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Il programma dell'Ulivo del '96 -
Le maggiori realizzazioni ottenute in questi quattro anni di governo
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RIFORMA DELLE ISTITUZIONI
E DELLO STATO
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TESI 1 – UNO STATO CHE
FUNZIONA: FORMA DI GOVERNO E ELEZIONI |
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- Il nostro paese ha bisogno di completare la transizione
aperta dalla stagione referendaria senza indugiare
oltre in una terra di nessuno dove rischiano di
cumularsi i difetti del vecchio sistema e quelli
del nuovo. Occorre rifarsi allo spirito riformatore
di quella stagione per realizzare un equilibrio
organico fra diritti della maggioranza e contropoteri
dell’opposizione, nonché fra centro e periferia
all’insegna di un federalismo cooperativo. Il fondamento
della nuova forma di governo sono partiti responsabili
che si impegnano a perseguire obiettivi di legislatura
e che ne rispondono con un preciso mandato politico
davanti ai cittadini-arbitri. Per realizzare ciò
la forma di governo deve essere centrata sulla figura
del Primo Ministro mentre al Capo dello Stato è
affidata la funzione di garante delle regole e di
rappresentante dell’unità del paese. Il mandato
che chiediamo sulle regole comuni è per aprire
un confronto aperto e libero, non per conclusioni
unilaterali.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
È stata approvata la legge
costituzionale 24 gennaio 1997, n.1 per la istituzione
di una commissione bicamerale per le riforme costituzionali,
limitata alla sola seconda parte della Costituzione.
La riforma doveva investire la forma dello Stato,
la forma di governo, il sistema delle fonti, il bicameralismo,
la giustizia. Il fallimento della commissione ha riaperto
la strada delle revisioni parziali secondo il procedimento
di cui all’art. 138 della Costituzione.
- Una prima riforma importante è l’approvazione
dell’elezione diretta a suffragio universale del
Presidente della Giunta regionale e le nuove disposizioni
sull’autonomia statutaria delle regioni (legge costituzionale
22 novembre 1999, n.1).
L’elezione diretta del presidente
della regione si inquadra nell’obiettivo del superamento
della transizione per la realizzazione della democrazia
dell’alternanza e di un rapporto più diretto
fra cittadini e governanti attraverso l’istituto
dello scioglimento del consiglio e il ritorno alle
urne nel caso in cui una mozione di sfiducia rovesci
il presidente eletto.
- Vi è poi una proposta di legge costituzionale,
all’esame ora della Camera, che propone una revisione
dell’art. 51 della Costituzione al fine di prevedere
azioni positive per promuovere condizioni di eguaglianza
dell’accesso dei cittadini dell’uno e dell’altro
sesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive.
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TESI 2 – GARANZIE PER L’OPPOSIZIONE |
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Le nuove garanzie, per bilanciare
il carattere maggioritario del sistema, comprendono:
- tempi garantiti per le opposizioni nella programmazione
dei lavori parlamentari;
- la introduzione di commissioni parlamentari d’inchiesta
su deliberazione di un quarto dei membri della Camera;
- il rafforzamento dei quorum di garanzia per l’elezione
dei giudici della Corte Costituzionale, dei membri
del CSM, e così via
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Nel nuovo regolamento che si è data la
Camera dei deputati (vedi anche tesi 8) sono previsti
significativi diritti delle opposizioni sia per
l’inserimento di propri argomenti nel programma
e nel calendario, sia per la possibilità
di far votare in Aula, con priorità sugli
altri emendamenti, un proprio testo alternativo
e specifici doveri del Governo nei confronti delle
richieste di informazioni e di dati, formulati anche
da minoranze.
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TESI 3 – AUTOGOVERNO LOCALE
E FEDERALISMO COOPERATIVO |
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- Dobbiamo superare l’impostazione centralista dello
Stato e delle amministrazioni che non hanno piena
responsabilità nel governo del territorio.
Il potenziamento delle autonomie territoriali dovrà
ampliare la funzione legislativa delle regioni,
rafforzare la funzione amministrativa degli enti
locali e accrescerne l’autonomia organizzativa.
