La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

25 anni di mancata crescita

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

25 anni di mancata crescita

Messaggioda franz il 06/05/2021, 13:58

Ok, il PIL non è tutto ma se non cresce la produzione, non cresce la popolazione, non crescono i redditi e non crescono i consumi, come potete pensare che un'economia in cui lo Stato. tra servizi e ridistribuzione, occupa il 50% del PIL (il 60% contando anche partecipate e controllate) possa crescere? E parlo di un PIL che contiene già il sommerso. Se lo togliessi allora quelle percentuali diventerebbero ancora più alte.

Ecco 25 anni di crescita economica (fonte Eurostat - dataset=nama_10_gdp)

Una sola domanda: l'Italia non cresce per colpa delle politiche neo-liberiste?
E allora le altre nazioni crescono perché sono comuniste? :o :lol:
...
..
.
Allegati
3.2) Crescita Italia 1995-2000.jpg
3.2) Crescita Italia 1995-2000.jpg (134.89 KiB) Osservato 3724 volte
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: 25 anni di mancata crescita

Messaggioda Robyn il 06/05/2021, 18:51

La bassa crescita può dipendere dall'eccesso di burocrazia per cui uno rinuncia ad aprire un'attiva, può dipendere dalla scarsa formazione da cui discendono le disuguaglianze sociali e la precarietà che conduce ad una bassa produttività,per questo è importante fare funzionare finalmente bene l'ANPAL.Sul versante delle tasse farle scendere alimentando la sanità con il sistema assicurativo non so se cambierebbe molto perché se non si finanzia più la sanità con le tasse la loro discesa viene quasi annullata dal costo dell'assicurazione da sostenere e poi i lavoratori non hanno voglia di andare all'assicurazione per rinnovarla di volta in volta preferirebbero con il calo dell'IRPEF che fosse trattenuta dalla busta paga,poi chi non lavora e non ha un'entrata che fa?dovrebbe essere garantita l'assistenza sanitaria gratuita.Puo esserci anche la possibilità di immaginare il mantenimento del sistema beveredige con un'assicurazione pubblica obbligatoria e quella privata può essere solo una libera scelta.La domanda è l'assicurazione pubblica manterrebbe le stesse prestazioni che dà oggi la sanità pubblica?sicuramente il beveredige finanziato con una assicurazione pubblica assicurerebbe tutti i servizi,ma per evitare che la polizza salga di prezzo dovrebbe evitare che ci siano gli sprechi
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11420
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: 25 anni di mancata crescita

Messaggioda Robyn il 06/05/2021, 19:56

Poi con la precarietà tutti dovremmo essere superman saper fare l'elettricista,il metalmeccanico,il commesso alla fin fine non sai fare niente e la produttività è bassa
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11420
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: 25 anni di mancata crescita

Messaggioda franz il 07/05/2021, 9:13

Robyn ha scritto:La bassa crescita può dipendere dall'eccesso di burocrazia per cui uno rinuncia ad aprire un'attiva, può dipendere dalla scarsa formazione da cui discendono le disuguaglianze sociali e la precarietà che conduce ad una bassa produttività,per questo è importante fare funzionare finalmente bene l'ANPAL.Sul versante delle tasse farle scendere alimentando la sanità con il sistema assicurativo non so se cambierebbe molto perché se non si finanzia più la sanità con le tasse la loro discesa viene quasi annullata dal costo dell'assicurazione da sostenere e poi i lavoratori non hanno voglia di andare all'assicurazione per rinnovarla di volta in volta preferirebbero con il calo dell'IRPEF che fosse trattenuta dalla busta paga,poi chi non lavora e non ha un'entrata che fa?dovrebbe essere garantita l'assistenza sanitaria gratuita.

Per me è sicuramente l'eccesso di burocrazia. Piu' che la pressione fiscale, che è alta ma se vogliamo simile a quella di francia e svezia, il problema è dato dalla burocrazia . Vedi la svezia, a parità di imposte ha meno burocrazie e servizi migliori. Come avevo indicato qui. viewtopic.php?f=4&t=10651

Sul discorso sanità assicurativa è chiaro che complessivamente è neutro ma osservo che il sistema che c'è in Germania e altri paesi che adottano quel modello, implica meno burocrazia e quindi meno costi amministrativi. E un aumento della qualità delle cure. Certo che bisogna garantire l'assistenza agli indigenti o a chi temporaneamente è senza lavoro. In Germania si fa così. Si chiamano "sistemi misti" perché esiste pur sempre un ruolo sussidiario dello Stato. Inoltre lo Stato controlla e legifera in materia.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: 25 anni di mancata crescita

