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Il declino italiano

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il declino italiano

Messaggioda ranvit il 09/01/2012, 12:53

flaviomob ha scritto:Relativamente a quanto detto sulla borghesia, il declino italiano è frutto in buona parte del berlusconismo, ovvero di una menzogna al potere (dal milione di posti di lavoro in poi). Buona parte della borghesia ha aderito a questo progetto aberrante, in contrasto con molti principi liberali: dal conflitto d'interesse al monopolio nella comunicazione televisiva privata. Le forze che si opponevano a questo progetto si sono dimostrate disomogenee e spesso l'una contro l'altra armate. Ogni occasione è stata colta per fare vittimismo piuttosto che riforme (il cambio marco/lira alle stelle nel 1994, la crisi seguita all'11 settembre 2001, la crisi del 2007) senza che la borghesia chiedesse a Berlusconi conto dei suoi fallimenti, ma anzi premiandolo elettoralmente per ben tre volte, perché il blocco sociale a suo favore è rimasto quello.
L'unica via d'uscita è creare una forza coesa, una struttura federale in grado di rappresentare il centrosinistra lealmente, con un programma condiviso e definito, primarie per scegliere localmente i candidati parlamentari e discutere di contenuti politici.

NB per Ranvit: l'assioma borghesia=classe dirigente è una cosa, l'assioma borghesia=ceto abbiente un'altra cosa, che tu sostieni e che De Rita contesta.




Berlusconi? Certo che ha contribuito ma la storia dell'incapacità della classe dirigente italiana è antica.

Flavio....evidentemente c'è un equivoco, che differenza c'è per te (e anche per De Rita visto quello che mi dici di lui....non è che io sia un'attento lettore delle sue esternazioni) tra classe dirigente e borghesia? Per me concidono almeno all'80% o credi che le classi dirigenti siano formate dal ceto popolare???
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il declino italiano

Messaggioda franz il 09/01/2012, 13:31

Classe dirigente e borghesia?
A vedere la nostra classe dirigente, quasi tutti avvocati o legati a professioni protette da ordini professionali, io direi che è quella parte di borghesia stile casta, che difende posizioni di rendita. Il cozza con la definizione marxista di borghesia (per quello che vale) che è di "classe sociale che ha il controllo dei mezzi di produzione e di distribuzione". Eventualmente si parla di "alta borghesia composta dalle classi più ricche (industriali, grossi commercianti, ecc.), media borghesia (proprietari di patrimoni o redditi solidi, ma meno ricchi dei precedenti) e piccola borghesia composta da artigiani, piccoli commercianti, coltivatori diretti ed anche impiegati, con un reddito sufficiente per essere anche (o ancora) consumatori. (citazione da wikipedia).
A me pare che l'analisi (chiunque la faccia) che veda estitnti borghesia e proletariato e predominante il ceto medio sia interessante e da approfondire. Vedere http://it.wikipedia.org/wiki/Ceto_medio
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Re: Il declino italiano

Messaggioda ranvit il 09/01/2012, 15:50

Io per "classe dirigente" intendo sia politici, imprenditori, magistrati, alti dirigenti dello Stato, giornalisti, editori, etc
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il declino italiano

Messaggioda franz il 09/01/2012, 20:27

ranvit ha scritto:Io per "classe dirigente" intendo sia politici, imprenditori, magistrati, alti dirigenti dello Stato, giornalisti, editori, etc

Farei una distizione tra casta politica (e sostenitori al seguito) e classe imprenditoriale.
La prima vive oggettivamente di rendita, la seconda molto meno oppure parte di essa può approfittare della prima.
In particolare per la parte imprenditoria, ci sono alcune centinaia di grandi aziende (poche rispetto alla germania) ma anche milioni di piccole e micro, che non sono del tipo parassitario me devono rimboccarsi le maniche ogni giorno.
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Re: Il declino italiano

Messaggioda ranvit il 09/01/2012, 21:29

L'unica distinzione che riesco a fare è tra i piccoli....ma piccoli....imprenditori e tutti gli altri.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il declino italiano

Messaggioda flaviomob il 10/01/2012, 0:41

Secondo wikipedia, partendo dalle teorie di Marx si intende per borghesia chi ha il possesso del capitale (che serve per acquistare i mezzi di produzione). La definizione che dà Franz mi pare più vicina a quella di Marx. Ma il concetto di borghesia nasce nel borgo, cioè nei liberi comuni sorti in Italia (e poi in Europa) ed è quindi legata anche alle libere professioni, alle "arti". E' un prodotto della storia.

