Tesi n° 72
I giovani al
servizio della comunitą

Ognuno deve operare in favore della comunitą civile. La Costituzione, all'art. 52, lancia
questo messaggio: i cittadini sono chiamati ad adempiere ad alcuni doveri e fra questi
quelli di solidarietą e di difesa della Patria; le istituzioni devono garantire la
sicurezza del Paese e governare il suo sviluppo, operando per il superamento delle
condizioni di diseguaglianza fra i cittadini. La proposta di un periodo di servizio civile
per tutti risponde a questa logica e vuole essere un contributo efficace a rimotivare la
partecipazione individuale, a offrire alle istituzioni una risorsa per fare in modo nuovo
politiche sociali, ambientali, educative, di protezione civile, di valorizzazione dei beni
culturali, di promozione della pace e di volontariato nei Paesi poveri. Essa si rivolge in
particolare ai giovani di entrambi i sessi.
La vastitą numerica dei potenziali
partecipanti, la notevole complessitą organizzativa, il costo impongono che questo
obiettivo venga perseguito con gradualitą e flessibilitą, commisurandolo alla
valutazione dei risultati, del consenso e dell'impatto economico globale.
Si propone quindi, in parallelo con la
prevista riforma delle forze armate che porta ad un sistema di reclutamento misto
(volontari e di leva), la costituzione di un servizio civile:
- che preveda l'accesso ai giovani di leva
che optano per il servizio civile, agli obiettori di coscienza, alle ragazze che
volontariamente chiedano di partecipare;
- che sia radicato fortemente nel
territorio, attraverso l'attribuzione di dirette responsabilitą alle regioni, province e
comuni, ma che sia anche collegato, in prospettiva, ad un futuro servizio civile europeo,
come previsto in una recente risoluzione del Parlamento europeo. |