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pinopic1 ha scritto:Nota bene: il Saragat di allora era più di sinistra del D'Alema di oggi.
pinopic1 ha scritto:C'entra con l'affermazione che la "doppiezza" fa perdere la sinistra ieri e oggi. ...
Conclusione: qualunque cosa sia il comunismo, che gli elettori del PCI fossero o meno socialdemocratici, che lo fossero i suoi esponenti, che fossero doppi o tripli, il fatto che un partito che si chiamava Comunista e che per molto tempo è stato in ottimi rapporti con i regimi comunisti dell'est ha fatto la fortuna della DC e ha impedito alla sinistra di avere le sue occasioni di governo come negli altri paesi europei. Ha impedito una sana alternanza deteriorando tutto il sistema paese.
Il declino di oggi (sia della sinistra politica che della cosa che sta all'opposto della destra) a cosa è dovuto? Non credo alla doppiezza.
franz ha scritto:pinopic1 ha scritto:C'entra con l'affermazione che la "doppiezza" fa perdere la sinistra ieri e oggi. ...
Conclusione: qualunque cosa sia il comunismo, che gli elettori del PCI fossero o meno socialdemocratici, che lo fossero i suoi esponenti, che fossero doppi o tripli, il fatto che un partito che si chiamava Comunista e che per molto tempo è stato in ottimi rapporti con i regimi comunisti dell'est ha fatto la fortuna della DC e ha impedito alla sinistra di avere le sue occasioni di governo come negli altri paesi europei. Ha impedito una sana alternanza deteriorando tutto il sistema paese.
Il declino di oggi (sia della sinistra politica che della cosa che sta all'opposto della destra) a cosa è dovuto? Non credo alla doppiezza.
Ma sei sicuro che il problema del non governo sia <l'affermazione della doppiezza> piuttosto che <l'esistenza della doppiezza>?
Non credi che se già negli anni 60 il PCI si fosse dichiarato per quello che era (socialdemocratico) invece di mantenere i piedi in due scarpe fino allo "strappo" di Berlinguer, che non a caso porto' ol PCI al 34%, l'Italia avrebbe potuto uscire dalla sua anomalia? In Francia e Germania partiti simili hanno governato e questo ha fatto bene a tutti. Ma i partiti di sinistra che governavano in europa con programmi socialdemocratici, non pretendvano di chiamarsi "comunisti" per avere i soldi da mosca e perché altri nomi erano già occupati da altri partiti ed erano ancora incapaci, per orgoglio, di condurre processi di unificazione.
Cavoli se la doppiezza c'entra.
Franz
Stefano'62 ha scritto:Ho apprezzato il sistema con cui in seguito hai cercato di analizzare la questione;
Devo rilevare però che per assenza dello Stato mi sembra chiaro che si intenda lo Stato come apparato nel senso moderno del termine,non invece di una qualsivoglia organizzazione che ruota intorno,se non a leggi scritte,come minimo a consuetudini rispondenti ad una etica specifica;si parla naturalmente di società molto piccole come potevano ritrovarsi solo nel passato o in situazioni comunque particolari.
Che sia un'utopia nel mondo moderno è anche la mia opinione,infatti in unione sovietica l'apparato sarebbe stato creato anche se stalin fosse stato animato da buone intenzioni....
Ma il destino delle utopie non è la morte e la distruzione,bensì il non riuscire a realizzarsi.
Stefano'62 ha scritto:... ma che altro non è che la naturale evoluzione storica di qualcosa che è nato migliaia di anni fa quando le prime comunità umane,per difendersi dai pericoli della foresta,dal freddo,dalla fame e dalle carestie,si organizzavano in modo solidaristico.
Come chiamarlo se non comunismo ?
"Per comunismo si intende in primo luogo una realtà sociale che presuppone la comunanza dei mezzi di produzione e l'organizzazione collettiva del lavoro, a cui si accompagna l'assenza dello Stato."
Ma non ci vedi proprio nessuna somiglianza ?"Lo chiemerei approccio cooperativo alla soluzione di problemi comuni. Non c'èntra con il comunismo."
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