Coinvolgere Hamas.

Da repubblica.it :
L'ex premier britannico in un'intervista al Times
"La linea dell'isolamento di Gaza non ha mai funzionato"
L'apertura di Blair ad Hamas
"Coinvolgerlo nel processo di pace"
L'inviato del quartetto in Medio Oriente, Tony Blair
LONDRA - Hamas dev'essere in qualche modo coinvolto nel processo di pace in Medio Oriente perché la linea dell'isolamento di Gaza finora non ha funzionato. E' quanto emerge dall'intervista dell'ex premier britannico Tony Blair al magazine del quotidiano Times, che prende le mosse dalle nuove prospettive dopo l'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca.
"La politica di isolare Gaza nella ricerca di un accordo (di pace) non ha mai funzionato né mai funzionerà", afferma l'inviato speciale del "quartetto" (Usa, Ue, Russia e Onu) nella regione, che implicitamente critica la strategia seguita dall'amministrazione Bush e da Israele, che hanno puntato a concentrare gli sforzi per i negoziati sulla trattativa esclusiva con l'Anp in Cisgiordania.
Blair fa poi riferimento alla pace ottenuta in Irlanda del Nord nel 1998 e fa capire che potrebbe essere arrivato il momento di cominciare a parlare con Hamas: "Il mio approccio di base - ha spiegato Blair - è che in una situazione simile si parla con tutti".
L'ex premier conferma tuttavia la posizione ufficiale del quartetto: con Hamas non si può trattare direttamente fino a quando non rinuncerà alla violenza e avrà riconosciuto il diritto a esistere di Israele. Il coinvolgimento del movimento integralista, infatti, "può avvenire solo se Hamas è preparato a entrarvi nei giusti termini". Altrimenti il rischio è di "destabilizzare tutta quella gente che in Palestina ha lavorato duramente e a lungo per la causa moderata".
Blair si dice inoltre positivo sull'impatto che l'amministrazione Obama avrà nella regione. Sostiene che con il neo inviato Usa, George Mitchell - con cui tra l'altro negoziò l'accordo del Venerdì santo in Ulster - "le cose cambieranno": ci sarà una migliore strategia a Gaza "che offrirà alla gente la possibilità di riunirsi con la Cisgiordnia (cioè l'Anp, ndr) nei termini corretti".
(31 gennaio 2009)
Corretta la linea di Blair. Speriamo che serva.
Vittorio
L'ex premier britannico in un'intervista al Times
"La linea dell'isolamento di Gaza non ha mai funzionato"
L'apertura di Blair ad Hamas
"Coinvolgerlo nel processo di pace"
L'inviato del quartetto in Medio Oriente, Tony Blair
LONDRA - Hamas dev'essere in qualche modo coinvolto nel processo di pace in Medio Oriente perché la linea dell'isolamento di Gaza finora non ha funzionato. E' quanto emerge dall'intervista dell'ex premier britannico Tony Blair al magazine del quotidiano Times, che prende le mosse dalle nuove prospettive dopo l'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca.
"La politica di isolare Gaza nella ricerca di un accordo (di pace) non ha mai funzionato né mai funzionerà", afferma l'inviato speciale del "quartetto" (Usa, Ue, Russia e Onu) nella regione, che implicitamente critica la strategia seguita dall'amministrazione Bush e da Israele, che hanno puntato a concentrare gli sforzi per i negoziati sulla trattativa esclusiva con l'Anp in Cisgiordania.
Blair fa poi riferimento alla pace ottenuta in Irlanda del Nord nel 1998 e fa capire che potrebbe essere arrivato il momento di cominciare a parlare con Hamas: "Il mio approccio di base - ha spiegato Blair - è che in una situazione simile si parla con tutti".
L'ex premier conferma tuttavia la posizione ufficiale del quartetto: con Hamas non si può trattare direttamente fino a quando non rinuncerà alla violenza e avrà riconosciuto il diritto a esistere di Israele. Il coinvolgimento del movimento integralista, infatti, "può avvenire solo se Hamas è preparato a entrarvi nei giusti termini". Altrimenti il rischio è di "destabilizzare tutta quella gente che in Palestina ha lavorato duramente e a lungo per la causa moderata".
Blair si dice inoltre positivo sull'impatto che l'amministrazione Obama avrà nella regione. Sostiene che con il neo inviato Usa, George Mitchell - con cui tra l'altro negoziò l'accordo del Venerdì santo in Ulster - "le cose cambieranno": ci sarà una migliore strategia a Gaza "che offrirà alla gente la possibilità di riunirsi con la Cisgiordnia (cioè l'Anp, ndr) nei termini corretti".
(31 gennaio 2009)
Corretta la linea di Blair. Speriamo che serva.
Vittorio