L’organizzazione decentrata dei pubblici poteri
ha l’obiettivo di realizzare i principi di sussidiarietà
e di autogoverno delle comunità territoriali
nel rispetto dell’unità nazionale, della
solidarietà tra le aree più sviluppate
del paese e quelle meno sviluppate, in coerenza
con l’integrazione nel quadro dell’Unione Europea.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- La legge costituzionale 1/1999 regola l’elezione
diretta a suffragio universale del Presidente della
Giunta regionale e le nuove disposizioni sull’autonomia
statutaria delle regioni. Pur essendo una legge
di riforma parziale, che non affronta la questione
cruciale del federalismo, è tuttavia un notevole
passo avanti verso l’autogoverno e dà concreta
attuazione alla tesi 3 laddove lascia autonomia
alle regioni nella disciplina della propria forma
di governo e nella definizione degli statuti regionali,
purché non in contrasto con la Costituzione.
- La legge 3 agosto 1999 n. 265 risponde alla domanda
di ampliamento delle autonomie di comuni e province.
Assume ruolo centrale nella vita degli enti locali
l’autonomo statuto e risultano dunque sottratte
alla legislazione statale le norme fondamentali
di organizzazione dell’ente locale, l’ordinamento
degli uffici e dei servizi pubblici, l’accesso dei
cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi.
Autonomia statutaria, ma anche normativa, organizzativa,
amministrativa, impositiva e finanziaria, secondo
le leggi di coordinamento della finanza pubblica.
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TESI 5 – LE ELEZIONI AD
ARMI PARI |
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- Va salvaguardata la parità di condizioni
nell’accesso e nella partecipazione delle forze
politiche alle competizioni elettorali e referendarie,
attraverso l’assicurazione di spazi di propaganda
disponibili gratuitamente, la limitazione dell’uso
dei mezzi di comunicazione (stampa, radio, televisione)
per propaganda a pagamento, obblighi di imparzialità
a carico dei gestori di mezzi di comunicazione in
regime di concessione, limiti alle spese elettorali
accompagnati da effettivi controlli sulla stessa.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Legge 22 febbraio 2000, n 28 contenente disposizioni
per la parità di accesso ai mezzi di informazione
durante le campagne elettorali e referendarie e
per la comunicazIone politica – cd legge sulla par
condicio.
Questa legge è diretta a
promuovere e disciplinare tutti i soggetti politici,
l’accesso ai mezzi di informazione per la comunicazione
politica, e allinea il nostro paese al sistema di
democrazia paritaria presente in quasi tutti gli
stati europei. La legge realizza il principio costituzionale
del diritto dei cittadini ad accedere alle cariche
elettive in condizioni di uguaglianza nel rispetto
degli altri principi costituzionali di garanzia
dei diritti inviolabili dell’uomo e del diritto
di manifestare liberamente il proprio pensiero.
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TESI 6 – CANDIDATURE TRASPARENTI
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- Il problema dei conflitti di interesse nello svolgimento
delle funzioni politiche rappresentative va affrontato
con una revisione organica della legislazione sulle
cause di ineleggibilità e incompatibilità
alle cariche elettive politiche e amministrative.
Si propone di sancire l’ineleggibilità a
cariche di governo dei titolari di posizioni di
controllo di diritto o di fatto in imprese di informazione
(giornalistiche o televisive) o in altre grandi
imprese avente carattere strategico per il paese.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Norme in materia di conflitti di interesse(AS
3236). Il testo all’esame del Senato prevede che
entro 40 giorni dalla nomina, i titolari di cariche
pubbliche debbano comunicare all' Autorità
garante i dati sulle attivista economiche o la proprietà
di imprese di comunicazione. Le procedure per separare
la gestione dei beni dal titolare scattano in caso
di:
- attività economiche e finanziarie sopra
i 15 miliardi;
- proprietà di mezzi di comunicazione di
qualsiasi grandezza.
Entro 45 giorni l'interessato decide:
o vende il patrimonio o l'affida alla gestione di
un 'Trust', scelto anche tra stranieri iscritti
ad un albo. Il gestore è tenuto alla piena
indipendenza rispetto al soggetto che ha trasferito
il patrimonio e non può fornirgli nessuna
comunicazione. Ogni tre mesi il gestore può
solo comunicare il risultato economico dell'amministrazione
del patrimonio e versare, ogni sei mesi, il reddito
ricavato. I 13 articoli del provvedimento approvato
alla Camera contengono norme di garanzia sul modello
europeo per garantire l'effettivo distacco di chi
governa dalle proprietà economiche, finanziarie
e televisive. Il tutto in nome della trasparenza
e della indipendenza di chi ha diretta responsabilità
di gestione.
