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OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda pinopic1 il 23/01/2009, 20:06

Qui ci sono persone che si sentono di appartenere ad un'area di sinistra o progressista o liberal come in USA, Spagna, Brasile, e che sono perfettamente in linea con i sostenitori e gli esponenti di "sinistra" o "progresssisti" o "liberal" di quei paesi e di altri (Francia, Germania ecc). E purtroppo devono vedersela con una destra che è quella che è e con un'area indefinita a volte sedicente sinistra, a volte sedicente centro, a volte sedicente moderata, che si trova regolarmente altrove rispetto alle posizioni della sinistra riformista, progressista o semplicemente liberal sia di questo paese che degli altri. E che ha pure la memoria corta. Per esempio non si ricorda più le posizioni che sosteneva a proposito di Bush, armi di distruzione di massa e via dicendo. E se in Italia un politico si presentasse con un programma contenente le stesse parole di Obama, ma senza dirglielo che sono di Obama, lo accuserebbero di essere afflitto dagli antichi mali della sinistra, di essere un velleitario ideologico e altre amenità. Ma basta molto meno, per uno di noi semplici elettori che vorrebbero votare un programma simile a quello di Obama o di Zapatero.
A proposito mi fa piacere vedere in giro per le televisioni del Regno il simpatico Massimo Teodori compiacersi della vittoria di Obama così come si compiaceva qualche anno fa della vittoria di Bush. Quando esaltava la politica estera di Bush, e definiva "saddamisti" e filoterroristi quelli che avevano qualche fondato dubbio. A otto e mezzo si è spinto a descrivere i collaboratori di Bush "vecchi ideologici conservatori". Sarebbero i mitici TeoCon ragazzi, trattati oggi come vecchi rincoglioniti dagli stessi che lim consideravano i profeti del mondo che verrà.
Ecco, Ranvit, i tuoi amici di sinistra o riformisti c'erano arrivati prima di Massimo Teodori.
Ultima modifica di pinopic1 il 23/01/2009, 20:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda Paolo65 il 23/01/2009, 20:09

L'articolo riportato da Repubblica fa intendere bene il senso della discussione che non vuole arrivare ,ovviamente, ad accettare e appoggiare la tortura,ma mettere in evidenza che senza Guantanamo e la sua,chiamiamola,extraterritorialità, Bush non avrebbe potuto mettere dentro dei pericolosi soggetti,non solo per gli USA,ma anche per noi.

Obama la pensa diversamente ma a mio parere sta facendo un'ottima operazione mediatica sfruttando però il lavoro compiuto da Bush,lasciando dentro questi pericolosi individui.

Infatti parla di 1 anno per la chiusura del carcere, e vedrete che quei soggetti ci staranno per più tempo.

In sintesi messaggio diverso ma sostanza uguale(esclusi i metodi rozzi dei carcerieri).

Obama non vorrà passare per il presidente buonista che in base a dei principi poi si becca un attentato e fa morire degli americani......e perdere di sicuro il 2° mandato.

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Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda pinopic1 il 23/01/2009, 20:15

Paolo65 ha scritto:L'articolo riportato da Repubblica fa intendere bene il senso della discussione che non vuole arrivare ,ovviamente, ad accettare e appoggiare la tortura,ma mettere in evidenza che senza Guantanamo e la sua,chiamiamola,extraterritorialità, Bush non avrebbe potuto mettere dentro dei pericolosi soggetti,non solo per gli USA,ma anche per noi.

Obama la pensa diversamente ma a mio parere sta facendo un'ottima operazione mediatica sfruttando però il lavoro compiuto da Bush,lasciando dentro questi pericolosi individui.

Infatti parla di 1 anno per la chiusura del carcere, e vedrete che quei soggetti ci staranno per più tempo.

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Caro Paolo, anche lo zio di mia madre, fatto prigioniero in Africa dagli anglo-australiani è tornato a casa dopo cinque anni di campo di lavoro in Australia. Ed era diventato un fanatico dell'australia; tanto che una sua figlia e il fidanzato si sono convinti e sono emigrati laggiù. Quanti post ci vogliono per capire che non si tratta di metter in libertà così, ma di applicare le regole di un paese civile e democratico anche ai prigionieri? E comunque ci staranno se e quanto una corte, civile o militare deciderà.

Naturalmente di potenziali attentatori ce ne sono in giro tantissimi e sono più pericolosi di quelli di Guantanamo perché non sono conosciuti. Tu ora ipotizzi che uno dovrebbe agire in funzione della rielezione ed evitare di fare qualsiasi cosa possa nuocergli a tal fine. Questo in effetti è un problema della democrazia. Potremmo ovviare sospendendo le elezioni.
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Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda chango il 23/01/2009, 20:26

Paolo65 ha scritto:L'articolo riportato da Repubblica fa intendere bene il senso della discussione che non vuole arrivare ,ovviamente, ad accettare e appoggiare la tortura,ma mettere in evidenza che senza Guantanamo e la sua,chiamiamola,extraterritorialità, Bush non avrebbe potuto mettere dentro dei pericolosi soggetti,non solo per gli USA,ma anche per noi.

