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Il programma dell'Ulivo del '96 -
Le maggiori realizzazioni ottenute in questi quattro anni di governo
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POLITICHE DEL LAVORO
E DELLA CITTADINANZA SOCIALE
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Tesi 43: Una Repubblica
fondata davvero sul lavoro |
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Affrontare i nodi di fondo della
disoccupazione italiana, superando le differenze tra
territorio e sessi, rafforzando il tessuto produttivo,
favorendo la creazione di nuove opportunità
, una crescita più elevata e l’introduzione
di maggiore flessibilità sul mercato del lavoro
attraverso i seguenti strumenti:
- politiche dell’offerta, attraverso l’istruzione,
la formazione professionale, la ristrutturazione
dei sussidi e degli ammortizzatori sociali;
- interventi sulla domanda, attraverso la creazione
di nuove possibilità di lavoro, la diminuzione
del costo del lavoro e la promozione dell’innovazione
e delle piccole e medie imprese;
- interventi nel mercato del lavoro, per favorire
l’incontro tra domanda ed offerta, per aumentare
la flessibilità nel mercato del lavoro e
le possibilità di gestire i tempi di lavoro
e di vita .
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
La strategia per l’occupazione perseguita
dai governo di Centro Sinistra si è fondata
sul metodo della concertazione, del confronto programmatico
in sede locale e nazionale con le parti sociali, che
ha avuto come riferimento i documenti di intesa- quadro
tra il governo e le parti sociali (Patti) del 1996
e del 1998. Il metodo della concertazione, il collegamento
tra le misure per l’occupazione e le politiche per
lo sviluppo locale (sviluppo dal basso) e la forte
relazione tra le politiche nazionali e le indicazioni
comunitarie (attraverso il Piano nazionale per l’occupazione
da presentare ogni anno alla Commissione Europea)
costituiscono i pilastri della strategia per l’occupazione.
- Politiche dell’offerta: la legge 196 del
1997 è intervenuta per la riforma dell’apprendistato,
dei contratti di formazione lavoro, dei tirocini
formativi (stage) e per l’istituzione dei piani
per l’inserimento professionale dei lavoratori.
Gli interventi di riforma del sistema formativo
passano inoltre attraverso la legge di riforma dei
cicli scolastici, l’elevazione dell’obbligo formativo
a 18 anni, la riforma ( in attuazione dell’articolo
17 della legge 196) della formazione professionale
ed attraverso l’istituzione del sistema dell’istruzione
e formazione tecnica superiore (IFTS), disciplinato
attraverso l’articolo 69 della legge n.144 del 1999
in attuazione di un principio contenuto nel Patto
sociale del 1998. Il riordino complessivo degli
istituti formativi di accesso la lavoro, la riforma
dell’indennità di disoccupazione e degli
ammortizzatori sociali trovano riferimento nell’attuazione
delle norme di delega contenute nella legge 144
del 1999; non ancora esercitata dal governo.
- Interventi sulla domanda: realizzati attraverso
gli strumenti di promozione del
lavoro autonomo (la legge 608 del
1996 e le misure di rifinanziamento delle leggi
per la creazione di impresa, prestito d’onore, imprenditoria
femminile e giovanile), il disegno di legge (all’esame
delle Camera) per il sostegno all’innovazione e
alla ricerca, le misure di riforma e per l’esaurimento
dei lavori socialmente utili ( decreto legislativo
468 del 1997 e successivi decreti), le misure di
politica attiva previste per i nuovi servizi per
l’impiego (decreto legislativo 469 del 1997) e dalla
riforma ( con delega ancora da attuare) degli ammortizzatori
sociali ) e le misure per l’abbattimento del costo
del lavoro attraverso la riduzione degli oneri impropri
realizzati con la legge 488 del 1999 (0,3 per cento
dal trattamento obbligatorio di maternità),
con la legge 448 del 1998 (che ha provveduto ad
una riduzione degli oneri contributivi pari allo
0.5% attraverso la soppressione di alcuni contributi
tra cui il contributo destinato al finanziamento
degli asili nido, quello relativo all’Ente per l’assistenza
agli orfani dei lavoratori e quello per l’assicurazione
obbligatoria contro la tubercolosi, quest’ultimo
posto a carico dello Stato). La scadenza del contributo
ex Gescal ha incrementato la riduzione, fissata
nello 0.82%. L’introduzione dell’IRAP ha inoltre
determinato un alleggerimento del costo del lavoro
stimato in circa 0,8 punti percentuali.
- Interventi sul mercato del lavoro: realizzati
attraverso un ampio di segno di riforma, la legge
196 del 1997 che ha tra l’altro introdotto nel nostro
ordinamento il lavoro interinale (la cui regolamentazione
è stata modificata dalla legge n.488 del
1999) ha provveduto a consentire l’istituzione di
agenzie di collocamento privato, ha fissato il limite
dell’orario settimanale a 40 ore, ha limitato il
ricorso allo straordinario (che è stato successivamente
oggetto del decreto n.335 del 1998, convertito con
la legge n.409 del 1998, che ha ridefinito e criteri
per il ricorso al lavoro straordinario) ed ha provveduto
a sostenere la promozione del
part time, realizzata con successivi
decreti e con il recepimento della direttiva comunitaria
in materia avvenuto attraverso un apposito decreto
legislativo non ancora pubblicato. Il decreto legislativo
469 del 1997 ha stabilito inoltre le misure di riforma
dei servizi per l’impiego e per l’incontro tra la
domanda e l’offerta di lavoro. Va inoltre considerata
in questo ambito la legge 68 del 1999 che riforma
l’inserimento al lavoro dei disabili. La legge sui
congedi parentali, formativi e personali ha inoltre
provveduto ad introdurre nuove misure per migliorare
la gestione dei tempi di lavoro e di vita.