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TESI 7 – MENO LEGGI, FATTE
MEGLIO |
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- Si deve procedere ad un forte accorpamento e semplificazione
delle leggi esistenti con una limitazione sia dell’area
coperta dalle leggi sia del loro numero e una drastica
riduzione del ricorso ai decreti legge e alla loro
reiterazione, anche perché la precarietà
di questa legislazione straordinaria danneggia la
certezze dei cittadini.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Legge 8 marzo 1999, n. 50 (c.d. Bassanini quater)
dà impulso e disciplina alla delegificazione
e alla formazione di testi unici in materia di procedimenti
amministrativi. Si avvia così il processo
per ricondurre la legge alla sua funzione naturale
di regola astratta e generale, dando il giusto ruolo
alla regolamentazione amministrativa
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TESI 8 - UN PARLAMENTO
CHE DECIDE E CHE CONTROLLA |
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- Il Parlamento deve essere messo in grado di svolgere
efficacemente la funzione di grande legislazione.
Delegificazione e riduzione dell’uso della legislazione
d’urgenza sono essenziali così come lo è
una opportuna modifica dei regolamenti parlamentari.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- La Camera dei deputati ha approvato modifiche
del proprio regolamento ispirate al principio della
"democrazia decidente". Sono stati introdotti
tempi certi per la maggior parte delle deliberazioni,
grazie ad una disciplina più cogente della
programmazione dei lavori; un tempo minimo prestabilito
per l’esame in Commissione, non inferiore a due
mesi, connesso all’obbligo di svolgere un’adeguata
istruttoria; significativi diritti delle opposizioni
sia per l’inserimento di propri argomenti nel programma
e nel calendario, sia per la possibilità
di far votare in Aula, con priorità sugli
altri emendamenti, un proprio testo alternativo;
specifici doveri del Governo nei confronti delle
richieste di informazioni e di dati, formulati anche
da minoranze. E’ stato introdotto, inoltre, l’istituto
del question time con il premier e con i ministri,
che rispondono in Commissione secondo lo stesso
schema per due volte al mese.
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TESI 9 – UN GOVERNO CHE
GOVERNA |
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- Per assicurare davvero coerenza e efficacia all’azione
governativa, è necessario organizzare adeguatamente
la struttura stessa del governo. Il nostro programma
istituzionale si incentra sul rafforzamento della
figura del Primo Ministro, sulla riduzione del numero
dei ministeri, sull’accorpamento delle funzioni,
sul superamento delle frammentazioni e delle duplicazioni.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- I decreti legislativi di riforma dell’organizzazione
del governo e di ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei Ministri (n. 300/99 e n. 303/99) attuano,
nei limiti della vigenza della Costituzione sulla
forma di governo parlamentare, una parte della modernizzazione
del sistema di Governo nel suo complesso. Con la
riforma si vogliono realizzare le condizioni più
idonee ad assicurare l'unità di indirizzo
politico e amministrativo del Governo e il potenziamento
del ruolo di impulso, indirizzo e coordinamento
del Presidente del Consiglio. La nuova organizzazione
del Governo prevede accanto ai tradizionali Ministeri
d'ordine - Affari Esteri, Interno, Giustizia, Difesa
- l'istituzione di due Ministeri economici: il Ministero
dell'Economia e delle Finanze, che accorpa i Ministeri
del Tesoro e delle Finanze, e il Ministero delle
Attività Produttive e delle Comunicazioni,
che accorpa i Ministeri dell'Industria, delle Comunicazioni
e del Commercio con l'Estero; due Ministeri del
Territorio: il Ministero dell'Ambiente e della Tutela
del Territorio e il Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, che accorpano in due strutture
i Ministeri dell'Ambiente, dei Lavori Pubblici e
dei Trasporti e della Navigazione, oltre al Dipartimento
delle Aree Urbane e al Dipartimento dei Servizi
Tecnici Nazionali della Presidenza del Consiglio
dei Ministri; un unico Ministero che si occupa del
Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali,
che unifica il Ministero della Sanità, il
Ministero del Lavoro e il Dipartimento della Solidarietà
Sociale presso la Presidenza del Consiglio; un Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca che unifica i Ministeri della Pubblica Istruzione
e dell'Università e della Ricerca; un Ministero
per i Beni e le Attività Culturali e un Ministero
delle Politiche Agricole e Forestali.