Messaggioda Robyn il 07/05/2021, 11:34

La burocrazia sicuramente rappresenta un grande freno,ma bisogna affrontare il tema della produttività La prima cosa è che la precarietà porta ad una bassa produttivita per cui bisogna fare scendere il cuneo fiscale sul lavoro a tempo indeterminato,solo con un lavoro stabile si può imparare un lavoro.Il secondo aspetto centrale e non secondario e la formazione facendo funzionare bene le politiche attive del lavoro attraverso l'Anpal.L'Anpal ti dà un'assegno che puoi utilizzare sia presso i centri per l'impiego che presso le agenzie interinali per fare un corso di formazione e di perfezionamento professionale.Dalla scarsa formazione discendono le diseguaglianze sociali.Naturalmente poi c'è lo stimolo degli investimenti privati a fianco di quelli pubblici del recovery plan la discesa e la semplificazione della tassazione si può finanziare con l'ampliamento della tassa di successione e facendo perdere il primato all'Italia di essere un paradiso fiscale per le transazioni finanziare portando l'aliquota allo stesso livello che applicano i paesi europei.Sarebbero tante le cose da fare incluso il premio di produzione individuale eliminando gli scatti di anzianità,calcoliamo poi che la previdenza può andare al collasso perché i lavoratori non c'è la fanno a sostenere la grande platea di pensionati se non a fronte di un'aumento dei contributi per cui sarebbe necessario un cambio di paradigma fatto di previdenza complementare e passaggio al criterio della capitalizzazione per soddisfare le richieste dei sindacati 62 anni di età e 41 anni di contributi
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11420
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: 25 anni di mancata crescita

Messaggioda flaviomob il 07/05/2021, 15:37

Guardando questi grafici

http://www.programmazioneeconomica.gov. ... -italiana/

Immagine

si nota un distacco notevole tra la produzione industriale italiana e quella dell'eurozona a partire, circa, dal 2000.

C'è un divario notevole anche nel tasso di occupazione:

Immagine

Il reddito pro capite scende sotto la media europea (nel 2000 era superiore):

Immagine

A mio parere, se la causa fosse l'eccesso di burocrazia, non si spiegherebbe il divario rispetto a 20-30 anni fa.

Io penso che le cause siano più profonde: chi vorrebbe investire in un'industria di un paese che (di fatto) ha depenalizzato il falso in bilancio fino al 2015? Come poteva un investitore straniero considerare attendibile la reputazione di un'azienda italiana, magari appetibile, in queste condizioni?

L'analisi dell'Economist:
https://www.corriere.it/economia/aziend ... ccdf.shtml

«Tre ragioni principali spiegano la caduta dell’Italia delle imprese nell’irrilevanza. Hanno a che fare con una carenza di capitale finanziario, sociale e umano, che si autoalimenta» scrive ancora l’Economist, che cita una stima dell’agenzia di rating Cerved, secondo la quale « il 7% delle società non finanziarie è a rischio di insolvenza quest’anno. Nel peggiore dei casi potrebbe salire oltre il 10%». Ma la classe dirigente, secondo il settimanale,fa pochissimo per cambiare tutto questo. «Piuttosto che migliorare l’infrastruttura fisica e legale che aiuterebbe tutte le aziende, i soldi del governo vanno a salvare i fallimenti perenni. Quest’anno lo Stato ha salvato ancora una volta Alitalia, compagnia di bandiera in continua perdita. L’Italia non ha equivalenti agli istituti Fraunhofer che aiutano le medie imprese tedesche a rimanere all’avanguardia nei loro campi».

E anche le aziende fanno poco per rinnovarsi, a partire dai loro vertici: l’Economist cita lo studio del 2017 di Guido Corbetta dell’Università Bocconi, secondo il quale «oltre metà delle imprese italiane di prima generazione ha un proprietario-capo che ha più di 60 anni e un quarto uno che ne ha almeno 70. I membri dei consigli di amministrazione italiani sembrano antichi quasi quanto l’arte del Rinascimento che adorna i loro muri». Per chi vuole fare affari, o anche solo il manager, le opportunità sono sempre meno.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: 25 anni di mancata crescita

Messaggioda franz il 07/05/2021, 17:44

flaviomob ha scritto:A mio parere, se la causa fosse l'eccesso di burocrazia, non si spiegherebbe il divario rispetto a 20-30 anni fa.

Io penso che le cause siano più profonde: chi vorrebbe investire in un'industria di un paese che (di fatto) ha depenalizzato il falso in bilancio fino al 2015? Come poteva un investitore straniero considerare attendibile la reputazione di un'azienda italiana, magari appetibile, in queste condizioni?

