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Quale riforma della previdenza

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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda Robyn il 13/05/2021, 19:11

La previdenza complementare non decolla perché è facoltativa se diventa obbligatoria il lavoratore sceglie a quale previdenza complementare dare il Tfr diversificando il portafoglio per diminuire i rischi derivanti dal default e dal momento che la previdenza complementare non decolla perché non è obbligatoria questo significa che il fisco ha meno entrate derivanti dalla tassazione degli utili della previdenza complementare Questa tassazione degli utili che può "crescere" per l'obbligatorietà della previdenza complementare dovrebbe diminuire l'aliquota dei contributi che attualmente è al 33%.Diminuendo l'aliquota c'è da aspettarsi una maggiore emersione del lavoro nero con conseguente emersione di contributi evasi che a loro volta possono ancora diminuire l'aliquota del 33% dei contributi.Dall'emersione del lavoro nero emerge anche l'IRPEF evasa,solo così penso si possa uscire dal circolo vizioso
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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda franz il 14/05/2021, 7:15

vero, il problema è diminuire il primo pilastro, perché oggi, con la sua aliquota di equilibrio del 33% assorbe troppe risorse e non lascia spazio alla previdenza complementare.
Un primo punto è quello del ricalcolo contributivo puro per tutte quelle pensioni sopra una certa soglia. Diciamo 2500/mese
La cosa pare ostacolata dal fatto che a quanto pare INPS ha un buco nei dati verso tra gli anni 80 e 90e non sa più quali fossero le contribuzioni. Se tuttavia la cosa fosse fattibile c'è chi ha calcolato un risparmio di 30~40 miliardi all'anno.
Questo risparmio andrebbe a diminuire le aliquote, dando più ossigeno ai forni pensione.
Ulteriore ipotesi, ancora più radicale, è riformare totalmente il primo pilastro in modo che eroghi un minimo ed un massimo, come in Germania e anche in Svizzera (attorno ai 2500).
Con questo sistema in Germania (tre pilastri) il prelievo del primo è attorno al 19%, contro il 33% italiano e in Svizzera il 10.6% . Chiaro che in questo modo i fondi pensione possono crescere.
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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda Robyn il 14/05/2021, 8:30

La discesa dei contributi che pagano le aziende del 33% si può fare con la tassazione degli utili che hanno le varie previdenze complementari se c'è l'obbligatorietà della previdenza complementare questa tassazione cresce,attraverso la discesa può recuperare i contributi evasi di 35 mld di € e con questi si può fare un'altra discesa,perché recuperare le pensioni baby e le pensioni di anzianità non è facile si rischia di cadere in una palude e perdere altro tempo prezioso perché la spesa per privilegi pensioni baby e di anzianità è rigida sfugge ai tentativi di riduzione.Per le pensioni baby e quelle di anzianità si può decidere man mano che non ci saranno più che utilizzo farne Le pensioni baby man mano che non ci saranno più andranno ad eliminare la trattenuta previdenziale del 9,9% che pagano i lavoratori aumentando la paga,le pensioni di anzianità andranno a fare scendere ancora i contributi previdenziali del 33% che pagano le aziende e che ha determinato il lavoro sommerso
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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda Robyn il 14/05/2021, 10:33

Anzi no non parlavo delle pensioni di anzianità ma delle pensioni date con il metodo retributivo che legavano il trattamento previdenziale all'ultima busta paga anziché ai contributi effettivamente versati.Quando si esauriranno le pensioni baby e quelle con il metodo retributivo?Si può anche pensare che questi pensionati si acquistino dei btp che danno un'interesse pari alla differenza fra la reale pensione calcolata con il contributivo e quella calcolata con il retributivo,lo stesso per le pensioni baby questo liberebbe alla previdenza molta liquidità.E`necessario sì un minimo per le pensioni e un massimo.Sull'eta di pensionamento dovrebbe essere a 62 anni perché altrimenti è la meritocrazia legata al ricambio generazionale che diventa più lenta
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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda Robyn il 14/05/2021, 11:22

