Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

[Robyn]

L'Austria elegge direttamente il suo Presidente ed è federale.Dal momento che la nostra costituzione prevede che il Presidente della Repubblica è il garante dell'unità nazionale è logico eleggerlo direttamente.La costituzione inoltre fermo restando il principio dell'unità attua il più ampio decentramento amministrativo.Infine bisogna porre un limite ai mandati per il Presidente perchè la nostra costituzione è scoperta da questo punto di vista e il rischio sono forme di monarchia con l'elezione diretta.Stabilire un solo mandato sarebbe un'eccezione in Europa perche tutti i paesi lo limitano a due.Per esempio stabilire che si può essere rieletti per due mandati consecutivi dopo di chè non si è più rieleggibili.Non si è più rieleggibili se non si viene rieletti al secondo mandato,oppure se ci sono le dimissioni o la rimozione

[franz]

L'Austria elegge direttamente il suo Presidente ed è federale.

Non è il capo del governo (esecutivo).
Le sue funzioni sono semplicemente cerimoniali.
Per presidenzialismo o semipresidenzialismo si intende (se non erro) ...

La repubblica presidenziale è una forma di governo, appartenente alle forme di democrazia rappresentativa, in cui il potere esecutivo si concentra nella figura del Presidente che è sia il capo dello Stato sia il capo del governo. Generalmente questi è democraticamente eletto direttamente dai cittadini e forma il suo governo; essendo capo di stato non ha bisogno di voto di fiducia parlamentare anche perché, avendo già ottenuto il voto della maggioranza dei cittadini, non ha bisogno della fiducia dei loro rappresentanti.

[Robyn]

Infatti elegge il Presidente non l'esecutivo,più o meno come in Francia
Il semi-presidenzialismo se ben regolato può far bene all'Italia.Infatti deve esserci una logica,le costituzioni nascono non solo per limitare il potere ma sono il frutto dell'evoluzione nazionale.Pensiamo agli attacchi all'unità del paese,alle leggi incostituzionali,oppure alla possibilità temporanea di presiedere l'esecutivo in fasi delicate.Il Presidente eletto a suffragio universale e diretto colmerebbe queste lacune.Ma bisogna valutare anche i rischi futuri e i riferimenti che si fanno non sono alla situazione attuale o a personalità che attualmente presiedono le istituzioni,ma a situazioni future.Per esempio un presidente eletto direttamente oltre a fuoriuscire dal suo raggio d'azione potrebbe usare le sue prerogative in modo non ponderato,e potrebbe minacciare lo scioglimento in seguito a richieste di un'aumento di potere oppure potrebbe scioglierlo per avere una maggioranza a sè favorevole.In questo caso intervengono gli organi di garanzia.Infatti esistono dei motivi in cui lo scioglimento è giustificato,altri in cui non è giustificato.Gli organi di garanzia,per esempio la corte costituzionale,a seguito di un voto della camera dei deputati a maggioranza,operante anche dopo lo scioglimento,potrebbe annullare lo scioglimento rimuovere il Presidente e indire nuove elezioni presidenziali.Il parlamento anche nel semi-presidenzialismo rimane centrale spetta al parlamento legiferare non al Presidente.I paesi che in passato hanno avuto forme autoritarie devono essere previdenti per il futuro per fare in modo che le esperienze del passato non si ripetano mai più

[flaviomob]

Per conto mio, meglio un sistema in cui il potere sia fortemente decentrato. A quel punto abbiamo già l'elezione diretta di sindaci, presidenti di prov e reg.
Come contrappeso, un'unione federale europea più forte con un welfare piu' integrato e una progressiva uniformazione del debito pubblico (che deve diventare federale) dopo un periodo transitorio in cui ovviamente gli stati più indebitati avranno aliquote d'imposta proporzionalmente più elevate (ma progressive rispetto al reddito!).
Gli stati nazionali andrebbero quindi ridotti al minimo: con difesa e politica estera comunitarie.