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TESI 13 – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AL
SERVIZIO DEI CITTADINI
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Una pubblica amministrazione efficiente e moderna
è condizione indispensabile per assicurare
i diritti dei cittadini. Bisogna passare da una amministrazione
che costa molto e produce poco, attenta alle carte
e alle formalità, ad un’amministrazione che
dia servizi soddisfacenti e sia attenta ai risultati,
ai prodotti, agli obiettivi. Senza contare che un’amministrazione
disordinata e arretrata diventa facile terreno di
coltura della corruzione e della illegalità.
La riforma dell’amministrazione è un obiettivo
strategico, al quale occorre destinare apposite risorse
finanziarie e che va perseguito sull’arco dell’intera
legislatura. Le nostre proposte:
- ridefinire il patto fra cittadini e amministrazione,
garantendo il diritto di informazione, partecipazione
e diritto a decisioni tempestive e motivate;
- realizzare la semplificazione amministrativa e
la delegificazione;
- rafforzare e qualificare l’Amministrazione,
- semplificare i controlli e dare all’Amministrazione
capacità di scelta e di azione;
- costruire un’Amministrazione europea e assicurare
la partecipazione italiana al processo di integrazione
comunitaria.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
È ormai completo sotto il profilo legislativo,
a costituzione vigente, il primo grande disegno riformatore
della pubblica amministrazione italiana, tradizionalmente
ostacolo al cittadino e alle imprese. Si tratta di
un processo radicale di ripensamento della funzione
pubblica che incide sulla cultura stessa dell’amministrazione
sinora improntata ad una concezione meramente autoritaria
nei rapporti con il cittadino, per trasformarla in
una dimensione di servizio in grado di concorrere
positivamente allo sviluppo e alla modernizzazione
del paese. Le "leggi Bassanini" sono ora
in fase di completamento con l’emanazione degli ulteriori
decreti di attuazione.
- la legge n.59 del 1997, ispirata al principio
di sussidiarietà nazionale, dà delega
al Governo per il conferimento di funzioni e compiti
alle Regioni ed agli Enti locali, per la riforma
della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione
amministrativa e i successivi decreti legislativi
delegano importanti funzioni di programmazione alle
Regioni ed agli Enti locali, istituiscono la conferenza
Stato – Città ed autonomie locali, riordinano
e potenziano gli strumenti di valutazione dei rendimenti
e dei risultati dell’attività svolta dalle
Amministrazioni pubbliche, disciplinano le regole
della Rappresentanza Sindacale e della Contrattazione
Collettiva nel pubblico impiego (anche attraverso
l’azione dell’ARAN); sono in tal modo delegati alle
amministrazioni locali tutte le funzioni e i compiti
amministrativi relativi alla cura degli interessi
e alla promozione dello sviluppo delle rispettive
comunità, nonché tutte le funzioni
e i compiti amministrativi relativi, localizzabili
nei rispettivi territori in atto esercitati da qualunque
organo amministrativo dello Stato, centrali o periferici
ovvero tramite enti o altri soggetti pubblici;
- la legge n. 127 del 1997 prevede misure urgenti
per lo snellimento dell’attività amministrativa
e dei procedimenti di decisione e di controllo,
e i successivi decreti attuativi intervengono per
semplificare la documentazione amministrativa, il
funzionamento e la gestione contabile delle Amministrazioni
pubbliche e per snellire i procedimenti di decisione
e di controllo. Con questo provvedimento sono state
disposte la riduzione e in alcuni casi l’eliminazione
delle certificazioni richieste ai soggetti interessati
all’adozione di provvedimenti amministrativi, l’ampliamento
delle categorie di stati, fatti, qualità
personali comprovabili dagli interessati mediante
autocertificazione; l’eliminazione degli ostacoli
che determinano ritardi o oneri nella semplificazione
dei procedimenti amministrativi. In sostanza, questa
legge risolve, nella direzione della semplificazione
e della responsabilità, la relazione fra
pubblica amministrazione e utente, rimuovendo le
stratificate ragioni normative che hanno reso un
labirinto inestricabile e del tutto impersonale
(per ciò insuscettibile di responsabilizzazione
e di controllo) l’attività amministrativa.
