ranvit ha scritto:Pianogrande! Rileggi quello che ho scritto...e cerca di capire che non sto facendo apologia del fascismo!
Ti potrei anche concedere che si tratti di apologia inconsapevole e cerco di spiegarmi io.
Nella mia non breve vita, i nostalgici del fascismo partono sempre da quell'argomento che serve a tacciare di malafede gli antifascisti che tacciono sulle cose
buone che il fascismo ha fatto.
Bollare di malafede gli antifascisti è il punto di partenza per invocare la loro più che auspicabile eliminazione e lì il discorso diventa apologia spinta con manganelli e bastoni e lubrificanti vari.
Naturalmente, se un antifascista riconosce il
buono ecco che l'apologia parte ancora più impetuosa: Vedi? Lo riconoscono anche loro! E si salta qualche passaggio arrivando subito a bastoni manganelli e lubrificanti vari.
Alla fine, i treni che arrivavano in orario... ad Aushwitz sono il "bilancio" espresso in un unico concetto.
Niente può essere
buono se serve agli scopi di una dittatura.