[franz]

Per conto mio, meglio un sistema in cui il potere sia fortemente decentrato. A quel punto abbiamo già l'elezione diretta di sindaci, presidenti di prov e reg.
Come contrappeso, un'unione federale europea più forte con un welfare piu' integrato e una progressiva uniformazione del debito pubblico (che deve diventare federale) dopo un periodo transitorio in cui ovviamente gli stati più indebitati avranno aliquote d'imposta proporzionalmente più elevate (ma progressive rispetto al reddito!).
Gli stati nazionali andrebbero quindi ridotti al minimo: con difesa e politica estera comunitarie.

Raramente mi sono trovato cosi' d'accordo con flavio. Ho qualche dubbio sulla trasformazione dei debiti pubblici da statali a federali, perché non sono stati specificati i meccanismi (ed il diavolo sta nei dettagli) e già immagino le resistenze di chi non ha "partecipato alla festa" ed ora dovrebbe accollarsi debiti di altri. Tuttavia un'unione federale ha pro e contro e nel bilancio totale ci sta anche una quota comune di debito. Soprattutto è fondamentale il welfare intergato, in primo luogo quello previdenziale. Oggi uno lavora 15 anni in Italia, 10 in francia, 7 in germania, 3 in spagna e non sa bene dove e quando (e se) prenderà la pensione.

[ranvit]

Sarei d'accordo anche io, ma non creco che tedeschi e francesi lo siano...

[Robyn]

@Flavio In Europa dobbiamo andarci tutti interi insieme a Grecia,Islanda,Irlanda,Gran Bretagna,non si tratta di ricostruire un sentimento di natura nazionalistica.Fermo restando l'unità del Paese,realizzare le esigenze del federalismo nella solidarietà con le aree più depresse,il federalismo solidale,da realizzare poi a livello Europeo.Esteri e difesa sono d'accordo diamoglieli all'Europa.Indebolire gli stati nazionali così come è stato inteso fino ad adesso può significare provocare fratture all'interno degli stati più deboli,realizzare l'Europa a due velocità dal Pò in sù.Si parlerà nel frattempo dell'Italia di un semi-presidenzialismo attenuato

[franz]

Sarei d'accordo anche io, ma non creco che tedeschi e francesi lo siano...

Sulle federalizzazione d'europa la germania è da tempo favorevole e da sempre la francia è stata ostile.
Solo recentemente Holland ha sterzato vistosamente, forse piu' che altro per "andare a vedere" le posizioni tedesche.
Tra i contrari piuttosto metterei gli inglesi.

[ranvit]

Gli inglesi sono sempre stati isolazionisti!

I tedeschi vogliono gli Stati Uniti d'Europa a condizione che loro stiano bene e tutti gli altri facciano la fame!

I francesi sono stati sin'ora il maggior ostacolo all'unione politica d'Europa!

Vediamo che ne esce...

[Robyn]

E' l'idea del superstato che è andata in frantumi.Pensare di realizzare l'Europa indebolendo gli stati nazionali significa tornare ai tempi di Carlo Magno.Invece si tratta di tenere unito il paese senza sfociare in forme di nazionalismo e realizzare l'Europa Federale in cui ci sono i paesi deboli Grecia,Italia,Spagna,Portogallo e naturalmente Gran Bretagna,Islanda,Irlanda.La Gran Bretagna non è che è isolazionista ha avuto fiuto,ha capito per tempo che l'Europa che si andava costruendo era fallimentare.In Europa ci si và sì cedendo dei poteri ma conservando le proprie caratteristiche dove nessun paese esercita la sua egemonia.Però se è vero che non bisogna ricostruire un sentimento di tipo nazionalistico,fermo restando l'unità di ogni singolo paese con il decentramento federale,bisogna riaccendere il sentimento nazionale Europeo con l'Europa Federale