Democraticidio

[Stefano'62]

Movimenticidio....cioè democraticidio.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... ni/599868/

Complimenti al PD,sempre più lontano dalle sue radici democratiche e politiche.
Un radioso futuro nel partito unico della casta antidemocratica e antipoltica.

[franz]

Lo scopo è costringere ogni partecipante alla contesa elettorale a darsi delle regole interne e pubbliche dal punto di vista dell’elezione degli organi dirigenti, del controllo interno e della revisione dei conti.
Ed io aggiungerei anche "regole democratiche".
Per esempio ci sono stati in passato movimenti (Lega e IDV) con statuti che erano la negazione della democrazia, visto che i loro presidenti erano tali "a vita", fino a quando cio' non rinunciavano spontaneamente. Una sorta di Monarchia.
Ed abbiamo visto che proprio Lega e IDV (ok, non solo loro) sono caduti sul controllo democratico dei fondi impiegati dai partiti.
Cosi' che Bossi e Di Pietro sono caduti malamente.
A me sembra quindi una buona idea, quella di Zanda e Finocchiaro.

[franz]

Gabanelli contro il M5s: ''Ma i soldi del blog a chi vanno?''

http://video.repubblica.it/dossier/movi ... ef=HRER2-1

L'ultima puntata di Report si occupa dei 5 Stelle ma Grillo e Casaleggio non accettano l'invito di Milena Gabanelli a fare chiarezza su alcuni aspetti del finanziamento del movimento. ''Attendiamo la pubblicazione delle fatture promesse - dice la giornalista, arrivata prima alle ''quirinarie'', la votazione online per il candidato alla presidenza della Repubblica. ''La voce politica - prosegue Milena Gabanelli - passa attraverso il blog di Beppe Grillo, i proventi quindi vanno anche al Movimento? Trasparenza esige risposta, anche se la legge non vi obbliga''. E il monito: ''Con 3 milioni di disoccupati basta parlare di scontrini''

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L'ira dei militanti 5 stelle contro la Gabanelli:
"Ingrata, è al servizio di Pd e Pdl"
Sul blog di Grillo i simpatizzanti se la prendono con la conduttrice che ieri sera, durante la puntata di Report, sui proventi del blog. La replica della giornalista: "Il punto è uno: sono state dette cose false? Se è così siamo pronti a precisare"

[franz]

ROMA - Vietare a tutti i movimenti politici non registrati di partecipare alle competizioni elettorali. E' questo il cuore del disegno di legge presentato dal Partito democratico in Senato. La proposta, firmata dal capogruppo a Palazzo Madama Luigi Zanda e da Anna Finocchiaro, di fatto impedirebbe a tutte le associazioni senza personalità giuridica e senza uno statuto pubblicato in Gazzetta Ufficiale di candidarsi a qualsiasi livello alle elezioni.

Il disegno, se diventasse legge, come è facile immaginare potrebbe avere conseguenze importanti sull'attuale sistema politico italiano. Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, la vera sorpresa dell'ultimo voto e terza forza politica del Paese, sarebbe tra le prime vittime della proposta Zanda-Finocchiaro e, senza una riforma interna, non potrebbe presentarsi alle prossime elezioni.

Dura la replica di Grillo sul suo blog: "Se questa legge passa non ci presenteremo alle prossime elezioni. 'Il Movimento 5 Stelle non e' un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti Movimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni". E lancia l'hashtag: #nonsiamounpartito.

La battaglia del Pd contro i movimenti non registrati era stata avviata già nel corso dell'ultima legislatura dall'ex segretario Pier Luigi Bersani, che aveva presentato una proposta simile nella commissione Affari Costituzionali.
La critica mossa dai democratici contro i movimenti è la scarsa democrazia interna e trasparenza di queste formazioni politiche, che godrebbero di una discrezionalità maggiore nelle scelte proprio grazie all'assenza di norme precise. Un tema su cui Pier Luigi Bersani ha insistito molto anche in campagna elettorale, con frequenti richiami alla democrazia interna ai partiti. "E' una proposta per garantire - dicono al Pd - più democrazia interna nei movimenti politici in linea con quanto stabilisce l'art. 49 della Costituzione".

In base ai nove articoli del ddl, lo Statuto delle associazioni politiche dovrà indicare obbligatoriamente gli organi dirigenti, le loro funzioni, un collegio sindacale composto da revisori dei conti e l'attribuzione a una società di revisione iscritta all'albo speciale che certifichi i bilanci e garantire la massima trasparenza, anche su internet. Paletti più rigidi anche per richiedere i rimborsi elettorali.