Sono inoltre da considerare tra gli
interventi più significativi della strategia
per l'occupazione:
- il decreto legislativo di riforma dell’INAIL e
degli istituti di assicurazione contro gli infortuni
sul lavoro, decreto legislativo 14 febbraio 2000
n.. 37, che ha provveduto ad allargare la tutela
assicurativa e ad aggiornarla ai mutamenti del mercato
del lavoro;
- la previsione, all’interno del medesimo decreto
di un sistema di rivalutazione della rendita infortunistica
INAIL per gli invalidi del lavoro;
- il superamento a partire dal 1°luglio 2000 del
divieto di cumulo tra rendita infortunistica INAIL
ed i trattamenti previdenziali di reversibilità,
previsto da un disegno di legge (A.C. 4470) presentato
dal Governo, attualmente all’esame del Senato;
- l’allargamento delle tutele sul lavoro ai lavoratori
"atipici", realizzata dalle leggi 448
del 1998 e 488 del 1999 ed attraverso la proposta
di legge in corso di discussione alla Camera;
- la legge riforma dei Patronati e degli Istituti
di promozione sociale, assegnata
- all’esame dell’Aula della Camera, già approvata
dal Senato;
- il decreto legislativo 4 agosto 1999 n.345, attuativo
di una direttiva comunitaria, per la protezione
dei giovani sul lavoro;
- la proposta , all’esame della Camera, per la riforma
della rappresentanza e della rappresentatività
sindacale;
- la proposta, all’esame della Camera, per la regolamentazione
dell’esercizio del diritto di sciopero.
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Tesi 44: Il Mezzogiorno |
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Il superamento della logica dell’intervento
straordinario dello Stato, attraverso l’adozione di
una nuova strategia che punti sulla crescita e sul
funzionamento delle istituzioni locali: questo è
l’obiettivo dello politiche per il Mezzogiorno. La
promozione di una nuova classe politica che ribatti
lo logica dell’assistenzialismo, puntando sul rafforzamento
delle condizioni strutturali ed infrastrutturali del
territorio.
Queste le linee d’azione:
- la cooperazione tra Amministrazione centrale e
Regioni;
- la riforma dei settori ordinari dell’intervento
pubblico, rafforzando la qualità delle Pubbliche
Amministrazioni meridionali;
- la promozione la cultura di impresa, favorendo
l’innovazione, anche attraverso una maggiore disponibilità
al cambiamento;
- il sostegno alla legalità diffusa;
- la promozione di nuove opportunità attraverso
un diverso sistema di promozione del lavoro autonomo,
la diffusione di servizi innovativi e il rafforzamento
della formazione, nonché attraverso la promozione
di investimenti nei nuovi bacini di impiego.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
Costruire un nuovo sistema di intervento
in grado di creare un ambiente idoneo allo sviluppo,
puntare sullo sviluppo "dal basso", ovvero
sulla vocazione economica del territorio, aggredire
le cause del ritardo dello sviluppo (dalla Pubblica
Amministrazione che non funziona alla presenza di
criminalità, dalla carenza di infrastrutture
ad un uso distorto degli incentivi): questi gli obiettivi
di fondo dell’azione dei Governi di Centrosinistra
che ha consentito un salto di qualità e che
sta favorendo una nuova stagione di sviluppo per il
nostro Mezzogiorno.
Questi gli interventi realizzati:
- il trasferimento, attraverso i provvedimenti per
il decentramento amministrativo (legge 59 del 1997
e legge 127 del 1997 ed i successivi decreti legislativi)
alle Regioni ed agli Enti locali di poteri e di
risorse per il Governo del territorio, per la programmazione
economica e per gli interventi per lo sviluppo dell’occupazione
e per la crescita dell’economica locale;
- l’utilizzo degli strumenti della programmazione
negoziata (Patti territoriali, Contratti d’area,
Intese istituzionali di programma, Contratti di
programma), definiti dalla legge n.662 del 1996
e dalle successive misure attuative, per sostenere
progetti e programmi per lo sviluppo del territorio
e per la creazione di nuovi insediamenti produttivi,
attraverso il coinvolgimento delle parti sociali,
della rete di agenti e di operatori economici locali
e con il contributo delle risorse comunitarie;
- il riordino degli Enti di promozione per lo sviluppo
e l’istituzione,
- attraverso il decreto legislativo n.1 del 1999,
della società Sviluppo Italia, per il coordinamento
e la promozione degli interventi per lo sviluppo
economico delle aree depresse;
- l’avvio di grandi azioni concertate volte a recupero
del deficit infrastrutturale, destinando risorse
a programmi che intervengono per migliorare e rafforzare
la dotazione di infrastrutture economiche e sociali
delle aree del Mezzogiorno, anche grazie al cofinanziamento
dell’Unione Europea (la capacità di spesa
dei fondi europei è passata dal 35% del 1996
al 75% del 1999);
- la realizzazione di interventi mirati e di una
legislazione di sostegno (articolo 75 della legge
n. 448 del 1998 e le successive misure attuative)
per l’emersione del lavoro nero;
- l’impostazione del sistema di incentivi in grado
di favorire la realizzazione di maggiori convenienze
per i nuovi insediamenti produttivi. Gli incentivi
per le imprese e l’occupazione nel Mezzogiorno derivano
dalle leggi collegate alle manovre finanziarie 1997
– 2000. Il Governo deve emanare, data la delega
conferita dalla legge n.144 del 1999, disposizioni
per la revisione complessiva del sistema degli incentivi
per il lavoro e lo sviluppo.
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Tesi 67: Formazione professionale,
educazione continua e partecipazione |
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La formazione professionale come
strumento di politica attiva del lavoro, da realizzarsi
attraverso:
- la pluralità delle forme di formazione;
- la costituzione di un sistema di formazione continua;
- il decentramento del Governo e della gestione
della formazione.