Dal 1996 quelli che hanno incominciato a lavorare da questa data hanno un assegno calcolato con il contributivo quelli che hanno iniziato prima del 1996 per ex il 1990 per tutti i periodi di contribuzione hanno un calcolo dell'assegno con il retributivo fino al 1996, il calcolo con il contributivo a partire da questa data.Il presidente dell'Inps propone due quote per chi ha un metodo di calcolo misto fra retributivo e contributivo.A 62 anni si ha la pensione calcolata con il metodo contributivo a 67 siaggiunge la parte restante calcolata con il metodo retributivo.Nel frattempo si può pensare cosa fare per le pensioni baby rimaste e per le pensioni calcolate con il retributivo
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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda Robyn il 14/05/2021, 18:20

Il problema del massimo è che l'assegno che si riceve è proporzionale ai contributi versati e i contributi sono proporzionali alla retribuzione non esistono le pensioni d'oro.Sicuramente esiste la necessità del minimo da realizzare è ineludibile a fronte della precarietà ma non passa mettendo un limite massimo alla prestazione previdenziale ma per una tassazione progressiva che mantiene la differenza.In tutti i casi bisogna capire come creare una "liquidità"che attualmente è assorbita dalle pensioni baby etc liquidità che manca al disegno di un sistema previdenziale equo,diciamo meglio lasciare perdere,meglio lasciare che i privilegi del passato svaniscano con il tempo man mano che non ci saranno più vanno a far scendere la trattenuta previdenziale a carico del lavoratore e del datore di lavoro.Analiticamente si tratta di cercare una terza via,una liquidità alternativa da creare come non si sa anche per evitare di perdere altro tempo prezioso
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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda franz il 14/05/2021, 19:17

Se il primo pilastro è esente, deve esserlo anche il secondo. E un eventuale terzo.
Non mi pare che questo (a parità di esenzione) costituisca una spinta per qualcuno o un freno per altri.
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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda Robyn il 14/05/2021, 19:21

Non riesco a capire l'esenzione etc etc
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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda Robyn il 14/05/2021, 20:36

Sicuramente la liquidità che manca per fare una previdenza equa devono costruirla i lavoratori attraverso la terza gamba.Darla alla previdenza complementare privata significa non poter impiegare gli interessi derivanti da questa liquidità subito per i contributi del 33% perché la rendita vitalizia a interesse composto la previdenza complementare privata te la dà alla fine della vita lavorativa e non è non profit.Dare la terza gamba ad un organismo all'interno dell'Inps gestita da persone competenti provenienti dalla previdenza complementare privata significherebbe essere non-profit gli interessi derivanti man mano che crescono si possono impiegare per fare scendere l'aliquota del 33% pagata dal datore di lavoro.In uscita quando si viene assorbiti dalla previdenza si può dire all'Inps dai il capitale accumulato della terza gamba ad un fondo di previdenza complementare privata che me lo converte in vitalizio.Questa terza gamba è "facoltativa" e può riguardare diversi elementi retributivi come parte dei permessi maturati,il premio aziendale etc.In questo caso si può defiscalizzare la previdenza complementare privata per farla decollare ma il decollo c'è con l'obbligatorieta della seconda gamba.In mancanza di liquidità per una previdenza equa solo così puoi fare,con la terza gamba,perché se dai anche questa alla previdenza complementare privata non sai come costruire quella liquidità che adesso è assorbita dalle pensioni baby e da quelle calcolate con il metodo retributivo
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Re: Quale riforma della previdenza

Messaggioda franz il 15/05/2021, 6:53

Robyn ha scritto:Non riesco a capire l'esenzione etc etc

Esenzione dalle imposte. Le imposte si calcolano sui redditi netti, tolte tutte le forme di previdenza (tutti i pilastri).
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