Il Pd però ci tiene a non far passare il ddl come una legge anti-Grillo: "La proposta di attuazione dell'art.49
Della costituzione non è, malauguratamente per chi ne scrive e per chi vi trova elemento di polemica, una succulenta notizia che rivelerebbe l'avversione del pd per il Movimento 5 stelle" - precisa la senatrice Anna Finocchiaro, prima firmatrice della legge e presidente della commissione Affari costituzionali in Senato, quella dove si discuterà il ddl. "L'interpretazione secondo la quale il Pd avrebbe presentato la legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione sui partiti per bloccare e andare contro i 'movimenti' - puntualizza il Pd in una nota - è una forzatura deformante, che finisce per diventare una operazione di disinformazione. Non si tratta di norme per chiudere la partecipazione. Al contrario, la legge serve per garantire la trasparenza della vita interna dei partiti e la stessa partecipazione".

Lo scopo, spiegano da Via del Nazareno, è quello di una riforma più ampia dei partiti politici per evitare che si ripetano in futuro scandali come i casi Lusi o Belsito. Se infatti i due tesorieri erano riusciti a sottrarre fondi rispettivamente alla Margherita e alla Lega era stato possibile proprio grazie alla scarsa trasparenza nei bilanci dei partiti. Tuttavia queste norme, se approvate, creerebbero evidenti problemi al Movimento 5 stelle, che all'articolo 1 del suo 'non-statuto' si definisce una "non associazione" con una sede virtuale che coincide con l'indirizzo web del blog di Grillo. Il comico genovese, tra l'altro, è l'unico titolare dei diritti d'uso del simbolo M5s: con le nuove disposizioni si darebbe potere di decisione anche agli altri 'soci'.

Renzi: "Così si fa vincere Beppe Grillo". Una presa di distanza netta e importante arriva da un big del partito, il sindaco di Firenze Matteo Renzi: "Non sono d'accordo: è un modo per far vincere le elezioni a Grillo e ai grillini", ha detto intervenendo a Porta a porta.

Fico (M5s): "Pensassero a ineleggibilità di Berlusconi". "Anna Finocchiaro invece di discutere dell'ineleggibilità di Silvio Berlusconi magari stabilendo una linea dura e una battaglia senza precedenti nella giunta delle elezioni preferisce presentare un disegno di legge antimovimenti al fine di attaccare il Movimento Cinque Stelle. Complimenti vivi alla senatrice della Repubblica!!". E' quanto scrive il deputato 5 stelle, Roberto Fico: "Il Movimento sta preparando con forza il percorso e le motivazioni da presentare in giunta per l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Questi sono i fatti".

La rivolta della base dei 5 stelle. "Se passa una cosa del genere viene la guerra civile", tuonano gli attivisti del Movimento sul blog di Grillo, dove va in scena una vera e propria sommossa. "Questi fanno proprio schifo - scrive Gennaro, il suo tra i commenti più gettonati - anzi ribrezzo. Vogliono sopravvivere a loro stessi a spese degli italiani con una legge truffa". "Ecco cosa sanno fare quelli del Pd - denuncia un altro militante - ora dobbiamo condividere e diffondere tutto! Subito! Qua è guerra! Guerra! O la democrazia o la rivoluzione armata!". "E voi saresti democratici? - attacca un altro grillino - Mi fate schifo!".

Per Massimo, "più attaccano e più hanno paura. Ora cercano di eliminare 8.500.000 persone con il ddl Zanda-Finocchiaro. Rimaniamo movimento, questo li terrorizza. Il loro nemico è il cambiamento".

Letta attacca Grillo per dichiarazione sulla Idem. E mentre la polemica sulla proposta di legge Finocchiaro-Zanda va avanti, arriva anche una staffilata al leader Cinque stelle da parte del premier Enrico Letta, in risposta alle frasi di ieri sul ministro Idem: "Da scemi - aveva detto Grillo - portare una canoista al governo". Dura la replica del presidente del consiglio: "C'è chi fa e chi parla, noi vogliamo affrontare e risolvere i problemi più urgenti del paese".