Obama la pensa diversamente ma a mio parere sta facendo un'ottima operazione mediatica sfruttando però il lavoro compiuto da Bush,lasciando dentro questi pericolosi individui.

Infatti parla di 1 anno per la chiusura del carcere, e vedrete che quei soggetti ci staranno per più tempo.

In sintesi messaggio diverso ma sostanza uguale(esclusi i metodi rozzi dei carcerieri).

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certo che Bush avrebbe potuto detenere dei pericolosi soggetti, come li chiami tu, evitando l'assurdità di Guantanamo
le strade erano due:
- riconosceva questi soggetti come combattenti e quindi li deteneva come prigionieri di guerra rispettando la Convenzione di Ginevra;
- trattava questi soggetti come criminali e quindi andavano processati rispettando le regole del sistema giudiziario statunitense.

entrambe le operazioni rispettano norme giuridiche ed impediscono la tortura dei detenuti. le opzioni c'erano.
si è preferita la strada più comoda.

ci sarebbe anche da discutere sul fatto che siano tutti dei "pericolosi" soggetti. Non basta che a definirli pericolosi siano i militari americani.

il problema non è chiudere Guantanamo come carcere, ma il come si finisce lì e il comportamento dei carcerieri.

l'articolo riportato da repubblica ricorda quelli relativi ai crimini compiuti da chi è uscito dal carcere grazie all'indulto.
nulla di più.
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Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda Paolo65 il 28/01/2009, 10:46

Ecco una buona notizia davvero! Obama blocca lo scudo spaziale nell'europa dell'est e la Russia stoppa il suo programma missilistico.

La Russia non è di certo una democrazia e continua ad avere atteggiamenti aggressivi se non criminali come in Cecenia ed in Georgia,ma non neppure paragonabile all'URSS.

Bravo Obama!
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Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda Paolo65 il 28/01/2009, 12:12

DAL CORRIERE:
E proprio a Obama è rivolto il messaggio di Mahmoud Ahmadinejad: il presidente iraniano invita gli Usa a ritirare le truppe dispiegate all'estero, poiché a suo dire solo così ci sarà un vero cambiamento nella politica americana. L'appello è stato lanciato dopo l'intervento del nuovo leader degli Stati Uniti alla tv Al Arabiya: «Siamo pronti al dialogo» ha annunciato Obama. Risposta di Ahmadinejad: se quello che Obama vuole è «un vero cambiamento», ha detto il presidente iraniano durante un comizio a Khermenshah, trasmesso in diretta dalla tv, lo deve dimostrare «mettendo fine al sostegno dell'illegale e falso regime sionista», cioè Israele, e «chiedendo scusa e risarcendo l'Iran» per le «interferenze americane degli ultimi 60 anni». Ahmadinejad ha quindi elencato una serie di atti compiuti dagli Usa contro Teheran, a partire dal golpe del 1953 con cui fu rovesciato il premier di allora Mohammed Mossadegh.
COMMENTO:
Il rapporto con l'Iran sarà il vero banco di prova per Obama.L'Iran è a capo di tutte le operazioni politico,militari e terroristiche che rendono il medio oriente una zona in perenne conflitto.
Senza l'Iran, la Siria e gli Hezbollah non farebbero nulla.
Anche Hamas senza l'Iran non avrebbe più alcun appoggio concreto esterno.
Ahmadinejad già picchia duro contro Obama: vedremo come andrà a finire,ma dubito che il solo dialogo senza una reale minaccia potrà avere successo.

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Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda Paolo65 il 02/02/2009, 9:45