Queste le linee di intervento:
- assegnazione alle Regioni del Governo e della
gestione della formazione professionale;
- articolazione degli interventi tenendo conto del
contesto locale;
- introduzione di un moderno sistema di apprendistato;
- maggiore efficienza del sistema e rafforzamento
dell’offerta formativa.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
La strategia di intervento dei Governi
di Centrosinistra per la formazione professionale
collega la nuova formazione professionale nell’ambito
degli interventi per la riforma del sistema formativo
e per una migliore qualità del lavoro.
Questi i principali provvedimenti:
- il decentramento del Governo e della gestione
della formazione professionale alle Regioni ed agli
Enti locali attraverso la legge n.59 del 1997 ed
i successivi decreti attuativi;
- il raccordo tra gli interventi di orientamento,
di formazione e di politica attiva a livello locale
nell’ambito dei nuovi servizi per l’impiego, definito
attraverso il decreto legislativo 469 del 1997 ed
i successivi decreti attuativi;
- la riforma della formazione professionale impostata
dall’articolo 17 della legge n.196 del 1997 e realizzata
attraverso regolamenti in corso di emanazione e
non ancora completati (il relativo decreto legislativo
è ancora bloccato per problemi rilevati dalla
Corte dei Conti);
- la riforma dell’apprendistato, ed i contratti
di formazione lavoro, impostata attraverso gli articoli
15 e 16 della legge n.196 del 1997 ed oggetto della
delega prevista dall’articolo 45, comma 1 lettera
b) per la revisione dei rapporti di lavoro con contenuto
formativo, non ancora esercitata (sono in corso
gli incontri con le parti sociali per la stesura
del testo);
- la revisione dei tirocini formativi disciplinata
dalla legge n.196 del 1997 e delle misure dell’inserimento
al lavoro non costituenti rapporto di lavoro, di
cui alla delega attribuita dal comma 1 lettera d)
dell’articolo 45 della legge n.144 del 1999, non
ancora esercitata;
- l’elevazione a 18 anni dell’obbligo di frequenza
ad attività formative di cui alla legge n.144
del 1999 e l’integrazione tra la disciplina della
formazione professionale e la legge di riordino
dei cicli scolastici e la legge di riforma dell’Università,
nonché l’istituzione con l’articolo 69 della
legge n.144 del 1999 del sistema di istruzione e
formazione tecnica superiore (IFTS), per riqualificare
ed ampliare l’offerta formativa destinata ai giovani
ed agli adulti (sono in via di definizione i provvedimenti
attuativi, attraverso il confronto tra regioni,
Governo e parti sociali).
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TESI 70: RIORGANIZZARE
LE PROFESSIONI, EVITARE LE CORPORAZIONI |
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- Rivedere la regolamentazione dell’entrata nelle
professioni e i controlli ex-ante
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Disegno di legge Mirone 5092 (delega al Governo
per il riordino delle professioni intellettuali):
il governo Prodi ha presentato questo DDL sulla
riforma degli ordini professionali e sul riconoscimento
delle associazioni professionali. E’ sulla base
di questo che il governo D’Alema ha aperto un tavolo
del dialogo con ordini e associazioni al fine di
presentare un emendamento integrativo e parzialmente
sostitutivo per risolvere la questione entro il
più breve tempo possibile.
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TESI 71 - IL FUTURO DEI GIOVANI
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- Una politica che non si ferma al giorno per giorno
ha al centro lo sviluppo delle persone e quindi
un progetto per le giovani generazioni: risanare
la finanza pubblica, intervenire sulla scuola e
sull’università, costruire una repubblica
davvero fondata sul lavoro, dare un’organizzazione
sociale che dia le stesse opportunità alle
donne e agli uomini, rendere la cultura, la musica,
le arti risorse di promozione della persona e fattori
di coesione sociale oltre a politiche specifiche
rivolte ai giovani.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
Molte di queste proposte sono al
centro di altre tesi e così anche, quindi,
le realizzazioni corrispondenti.
- All'esame del Parlamento è il disegno di
legge del Governo AC 6220 "Disposizioni per sostenere
la partecipazione, la rappresentanza e le attività
dei giovani nella società". Il provvedimento
intende favorire lo sviluppo delle politiche giovanili,
anche mediante l'adozione da parte del Governo di
un apposito Piano triennale quale strumento per
la definizione degli interventi da realizzare per
un concreto coordinamento delle politiche in favore
dei giovani.
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TESI 72: I GIOVANI AL SERVIZIO DELLA
COMUNITA’
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Si propone la costituzione di un
servizio civile:
- che faciliti l’accesso ai giovani di leva che
optano per esso, agli obiettori di coscienza, alle
ragazze che volontariamente chiedano di partecipare;
- che sia radicato nel territorio attraverso il
decentramento ma sia anche collegato, in prospettiva,
ad un servizio civile europeo
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
Principali provvedimenti legislativi:
- Riforma dell’obiezione di coscienza; Legge n.230
dell’ 8 luglio 1998.
- Istituzione del servizio civile volontario; D.d.L.
del Governo (A.S.4408)
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Tesi 73: Una società
di donne e di uomini |
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E’ necessario valorizzare la presenza
delle donne nell’economia, nella società e
nel mercato del lavoro, risorsa importante per il
futuro del Paese.