- gli interventi promossi dal dipartimento della
funzione pubblica ed in corso di attuazione per
lo sviluppo locale e l’innovazione amministrativa.
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TESI 14 – UNA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE LEGGERA E DECENTRATA |
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- realizzare il decentramento amministrativo attraverso
l’attribuzione di compiti, attività, poteri
e risorse alle Regioni ed agli Enti locali;
- realizzare la riorganizzazione dell’Amministrazione
Centrale, accorpando i Ministeri, sopprimendo gli
enti inutili e di introducendo modelli organizzativi,
moderni e flessibili;
- introdurre nell’Amministrazione le tecnologie
moderne;
- modernizzare gli strumenti di gestione del Bilancio
pubblico;
- semplificare le procedure di acquisto della Pubblica
Amministrazione;
- riqualificare il personale pubblico attraverso
adeguate iniziative formative
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- i decreti legislativi di attuazione della legge
delega n.59 del 1997 per il conferimento di funzioni
e compiti alle Regioni ed agli Enti locali, che
hanno provveduto a regolamentare il decentramento
delle funzioni in materia di mercato del lavoro
e di politica economica territoriale, l’esercizio
dei servizi di trasporto pubblico di interesse regionale
e locale, la soppressione, trasformazione o accorpamento
delle strutture centrali e periferiche in ragione
delle funzioni e dei compiti trasferiti alle Regioni;
- il decreto legislativo 30 luglio 1999, n.303,
interviene, in attuazione della legge n.59 del 1997,
per la riforma della Presidenza del Consiglio, dei
Ministeri e delle Amministrazioni Centrali;
- i decreti attuativi e le disposizioni della legge
15 maggio 1997, n.127, che intervengono per il potenziamento
delle attività di valutazione dei costi,
dei rendimenti e dei risultati dell’azione amministrativa,
per il rafforzamento dell’autocertificazione e degli
strumenti di semplificazione amministrativa;
- il decreto legislativo n.29 del 1997 per la riforma
del lavoro pubblico e la successiva decretazione
attuativa per la contrattualizzazione del rapporto
di lavoro del pubblico impiego;
- legge 16 gennaio 1998 n. 191 che ha anche riformato
la disciplina della formazione del personale dipendente
delle pubbliche amministrazioni all’insegna dei
progetti di razionalizzazione del lavoro per conseguire
economie di gestione, impiego flessibile delle risorse
umane, anche attraverso forme di lavoro a distanza
(c.d. legge Bassanini ter)
- le iniziative ed i programmi promossi dal Dipartimento
Funzione Pubblica per la qualificazione dei servizi
pubblici e per la formazione (programmi PASS, RAP
e CIPA);
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TESI 15: FAR LAVORARE MEGLIO
I MAGISTRATI |
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- Forme semplificate di giurisdizione
- Formazione comune di magistrati ed avvocati
- Distinzione delle funzioni requirenti e giudicanti
- Temporaneità degli incarichi direttivi
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Legge 479/99, prima parte, sulla giurisdizione
civile del giudice di pace e legge 468/99 sulla
competenza penale del giudice di pace (legge 479/99:
sono state aumentate le competenze del Giudice di
Pace; legge 468/99: allo stesso giudice è
stata assegnata la giurisdizione penale. Il processo
penale davanti al Giudice di Pace è molto
semplificato, non si conclude mai con una condanna
detentiva bensì con una condanna che prevede
sanzioni alternative come, ad es., i lavori socialmente
utili).
- Decreto legislativo di concerto con il Ministro
dell’Università: per l’accesso ai concorsi
per magistrato, notaio viene introdotta una formazione
obbligatoria post-universitaria comune.
- Disegno di legge Flick
- Disegno di legge Flick
- Legge sull’attuazione dell’articolo 106 della
Costituzione (Avvocati in Cassazione): nomina di
avvocati all’ufficio di consigliere di cassazione.
- Riforma del Ministero di Grazia e Giustizia (approvato
in prima lettura dalla Camera)
- Legge 155/99 (Istituzione dei Tribunali metropolitani
di Roma, Milano, Napoli, Torino e Palermo): i tribunali
più grandi sono stati ridotti nelle loro
dimensioni territoriali istituendo Tribunali limitrofi
ovvero accorpando territori metropolitani ai tribunali
limitrofi esistenti.