DAL CORRIERE:
WASHINGTON - John Brennan era il candidato designato da Barack Obama per guidare la Cia. Lo hanno subito «impallinato » ricordando che era un sostenitore delle «extraordinary rendition», ossia il trasferimento di dozzine di terroristi — veri o presunti — in Paesi amici dove spesso sono stati torturati. E Brennan ha dovuto rinunciare all'importante poltrona, affidata poi a Leon Panetta. Ma il presidente non ha abbandonato la politica delle «rendition » e ne ha autorizzato il proseguimento. «Dobbiamo preservare certi strumenti — ha spiegato un funzionario —. Sappiamo che ha causato controversie in certi ambienti e tempeste politiche in Europa. Ma se condotto secondo certi parametri, è accettabile». E i consulenti legali della Cia sono già al lavoro per fissare eventuali paletti. Alcuni li ha suggeriti Tom Malinowski di Human Rights Watch: 1) Ottenere garanzie che i prigionieri non saranno torturati una volta trasferiti nel Paese designato. 2) Esigere un regolare processo e una detenzione normale.
COMMENTO:
Mi convinco sempre più che Obama sarà un presidente intelligente e pragmatico. La sua immagine mediatica sarà quella di un presidente diverso da Bush. La sua azione politica sarà su alcuni temi importanti diversissima da Bush,ma su quello della sicurezza( e alla fine anche in politica estera)sarà molto pragmatica; mediaticamente diversa da quella di Bush ma non molto nella sostanza.
Guantanamo verrà chiuso entro 1 anno ma i suoi "ospiti" rimarranno al gabbio per molto più tempo. I rapimenti fuori gli USA continueranno, ovviamente d'accordo con i servizi segreti e quindi con i governi di quei paesi, come quello di Abu Omar.
D'altronde Obama ha nella crisi economica americana il suo vero problema,e se vuole ottenere il secondo mandato è sul tema economico che dovrà spendere molte energie, mentre dagli altri temi ,specie da quello della sicurezza, non vorrà avere rogne.

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Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda guidoparietti il 04/02/2009, 17:30

Paolo65 ha scritto:Guantanamo verrà chiuso entro 1 anno ma i suoi "ospiti" rimarranno al gabbio per molto più tempo.

Continui a ripetere questa cosa come se fosse una scoperta. Ma ti è stato già risposto che il punto non è quanto restino al gabbio, ma se ci restino a seguito di un regolare processo o meno. Questa è la differenza che conta, ed è su questo che Obama si differenzia da Bush. Poi presidente pragmatico e quello che vuoi, ma non inventiamoci similitudini dove la differenza è invece cruciale.
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Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda Paolo65 il 06/02/2009, 11:43

Vedo che ti interessa molto la forma e molto meno la sostanza. Ma lo hai capito che quei prigionieri staranno nelle carceri per ancora molto tempo, con "l'aiuto" di 100.000 cavilli giuridici e buracratici, che faranno sembrare tutto regolare ma lo scopo è solo quello di tenerli lì al gabbio?

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Re: OBAMA: GRANDE DISCORSO MA...

Messaggioda guidoparietti il 06/02/2009, 13:15

Paolo65 ha scritto:Vedo che ti interessa molto la forma e molto meno la sostanza. Ma lo hai capito che quei prigionieri staranno nelle carceri per ancora molto tempo, con "l'aiuto" di 100.000 cavilli giuridici e buracratici, che faranno sembrare tutto regolare ma lo scopo è solo quello di tenerli lì al gabbio?

Guarda che non sono io che sono eccessivamente formalista, né voglio che i prigionieri siano liberati indiscriminatamente ma solo che siano processati regolarmente (e poi se sono colpevoli che stiano in prigione per molto molto tempo) ma tu che non hai evidentemente capito, non vuoi capire nonostante ti venga detto e ripetuto, qual era il punto della critica a Guantanamo. Nessuno si è mai sognato di chiedere la liberazione di possibili terroristi così "sulla parola", ma tutti quelli che erano contro guantanamo hanno sempre semplicemente chiesto che fossero applicate le procedure legali e le garanzie processuali, che è quello che Obama sta facendo (a te potrà sembrare tutta una cretinata, magari non te ne frega nulla dello stato di diritto, ma questo è quello che chiedevano i democrats e questo è quello di cui obama si sta occupando). Tu, per ragioni a me ignote, vuoi a tutti i costi presentarlo come un "compromesso" tra gli idealisti fantasiosi democratici, che avrebbero voluto (ma nessuno lo ha mai chiesto, te lo sei sognato tu) una liberazione così a briglie sciolte di presunti terroristi e i cattivi realisti repubblicani che volevano torturare i detenuti senza processo, per dire che in fondo Obama è più pragmatico (e più "cattivo") di come ce lo immaginiamo. Il che può anche essere – o forse è solo un vecchissimo refrain per voler dire, chissà poi con quale gusto, che comunque le cose andranno sempre male e mai bene – ma in questo caso non c'entra nulla e tutto il tuo discorso si basa su un malinteso iniziale che ti ostini a voler ripetere e ripetere e ripetere... Altrimenti, se io mi sbaglio, citameli questi pazzi furiosi che volevano liberare i detenuti da un giorno all'altro, perché se questi pazzi furiosi non esistono al di là della tua immaginazione, allora il tuo voler presentare la posizione di Obama come un compromesso tra due posizioni (delle quali una però, appunto, non esiste se non nella tua mente) crolla.

Tra l'altro, leggi qua:
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/esteri/obama-presidenza-3/cole-guantanamo/cole-guantanamo.html
E se vuoi seguire un po' più seriamente le reali decisioni di Obama su guantanamo, guardati qua gli articoli dell'ultimo mese:
http://query.nytimes.com/search/sitesearch?query=Guantanamo&more=past_30
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