Per questo motivo è necessario:
- garantire pari opportunità nel mondo del
lavoro, anche favorendo la modulazione degli orari
e la flessibilità dei percorsi lavorativi;
- favorire la compatibilità tra i tempi di
lavoro e i tempi della cura e delle responsabilità
familiari;
- superare la demarcazione rigida tra lavoratrici
e casalinghe, tutelando il lavoro domestico;
- realizzare una politica di armonizzazione dei
tempi delle città.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
L’azione dei Governi di Centrosinistra
per la realizzazione di una società di donne
e di uomini ha portato all’adozione in questi anni
di innovativi strumenti di promozione sociale:
- l’istituzione del Ministero per le pari opportunità
ed il rafforzamento degli organi preposti a questa
funzione, anche attraverso una maggiore dotazione
finanziaria;
- il rafforzamento degli strumenti volti a sostegno
dell’imprenditoria femminile (maggiori risorse nelle
manovre finanziarie 1999 e 2000) e la promozione
del lavoro autonomo nei nuovi bacini di impiego
a forte presenza femminile;
- l’approvazione della legge sui Congedi parentali
formativi e personali che ha introdotto nel nostro
ordinamento una fondamentale legge per l’equilibrio
dei tempi di lavoro, di cura, di formazione e di
relazione, attraverso:
- l’istituzione dei congedi dei genitori e l’estensione
del sostegno ai genitori di soggetti di portatori
di handicap;
- l’estensione dei congedi per la formazione e l’istituzione
del congedo per la formazione continua;
- il coordinamento dei tempi di funzionamento delle
città e la promozione dell’uso del tempo
per fini di solidarietà sociale;
- il decreto legislativo per il sostegno al part
– time e alla gestione flessibile dell’orario, in
corso di pubblicazione, emanato in attuazione di
quanto previsto dalla legge comunitaria 1999;
- l’istituzione del Fondo nazionale per la riduzione
dell’orario di cui all’articolo 13 della legge n.196
del 1997, che non ha ancora dato luogo ad interventi,
e il Fondo
previsto dalla legge sui Congedi
parentali per la flessibilità dell’orario;
- la legge n.493 del 1999 che introduce la tutela
assicurativa contro gli infortuni domestici;
- la delega prevista dall’articolo 47 della legge
n.144 del 1999, non ancora esercita, per la riforma
della legge n.125 del 1991 per la promozione delle
pari opportunità;
- la delega non ancora esercitata di cui all’articolo
45 della legge n.144 del 1999 (comma 1 lettera e)
per collegare la riforma per gli incentivi al lavoro,
degli istituti di inserimento formativo al lavoro
e degli ammortizzatori sociali alla promozione del
lavoro femminile;
- il decreto legislativo n.565 del 1996, di attuazione
della legge n.335 del 1995 di riforma delle pensioni,
per l’istituzione del Fondo mutualità pensioni
per le casalinghe. Non sono stati tuttavia emanati
i provvedimenti attuativi di questo decreto legislativo,
in corso di definizione presso il Ministero del
Lavoro.
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Tesi 75:La famiglia come ricchezza civile
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La tutela della famiglia come "bene
pubblico" richiede interventi per affermare la
cittadinanza della famiglia e valorizzarne le sue
funzioni. E’ necessario attivare una pluralità
di strumenti che riguardano:
- l’estensione a tutti i cittadini dell’assegno
al nucleo familiare;
- ripristinare la natura mutualistica dell’assegno
familiare per i lavoratori dipendenti;
- collegare l’importi dell’assegno familiare al
numero dei figli minori e in relazione alla presenza
o meno di entrambi i genitori;
- commisurare l’assegno al nucleo familiare al parametro
reddituale definito dalla Commissione povertà;
- completare la tutela della maternità estendendola
alle casalinghe, studentessa e disoccupate e garantire
la copertura assicurativa dal rischio di incidenti
domestici.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
Gli interventi per il sostegno e
la valorizzazione della famiglia si sono realizzati
attraverso l’adozione di strumenti che hanno operato
per la revisione del sistema di detrazioni per carichi
familiari ed attraverso la riforma ed il potenziamento
degli assegni per il nucleo familiare. Queste le misure
adottate:
- l’articolo 59 della legge n.449 del 1997 ha provveduto
ad estendere l’istituto dell’assegno per il nucleo
familiare e della tutela della maternità
ai lavoratori titolari di rapporto di collaborazione
coordinata e ai lavoratori autonomi iscritti al
Fondo di previdenza INPS del 12%;
- nell’ambito delle ultime manovre finanziarie si
è poi provveduto ad incrementare gli importi
degli assegni, fino alla normativa specifica dettata
dall’articolo 65 della legge n.448 del 1998 che
istituisce, con decorrenza dal 1° gennaio 1999,
un assegno a favore dei nuclei familiari con almeno
tre figli minori a carico e con una situazione economica
non superiore a 36 milioni di lire annue con riferimento
a nuclei familiari con cinque componenti. Questo
assegno viene rivalutato annualmente ed è
corrisposto, a domanda, dai comuni;
- la legge n.488 del 1999 ha provveduto ad estendere
la tutela della maternità alle casalinghe,
alle studentesse ed alle disoccupate, attraverso
l’erogazione di un assegno di 3 milioni di lire.
Questa norma provvede inoltre ad estendere la tutela
della maternità alle collaboratrici che non
raggiungano i requisiti di reddito per l’accesso
ai benefici previsti dall’articolo 59 della legge
n. 449 del 1997.
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TESI 76 - GARANTIRE I DIRITTI
DEI MINORI |
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Per dare attuazione ai diritti dei
minori, previsti dalla Costituzione e dalla Convenzione
delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, occorre
riesaminare l’intero ordinamento giuridico per eliminare
o aggiornare le norme incompatibili con tali principi.
Garantire concretamente i diritti dei minori significa:
- attuare misure di sostegno per le famiglie che
ne hanno bisogno, anche per combattere l’abbandono
scolastico;
- prevenire e rimuovere le forme di disagio che
ostacolano un pieno sviluppo della personalità,
con interventi che riguardano le separazioni dei
genitori, le situazioni di violenza e abuso, il
coinvolgimento dei minori da parte della criminalità
organizzata.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
La legge 28 agosto 1997, n. 285,
ha disposto una serie di interventi per la promozione
ed il sostegno di progetti in favore dell'infanzia
e l'adolescenza.
