franz ha scritto: Credo che qui la democrazia non c'entri proprio nulla. Nella democrazia è coinvolto il demos. Il popolo.
Questa invece è solo una riunone di ambasciatori, di governi. ...
Se oggi gli ambasciatori delle nazioni si riunissero e decidessero se optare tutti per la democrazia ed i diritti civili oppure per l'arbitrio ideologico e religioso tu accetteresti una decisione avversa alla democrazia?
Nel senso che ti sembrerebbe una decisione "democratica"?
Ovvio quindi che in ambito diplomatico (che non è un ambito democratico) si facciano scelte diverse.
Se poi per te non c'è legame tra libertà religiosa (e di critica alla religione) e diritti civili, penso che dovresti leggere con attenzione la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
Franz
Devo essermi espresso male, perché non riesco a capire le tue osservazioni in riferimento a quello che avevo scritto.
Se ho capito bene, a Durban sono presenti i governanti, che sono espressione rappresentativa dei popoli. La conferenza si conclude con un documento che raccoglie la posizione prevalente (maggioritaria), non elenca solo la posizione di ciascuno. In questo senso credo che c'entri la democrazia: sia perché sono rappresentati i popoli (demoi), sia perché si esprime una posizione maggioritaria.
Penso che in un sistema democratico si debba accettare una decisione presa dalla maggioranza; ma accettare non significa condividere: potrei ritenere che la maggioranza ha sbagliato (e infatti penso che la maggioranza degli italiani abbia sbagliato a scegliersi il governante che ha); ma non accettarla che comporta? l'uso della forza per sovvertirla?
Non capisco bene perché in questo caso si tratterebbe di ambito diplomatico.
In quanto alla libertà religiosa, credo che sia un diritto civile, come lo è quello di essere ateo o agnostico.
Ma mi ripropongo di leggere la dichiarazione dei diritti dell'uomo (credo di averlo fatto molto tempo fa) per capire che cosa ho scritto che non quadra.
Poi, non credo che di razzismo si debba parlare solo in riferimento alla shoah come evento drammatico ma ormai storico (fermo restando che ci credo che la storia dovrebbe essere "magistra vitae"), altrimenti ce lo ritroviamo nelle scuole, nelle metropolitane e negli stadi senza che ce ne accorgiamo.
Per quanto riguarda la conclusione della Durban 1, sulla contestata condanna di Israele per l'occupazione dei territori palestinesi, credo che a maggior ragione oggi si debba rivedere la valutazione.
C'è stato l'attacco (intimidatorio nei confronti del nuovo Presidente USA) di Israele a Gaza, con 1.300 morti palestinesi in un mese contro i 15 morti per le bombe di Hamas in 8 anni.
C'è la prigione a cielo aperto della striscia, dove non vengono fatti entrare nemmeno gli aiuti sanitari, dove una bombola di gas costa 90 dollari, dove sono stati costruiti i tunnel per importare medicine ed alimenti, anche se c'è chi crede che sono stati costruiti per far entrare le armi (e non l'ha detto la RAI ma un ottimo servizio con filmati sul posto di Italia 1, quasi a riparazione delle solite accuse di faziosità mosse a Santoro sulla sua puntata con l'Annunziata che se ne andò).
Secondo me va rifatta un'analisi critica seria, non aprioristicamente schierarsi con Israele, sulla base della tragedia subita, accettando tutto di quello che ha fatto e fa.
cardif