Dal 2000 al 2018 (compresi) la spesa per l'amministrazione generale dello Stato (tutto quello che non è scuola, sanità, trasporti, giustizia, polizia, esercito, previdenza, assistenza ...) è aumentata del 46.3% OLTRE l'inflazione. Nel 2018 sono 109 miliardi. Erano 60 miliardi nel 2000. L'aumento lordo è stato dell'82.6% da cui togliere circa il 34% di inflazione monetaria. Io quindi il divario me lo spiego.

Considera che la spesa per l'istruzione è la metà. 54 miliardi. Sulla scuola (passata da 42 miliardi a 54) hanno fatto tagli.
Sui burocrati di stato no: da 60 a 109.

Che poi la burocrazia statale mica pesa solo sulle spese dello Stato: pesa sulle aziende (soprattutto le piccole, che non sono organizzate) e sui cittadini.
Pesa come adempimenti, code, tempo per predisporre formulari e presentarli.
Hai comunque ragione sul peso eccessivo della giustizia (negata) in Italia e questo a maggior ragione nelle cause di cittadini e imprese contro gli abusi dello Stato, centrale e locale in materia civile e fiscale.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: 25 anni di mancata crescita

Messaggioda Robyn il 07/05/2021, 18:34

La mancata crescita è anche da imputare alla mancanza di meritocrazia che è da ricercare in un problema culturale cioè conta più chi sei quali referenze hai che quello che sai fare,ambienti di lavoro dominati dalla gelosia dove la capacità è vista come fumo negli occhi dove si teme di essere scavalcati non dipende esclusivamente dalla struttura organizzativa del paese,incide anche quella,le microimprese non è che danno molte schance.Se si vuole promuovere il merito è meglio che ti metti a fare qualcosa da solo,ma li trovi l'ostacolo della burocrazia.Sono da analizzare a fondo le cause della mancanza di meritocrazia e i relativi rimedi che paiono sconosciuti,perché complessi o altro almeno in Italia.Per sfuggire alla raccomandazione e avere una scanche molti sono andati via all'estero e ne è conseguito un declino del paese,hanno considerato l'Italia un paese troppo complicato,un vero inferno quando sono scesi alla stazione di Zurigo si sono sentiti finalmente liberi hanno respirato l'ossigeno.Anche vero è che con la meritocrazia bisogna andarci piano un'eccesso di selettività crea disuguaglianza sociale,non si dà cioè la possibilità di provarci si costruisce una barriera invalicabile
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11420
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: 25 anni di mancata crescita

Messaggioda Robyn il 08/05/2021, 11:39

Se vorremmo usare dei parametri oggettivi la mancanza di meritocrazia in Italia dipende dal classismo del passato,le classi erano molto separate,la classe operaia,la classe media,la classe borghese e questa caratteristica culturale cristallizzata rappresentava quasi una caratteristica di impenetrabilità fra le classi che l'interclassismo può infrangere infatti in passato era che il figlio dell'operaio doveva fare l'operaio,il figlio dell'impiegato l'impiegato,il figlio dell'industriale l'industriale.La mancanza di "uguali nastri di partenza",con la quale si possono avere scanche di emergere,istruzione sanità welfare e la flebile tassa di successione determina le disuguaglianze sociali che relegano in una condizione dal quale è difficile uscire.Le disuguaglianze sociali determinano a loro volta le scanche di emergere,meno nastri di partenza hai e meno emergi a prescindere dalle tue capacità,nastri di partenza che possono essere istruzione sanità welfare,formazione,assegno minimo che rappresenta quella protezione minima che ti permette la risalita
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11420
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: 25 anni di mancata crescita

Messaggioda flaviomob il 08/05/2021, 14:06

Dal 2000 al 2018 (compresi) la spesa per l'amministrazione generale dello Stato (tutto quello che non è scuola, sanità, trasporti, giustizia, polizia, esercito, previdenza, assistenza ...) è aumentata del 46.3% OLTRE l'inflazione. Nel 2018 sono 109 miliardi. Erano 60 miliardi nel 2000. L'aumento lordo è stato dell'82.6% da cui togliere circa il 34% di inflazione monetaria. Io quindi il divario me lo spiego.


Hai la possibilità di analizzare nel dettaglio questo tipo di spesa?

Oltre alla burocrazia aggiungiamo il contributo negativo dello Stato (inclusi ovviamente gli enti locali, le Asl, et cetera) quando deve pagare le aziende private fornitrici: dopo la crisi del 2008 molte ditte sono andate in sofferenza per mancanza di liquidità dovuta ai ritardi nei pagamenti delle commesse pubbliche, arrivando anche al fallimento. In questo ambito ricordo che intervenne positivamente Renzi, anche se non credo che abbia risolto completamente il problema.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti

cron