delle ragioni vere che sono state alla base dell'Unità d'Italia (l'idea di conquista del Regno di Sardegna, lo sfruttamento del Regno delle Due Sicilie, l'odio per l'avversario vinto, la voglia del suo sterminio, la discriminazione, le umiliazioni e le immancabili negligenze verso tutto il popolo meridionale) potrebbe dare la scossa elettrica e costituire una mossa inaspettata per sbalordire ulteriormente (nel Meridione) anche gli animi più aperti e scuotere quelli più retrivi per farli sentire, nelle ossa e nel subconscio, parti attive di una Nazione propria, vera e culturalmente onesta.
Una volontà fortemente critica e desiderosa di fare il conto con il suo passato storico potrebbe risultare il tentativo vincente sulle politiche assistenzialistiche e sugli interventi superficiali tenute finora nel Sud.
La presenza dello Stato (italiano) non si potrebbe avvertire meglio di quanto ciascuno possa sentirlo nel proprio intimo. Solo così si incomincerebbe a minare le disparità territoriali e comportamentali e a far sprigionare energie sociali positive, finora silenti e mancanti nell'economia nazionale.
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Re: Pubblicati i TIMSS e PIRLS 2011

Messaggioda flaviomob il 18/12/2012, 22:45

Direi che un analogo ragionamento si potrebbe estendere verso il Sud (ogni Sud) del mondo...


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Re: Pubblicati i TIMSS e PIRLS 2011

Messaggioda Iafran il 19/12/2012, 1:39

Senz'altro, Flavio, anche se le disparità sarebbero fra Nazioni (colonizzatrici e colonizzate) e non, come nel caso italiano, all'interno della stessa nazione (se si vuole superare definitivamente la dualità "vincitori e vinti").
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Re: Pubblicati i TIMSS e PIRLS 2011

Messaggioda flaviomob il 19/12/2012, 12:27

Di fatto, all'interno della stessa nazione abbiamo aree che non sono ancora controllate dallo stato, ma da altre "famiglie"... che si stanno pure espandendo verso regioni che, in tono autoassolutorio, si ritenevano... extravergini! ;)


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