richiesta deroghe anche via mail o fax
Chi potrà votare domenica prossima? Chi lo ha già fatto, ovviamente. Su chi non si è registrato si è acceso lo scontro. Potrà farlo solo chi ha avuto impedimenti indipendenti dalla propria volontà. La domanda va fatta ai coordinamenti provinciali, aperti domani e venerdì fino alle 20. La risposta arriverà entro il primo dicembre
Il compromesso è stato raggiunto. Dopo un aspro scontro sulle regole per la registrazione al ballottaggio per chi non lo avesse fatto al primo turno, oggi si è trovato un punto comune tra i due sfidanti. Si potrà chiedere una deroga al proprio coordinamento provinciale anche via mail o fax. Mentre, fino a ieri, sembrava si dovesse andare di persona nella sede. I coordinamenti saranno aperti domani e venerdì fino alle ore 20.
Tra ironie e rinvii a regolamenti il tema dei giorni scorsi è stato: chi può votare al secondo turno? Chiunque voglia, era la sintesi della richiesta di Renzi. Non esattamente, rispondevano dal comitato per le primarie: le regole c'erano e non si cambiano in corsa. E dietro c'è l'idea (una possibilità, non una certezza) che il risultato del primo turno delle primarie possa spingere potenziali elettori rimasti lontani a scendere in campo. In Francia, dove il sistema delle primarie fatte dal partito socialista è simile a quello del centrosinitra italiano, il ballottaggio che ha incoronato Francois Hollande è stato aperto a chiunque. E al secondo turno hanno votato 200mila persone in più del primo.
Scontro aspro, dicevamo, a suon di regolamenti. Nei quali proviamo a fare ordine. Con una prima risposta netta che arriva dallo stesso coordinamento nazionale. Se un cittadino non ha votato (e dunque non si è registrato) domenica scorsa per sua semplice decisione personale, può registrarsi e andare alla urne per il ballottaggio domenica prossima? No. Semplicemente non può. Ci sono solo delle eccezioni. Proviamo a spiegare.
Domenica potranno recarsi ai seggi per scegliere il candidato premier del centrosinistra coloro che si sono registrati per votare al primo turno. Questi dovranno presentarsi alle urne con il certificato di elettore del centrosinistra completo del cedolino relativo al 2 dicembre, oltre alla scheda elettorale e un documento d'identità. Per gli iscritti online che non abbiano completato la registrazione entro la data del 25 novembre alle ore 20, è possibile recarsi presso gli addetti a questa operazione del proprio seggio, versare il contributo di almeno due euro e ritirare il certificato e quindi votare.
E fin qui è tutto abbastanza ovvio. In sostanza - spiegano al coordinamento nazionale - la platea degli elettori si è definita lo scorso 25 novembre. Così recita il regolamento delle primarie.
Ed ecco i casi eccezionali: possono poi richiedere l'iscrizione coloro che, andando al coordinamento provinciale (guarda l'elenco) giovedì o venerdì (29 e 30 novembre), fino alle ore 20, dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla propria volontà, nell'impossibilità di registrarsi all'albo degli elettori entro la scorsa domenica. Spetta al coordinamento stesso valutare la consistenza o meno delle cause, indipendenti dalla volontà dell'elettore, che ne hanno impedito l'iscrizione o la preiscrizione on-line. Il coordinamento, con voto unanime, decide se ammettere o meno la registrazione e lo comunicherà al richiedente entro il primo dicembre. La richiesta di deroga potrà essere fatta anche via email o via fax.
"Ai fini di rendere più agevole lo svolgimento dei compiti che vi sono stati affidati dalla delibera n.25 - è scritto nell'atto rivolto ai coordinamenti provinciali dal coordinatore nazionale di Italia bene comune, Nico Stumpo - per i giorni 29 e 30 novembre 2012, vi consigliamo di organizzare il vostro lavoro raccogliendo fino alle ore 20 di venerdì 30 novembre le richieste in proposito pervenute, anche per fax o per mail, e quindi immediatamente dopo riunirvi per assumere le relative decisioni. Vi ricordiamo che ai lavori può assistere un rappresentante per candidato". Entro sabato 1 dicembre, quindi, "l'elettore deve essere informato se la sua richiesta è stata accettata o meno, insieme al seggio in cui eventualmente votare".
In sostanza l'elettore che non ha votato il 25 - ma solo per casi eccezionali, ripetono - dovrà cercare nel sito delle primarie il coordinamento provinciale della sua zona, andarci o scrivere una mail o un fax, spiegare il motivo della sua mancata iscrizione, attendere un responso che dovrebbe arrivare entro il primo dicembre. Ma sia gli indirizzi delle sedi dove recarsi che il sistema di comunicazione saranno online entro il 29.
E per chi ama la precisione della norma ecco i passaggi del regolamento da cui derivano le norme per il ballottaggio. Dunque, chi volesse votare al secondo turno senza averlo fatto al primo, dovrà provare di essere stato impossibilitato a registrarsi dal 4 al 25 novembre. Così è stato deciso nel regolamento delle primarie, al punto 14. Che recita: "Si vota domenica 2 dicembre 2012 dalle 8 alle 20 negli stessi seggi in cui si è votato il 25 novembre 2012. Sono ammessi al voto gli elettori in possesso del certificato di voto rilasciato per il primo turno completo del cedolino relativo alla giornata del 2 dicembre 2012. Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell'impossibilità di registrarsi all'albo degli elettori entro la data del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal coordinamento nazionale, sottoscrivano l'appello pubblico in sostegno della coalizione di centro sinistra "Italia Bene Comune" e quindi si iscrivano all'Albo degli elettori". "Spetta al Coordinamento provinciale - specifica infine la delibera n. 25 - valutare la consistenza o meno delle cause, indipendenti dalla volontà dell'elettore, che ne hanno impedito l'iscrizione all'Albo degli elettori entro il 25 novembre, ovvero la preiscrizione on-line. Il Coordinamento provinciale, con voto unanime, decide se ammettere o meno la registrazione all'Albo degli elettori.
(28 novembre 2012) www.repubblica.it
Accipicchia. I socialisti francesi sono piu' aperti del centrosinistra italiano