- Legge 138/98 (Incentivi ai magistrati trasferiti
o destinati a sedi disagiate)
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TESI 16: MIGLIORARE I FUNZIONARI
PER MIGLIORARE LA GIUSTIZIA |
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- Riqualificare il personale
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Legge 525/96 in materia di personale amministrativo
del Ministero di Grazia e Giustizia
- Legge 458/97 (Interventi urgenti per il potenziamento
delle strutture, delle attrezzature e dei servizi
dell’amministrazione della giustizia)
- Assunzione di personale precario per gli uffici
giudiziari attraverso la legge sulle sezioni stralcio
(legge 267/97)
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TESI 17: SNELLIRE L’ORGANIZZAZIONE
GIUDIZIARIA |
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- Unificazione di Tribunali e Preture
- Riforma del Ministero di Grazia e Giustizia
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Legge 254/97 (Istituzione del giudice unico di
primo grado, con la cancellazione del 50 per cento
degli uffici pretorili)
- Disegno di legge Flick approvato in prima lettura
dalla Camera e giacente al Senato da quasi 2 anni.
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TESI 18: ACCELERARE LA
GIUSTIZIA CIVILE |
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- Estensione della competenza del giudice di pace
- Limitazione dell’appello e del ricorso in Cassazione
- Istituzione delle sezioni stralcio per smaltire
l’arretrato
- Unificazione tra Preture e Tribunali
- Dare pronta esecuzione alle sentenze civili
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Prima parte della legge n. 479/99 (assegnato nuova
competenza)
- Proposta di legge Bonito ed altri in attesa di
essere esaminata dalla Commissione Giustizia
- Legge 267/97. Le sezioni stralcio costituiscono
un intervento straordinario: sono stati selezionati
circa 1000 giudici aggregati tra gli avvocati e
i notai con una certa anzianità e con essi
sono state costituite sezioni aggiunte presso i
tribunali con lo scopo di smaltire i processi arretrati.
- Legge 254/97 (Giudice unico di primo grado)
- Proposta di legge in materia di esecuzioni immobiliari
(conclusa la fase referente in Commissione alla
Camera. Pronta per l’approvazione in sede legislativa,
ma il Polo non dà l’assenso)
- Legge 302/98 (Espropriazione forzata (vendita)
affidata ai notai): i notai possono essere delegati
dal Giudice dell’esecuzione per la vendita degli
immobili pignorati.
- Legge Finanziaria 2000: eliminazione della carta
da bollo e dei diritti di cancelleria, defiscalizzazione
dei verbali di conciliazione fino a lire 100 milioni;
introduzione, in compensazione, di una modesta tassa
di ingresso
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TESI 19:LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA |
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- Riforma delle giustizia amministrativa e contabile
- Superamento della distinzione tra diritti soggettivi
e interessi legittimi
- Abbattimento delle pendenze della giustizia amministrativa
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- La riforma delle giustizia amministrativa ampia
ed importante è stata approvata in prima
lettura al Senato. La Commissione Giustizia della
Camera ha quasi ultimato l’esame in sede referente,
apportando poche modifiche al testo licenziato dal
Senato: il processo amministrativo viene reso più
snello e più democratico. Il cittadino potrà
più facilmente provare le sue buone ragioni,
potrà utilizzare lo strumento del decreto
ingiuntivo. E’ previsto altresì uno strumento
processuale per smaltire l’arretrato.
E’ aumentato da 380 a 440 il numero dei giudici
dei T.A.R.
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TESI 20: DEI DELITTI E
DELLE PENE |
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- Recuperare la centralità del ruolo del
giudice e del giudizio
- Istituzione di pene alternative alla detenzioneRecupero
della centralità del giudice
- Riduzione del carico di lavoro del giudice
- Unificazione di Preture e Tribunali
- Rafforzamento dei riti alternativi per alleggerire
il dibattimento
- Diritto penale sostanziale:
- Nuovi reati contro la P.A.
- Riforma reati associativi
- Riforma reati contro il patrimonio
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- La legge costituzionale 23 novembre 1999 n. 2
inserisce nella Costituzione i principi del c.d.
giusto processo. Si elevano a rango costituzionale
formale i valori della terzietà e imparzialità
del giudice e il principio del contraddittorio,
in attuazione di convenzioni internazionali sui
diritti dell’uomo. Il ribadire quindi che ogni processo
si svolge nel contraddittorio tra le parti in condizioni
di parità, davanti a giudice terzo e imparziale
e nelle condizioni legislative che ne regolano la
durata significa puntuale applicazione del programma.