(20 maggio 2013) http://www.repubblica.it

[pianogrande]

Grillo, quando è scappato a gambe levate dalle sue responsabilità, cosa si aspettava?
Che andasse al governo il movimento sette stelle?
Se qualcosa si ritorce contro di lui con chi se la prende?
Deve prendersela solo con se stesso e peccato che non facciano altrettanto i suoi sostenitori.
In fondo, gli forniscono tanto materiale per fare l'opposizione.
C'è chi fa e chi parla, dice Letta.
Ecco.
Bravo Grillo.
Loro fanno.
Tu parla (e scrivi).

[Iafran]

A me sembra quindi una buona idea, quella di Zanda e Finocchiaro.

Anche a me sembra una buona idea. Peccato che gli "ideatori" si accontentino di andare a prendere l'ultima che, in Italia, dovrebbe venire in mente a quelli che dovrebbero fare politica.
La Costituzione, infatti, ha tante altre norme che vengono ignorate da decenni ... lo stesso giuramento dei membri dell'esecutivo ("Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione") penso che sia stato facilmente disatteso da tanti nelle diverse legislature.
Politici che vogliono stare bene nelle democrazie europee dovrebbero fare tante analisi prima di pensare (con l'alibi della difesa della democrazia) di rendere più arduo ai cittadini di costituirsi in movimento.
Politici che vogliono stare bene nelle democrazie europee dovrebbero chiedersi perché i cittadini si rivolgono ai movimenti per essere rappresentati nel Parlamento?
Politici che vogliono stare bene nelle democrazie europee scelgono la Grosse Koalition per il bene della Nazione non per risolvere i problemi giudiziari di un qualsivoglia "capo" politico.

[Stefano'62]

Lo scopo è costringere ogni partecipante alla contesa elettorale a darsi delle regole interne e pubbliche dal punto di vista dell’elezione degli organi dirigenti, del controllo interno e della revisione dei conti.
Ed io aggiungerei anche "regole democratiche".
Per esempio ci sono stati in passato movimenti (Lega e IDV) con statuti che erano la negazione della democrazia, visto che i loro presidenti erano tali "a vita", fino a quando cio' non rinunciavano spontaneamente. Una sorta di Monarchia.
Ed abbiamo visto che proprio Lega e IDV (ok, non solo loro) sono caduti sul controllo democratico dei fondi impiegati dai partiti.
Cosi' che Bossi e Di Pietro sono caduti malamente.
A me sembra quindi una buona idea, quella di Zanda e Finocchiaro.

Ma con tutte le emergenze che ci sono in giro,non ultima la legge elettorale che va messa al PRIMO posto (dato che stabilisce le modalità di intervento della gente sulla Cosa Pubblica,che oggi sono in allarme rosso)....
....con tutti sti problemi quelli vanno a ravanare nel gioco sporco con questa stupidaggine ?

Mi dispiace tanto ma io non sono nato ieri.
Ovvio che occorrerà aspettare di vedere i termini concreti della questione.....
Ma io direi che questa cosa getta una luce molto chiara su quali siano le reali priorità di quella gentaglia,e la puzza di partito unico sudamericano è fortissima.

[pianogrande]

Stefano 62
Partito unico?
100%?
Mi fa piacere che la cosa ti puzzi.
Sarò al tuo fianco contro chiunque pretenda il 100%.

[Robyn]

Le regole di democrazia interna sono importanti,ma si elude il cuore del problema che è quello della partecipazione.In parte il cs è movimentista.Il movimentismo è come un fenomeno carsico che riappare durante i momenti di grandi cambiamenti per poi scomparire,ed è difficile inserirlo in un'idea di riformismo pragmatico.Il web è un grande spazio di partecipazione,una grande enciclopedia,ma la difficoltà radicale di regolare gli strumenti di partecipazione,per esempio le secondarie,si situa nel fatto che siamo una democrazia rappresentativa ed anche le democrazie dirette hanno non poche difficoltà.Da quello che ho capito e che il web si può usare in alternativa al voto sù carta con i connessi rischi di virus e alterazioni.Per esempio potrebbe essere utile per i disabili esprimersi via web.Solo il tempo potrà dirci come rendere compatibile il web e la democrazia rappresentativa cioè dove è possibile intervenire e dove no.Le regole di democrazia interna, utilissime,si,ma non per escludere dalla competizione elettorale

[ranvit]

Ma.....invece di tante chiacchiere, perchè il M5S non si adopera per diventare una "persona giuridica"??? Semplicemente!
Trovo serio che un movimento che voglia fare politica si "attrezzi" per essere trasparente e garantisca democraticità interna!