Pd, Rutelli sferza Veltroni
Riuniti a Montecatini i "coraggiosi", la componente moderata del partito
L'ex vicepremier guarda all'Udc: "Basta con l'antiberlusconismo come unico collante"
Pd, Rutelli dà la scossa a Veltroni
"Cambiare agenda e alleanze"
MONTECATINI - Parte da Montecatini il tentativo di Francesco Rutelli di trovare un nuovo spazio nella politica italiana dopo la sconfitta nella corsa a sindaco di Roma. Nella località termale toscana, l'ex vicepremier del governo Prodi ha chiamato a convegno i "Coraggiosi", ovvero la componente di "destra" del Partito democratico.
Malgrado un sostegno di forma ("Siamo qui per aiutare e sostenere Veltroni") dal palco Rutelli non ha risparmiato gli attacchi al segretario. Al primo posto naturalmente il problema delle alleanze. Non è un mistero che l'ex sindaco di Roma punta a rafforzare i connotati "moderati" del Pd, puntando a un rapporto privilegiato con i centristi dell'Udc. Il partito, ha sottolineato, ha quindi il compito di "riformulare alleanze perché siano durature e non solo occasioni elettorali di cui ci si debba pentire dopo pochi mesi".
"Ha fallito la lunghissima coalizione dell'Unione - ha aggiunto - ed è entrata in crisi dopo neppure tre mesi la coalizione più breve di questo quindicennio", quella con l'Italia dei Valori. I democratici devono quindi "imboccare una strada politica forte e chiara" in cui "il nostro collante non può essere più l'antiberlusconismo". Servono quindi "alleanze di nuovo conio", ma "prima si fa il nuovo conio e conseguentemente vengono le alleanze".
"Il Pd nasce - ha proseguito Rutelli - per fare l'agenda di questo paese. E' impensabile che rimanga fermo immaginando una crisi di consenso nei confronti di Berlusconi che spiani la strada a un suo ritorno secondo l'idea che 'via lui tocca a noi'. No, non ci sono scorciatoie, spetta al Pd scrivere l'agenda per cui gli italiani debbano appassionarsi, dividersi, fino a condividerla". "Non bisogna perdere tempo - ha messo ancora in guardia - e mettere in campo gli shock inevitabili per cui Veltroni ha ricevuto la nostra fiducia. Noi siamo qui per aiutare e sostenere Veltroni e io ho fiducia che dimostrerò di saperlo fare".
"Ci dobbiamo occupare - ha aggiunto - dei grandi temi del nostro tempo", in primo luogo ambiente, sicurezza, potere di acquisto del ceto medio, e "se c'è questa agenda penso che in poco tempo il Pd diventerà maggioranza" e "naturalmente nasceranno le alleanze, anziché quelle troppo lunghe e purtroppo fallite della passata legislatura e quelle brevi e già in crisi più recenti".
Ancora più esplicito su questo tema, l'intervento a Montecatini del "coraggioso" Renzo Lusetti. "Le opposizioni in Parlamento sono tre, bisogna cominciare a sperimentarle". E "le amministrative possono essere un buon banco di prova per alleanze di nuovo conio, perché non proviamo a Bologna ad allearci con l'Udc?". "Bisogna cominciare a costruirle oggi queste alleanze - ha concluso - e dare un po' di pepe alla nostra azione".
Le rinnovate attenzioni per il momento non sembrano scaldare però i centristi e soprattutto nel capoluogo emiliano trovare un'intesa appare quanto mai difficile, visto che la condizione posta dal partito di Casini pare essere la testa del sindaco uscente Cofferati. "Con Rutelli e 'i coraggiosi' - spiega il deputato bolognese dell'Udc Gian Luca Galletti - condividiamo molte riflessioni sulla situazione politica e sui problemi del Paese. Certo sarebbe bello che questo dialogo partisse da Bologna presentando una candidatura alternativa a quella di Cofferati che ha portato la nostra città alla paralisi e al degrado".
(12 luglio 2008)
www.repubblica.it