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Lo scandalo delle Regioni a statuto speciale
E il referendum ‘virtuale' della Lombardia
Di Daniele Rosa
Catalogna e Lombardia e i sogni impossibili di indipendenza di due regioni che valgono economicamente ciascuna il 20% del Pil dei rispettivi paesi.
Due storie diverse ma entrambe purtroppo senza soluzione.
Sia Spagna che Italia devono pero’ cominciare a pensare a mettere sul tavolo risposte che diano la sensazione ad entrambe le regioni di non essere continuamente e perversamente ‘ munte’ da uno Stato vorace.
IL REFERENDUM DELLA LOMBARDIA. LO SCANDALO DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE
Per quanto riguarda l’Italia una possibile prima risposta potrebbe essere decidere la fine dello scandalo delle Regioni a Statuto speciale.
Nate nel 1948 con la Costituzione e previste nell’articolo 116, le Regioni a statuto speciale sono 5: Sicilia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta.
Ora ci si chiede perché’ debbano, ancora nel 2017, godere di privilegi garantiti da una legge ormai obsoleta.
Nate in tempi e motivazioni differenti ora queste Regioni godono di privilegi inauditi :dalle pensioni di reversibilità’ in Sicilia, a borse di studio, a sovvenzioni per aziende commerciali e turistiche, a collaboratrici familiari gratis in qualche caso, a promozione e tutela del proprio dialetto. E si potrebbe andare avanti con un lungo elenco.
IL REFERENDUM DELLA LOMBARDIA. PRIVILEGI POCO CONOSCIUTI DAL PAESE
Su questo elenco di privilegi di cui godono c'e’ poca trasparenza. Anche perché’ se i contribuenti italiani sapessero a fondo quanto pagano per mantenere questi carrozzoni regionali davvero farebbero la rivoluzione.
Fra l’altro e’ utile sottolineare che nessuna di queste Regioni presenta bilanci in positivo.
Sono tutte drammaticamente in rosso con in testa gli oltre 20 miliardi della scandalosa regione siciliana seguita a ruota dai circa 7 miliardi della Sardegna.
A proposito della Sicilia, pochi sanno ad esempio che la Regione, da tempo in un perfetto stato di fallimento, non solo tiene per se’ le tasse prodotte come prevede la legge, ma riceve pure annualmente, dal Governo centrale, parecchi milioni di euro come ‘fondo di solidarietà’.
IL REFERENDUM DELLA LOMBARDIA. GLI INDIPENDENTISTI ARMATI SICILIANI
A tutti quelli che si indignano perché’ Veneti e Lombardi chiedono autonomia vale la pena ricordare che alla Sicilia venne concesso lo statuto speciale proprio per ‘assecondare’ il movimento indipendentista siciliano che formo’, udite udite, piccoli gruppi armati. Ovvio che erano tempi storici diversi ma il finto carro armato degli indipendentisti veneti di qualche anno fa sbarcato in Laguna costo’ ai costruttori anni di galera, senza se e senza ma.
Stante questa situazione il referendum ( virtuale) consultivo sull’autonomia della Lombardia il 22 ottobre prossimo pare quasi ridicolo.
Ridicolo perché’ mentre da una parte i 'poveri ricchi lombardi e veneti' si dannano per cercare di farsi rubare meno soldi dallo Stato dall’altra parte 5 Regioni in silenzio godono di privilegi inauditi, si mangiano con serenità’ valanghe di soldi senza che il Governo rifletta nemmeno un minuto se valga la pena di cambiare la Costituzione e cancellare una volta per tutte situazioni di privilegio ormai senza piu' senso.
Se il risultato del referendum riuscita’ a toccare le corde del Governo su questa prospettiva allora si che l’idea di Roberto Maroni avrà’ avuto ancora più’ valore di un’inutile idea di indipendenza.