I punti fondamentali del provvedimento
riguardano:
- l'istituzione di un Fondo nazionale per l'infanzia
e l'adolescenza;
- la realizzazione di servizi di contrasto della
povertà e della violenza, nonché di
misure alternative al ricovero dei minori in istituti
educativo - assistenziali
- l'innovazione e la sperimentazione di servizi
socio - educativi per la prima infanzia;
- la realizzazione di servizi ricreativi ed educativi
per il tempo libero, anche nei periodi di sospensione
delle attività didattiche;
- azioni per il sostegno economico ovvero di servizi
alle famiglie naturali o affidatarie che abbiano
al loro interno uno o piú minori con handicap.
* Nel quadro degli interventi in
materia occorre segnalare inoltre la legge 23 dicembre
1997, n. 451, che ha istituito una commissione parlamentare
specificatamente dedicata ad esaminare i problemi
dell'infanzia.
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TESI 78 – I SERVIZI SOCIALI |
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- La politica dei servizi sociali deve dare risposte
articolate a problemi e bisogni complessi come quelli
degli anziani, dei disabili, dei minori a rischio,
dei tossicodipendenti, degli immigrati, che necessariamente
investono diversi settori di intervento. La nostra
proposta è quella di una legge quadro che
abbia come linee guida una concezione di Stato sociale
come "casa comune" di tutti e non solo
dei poveri, la gestione integrata dei servizi sociali
e sanitari, indicazioni chiare circa le priorità
con cui attribuire il finanziamento pubblico ai
diversi settori, riaffermazione della titolarità
pubblica intesa come responsabilità di formulare
scelte di priorità, di precisare gli indirizzi,
di controllare i processi e i risultati e della
possibilità di attribuire la gestione dei
servizi a soggetti di natura diversi.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
La Commissione Affari Sociali, nell’ambito
delle politiche di settore ha elaborato la "Legge
quadro di riforma per l’assistenza e delle politiche
sociali" (AC 332 -A ed abb.) attualmente in discussione
in Aula alla Camera, attesa da più di vent’anni.
Il testo si propone di sostenere i ceti più
deboli e le persone in difficoltà, di contrastare
e prevenire le situazioni di povertà, di offrire
sostegni ed aiuti nella normalità del vivere
quotidiano, valorizzando le relazioni umane, le reti
comunitarie e sociali.
- I servizi fondamentali che, sulla base di questa
legge, dovranno essere garantiti da ciascun ente
locale sono:
- servizio sociali professionale e segretariato
sociale per le informazioni e che consulenze ai
singoli e alle famiglie;
- interventi per le situazioni di emergenza sociale
, personale e familiare
- assistenza a domicilio agli anziani e ai disabili
gravi
- strutture residenziali e semiresidenziali per
soggetti non autosufficienti
- centri di accoglienza residenziali e diurni a
carattere comunitario per bambini, ragazzi in difficoltà
e per soggetti fragili
- La legge 28 agosto 1997, n. 284, Disposizioni
per la prevenzione della cecità e per la
riabilitazione visiva e l’integrazione sociale e
lavorativa dei ciechi pluriminorati, dispone finanziamenti
annui in questo campo pari a 46 miliardi nel triennio
97 - 99. In particolare prevede che le regioni possano
istituire appositi centri o servizi
di educazione permanente e di sperimentazione per
le attività lavorativeoccupazionali allo
scopo di promuovere l'inserimento sociale, scolastico
e lavorativo delle persone prive della vista che
presentino ulteriori minorazioni di natura sensoriale,
motoria, e intellettiva.
- Norme di sostegno in favore di persone con handicap
grave, legge 21 maggio 1998, n. 162. Questo provvedimento
integra la legge 104, e sollecita le Regioni e gli
enti locali ad istituire prestazioni aggiuntive
ai servizi già operanti sul territorio per
gli handicappati gravissimi, anche attraverso l'istituzione
di servizi di accoglienza per periodi brevi e di
emergenza.
- Norme per la qualificazione e lo sviluppo degli
asili nido, AC 2803 e abb. (all’esame della Commissione
Affari sociali in sede referente). Per ampliare
le opportunità sul piano organizzativo e
rendere più agevole l'accesso da parte delle
famiglie, accanto ai nidi a tempo pieno, sono altresì
previsti nidi a tempo parziale e micro - nidi, con
una particolare attenzione alla loro integrazione
nel contesto urbano e micro - urbano Particolare
attenzione inoltre viene prestata all'inserimento
di bambini disabili o in situazioni di svantaggio
socio - culturale, individuando il nido d'infanzia
anche come luogo di prevenzione contro ogni forma
di emarginazione.
- La legge 18 febbraio 1999, n. 45 ha profondamente
modificato il testo unico sulle tossicodipendenze,
approvato con DPR n. 309 del 1990, intervenendo
sui seguenti punti:
- regionalizzazione del fondo per la lotta alla
droga;
- potenziamento del ruolo attivo del privato sociale
nella promozione dei progetti di prevenzione, recupero
e riabilitazione dei tossicodipendenti; e, nel contempo,
previsione del rafforzamento dell'integrazione tra
SERT e soggetti del terzo settore;
- revisione dei rapporti con gli enti ausiliari,
attraverso la previsione di un nuovo atto di intesa
Stato – regioni - province autonome di Trento e
Bolzano;
- messa a regime dei SERT attraverso procedure concorsuali
riservate al personale già in servizio secondo
diverse forma contrattuali;
- revisione dei principi per il reinserimento lavorativo;
- istituzione della Consulta degli esperti e degli
operatori sociali;
- rafforzamento dei poteri sostitutivi dello Stato
nei confronti delle regioni inadempienti.
- Approvato dalla Commissione Affari Sociali un
testo unificato in materia di "Norme per la definizione
e lo sviluppo degli interventi per la prevenzione
e la cura dell’alcolismo e per la riabilitazione
ed il reinserimento sociale degli alcoldipendenti"
(AC 93 - A e abb).
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TESI 79 - LE IMPRESE SENZA
PROFITTO: UN PROGETTO DI ECONOMIA CIVILE |
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- È un settore molto importante per la vita
civile del paese con notevole rilevanza economica
e occupazionale. Nel nostro paese è molto
meno sviluppato non solo rispetto agli Stati Uniti,
ma anche rispetto a Francia e Germania. Occorre
una regolamentazione d’insieme del terzo settore
da cui far discendere una politica pubblica capace
di garantirne l’autonomia e l’indipendenza.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, Riordino
della disciplina tributaria degli enti non commerciali
e delle organizzazioni non lucrative di utilità
sociale. Le donazioni di beneficenza nei confronti
delle organizzazioni ''no profit'' possono essere
detratte dall'Irpef dichiarata sul 740 fino a 4
milioni, con un risparmio fiscale pari al 19% dell'importo
donato. Questa soglia, che è valida per tutti
i contribuenti, può essere apportata al reddito
dichiarato e raggiungere il tetto del 2 per cento
se la donazione viene fatta dalle società
che, tra l'altro, possono ''scontare'' anche il
costo specifico di derrate alimentari, prodotti
farmaceutici e beni merce ceduti gratuitamente ad
associazioni o enti no profit. E' questa una delle
molte novità contenute nel testo del decreto
legislativo sulle ''organizzazioni non lucrative
di utilità sociale'' (Onlus). La riforma,
che era molto attesa dal settore del volontariato
e dell'associazionismo, prevede infatti un regime
fiscale agevolato per le Onlus e una normativa 'ad
hoc' anche per gli enti non commerciali. Il provvedimento
ha inoltre introdotto norme che favoriscono il mondo
della ricerca scientifica e dell'università.
La ricerca, sia quella svolta direttamente da fondazioni
sia quella affidata da queste alle università,
potrà infatti rientrare tra i settori per
i quali sono riconosciute le agevolazioni fiscali
e previsti ''sconti tributari'' ai finanziatori.
Per evitare l' uso distorto di questo regime fiscale
agevolato i settori che potranno beneficiare della
normativa sono stati fissati in modo tassativo (dalla
sanità all'istruzione, dallo sport dilettantistico
all'ambiente, dalla cultura alla tutela dei diritti
civili) prevedendo esclusioni per sindacati, partiti,
società commerciali e fondazioni bancarie.
Le Onlus, che svolgono attività a beneficio
di soggetti
esterni, devono essere iscritte
in un apposito albo e rispettare criteri democratici
di elezione dei propri organi statutari, godono
di molte agevolazioni fiscali e sono esenti da molte
imposte (sui redditi, Iva, di successione) se sono
relative alle proprie attività istituzionali.
Gli sconti fiscali riconosciuti a chi aiuta economicamente
queste attività servono poi a creare un polmone
finanziario per un settore che può anche
creare molti posti di lavoro.
- A garantire l’uniforme applicazione della normativa
sul terzo settore è prevista l’istituzione
di un organismo di controllo da nominarsi con Decreto
del Presidente del Consiglio su proposta del Ministro
delle Finanze, del Lavoro, della solidarietà
sociale.
- Decreto Legislativo 17 maggio 1999, n. 153: Disciplina
civilistica e fiscale degli enti conferenti di cui
all’art. 11, comma 1, del decreto legislativo 20
novembre 1990, n. 356, e disciplina fiscale delle
operazioni di ristrutturazione bancaria, a norma
dell’art. 1 della legge 23 dicembre 1998, n. 461.
- Provvedimento del Ministro del Tesoro 5 agosto
1999: atto di indirizzo a carattere generale in
materia di adeguamento degli statuti delle fondazioni
alle disposizione della legge 23 dicembre 1998,
n. 461 e del decreto legislativo 17 maggio 1999,
n. 153.
- La legge 21 dicembre 1998 n. 461 (delega al Governo
per il riordino della disciplina civilistica e fiscale
degli enti conferenti di cui all’art.11, comma 1,
del decreto legislativo 20 novembre 1990, n. 356
e della disciplina fiscale delle operazioni di ristrutturazione
bancaria) che riguarda 89 fondazioni per un patrimonio
stimato in 55 – 60 mila miliardi, ha lo scopo di
realizzare la piena separazione fra fondazioni e
banche, introducendo una serie di norme tali da
indurre le fondazioni a uscire dalle partecipazioni
di controllo
delle aziende di credito e di disporre
di risorse per assolvere a finalità di interesse
collettivo.Le fondazioni, nate dallo scorporo delle
aziende bancarie, sono persone giuridiche private
senza fine di lucro; perseguono esclusivamente scopi
di utilità sociali e di promozione dello
sviluppo economico; usufruiscono delle caratteristiche
e benefici fiscali degli enti non commerciali a
condizione che adeguino i propri statuti, entro
180 giorni dall’atto di indirizzo del Ministero
del Tesoro, alle modifiche introdotte dalle legge
21 dicembre 1998, n. 461. I provvedimenti sopraindicati
hanno innescato un processo di ristrutturazione
e di accelerazione che stanno pian piano portando
una parte del sistema bancario verso dimensione
e condizioni più idonee a reggere la competitività
richiesta nel settore.
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TESI 80: I TRE PILASTRI
DELLA PREVIDENZA SOCIALE |
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La riforma delle pensioni, legge
n.335 del 1995 ha realizzato obiettivi di sostenibilità
finanziaria, di equità distributiva e di maggiore
raccordo e coerenza tra la previdenza sociale e le
trasformazioni in corso nel mercato del lavoro.
L’attuazione della riforma della
previdenza, va collegata alla realizzazione di un
sistema previdenziale che poggi sui tre pilastri fondamentali:
l’assicurazione obbligatoria, l’assicurazione integrativa
e l’assicurazione individuale e volontaria.
Gli interventi per la riforma del
sistema devono prevedere:
- la lotta all’evasione contributiva;
- il riconoscimento del valore sociale del lavoro
di cura e della maternità;
- la tutela previdenziale per le forme di lavoro
atipiche ed innovative;
- la riforma degli istituti non strettamente pensionistici;
- la promozione dei fondi complementari ed integrativi.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
L’attuazione della riforma delle
pensioni ha portato all’approvazione di numerosi provvedimenti,
che realizzato l’obiettivo di un sistema previdenziale
più avanzato ed aperto.
Tra questi provvedimenti vanno segnalati:
- gli adempimenti realizzati in attuazione delle
deleghe conferite dalla legge n.335 del 1995, attraverso
i decreti che intervengono sulla contribuzione figurativa,
il massimale contributivo, i regimi ed i Fondo Speciali
di Previdenza, la riforma della previdenza agricola,
la tutela obbligatoria dei liberi professionisti,
la dismissione del patrimonio immobiliare degli
enti previdenziali, nonché i provvedimenti
relativi alla determinazione della misura dei contributi
delle gestioni previdenziali ed alla copertura degli
oneri relativi ai lavori usuranti;
- l’istituzione attraverso il decreto legislativo
n.565 del 1996 del fondo di previdenza per le persone
che svolgono lavori non retribuiti di carattere
domestico;
- il rafforzamento della tutela previdenziale per
il lavoratori con contratto di collaborazione e
per i lavoratori autonomi aderenti al fondo INPS
del 12%, realizzato attraverso la legge n.448 del
1998 e la legge n.488 del 1999;
- gli interventi per l’aumento dell’assegno sociale
definiti dalla legge n.448 del 1998 e dalla legge
n.488 del 1999;
- l’estensione in via generale della tutela per
maternità per le donne che ne sono attualmente
sprovviste definita dalla legge n.488 del 1999;
- gli interventi previsti dalla legge n.448 del
1998 per il controllo e la verifica
delle irregolarità contributive
(lavoro sommerso);
- la copertura contributiva prevista dalla legge
sui Congedi parentali e formativi per lo svolgimento
di attività formative;
- il decreto legislativo all’esame della Camera,
presentato dal Governo per il sostegno ai fondi
di previdenza complementare, attualmente in discussione;
- il decreto legislativo attualmente in discussione
alla Camera presentato dal Governo per la riforma
del trattamento di fine rapporto.
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TESI 84 - VIVERE DI PIÙ,
VIVERE MEGLIO |
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- La salute è "fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività"
(art. 32 Cost.) intesa non come assenza di malattia
ma come stato esistenziale di benessere personale
fisico e psichic e dipende quindi non solo dal sistema
sanitario curativo e riparatore ma da una serie
di fattori sociali, culturali, sanitari e ambientali.
I nostri obiettivi di politica per la salute sono
avere un sistema sanitario nazionale che garantisca
l’equità sostanziale dei cittadini e l’identica
e concreta possibilità di accesso per tutti;
erogare i servizi e le prestazioni in condizioni
di massima efficienza, economicità e tempestività
di accesso; sviluppare comportamenti consapevoli
dei cittadini e di responsabilità personale;
puntare sulla prevenzione combinando tutela della
salute e tutela dell’ambiente.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Con la legge 30 novembre 1998, n. 419, sono state
poste le premesse per la cosiddetta "Riforma ter"
del Servizio sanitario nazionale. E' stato quindi
emanato il decreto legislativo n. 229 del 19 giugno
1999 che ha previsto, in particolare:
- l'esclusività del rapporto di lavoro dei
dirigenti del SSN;
- una nuova definizione dei rapporti del SSN con
i professionisti e le strutture che erogano i servizi
e le prestazioni;
- una diversa regolamentazione dell'organizzazione
delle aziende sanitarie e della distribuzione delle
competenze tra gli organi delle medesime;
- un diverso assetto della formazione e della ricerca.
Con l'obiettivo di ottenere:
- un miglioramento dei servizi per tutti i cittadini
(riduzione delle liste di attesa, migliore qualità
delle prestazioni, minori spese per le famiglie);
- un diverso rapporto tra il medico ed il paziente
improntato all'umanizzazione;
- un pieno coinvolgimento degli enti locali e delle
diverse realtà territoriali.
- E' stato inoltre adottato il decreto legislativo
n. 230 del 22 giugno 1999 in base al quale l'assistenza
sanitaria ai detenuti e agli internati è
organizzata secondi principi di globalità
dell'intervento sulle cause di pregiudizio della
salute, di unitarietà dei servizi e della
prestazioni, di integrazione della assistenza sociale
e sanitaria e di garanzia della continuità
terapeutica.
- Un testo unificato in materia di "Medicine non
convenzionali" (AC 3891 e abb.) è all'esame
della Commissione Affari Sociali. Il provvedimento
è volto, in applicazione del principio di
libertà di scelta terapeutica, a fissare
un quadro normativo certo per l'esercizio di terapie
come l'omeopatia, la fitoterapia, l'omotossicologia,
l'osteopatia, l'agopuntura, l'antroposofia e la
chiropratica. Si prevede, in particolare, l'istituzione
di registri degli operatori delle medicine non convenzionali
presso l'Ordine dei medici e si definiscono, a garanzia
dei pazienti, i requisiti formativi necessari per
l'esercizio dell'attività. Disposizioni in
materia di commercializzazione dei prodotti omeopatici,
sono contenute nella legge 8 ottobre 1997, n 347,
in particolare per quanto riguarda la procedura
semplificata di registrazione dei medicinali omeopatici.
