da flaviomob il 04/09/2015, 13:37
In Germania l'impresa, a cui il sindacato offre una serie documentata di spunti per migliorare la qualità (del lavoro e della produzione) e l'efficienza, ascolta e accetta di modificarsi.
In Italia i sindacalisti e i lavoratori che hanno denunciato gravi problemi di sicurezza (nelle ferrovie per esempio), di improduttività, di corruzione sono stati perseguitati e spesso isolati fino al (tentativo di) licenziamento.
Anche i sindacati si sono voltati dall'altra parte, a volte, come nel caso dell'amianto in cui consigliavano ai lavoratori di "bere mezzo litro di latte al giorno", o nelle grandi imprese di stato che magari erano gestite da politici della parte politica loro affine.
Ricordiamo poi come grandi imprenditori svizzeri, tedeschi o quant'altro - civilizzatissimi beninteso - venissero qui in Italia a produrre con modalità che nei loro paesi avrebbero costituito reato (ricordiamoci di Seveso, della Thyssen, dell'amianto, etc)
"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)