da mariok il 16/03/2017, 0:38
Al di là del merito, mi sembra che questa vicenda del referendum sui voucher stia confermando un dato politico già visto il 4 dicembre.
Ormai il senso del referendum va oltre il merito dell'oggetto sottoposto al voto: tra chi è per il sì e chi è per il no si inserisce il populismo anti-sistema (rappresentato principalmente dal M5S) che è contro il governo "a prescindere" e che si va quindi a sommare alle forze che sostengono la tesi in grado di destabilizzare la situazione.
Ciò ha svuotato di ogni contenuto di merito la consultazione referendaria, trasformandolo in uno strumento finalizzato ad abbattere il governo.
Da forma di democrazia diretta è stato trasformato in arma di ricatto che costringe il governo, soprattutto se è debole come l'attuale, a capitolare indipendentemente dall'oggetto della consultazione.
Un altro colpo insomma alla nostra democrazia.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville