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Il Governo de L'Ulivo: le Finanziarie

Finanziaria: le considerazioni 
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FINANZIARIA: PENSIONATI ESTERO,  
ADDIO INTEGRAZIONE AL MINIMO 

    ROMA - Brutte notizie per le decine di migliaia di pensionati integrati al minimo che vivono all'estero: una norma della bozza del ddl Collegato alla Finanziaria, infatti, prevede che dal primo gennaio '99 l'integrazione al trattamento minimo non spettera' piu' ai beneficiari che risiedono o hanno abituale dimora fuori dall'Italia. 
   In particolare, le pensioni di italiani all'estero che al primo gennaio '99 risulteranno integrate al  minimo non subiranno piu' aumenti, di modo che l'importo dell'attuale integrazione sara' gradualmente assorbito dalla rivalutazione della pensione di base. 
   ''Una norma che non mi convince affatto - spiega il segretario generale della Uil Pensionati, Silvano Miniati - perche' un conto e' il pensionato al minimo che vive in Francia o in Germania e che sicuramente usufruisce dei sussidi locali, un conto e' il pensionato in Sudamerica o in Australia a cui viene tolto probabilmente l'unico aiuto che ha''. 
   Attualmente l'integrazione al minimo riguarda gli ultrasessantacinquenni che hanno una pensione (maturata con i contributi versati) che non raggiunge le 697.000 lire al mese. 



FINANZIARIA: 40.000 MLD INCENTIVI E  
INFRASTRUTTURE IN 3 ANNI 
    ROMA - Sono circa 40.000 i miliardi previsti per gli incentivi e le spese per le infrastrutture nel triennio, a partire con la Finanziaria approvata oggi. Di questi, buona parte (attorno ai 12.000) sarebbero destinati alle aree depresse. 
   I tecnici stanno ancora lavorando per ripartire le somme, che potranno quindi subire lievi variazioni, anche se le 'voci' sembrano destinate a rimenere le stesse. Cosi', circa 2.300 miliardi potrebbero costituire la cifra degli incentivi all' industria e al commercio, poco meno di 500 miliardi sarebbero destinati all'edilizia, e altri 2.000 ai lavori pubblici. 
   Le spese previste per la protezione civile dovrebbero ammontare a 1.400 miliardi, 1.200 miliardi sarebbero destinati alla difesa del suolo e 1.700 per far fronte alle conseguenze dei calamita' naturali. 
  Ma il 'pacchetto' di spese e dovrebbe assegnare anche quasi 6.000 milairdi alla voce trasporti, e 2.400 all'edilizia sanitaria, compeltando cosi' la somma globale. 


FINANZIARIA: SUD; GIA' ALL'OPERA PROGETTI  
PER 14.000 MLD 

    ROMA - La politica di sviluppo del Mezzogiorno non e' fatta solo di nuovi incentivi e sgravi fiscali ma ha gia' nel suo carnet una decina di progetti avviati per oltre 14.000 miliardi di lire: a tanto ammontano infatti le risorse che si stanno movimentando da piani che il ministero del Tesoro ha messo in piedi per la tutela del territorio, per le risorse idriche, per i progetti culturali o per progetti d'amplissimo respiro come 
l'attuazione del decreto sblocca- cantieri, da solo in grado di attivare 1.726 miliardi, o i lavori d'ampliamento della Salerno- Reggio Calabria, un complesso di spesa di 6.000 miliardi. 
  Un quadro su quanto gia' esiste nelle zone piu' depresse del paese e' contenuto nel Rapporto sul Mezzogiorno inserito nella Finanziaria che di fatto ha preso il posto della annunciata nota aggiuntiva non piu' compresa dalla manovra economica: a leggere le 50 pagine del documento si scoprono una miriade di microinterventi nel Sud oltre a quelli gia' esistenti come i contratti d'area (60 ad oggi per 341 miliardi di investimenti), i contratti di programma (nel '98 contributi per 107 miliardi di lire) o la legge sugli incentivi, la 488, nel '96-'98 15.199 
miliardi di agevolazioni con l'obiettivo di creare nei prossimi cinque anni la creazione di 185.000 posti di lavoro in piu' (117.000 al Sud). 
 
   Ecco la lista dei progetti avviati nel Mezzogiorno e le risorse che sono gia' in grado di movimentare: 
 

  PROGETTO 
 RISORSE
- Protezione civile 
 300 mld
- Parchi Nazionali (Cilento-Vesuvio, 
  Gargano, Pollino e Aspromonte)
19 mld
- Opere idriche
2.537 mld
- Sviluppo Val d'Agri
3.200 mld
- Progetti Sicurezza Sud
200 mld
- Programma Urban Salerno 
40 mld
- Progetto Salerno-Reggio Calabria
6.000 mld
- Attuazione decreto sblocca-cantieri
1.726 mld
- Fondo rotativo progettualita' 
500 mld
- TOTALE 
 14.122 MILIARDI

    Questo, invece, lo stato d'attuazione, al 31 marzo, dei fondi comunitari nelle regioni dell'obiettivo 1: 
 
PROGRAMMI REGIONALI  DISPONIBILITA'  SPESE
- Abruzzo 1.077 mld 875 mld
- Basilicata 2.191 mld 1.972 mld
- Calabria  3.825 mld 2.688 mld
- Campania 6.045 mld 3.276 mld
- Molise  1.046 mld 1.041 mld
- Puglia 5.196 mld 2.770 mld
- Sardegna 3.528 mld 2.370 mld
- Sicilia 5.083 mld 2.935 mld
- Assistenza tecnica Ue 2.204 mld 2.208 mld
- TOTALE 27.995 mld 17.930 mld


FINANZIARIA: ECCO LE MISURE PER L'OCCUPAZIONE 

    ROMA - Una delega per il riordino degli incentivi all'occupazione e una per riformare gli ammortizzatori sociali; l'azzeramento dei contributi per i neoassunti nel Mezzogiorno e un provvedimento per l'emersione del lavoro nero; la riforma della formazione professionale. Sono queste le principali misure a favore dell'occupazione nel Mezzogiorno che saranno contenute nel ddl collegato alla Finanziaria. Ad illustrarle ai sindacati sono stati i tecnici del ministero del Lavoro alla vigilia dell'incontro che il governo avra' a Palazzo Chigi (domani pomeriggio) con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. I collaboratori del ministro Treu, hanno spiegato i sindacati al termine dell' incontro, hanno fatto ''un elenco dei titoli da discutere al tavolo generale sull'occupazione, indicando l'agenda delle misure che andranno nella manovra economica''. 
 Ecco le principali: 

   SGRAVI CONTRIBUTIVI - l'azzeramento dei contributi riguardera' i neoassunti nel Mezzogiorno e durera' per tre- quattro anni. E' previsto anche un abbattimento dei cosiddetti oneri 'impropri', come i contributi ex Gescal ed Enaoli (prevista una riduzione del costo del lavoro dello 0,6- 0,7%. Un'altra misura (anche se questa non dipende dal ministero del Lavoro) dovrebbe essere un credito di imposta per le piccole e medie imprese delle aree svantaggiate in base al numero dei lavoratori. 

   LAVORO NERO - il provvedimento dovrebbe prevedere la messa in regola delle aziende ''sommerse'' tramite il versamento del 25% del salario minimo contributivo in 40 rate. 

   AMMORTIZZATORI SOCIALI - la riforma della cassa integrazione, delle indennita' di disoccupazione e mobilita' e degli altri 
ammortizzatori sociali sara' oggetto di una delega al governo contenuta nel collegato. 

   RIORDINO INCENTIVI - tutti gli incentivi contributivi e fiscali a favore dell'occupazione nel Mezzogiorno verranno 
riordinati privilegiando quelli che finora hanno funzionato meglio. 

   FORMAZIONE PROFESSIONALE - nella finanziaria verra' affrontata la questione della riforma della formazione 
professionale (apprendistato, formazione continua, ecc.) con l'indicazione delle risorse aggiuntive messe a disposizione dal governo. 

   LSU - nel collegato potrebbero essere inserite alcune modifiche riguardanti gli strumenti legislativi in materia di lavori socialmente utili. 



FINANZIARIA:FAMIGLIE,IN 2 ANNI 780.000 LIRE  
DI TASSE IN MENO 

    ROMA - Un ''assegno'' medio di 780 mila lire potrebbe ''rientrare'', nei prossimi due anni, nelle tasche delle famiglie italiane con le misure della Finanziaria '99. Il tutto, ovviamente, se la manovra superera' gli ostacoli politici e se il recupero dell' evasione fiscale riuscira' a mantenersi anche l'anno prossimo allo stesso livello degli ultimi due anni. 
   E' quanto risulta da una prima stima degli effetti dell' alleggerimento fiscale previsto dalla manovra per l'anno prossimo. La stima non tiene pero' conto degli aggravi (come ad esempio il rincaro entro il 2005 di 137 lire al litro per la benzina verde), non ancora quantificabili. 
    Il ''risparmio'' fiscale per i quasi venti milioni di famiglie italiane sara' di 220 mila lire nel '99, un importo al quale si dovrebbe aggiungere un' ulteriore diminuzione fiscale di 561 mila lire, sotto forma di minore Irpef, se sara' restituito anche il recupero di evasione (10.000 miliardi di lire, stando almeno al ''trend'' degli ultimi due anni). 
    In base ai dati contenuti nelle stime della finanziaria, gli italiani riceveranno alla fine dell' anno e nel '99 il 60% dell' Eurotassa (3.000 miliardi), godranno di maggiori detrazioni per le pensioni fino a 18 milioni (1.260 miliardi) e non dovranno sborsare 171 miliardi di bolli per passaporti e patenti nautiche. 
   Piu' ipotetico e' il calcolo per il 2000. Oltre ai 171 miliardi di minori bolli su passaporti e patenti nautiche, arriveranno infatti nella dichiarazione dei redditi gli effetti degli ''sconti'' risconosciuti per i contribuenti a basso reddito che hanno preso in affitto una ''prima casa'': una posta che vale 1.000 miliardi. 
    A questo si aggiunge il recupero dell' evasione che sara' restituito sotto forma di maggiori detrazioni o di modifica delle aliquote Irpef. I documenti finanziari del governo non fanno previsioni sulla lotta all' evasione ma, nel comunicato del Consiglio dei Ministri, si ricorda che quest' anno l' autoliquidazione delle imposte ha dato a giugno-luglio un maggior gettito di circa 10.000 miliardi che possono essere collegati ad un recupero di imposte. Poiche' anche nel '97 il ministero delle Finanze ha recuperato un' analogo importo di tributi evasi, e' ipotizzabile che il risultato possa ripetersi anche nel 2000 quando, oltre alle altre misure per la lotta all' evasione e alla uso dei ''manuali'' sui controlli, entrera' nel modello ''Unico'' anche la dichiarazione previdenziale. 
 Il ''risparmio fiscale'', comunque non riguardera' solo le famiglie ma anche le imprese: ci saranno 3.000 miliardi di sconti Irpeg grazie ad una maggiore estensione della Dual Income Tax, ma anche il minor peso (6.000 mld) dovuto all' Irap il cui gettito non copre gli incassi dei tributi soppressi. 



FINANZIARIA: CIAMPI, 'ATTENZIONE A FASCE DEBOLI,  
ECONOMIA VA 

    VIENNA - Una legge finanziaria di dimensioni  maggiori del previsto perche' ''attenta alle fasce deboli''; un  quadro macroeconomico confortante nonostante la crescita economica inferiore alle previsioni, con segnali di ''inversione di tendenza'' significativi sul fronte dell' occupazione, soprattutto  nel Mezzogiorno, una buona accelerazione degli investimenti e  risultati positivi nella lotta all'evasione fiscale. 
    E' il quadro della Finanziaria tracciato oggi a Vienna dal ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, che nel corso della riunione con i colleghi  dell'Euro 11 (allargata per l'occasione anche ai 4 paesi non  partecipanti all'euro) ha annunciato il varo della legge di  bilancio da parte del Governo. 
    Ciampi ha spiegato il maggior impatto della manovra (14.700 miliardi invece dei 13.500 previsti) con ''l'intenzione del Presidente del Consiglio di dare particolare importanza agli interventi di carattere sociale a favore delle fasce deboli della  popolazione''. Nel complesso, la Finanziaria conterra' 9.700  miliardi di riduzioni di spesa e 5.000 miliardi di miglioramento  delle entrate. Il ministro ha indicato i fattori che hanno  condotto ad un ribasso all'1,8 % delle stime di crescita per il  1998: i riflessi della crisi finanziaria internazionale ed un  andamento peggiore del previsto in Italia per ''motivi di  sfilacciamento'' extraeconomici''. 
   Sul fronte interno - ha detto Ciampi - il primo semestre del 1998 ha risentito della scarsa fiducia che si e' tradotta in minori consumi ed in un rallentamento degli investimenti. 
   ''Lo sfilacciamento - ha aggiunto - e' stato dovuto ai fatti cui tutti abbiamo assistito, all'esito non positivo della Bicamerale ed al clima politico generale''. 
    Nella seconda parte del'anno si e' materializzato un recupero,  ma non sufficiente a centrare gli obiettivi di crescita che erano  stati fissati. Per Ciampi, comunque, ''non si puo' assolutamente  parlare di recessione''. 
    Ciampi ha insistito sullo sforzo del governo per affrontare con una nuova programmazione i problemi del Mezzogiorno, dal quale  ''vengono segnali positivi sul fronte dell'occupazione''. 
    In tema di tassi, infine, il ministro ha ripetuto che il differenziale sui saggi a breve, ormai sceso a 130 punti base, ''e' destinato a scomparire nel giro di 100 giorni, con l'avvio dell'euro ed il passaggio ad un unico mercato monetario in Europa''. 



FAZIO; PER ECONOMIA ITALIA SERVE STABILITA' 

    FERRARA - ''Le prospettive di sviluppo della nostra economia, dello stesso sistema bancario, debbono necessariamente 
poggiare su un quadro di stabilita'''. 
   E' questo l'appello del Governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, pronunciato questa mattina a Ferrara, davanti al 
Capo dello Stato, in occasione del 160/o anniversario della Cassa di Risparmio di Ferrara. 
   ''Signor Presidente, ella ha sollecitato, per il bene dell' Italia, un impegno corale e solidale - ha aggiunto Fazio - di tutte le componenti della societa'. In un contesto internazionale fortemente perturbato, la politica monetaria, ha assicurato l' abbattimento dell'inflazione, ha l'obiettivo di conciliare la fissita' del cambio con condizioni in grado di favorire la ripresa della produzione e l' ordinato svolgimento dell' attivita' finanziaria, indispensabile per la difesa del risparmio, materia prima, preziosa, sulla quale si fonda la prosperita' della nazione'''. 
   Dopo aver iniziato con un esame della situazione locale, il govenatore della Banca d'Italia ha focalizzato il suo intervento su temi di interesse nazionale: ''negli ultimi anni l'economia italiana ha compiuto progressi significativi nell'abbattimento dell'inflazione, nel riequilibrio della situazione patrimoniale con l'estero, nel ridimensionamento del disavanzo pubblico. Si manifestano tuttavia - ha aggiunto Fazio - segni di delocalizzazione all'estero della produzione; la disoccupazione e' un problema comune all'Europa continentale, ma nel nostro mezzogiorno assume dimensioni e connotazioni gravi''. 
   Secondo il Governatore, ''l'attivita' produttiva puo' espandersi piu' rapidamente, gli investimenti in ripresa dovranno accrescersi ulteriormente, fissando sul territorio nazionale una quota maggiore dell'elevata disponibilita' di risparmio. La possibilita' di cogliere pienamente i benefici della moneta unica - ha proseguito - dipendera' in misura essenziale dalla capacita' di rilanciare in Europa gli investimenti e la domanda di beni, di riformare i meccanismi allocativi delle risorse, di rimuovere i vincoli che rendono l'offerta di lavoro non sufficientemente flessibile, di accrescere l'efficienza del settore pubblico, che oggi assorbe ed eroga fondi in quantita' pari a circa la meta' dell'intera produzione di beni e servizi''. 
   Fondamentale, secondo Fazio, ''anche, in un mondo sempre piu' integrato, l'espansione di quell'investimento che il linguaggio degli economisti definisce accrescimento del capitale umano''. Per Fazio quindi, ''progresso economico e istruzione si rafforzano a vicenda'' e proprio in questo quadro ''le prospettive di sviluppo dell'economia italiana debbono necessariamente poggiare su un quadro di stabilita'''. 
   Fazio ha dedicato un passaggio della propria relazione anche alle organizzazioni ''non profit''. Per Fazio ''l'ingente patrimonio'' a disposizione delle banche potrebbe renderle protagoniste proprio del settore non profit''. Inoltre il necessario ridimensionamento in termini relativi della spesa pubblica offrira' nuovi spazi di attivita' e maggiore visibilita' delle organizzazioni non profit. 
   Se queste utilizzano le risorse secondo criteri di efficienza, la loro maggiore vicinanza ai destinatari dei servizi puo' assicurare un soddisfacimento piu' efficace di alcuni bisogni. Questo - ha aggiunto - rappresenta un elemento di vantaggio rispetto al settore pubblico nell'erogazione di alcune categorie di prestazioni. 



FINANZIARIA: FOSSA PRUDENTE,  
OCCHI SU TFR E AMMORTIZZATORI 

    MILANO - Giudizio sospeso sulla Finanziaria, ma riflettori sempre puntati sulle deleghe per il Tfr (trattamento di fine rapporto) e gli ammortizzatori sociali, temi sui quali ''e' assolutamente necessario il coinvolgimento delle parti sociali''. In questi termini si e' espresso Giorgio Fossa, presidente della Confindustria, commentando il via libera del Consiglio dei ministri alla Finanziaria. ''Delle modifiche sappiamo poco - ha detto - e ancora una volta e' meglio essere prudenti. Daro' un giudizio definitivo dopo aver visto nero su bianco, dopo aver visto la Finanziaria approvata''. Ci sono tuttavia ''due punti fondamentali per la Confindustria''. Sono le deleghe ''di nostra competenza, come il Tfr e gli ammortizzatori sociali. Su entrambi - ha aggiunto - dovremo dire la nostra in maniera abbastanza vincolante''. 
   Per dare un giudizio sulla Finanziaria occorre, poi, secondo Fossa, che ''la diminuzione della pressione contributiva e fiscale sul lavoro possa essere considerata come un primo passo che sara' allungato nei prossimi anni. Non possiamo accontentarci - ha concluso - di questo 0,82% di taglio sugli oneri impropri''. 
   Il presidente della Confindustria aspettera' i prossimi giorni per vedere ''se c' e' questo isolamento di una parte di Rifondazione che ancora una volta dimostra di non voler credere alla modernizzazione del Paese, oppure se si faranno pasticci utilizzando mediazioni al ribasso''. Fossa, infine, ritiene che in caso di crisi ''l' esercizio provvisorio sia pericoloso'', anche se ''oggi una crisi di governo non vuol dire necessariamente esercizio provvisorio, un rischio che si corre in caso di elezioni''. 



FINANZIARIA: VIA LIBERA DA CGIL, CISL E UIL 

    ROMA - ''Nella finanziaria ci sono risposte positive a molte delle nostre sollecitazioni sul lavoro, il mezzogiorno, la scuola, la formazione e le politiche sociali per gli anziani e le famiglie piu' povere''. Cosi' il segretario generale della Cgil, Sergio Cofferati, ha sintetizzato il giudizio 
sostanzialmente positivo dei sindacati sulla Finanziaria. 
  I sindacati hanno ribadito la loro richiesta di raggiungere in tempi rapidi (entro ottobre) anche il Patto sociale per rilanciare la concertazione. In particolare il leader della Cisl, Sergio D'Antoni, che nei giorni scorsi era stato molto critico, ha detto oggi di ''valorizzare i passi avanti fatti con 
risposte concrete''. ''Anche se - ha aggiunto - se il tutto fosse stato fatto all'interno di un quadro rafforzato della 
concertazione, oggi sarei meno preoccupato. Il mio giudizio - ha voluto comunque precisare D'Antoni - non e' ne' positivo ne' negativo, e' articolato. Tuttavia il merito di questi passi avanti e' certamente della pressione che abbiamo esercitato. ''. 
   ''Indubitabilmente - ha detto il segretario generale della Uil, Pietro Larizza - nella Finanziaria che ci e' stata illustrata ci sono elementi di novita' positivi. Molte delle nostre richieste si trasformeranno in fatti concreti''. Larizza ha quindi elencato le misure particolarmente apprezzata da Cgil, 
Cisl e Uil: l'impegno ad avviare entro il prossimo mese di gennaio 37 patti territoriali finanziati attraverso 2.500 miliardi; l'aumento di 80 mila lire per le pensioni sociali; i mille miliardi per la riduzione dell'orario di lavoro; la decontribuzione per tre anni di tutte le assunzioni aggiuntive 
nel mezzogiorno; la riduzione dello 0,82% del costo del lavoro attraverso l'abolizione di alcuni oneri impropri; il varo dell'Agenzia per il sud (leggera e con un compito di coordinamento); il rifinanziamento della legge 488 a favore delle imprese; nessun intervento ''punitivo'' sulle prestazioni sociali. 
  Il limite, per Cgil, Cisl e Uil, ma soprattutto per la Cisl, e' il rinvio del Patto sulle nuove regole della concertazione anche se il governo si e' impegnato a presentare ''in tempi rapidissimi'' una sua proposta. ''E' un elemento negativo - ha detto D'Antoni - il fatto che contestualmente non ci sia il rafforzamento della concertazione. Cio' mi preoccupa soprattutto perche' siamo in una fase di squilibri politici''. 



FINANZIARIA: CATEGORIE DIVISE TRA FAVOREVOLI E  
PREOCCUPATE 

    ROMA - ''Si'', ''no'', ''ni'': le organizzazioni di categoria si dividono sulla Finanziaria varata dal Governo, e ribadiscono preoccupazioni e richieste. 
   Secondo il presidente della Confesercenti, Marco Venturi, si tratta di una ''finanziaria positiva per l'assenza di prelievi e tagli dolorosi, con significativi interventi sul lavoro. Non sara' una svolta - sottolinea in una dichiarazione - ma sicuramente la finanziaria '99 rappresenta una novita' rispetto a quelle passate. Il rischio ora e' quello che si apra una crisi senza soluzioni e che i sacrifici finora fatti vengano vanificati. Abbiamo gia' pagato abbastanza - conclude Venturi - e non vogliamo ricominciare con le finanziarie di 100 mila miliardi e con le manovre bis''. 
   ''Nell'impostazione generale della finanziaria - afferma il presidente della Confartigianato, Ivano Spalanzani - registriamo un'inversione di tendenza, rispetto agli anni passati, verso misure di sostegno allo sviluppo ed all'occupazione. Ma sul futuro pesa un'incognita: quanto realmente si intende scommettere sul lavoro indipendente e sulle iniziative d'impresa che ormai rappresentano oltre il 50% della nuova occupazione?''.    Spalanzani auspica ''un'attenzione piu' mirata e decisa alle esigenze delle piccole imprese. Il sostegno al credito ad esempio - sottolinea - e' un capitolo sul quale sollecitiamo l'impegno del Governo e del Parlamento''. 
   La Confagricoltura definisce la finanziaria ''poco coraggiosa'' e ''scarsa di novita''' per il settore agricolo. Secondo il presidente Augusto Bocchini ''si conferma una visione incentrata sulle tradizionali voci di spesa, peraltro ridimensionate in termini reali, mentre non emerge l'attesa 
svolta della politica del lavoro''. 
   L'Associazione dei piccoli proprietari di case (Appc) chiede al Governo, in una nota, che ''si impegni da subito a limitare il federalismo fiscale. imponendo alle amministrazioni comunali scelte di bilancio oculate, eliminando la discrezionalita' sull'Ici che vede l'imposta applicata sempre sui valori massimi''. 
   Dalla Federazione autotrasportatori italiani (Fai) arriva invece un ''no'' all'aumento del gasolio. ''Non accetteremo passivamente l'eventuale aumento - sottolinea la Fai in una nota - che graverebbe in modo spropositato sui bilanci delle imprese di autotrasporto gia' in grave difficolta' a causa delle mancate risposte da parte del Governo sulla politica di contenimento dei costi. L'incremento del prezzo del gasolio - penalizzerebbe ancor di piu' le imprese nazionali, che gia' sopportano un costo elevato rispetto alla media europea, mettendole definitivamente fuori gioco''. 
   Per il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, ''la strada resta in salita''. 



FINANZIARIA: ''SODDISFATTO'' IL TERZO SETTORE 

    ROMA - Una manovra giusta e soddisfacente perche' ''conferma un serio impegno nella lotta alla poverta' e all'esclusione sociale e per nuove politiche per il lavoro'': il Forum permanente del Terzo Settore giudica cosi' la finanziaria '99 varata oggi dal governo. 
  Motivo di soddisfazione, viene precisato in una nota, sono soprattutto ''l'estensione anche all'impresa sociale delle 
agevolazioni previste per le piccole e medie imprese, la copertura finanziaria di importanti leggi di riforma come la legge quadro sull'associazionismo di promozione sociale e la legge di riordino dell'assistenza, nonche' la previsione del fondo di dotazione per costituire l'Authority per il terzo settore e l'elevazione a 2.700 miliardi del fondo sociale''. 
  ''Adesso lavoreremo con i parlamentari per eventuali ulteriori miglioramenti - ha dichiarato Nuccio Iovene, segretario generale del Forum - per esempio per avviare anche in forma sperimentale la deducibilita' fiscale delle spese sostenute per l'assistenza ai minori, anziani o soggetti svantaggiati. I contenuti del Patto di solidarieta' sottoscritto a Padova nell'aprile scorso dal governo e dal Forum del Terzo Settore trovano oggi una prima importante conferma nelle scelte impegnative di questa finanziaria. Buttare a mare queste conquiste sarebbe disastroso ed irresponsabile''.

 

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