- Legge n.468/99 (Competenza penale del giudice
di pace) (cfr. n. 1 della tesi n. 15)
- Legge 479/99
- Legge 205/99 (Depenalizzazione dei reati minori)
e legge 468/99 (Competenza penale del giudice di
pace, che ha tra l’altro disciplinato un rito semplificato
per i reati minori): Il combinato di queste due
leggi ridurrà di 1/3 (forse di più)
il lavoro dei giudici togati.
- Legge 254/97 (Giudice unico di primo grado)
- Legge 479/99: è stato rafforzato il giudizio
abbreviato per renderlo più "appetibile"
e più utilizzato ed è stato modificata
la disciplina del patteggiamento per rendere più
efficace l’appello deflattivo del dibattimento.
- Legge 234/97 (Abuso d’ufficio)
- All’esame del Senato
- Pacchetto sicurezza: all’esame della Camera: nuovo
reato di furto in
- Limitazione del ricorso in Cassazione
- Custodia cautelare più facile dopo la sentenza
di condanna
- Rafforzamento del ruolo difensivo
- appartamento e di scippo con pene più severe.
- Pacchetto sicurezza all’esame della Camera
- Pacchetto sicurezza all’esame della Camera (doppia
sentenza di condanna): dopo una doppia sentenza
di condanna e pena superiore ai 4 anni il Giudice
deve applicare le misure cautelari salvo prova contraria.
- Indagini difensive (approvato dalla Camera in
prima lettura, all’esame del Senato)
- Legge 11/98 (Istituzione delle videoconferenze,
procedimento penale a distanza): permette di interrogare
i mafiosi dal carcere in pendenza del dibattimento.
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TESI 21: GIUSTA PUNIZIONE,
MA PUNIZIONE GIUSTA |
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- Rafforzamento pene non detentive
- Rilancio finalità educative
- Circuiti differenziati per soggetti pericolosi
- Circuiti diversi per detenuti malati gravi (AIDS
e tossicodipendenti)
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Legge 468/99 (Competenza penale giudice di pace)
(conf. n. 1 tesi 15)
- Legge 446/99 (Proroga art. 41 bis ordinamento
penitenziario) : regime carcerario duro per i mafiosi
- Legge 231/99: stabilisce, tra l’altro, l’incompatibilità
dello stato di detenzione per i soggetti affetti
da AIDS o da altre malattie particolarmente gravi.
- Legge 23/2000 (Traduzione dei detenuti): stanziamento
di 7 miliardi per il potenziamento del parco automezzi
del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
per il servizio di traduzione dei detenuti.
- Legge 11/98 (Videoconferenze per dibattimento
penale a distanza)
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TESI 22: POTER USCIRE DI
CASA TRANQUILLAMENTE |
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- Unità territoriali di pubblica sicurezza
- Partecipazione dei cittadini a forme di volontariato
per obiettivi di "sicurezza"
- Politiche in favore delle vittime
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Pacchetto sicurezza all’esame della Camera
- Varie leggi concernenti interventi amministrativi
- Pacchetto sicurezza all’esame della Camera
- Proposta di legge sulla mediazione sociale
- Legge 10/98 (Benefici per le vittime della banda
della Uno Bianca)
- Legge 407/98 (Benefici per le vittime del terrorismo
e criminalità organizzata)
- Legge 44/99 (Fondo di solidarietà per le
vittime delle estorsioni e dell’usura)
- Legge 414/99 (Benefici per le vittime di estorsioni
ed usura)
- Legge 512/99 /Fondo di solidarietà per
le vittime dei reati di tipo mafioso): tutte le
leggi in favore delle vittime prevedono la erogazione
di fondi per risarcire i danni subiti dall’azione
criminale, per sostenere la difesa in giudizio e
per incentivare la denuncia e la collaborazione.
