Tesi n° 86
La
cittadinanza sanitaria
 Un pacchetto qualificato di prestazioni di cittadinanza
sanitaria deve comprendere:
- un rapporto riqualificato con il medico
di medicina generale nel proprio distretto socio-sanitario, accompagnato da azioni
continuate di informazione, educazione sanitaria, prevenzione primaria e cura domiciliare;
- prestazioni specialistiche e di
diagnostica di base o ad alto livello tecnologico fornite dal servizio sanitario, con
regole certe, che garantiscano lo smaltimento delle liste d'attesa, la semplificazione
delle procedure di accesso e tariffe eque;
- ospedali riorganizzati su tre livelli:
alta specialità, ospedali di base, ospedalizzazione a domicilio, per garantire ai
cittadini qualità, efficienza e umanizzazione delle cure, dall'emergenza-urgenza ai
grandi rischi, alle malattie croniche o invalidanti, anche per porre fine alla necessità
di costosi viaggi della speranza, che costringono migliaia di cittadini italiani a
ricoverarsi all'estero;
- riabilitazione ospedaliera,
extra-ospedaliera in strutture residenziali e semi residenziali e riabilitazione
domiciliare, per garantire la continuità assistenziale dopo la fase acuta dei trattamenti
ed evitare le ripercussioni negative di inutili lungo degenze. Realizzazione e impiego di
unità spinali, tecnologie e figure professionali specialistiche del settore
riabilitativo, nonché tecniche e risposte territoriali per il recupero funzionale ed il
mantenimento della salute;
- istituzione di anagrafi sanitarie con
distribuzione ai cittadini del passaporto sanitario "salva vita" (carta tipo
bancomat) che contenendo i dati anagrafici, il codice sanitario e soprattutto informazioni
fondamentali sulla salute di ciascuno, garantisca le cure per i diversi casi in tempi
utili e consenta contemporaneamente di pagare eventuali compartecipazioni alla spesa,
evitando inutili attese e procedure burocratiche;
- impiego delle nuove tecnologie a
disposizione per realizzare l'accesso ai servizi e alle prestazioni attraverso sistemi
opportunamente informatizzati con possibilità di prenotazione da casa, sviluppando forme
di telesoccorso e telemedicina.
Le priorità per i prossimi 5 anni sono:
- Programma "vivere a lungo e vivere
in salute" rivolto alla popolazione anziana: sviluppo di programmi comprendenti in
primo luogo la "valutazione geriatrica globale" necessaria per organizzare
un'assistenza coerente con la situazione esistenziale e clinica dell'anziano. Ferma
restando la nostra opzione verso l'assistenza sociale e sanitaria domiciliare integrata,
proponiamo l'accelerazione dei programmi di sviluppo delle "Residenze Assistenziali
sanitarie" o di nuova istituzione o per riconversione delle piccole strutture
ospedaliere, con l'utilizzo dei fondi della legge 67/1988. Le residenze assistenziali
sanitariamente protette dovranno far parte dell'organizzazione distrettuale integrandosi
con tutti gli altri servizi. Attivazione di tutte le possibili politiche di reinserimento
post-pensionistico, atte a mantenere vitale il processo di partecipazione alla vita
lavorativa, associativa e culturale, con modalità flessibili, attivando percorsi per
lavori socialmente utili, Università per la terza età, momenti culturali e formativi di
territorio, per il recupero e lo scambio intergenerazionale, su arti, tradizioni,
mestieri, saperi.
- Potenziamento del progetto obiettivo
"salute mentale", mettendo in campo servizi e strutture flessibili per offrire
all'utente quelle soluzioni che, nella pluralità delle opzioni, siano le più indicate al
suo particolare bisogno. Al disturbato psichico che oggi presenta una serie di problemi
sociologici esistenziali (inoccupazione, problemi intrafamiliari, ecc.) che non possono
essere affrontati con la somministrazione di psicofarmaci, occorre offrire programmi
personalizzati di riabilitazione, reinserimento, incrementando la collaborazione fra le
strutture più propriamente sanitarie (intra-ospedaliere o territoriali), da organizzare
in dipartimento, e i servizi di assistenza sociale.
- Campagne informative e di educazione
sanitaria nei luoghi di lavoro e di vita per la prevenzione delle malattie cardiovascolari
e dei tumori; attivazione di programmi nazionali, accompagnati da linee guida per
l'emplementazione e la ricerca di protocolli diagnostici-terapeutici in campo cardio
vascolare e oncologico, rivolti alla prevenzione primaria e secondaria.
- Prevenzione primaria rafforzata, per la
lotta alle malattie infettive (epatite, TBC, AIDS).
- Infanzia e adolescenza: azioni mirate
contro gli eventi prevenibili e progetti-obiettivo contro i rischi prevedibili.
- Farmaci efficaci e sicuri: costituzione
dell'Agenzia nazionale per le politiche del farmaco, con compiti finalizzati ad affermare
sempre più criteri rigorosi in ordine all'efficacia, sicurezza ed economicità dei
prodotti farmaceutici, nonché linee guida per lo sviluppo della ricerca nazionale ed
europea sulla base di progetti comuni (industria - università - centri di ricerca) mirati
all'innovazione e all'uso delle biotecnologie per traguardare nuovi farmaci sempre più
efficaci e sicuri. |