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Comunali, Smeriglio: "Basta fuoco amico ma il Pd acceleri sulla coalizione" per il candidato Comunali, Smeriglio: "Basta fuoco amico ma il Pd acceleri sulla coalizione" per il candidato
Massimiliano Smeriglio
Le primarie sono indispensabili perché non sono un televoto, non servono solo a indicare una leadership
di MARINA DE GHANTUZ CUBBE
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28 agosto 2020
Nel centrosinistra divampa il fuoco amico di Italia Viva che pungola i dem sul candidato sindaco, mentre potenziali alleati tifano per un rinnovamento del gruppo dirigente romano. Massimiliano Smeriglio, europarlamentare indipendente nelle liste Pd e braccio destro del governatore del Lazio Nicola Zingaretti fino al 2019 chiede di abbassare i toni: "Se è vero che il Pd non deve decidere tutto da solo, agli alleati di IV dico che i nostri veri avversari sono la destra e i populisti ". E poi incalza: "Bisogna però che il partito acceleri sulla costruzione della coalizione".
Il Pd sbaglia ad aspettare le elezioni di settembre per indicare il nome del candidato?
"No, ma il Pd ha la responsabilità più grande perché è la forza più organizzata e di peso e deve accelerare la costruzione trasparente e partecipata della coalizione perché questo fa immediatamente diminuire la conflittualità interna e le dietrologie. Se si crede nella coalizione decide la coalizione, lasciando da parte la vocazione maggioritaria che ogni tanto ancora emerge. I numeri dicono che il centrosinistra, tutto insieme, è competitivo ".
È d'accordo con chi nel Pd sostiene che le primarie salteranno se la coalizione troverà un candidato unitario? O non si può prescindere dalla competizione interna?
"Deciderà la coalizione, ma io credo siano indispensabili perché non sono un televoto, non servono solo a indicare una leadership ma a mobilitare un popolo, a farlo sentire protagonista. Se le primarie le hanno fatte Romano Prodi, David Sassoli e Paolo Gentiloni, le possono fare tutti".
Il presidente di Liberare Roma, progetto civico che lei ha contribuito a creare, è Amedeo Ciaccheri, minisindaco dell'VIII municipio. Quale sarà il suo ruolo nella coalizione?
"Ciaccheri è un patrimonio prezioso del centrosinistra romano. Ha vinto le primarie e le elezioni municipali e già svolge un ruolo.
Penso che debba essere uno dei protagonisti di questa nuova stagione insieme a tanti altri. È vero, abbiamo bisogno di una leadership, ma abbiamo bisogno anche di una squadra, di competenze e conoscenza della città. Visione e viscere. Perché Roma deve parlare al mondo, ma anche alla qualità della vita: strade, parchi, scuole".
Da europarlamentare e amico di David Sassoli, pensa che possa essere il prossimo candidato sindaco del centrosinistra?
"Il presidente del Parlamento europeo svolge un ruolo di rilevanza mondiale e stando alle sue dichiarazioni pubbliche ha intenzione di portarlo a termine seriamente. Questo chiamarlo in continuazione in causa non aiuta nessuno: né Sassoli né chi la faccia ce la vuole mettere perché rischia di passare per un candidato di serie B. Questo non va bene e in più non serve l'uomo del destino, ma una grande squadra che ha voglia di rimettere in pista la città".
A prescindere dalla portata del profilo, per governare Roma non si può fare a meno di più poteri?
"Mi sembra complicato che a breve si arrivi a una riforma. Per questo i candidati di destra, sinistra e M5s dovrebbero fare un patto su risorse, poteri, area metropolitana e autonomia dei municipi e mettere nero su bianco che ci sarà la collaborazione di tutti per realizzare questi quattro punti a tutela della città".
fonte: https://roma.repubblica.it/cronaca/2020 ... 265670091/