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TESI 23: LA LOTTA ALLA
CRIMINALITA’ ORGANIZZATA |
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- Difendere l’economia legale
- Colpire l’economia criminale
- Regime carcerario duro per i capimafia
- Lotta alla criminalità sul piano internazionale
- Lotta alle infiltrazioni criminali nell’economia
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Legge 44/99, 414/99, 512/99 (leggi in favore delle
vittime di usura estorsione e mafia) (cfr. n. 1
tesi 22)
- Assunzione di 4000 poliziotti
- Legge 446/99 (Proroga art. 41 bis "ordinamento
penitenziario"): regime carcerario duro per
i mafiosi
- All’esame del Senato
- Trattato di Amsterdam (Vertice di Tampere): azione
governativa per la realizzazione di un diritto penale
europeo, per giudici e PM europei per una politica
europea (Europol)
- Investimenti in tecnologie moderne per l’azione
di contrasto
- Legge 653/96 (Utilizzo delle forze armate in attività
di controllo del territorio)
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TESI 77 – GOVERNARE L’IMMIGRAZIONE |
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I flussi migratori rappresentano
un fenomeno strutturale di non breve periodo. È
un tema che va affrontato in un quadro di cooperazione
e di concertazione con i paesi di origine, sia per
le questioni migratorie sia per aiutarli nello sviluppo
economico e sociale. La normativa precedente aveva
generato irregolarità e clandestinità
in settori sempre più ampi della popolazione
immigrata e impediva un effettivo processo di inserimento
degli immigrati e delle loro famiglie. Le misure da
adottare sono dirette a:
- tutelare i diritti fondamentali della persona
a prescindere dalla legalità del soggiorno
e riconoscere agli immigrati regolari i diritti
civili;
- disciplinare la materia dei permessi di soggiorno
in modo da consentire la convertibilità e
da assicurare un giudizio capace di valutare la
congruità dei provvedimenti;
- introdurre una disciplina delle espulsioni che
superi le attuali insufficienze e garantisca il
controllo giurisdizionale;
- rifinanziare la legge sull’immigrazione;
- definire nuovi strumenti di lotta contro la criminalità
e il traffico illegale di manodopera, di donne e
di bambini;
- programmare i flussi tenendo anche conto delle
necessità del ricongiungimento familiare;
- realizzare condizioni di collaborazione con i
paesi di provenienza, anche per favorire il rimpatrio
necessario;
- istruire strumenti di programmazione per lo sviluppo
nei paesi di origine dei migranti.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- La legge 6 marzo 1998 n.40 - disciplina dell’immigrazione
e norme sulla condizione dello straniero mira a
conciliare garanzie dei diritti dello straniero
immigrato e sicurezza delle comunità attraverso
la politica dell’accoglienza e del controllo dei
flussi migratori e ha consentito al nostro paese
di essere ammesso a pieno titolo nel sistema Schengen
di frontiere comunitarie comuni. La legge si apre
con il riconoscimento allo straniero legittimamente
ammesso nel paese dei diritti fondamentali della
persona umana previsti dalle norme di diritto internazionale,
dalle convenzioni in vigore e dai principi internazionali
generalmente accolti. Sono state riviste, all’insegna
della sicurezza e delle garanzie, tutte le disposizioni,
lacunose e frammentarie, in materia di ingresso,
soggiorno e allontanamento dal territorio dello
stato. È stata istituita la carta di soggiorno
per lo straniero regolarmente soggiornante in Italia
da almeno cinque anni. Il titolare della carta può
fare ingresso nello stato in esenzione di visto,
può svolgere nel territorio ogni attività
lecita, può accedere ai servizi e alle prestazioni
erogate dalla pubblica amministrazione, può
partecipare alla vita pubblica locale, esercitando
anche l’elettorato quando previsto dall’ordinamento
e in armonia con le previsioni del capitolo C della
Convenzione sulla partecipazione degli stranieri
alla vita pubblica a livello locale, fatta a Strasburgo
il 5 febbraio 1992.
Nel contempo è stata disciplinata
nel segno del controllo e della sicurezza la disciplina
del respingimento alla frontiera e dell’espulsione
con risultati positivi rispetto ad un passato nel
quale irrisorie erano le esecuzioni effettive di
provvedimenti di espulsione; sono state emanate
le misure di protezione sociale a carattere umanitario
che rendono il nostro paese fra i più sensibili
alle ragioni della libertà e del rispetto
dei diritti inviolabili della persona, oggetto nel
proprio paese di discriminazione, di intolleranza
e di repressione.
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