Ranvit domanda:
Flavio....evidentemente c'è un equivoco, che differenza c'è per te (e anche per De Rita visto quello che mi dici di lui....non è che io sia un'attento lettore delle sue esternazioni) tra classe dirigente e borghesia? Per me concidono almeno all'80% o credi che le classi dirigenti siano formate dal ceto popolare???


Dunque, la classe dirigente di un paese può essere selezionata:
-Per appartenenza (a una classe sociale o a una dinastia): oggi la borghesia, ma in passato poteva essere l'aristocrazia escludendo tutte le altre
-Per merito
-Per via democratica (elezione di rappresentanti)

Nel Medioevo, come ricordava Montanelli in uno dei suoi libri, fu la Chiesa la prima istituzione a permettere l'ascesa al potere di individui provenienti dal ceto popolare, mentre l'Impero si reggeva sulla nobiltà. In teoria, infatti, a nessuno era precluso di diventare vescovo e poi Papa. Certo, nella pratica poi prevalsero largamente i papi appartenenti a famiglie di alto lignaggio, con nepotismo annesso.
Ha ragione Ranvit: è vero che in Italia, per la storia particolare che abbiamo avuto, è difficile far parte della classe dirigente per merito o per via rappresentativa. Il potere della "suggestione" e dell'identificazione nello stereotipo vincente (come fu per Berlusconi) è molto diffuso ed influenza il comportamento elettorale. Ma tutto sommato ci sono anche quelli, come Prodi, che pur proveniendo da una famiglia di origine contadina si sono emancipati (a partire dal padre, ingegnere) attraverso il duro studio e lavoro.


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Re: Il declino italiano

Messaggioda ranvit il 10/01/2012, 9:34

Apprezzo chi spacca il capello in quattro....ma io per carattere vado al sodo: la borghesia corrisponde alla classe dirigente di un Paese (e viceversa...). E' formata in larghissima parte (le eccezioni, vedi Prodi ed altri casi sono, statisticamente, ovvi ed irrilevanti) dai ricchi e da chi partecipa alla gestione del potere.
Purtroppo la borghesia italiana è in larga parte plebea e cialtrona non avendo mai assimilato la cultura illuministica (per sintetizzare) grazie all'azione oscurantista della Chiesa (intesa come organizzazione terrena) tutta protesa alla protezione del suo potere....molto terreno.
E siccome il destino di un Paese è determinato dalla sua classe dirigente .....da qui il declino italiano.

La mia speranza, in prospettiva perchè questi processi sono lunghi, è che in un contesto allargato (UE, globalizzazione, etc) si formi anche in Italia una borghesia....decente.
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Re: Il declino italiano

Messaggioda franz il 10/01/2012, 10:06

ranvit ha scritto:E' formata in larghissima parte (le eccezioni, vedi Prodi ed altri casi sono, statisticamente, ovvi ed irrilevanti) dai ricchi e da chi partecipa alla gestione del potere.

Rumor, Fanfani, Craxi, Berlinguer, Togliatti, Moro, Einaudi, De Gasperi, ... erano ricchi o eccezioni?
A me pare che sicuramente una classe dirigente (politica) è fatta da persone che hanno studiato (università come minimo) ma questo non vuol dire essere ricchi, piuttosto far parte della media borghesia (all'alta secondo me non gliene frega niente di far parte della classe dirigente) mentre per la parte imprenditoriale prevalevano i figli di papà.
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Re: Il declino italiano

Messaggioda ranvit il 10/01/2012, 12:00

Stiamo cercando il pelo nell'uovo?
Eccezioni? In linea di massima si'. Poi ci sono momenti e momenti nella vita di un Paese
Media borghesia? Sempre borghesia è!
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Re: Il declino italiano

Messaggioda flaviomob il 10/01/2012, 15:39

Intanto che aspettiamo che miracolosamente si formi questa borghesia virtuosa anche in Italia, magari iniziamo a selezionare la classe dirigente che vogliamo per merito e attraverso il metodo democratico, tanto per cambiare...


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