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L'ora di religione

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: L'ora di religione

Messaggioda pierodm il 04/05/2009, 13:28

Franz
Come detto, l'organizzazione può/deve essere utilmente locale.
Ma non solo la matematica è uguale a nord come a sud.
E poi, bisogna capire di che cosa stiamo parlando nel merito.
La libertà didattica può essere (teoricamente lo è) un'ottima cosa, tanto quanto rischia di essere un disastro: dipende dalla qualità di chi decide e di chi insegna, ma facciamo conto che sia ottima.
Non si capisce però perché debba essere affidata alla diversificazione territoriale, e non ad una logica culturale o educativa.

Come dicevo, molte nazioni hanno una coscienza unitaria consolidata, tale che l'eventuale diversificazione - anche localistica - non crea alcun problema.
Nel nostro paese, io vedo che già così - con una scuola, un'insegnamento, uno stato unitari e centralistici - c'è una tendenza centrifuga, di grande contrapposizione campanilistica, per tacere poi sul fenomeno leghista e su altri localismi che covano sotto la cenere. E c'è una grande disuguaglianza di livelli, di efficienza ed efficacia.
A me sembra che la situazione italiana sia tale che incoraggiare il localismo possa risolvere qualche problema, ma ne crerebbe altri in misura ancora maggiore - solo più difficilmente percepibili nell'immediato, e tutti a danno delle zone più svantaggiate.
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Re: L'ora di religione

Messaggioda franz il 04/05/2009, 13:44

pierodm ha scritto:Non si capisce però perché debba essere affidata alla diversificazione territoriale, e non ad una logica culturale o educativa.

Non lo capisci perché per te la logica educativa puo' essere una sola.
In questo sei inconsapevolmente piu' integralista dei papi e delle curie che tanto a ragione critichi.
Tu sei sicuro che i difetti superino i vantaggi ma in questo sta il tuo integralismo.
Io dico invece che al pari del metodo scientifico, bisogna sperimentare. Provare.
Bisogna mettere i fatti provati prima delle idee, visto che c'è sempre il rischio che esse siano contaminate da pregiudizi.

Sul piano logico una idea unica imposta a tutti puo' essere un grande vantaggio (per tutti) o un grande disastro (per tutti).
In Italia, paese dai grandi divari, solo 1/3 del paese trae vantaggio delle regole uguali per tutti. 2/3 ne rusultano danmneggiati perché stanno agli estremi.
Il contesto federale invece contempla tante realizzazioni locali. Anche a parità di possibilità di errore (50%) avremmo che almeno la metà andrebbero bene e l'altra metà avrebbe, andando peggio, la possibilità di rettificare e migliorare.
Dopo alcuni anni di decisioni locali, arvemmo che il 90% andrebbe molto meglio.

Vedi, è un po' come pensare di avere una sola azienda in Italia, che fa tutto, piuttosto che decine di migliaia.
Nel caso federale poi esiste comunue un livello generale per tutti ma è limitato alle poche cose che devono valere ovunque.
Ci sono ma sono molto meno di quelle che oggi vengono ritenute tali, alle latitudini romane.

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Re: L'ora di religione

Messaggioda pierodm il 05/05/2009, 3:27

Franz
Ma lascia stare 'ste fesserie di ragionamenti e di attribuzioni ideologiche.

Mi devi spiegare - non per favore, ma per obbligo, visto che ne fai base di giudizio - dove mai hai racapezzato l'idea che per me la logica educativa puo' essere una sola.
Ho detto semmai che - essendo la scelta di possibilità e di programmi diversificata - non ha molto senso una logica territoriale, invece che scientifica o culturale.
Quella territoriale è una diversificazione che ha solo un senso politico/amministrativo, a meno di ipotizzare come fattore non secondario ma essenziale una "cultura didattica" spiccatamente bolzanina e una catanese e un'altra ascolana, che troverebbero finalmente la luce della storia attraverso le gioie del localismo.

Poi, sul piano pratico e realistico , posso anche concedere che la trama decisionale su tante materie "improprie" sia organizzata su base territoriale, perché si è scelto un certo assetto: ma quello che trovo non ammissibile è che di questo si faccia un postulato, se non un dogma ideologico, per cui ogni altra soluzione, ogni altra logica di valutazione e di scelta sia considerata un malfamato aspetto del "centralismo" o dello "statalismo", etc.
Se questo è un esempio di "democrazia federalista", non è una bella pubblicità.
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Re: L'ora di religione

Messaggioda franz il 05/05/2009, 8:00

pierodm ha scritto:Franz
Ma lascia stare 'ste fesserie di ragionamenti e di attribuzioni ideologiche.

Mi devi spiegare - non per favore, ma per obbligo, visto che ne fai base di giudizio - dove mai hai racapezzato l'idea che per me la logica educativa puo' essere una sola.

Cari Piero, di giorno come di notte il termine fesserie lo tieni per i tuoi pensieri, non per quelli degli arti che non condividi o non caopisci. L'idea l'ho dedotta dal tuo discorso (eventualmente la prossima volta spiegati meglio) quando hai scritto (frase già precedentemente citatata) che
pierodm ha scritto: Non si capisce però perché debba essere affidata alla diversificazione territoriale, e non ad una logica culturale o educativa.

Da questa frase mi pareva evidente che contrappopnevi una diversificazione territoriale ad una unica.
Anche rileggendo, il senso è quello.
pierodm ha scritto:Quella territoriale è una diversificazione che ha solo un senso politico/amministrativo, a meno di ipotizzare come fattore non secondario ma essenziale una "cultura didattica" spiccatamente bolzanina e una catanese e un'altra ascolana, che troverebbero finalmente la luce della storia attraverso le gioie del localismo.