- Norme derogatorie in materia di gestione delle
farmacie urbane e rurali, legge 28 ottobre
1999, n 389
- Già approvato dalla Camera, il disegno
di legge "Regolamentazione del settore erboristico"
(AS 4380) è stato assegnato alla Commissione
Igiene e Sanità
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TESI 85 - SANITÀ
E FEDERALISMO: UN NUOVO MODELLO DI SERVIZIO PER LA SALUTE |
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- Lo Stato è garante del diritto del cittadino
alla tutela della salute ma rinuncia a essere gestore
esclusivo dei servizi sanitari. Il settore pubblico
accredita, regola, correla le risorse pubbliche
ai livelli assistenziali uniformi da garantire a
tutti i cittadini ma, una volta fissato il principio
della libertà del cittadino nell’accesso
ai servizi, crea le condizioni per la pluralità
e il pluralismo fra i soggetti erogatori che possono
essere pubblici, privati e privati sociali. Il pubblico
(Stato e regioni) "aziendalizza" le proprie
strutture sanitarie, ossia le dota di autonomia
organizzativa, giuridica e gestionale. Sempre più
importanti i ruoli di indirizzo e di gestione: l’azienda
in sanità produce salute e efficacia e managerialità
devono sposarsi con la visione qualitativa di ciò
che si produce. Nell’ambito dell’organizzazione
federalista le regioni devono poter esercitare tutti
i poteri in materia di assistenza sanitaria, ad
eccezione dei progetti nazionali e delle funzioni
di riequilibrio solidaristico economico-finanziarie.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
VEDI TESI 84
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TESI 86 – LA CITTADINANZA SANITARIA
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- Un pacchetto qualificato di prestazioni di cittadinanza
sanitaria comprende: un rapporto riqualificato con
il medico di medicina generale, prestazioni specialistiche
e di diagnostica di base o al alto livello tecnologico
fornite dal servizio sanitario, ospedali riorganizzati
sui tre livelli dell’alta specialità, degli
ospedali di base, dell’ospedalizzazione a domicilio,
istituzione di anagrafi sanitarie.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
- Il Decreto Legislativo 29 aprile 1998, n. 124,
il cosiddetto sanitometro, ha provveduto alla ridefinizione
del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni
sanitarie e del regime delle esenzioni.
- Estesi e incrementati gli indennizzi ai soggetti
danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni
ed emoderivati grazie alla legge 23 luglio 1997,
n. 238
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TESI 88 – BIOETICA E SANITA’ |
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- Questione preliminare è quella del rapporto
fra medico e cittadini: richiesto ora un formale
coinvolgimento del paziente nelle decisioni cliniche;
alcuni ambiti circoscritti sono da regolare con
norme specifiche, come quello dei trapianti di organi.
Per quanto attiene agli eventi estremi di nascita
e morte, appare necessario giungere ad una normazione
del delicato settore della procreazione medicalmente
assistita e l’"umanizzazione" del morire
deve divenire un obiettivo dell’organizzazione sanitaria,
oltre che un atteggiamento dei singoli professionisti.
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GOVERNI DI CENTROSINISTRA |
Con la legge 1° aprile 1999, n. 91,
il nostro paese ha introdotto una legge organica che
disciplina il prelievo ed il trapianto di organi e
di tessuti a scopo di trapianto, e, in particolare:
- la donazione degli organi
- l'importazione dall'estero di organi
- l'organizzazione delle strutture ospedaliere per
il prelievo ed il trapianto
- le modalità di coinvolgimento delle famiglie
- le responsabilità dei medici e del personale
sanitario
- le sanzioni contro il commercio di organi
Tutti i cittadini sono tenuti a dichiarare
la propria libera volontà in ordine alla donazione
di organi e di tessuti del proprio corpo successivamente
alla morte; la mancata dichiarazione di volontà
è considerata quale assenso alla donazione.
A questi fini le aziende unità sanitarie locali
sono tenute a notificare ai propri assistiti un'apposita
richiesta e a sollecitarli periodicamente a rendere
tale dichiarazione di volontà, anche attraverso
l'azione dei medici di medicina generale e degli uffici
della pubblica amministrazione nei casi di richiesta
dei documenti personali di identità.
I dati relativi ai donatori, ai soggetti
che non hanno espresso alcuna volontà ed ai
non donatori affluiscono al Centro nazionale per i
trapianti, ai centri regionali o interregionali per
i trapianti e alle strutture per i prelievi, collegati
tra loro con una rete telematica in grado di consentire
la disponibilità in tempo reale degli organi
per il trapianto su tutto il territorio nazionale.
Sono promosse apposite campagne informative
di sensibilizzazione in collaborazione con gli enti
locali, le scuole e le associazioni di volontariato,
le aziende unità sanitarie locali, i medici
di medicina generale e le strutture sanitarie pubbliche
e private.
La legge prevede un periodo transitorio
di due anni per adeguare l'organizzazione al nuovo
sistema e per realizzare la rete telematica che mette
in collegamento tutte le strutture: in questa fase
tuttavia si compie uno sforzo per far convergere i
differenti sistemi organizzativi dei trapianti presenti
nelle diverse aree del nostro paese verso un modello
omogeneo attraverso:
- la predisposizione delle liste delle persone in
attesa di trapianto secondo criteri uniformi definiti
con decreto del Ministro della sanità
- la trasmissione reciproca tra i diversi centri
per i trapianti delle informazioni relative alle
caratteristiche degli organi e dei tessuti prelevati
al fine di garantirne l'assegnazione in base all'urgenza
ed alle compatibilità tissutali.
* "In deroga al divieto di cui all'articolo
5 del codice civile è ammesso disporre a titolo
gratuito di parti di fegato al fine esclusivo del
trapianto tra persone viventi." E' quanto stabilito
dalla legge 16 dicembre 1999, n. 483, " Norme per
consentire il trapianto parziale di fegato ".
* E' stato approvato dalla
Camera ed è ora in discussione in Aula al Senato
un testo unificato in materia di procreazione medicalmente
assistita (AS 4048) . Il provvedimento intende colmare
il vuoto legislativo che caratterizza questo settore
così delicato.
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www.perlulivo.it - Il Web Per l'Ulivo
Il futuro ha radici antiche
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