Capisco che non capisci o che non sei d'accordo ma per me è lo stesso. Sono anni che ne discutiamo e mi pare inutile replicare le stesse cose a cui tu replicherai ... io idem e via all'infinito. In fondo non è importante che io ti convinca, che ti capisca, che tu sia d'accordo. Hai le tue idee, io le mie. Alcuni la pensano come te, altri come me. Qualcuno cambia idea, altri no. Amen. Se coloro che sostengono l'idea fedealista riusciranno ad essere maggioranza, vuol dire che tu dalle tue parti potrai impegnarti a mentenere le cose come stanno (ma solo nel tuo ambito) mentre ad Enna e Bolzano saranno finalente liberi di sperimentare cose diverse, magari sbagliando e magari facendo meglio. Punto. Vuol dire che con tua buona pace qualcuno forse toglierà del tutto l'ora di religione, altri la sostituiranno con un'ora di insegnamento multi religiosa, altri la lasceranno tale e quale. A me pare piu' democratico ma se tu hai opinioni diverse, anche qui credo sia inutile insistere.

Ciao,
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Re: L'ora di religione

Messaggioda pierodm il 05/05/2009, 20:46

Franz
Anni o minuti, una fesseria rimane una fesseria: quando uno "deduce" là dove basterebbe "leggere", e poi imposta tutto il discorso sulla falsariga del "questo penso e non me ne frega niente se sei d'accordo".
In dettaglio vorrei farti presente (ma a questo punto siamo?) che il termine "una" può essere, nella lingua italiana di noi terroni, sia articolo indeterminativo, sia un numerale tipo due, tre, quattro, cinquantacinque: in genere non c'è bisogno di specificare, dato che si "deduce" (con una frenetica attività neuronale, questo sì) dal contesto del discorso.
Mia figlia, da piccolina, ci faceva ridere sempre perché, quando gli chiedevo per esempio di prendermi un pezzo di carta, arrivava tenendo stretto per un angolo tra le ditine un fogliettino tolto diligentemente dal blocco: uno, preciso, contato.
Va be', lasciamo stare le cose serie, come questo mistero degli artcoli indeterminativi e del funzionamento della mente umana.

Io ho capito quello che sostieni - da anni, è vero - e per questo non sono d'accordo.
Ma tu ignori, più che non essere d'accordo, le mie obiezioni, e riporti tutto ad una specie di "voto di fiducia" complessivo circa la "democrazia federale".
Anche Pino, mi sembra, aveva obiettato che negli USA ci sono materie federali e materie statali, ma hai tranquillamente ignorato il problema - immagino che, senza scandalo, sia un problema anche per i più accesi federalisti, o no?
Io ho detto che ci sono principi discriminanti, materie, sui quali è necessario o opportuno avere la massima unitarietà, non solo "nazionale" ma possibilmente anche europea: ovviamente non nei dettagli organizzativi, ma nella sostanza.
Ma su questo argomento non entri, e non mi sembra che si tratti di un argomento trascurabile, né in via teorica, né in via pratica e per così dire "tecnico-istituzionale", né sul piano culturale.
Ti ho fatto presente che la questione dell'insegnamento religioso, con tutti i problemi annessi, rientra secondo me (e secondo alcuni aspetti costituzionali) nella categoria dei diritti civili, sulla quale decidiamo su scala continentale e internazionale, e con la quale giustifichiamo perfino le guerre "preventive" o le esportazioni di democrazia manu miliari.
Tu liquidi la faccenda con un incomprensibile e apodittico "no, è un'altra cosa".
Bah.
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Re: L'ora di religione

Messaggioda franz il 05/05/2009, 20:56

pierodm ha scritto:Io ho capito quello che sostieni - da anni, è vero - e per questo non sono d'accordo.
Ma tu ignori, più che non essere d'accordo, le mie obiezioni, e riporti tutto ad una specie di "voto di fiducia" complessivo circa la "democrazia federale".

Non sei d'accordo? Amen. Io non chiedo alcun voto di fiducia (e come potrei?) ma dico che in democroazia prima o poi ci si conta. Il centralismo statalista in un secolo e qualche decennio ha fatto disastri immensi ma ha anche dato reddito (anzi "rendita") a parecchi per cui capisco che qualcuno non voglia cambiare.

Ciao,
Franz
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Re: L'ora di religione

Messaggioda pierodm il 05/05/2009, 23:03

Un moderatore (uno di numero oltre che uno indeterminato) ha appena precisato a Rosario che "non si può" inviare lo stesso messaggio in forum diversi, e nemmeno inviare due volte lo stesso messaggio allo stesso forum.

Perchè tu, Franz, infrangi impunemente le regole, ripetendo in fotocopia la stessa giaculatoria - amen - ogni volta che non ti piace rispondere agli argomenti altrui?
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Re: L'ora di religione

Messaggioda franz il 05/05/2009, 23:40

pierodm ha scritto:Un moderatore (uno di numero oltre che uno indeterminato) ha appena precisato a Rosario che "non si può" inviare lo stesso messaggio in forum diversi, e nemmeno inviare due volte lo stesso messaggio allo stesso forum.

Perchè tu, Franz, infrangi impunemente le regole, ripetendo in fotocopia la stessa giaculatoria - amen - ogni volta che non ti piace rispondere agli argomenti altrui?

Forse perché mi sento costretto a ripetere con parole diverse lo stesso concetto.
Vista l''inutilità, desisto, cosi' ti metti il cuore in pace.
Tanto chi sul federalismo voleva capire ha già capito da tempo. In ogni senso.

Franz
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