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Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda pianogrande il 08/06/2013, 10:02

E' vero Franz.
Lo avevo letto quel tuo intervento.
Con le persone giuste mi va benissimo anche il federalismo.
Parola impronunciabile ancora per qualche tempo grazie alla stupidità e pochezza politica del partito che sappiamo.

Sicuramente, l'Italia avrebbe dovuto <nascere> federale.
Le differenze erano enormi.
Al federalismo come processo di unificazione, quelle teste di legno stagionato dei Savoia e con tutta la borghesia famelica che avevano dietro non avranno pensato nemmeno per un istante.

Adesso, con la cultura radicata dello stato che paga e governi locali che sperperano potrebbe essere durissima.

La perplessità che ho manifestato più volte nei confronti di un federalismo all'italiana si riassume con il timore di dare troppo potere a potentati locali che, all'ombra dello stato centrale e con eccessiva autonomia, potrebbero fare disastri.
Insomma, un centralismo come equilibrio dei poteri.

Mi ripeto.
Vorrei sentire qualche politico discutere di selezione della classe politica quando parla di forme di governo e di leggi elettorali.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda ranvit il 08/06/2013, 10:11

cardif ha scritto: Ranvit
Ok, mi hai convinto, ti faccio il piacere.
Dal 1948 tutto il bene e' stato per merito della maggioranza DC, tutto il male e' stato per colpa della minoranza PCI (e della Fiom, non dimenticare).


Questo lo stai dicendo tu che per pregiudizio leggi superficialmente quanto scrivo!
La Dc è stato un bene per una decina d'anni, poi un dramma; Andreotti in particolare, ma a seguire tutti gli altri.
No la Fiom non la dimentico...mai! E' una delle parti che ha contribuito e tutt'ora contribuisce ai guai del Paese!
Provare a riflettere, no eh?

cardif ha scritto:Ok, lo ammetto: e' la Costituzione, non il sistema elettorale, che ha stabilito che gli elettori dessero per 48 anni la maggioranza alla DC, e che ha impedito l'alternanza. E meno male, altrimenti andavano i comunisti italiani al governo! Sai il terrore!
Per il bene dell'Italia si trovi un nuovo Andreotti e gli si facciano fare altri 8 governi, lasciando la sinistra sempre all'opposizione!


Anche la Costituzione, come la Dc, è andata bene per i primi dieci anni o poco piu'. Poi, per la pretesa di garantire tutto e tutti, è diventata un colabrodo che ha consentito le piu' macroscopiche inefficienze del sistema istituzionale.

La mancata alternanza non c'è dubbio che sia stata causata dalla presenza del piu' forte Partito Comunista d' occidente!

La sinistra non sarebbe mai andata al Governo (e tutt'ora è cosi') perchè è sempre rimasta legata alla sinistra estrema!

Provare a riflettere, no eh?


cardif ha scritto:Ok, l'alternanza ci vuole, ma tra Monti e Berlusconi!


Oggi come oggi l'alternanza è possibile solo se e quando il Pd abbandonerà definitivamente la sinistra radicale. Negli ultimi 20 anni ha vinto due volte le elezioni quando come candidato Premier c'era Prodi...democristiano! Perchè per vincere le elezioni in un sistema bipolare servono i voti del centro...la sola sinistra è sempre stata e sempre sarà minoritaria!
Provare a riflettere, no eh?

cardif ha scritto:Ok, con pdr (o pdc) eletto direttamente ci toglieremo da torno la Fiom, finalmente; e non ci saranno piu' Riva in circolazione. L'occupazione aumentera', la precarieta' diminuira' e tutti vivremo felici e contenti. E puo' darsi pure che a Rodota' verra' tolta la parola!
Contento? Rasserenato?
Provare a riflettere, no eh?


Questo lo puoi dire tu che semplifichi tutto da un'angolazione di sinistra radicale!
La Fiom non sarebbe tolta di torno ma sarebbe costretta a fare solo il suo mestiere di sindacato a difesa del trattamento dei lavoratori....non a fare a politica!

I Riva o chi per loro ci saranno sempre, è compito di un Governo dcente creare le condizioni perchè ve ne siano sempre meno mentre è compito della Magistratura perseguirli!

L'occupazione aumenterà se il Governo metterà le imprese nelle condizioni di crescere e svilupparsi!

La precarietà entro certi limiti è necessaria per stimolare le persone s "darsi da fare" e a non credere ai "pasti gratis"!
Non tutti vivremo felici e contenti...dipende da tante cose...poco da se in vogore c'è questa Costituzione o un'altra!

Nessuno toglierà a Rodotà la parola; ma forse in un contesto in cui le cose vanno meglio si sentirà mena la necessità di esaltare ogni suo sospiro....e finalmente potrà rilassarsi anche lui!

Nonostante la mia "verve" un po' urticante ti tranquillizzo: sono sufficientemente contento e rilassato, con Berlusconi o Rodotà o Landini o PincoPalla! Certo con uno che sostiene le tesi di Renzi...a partire adll'isolamento della sinistra radicale....lo sarei un po' di piu' :D
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda flaviomob il 08/06/2013, 10:21

Robyn ha scritto:Caro Flavio l'elezione diretta del Premier è più pericolosa dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Infatti il Premier non sarebbe sfiduciabile perchè eletto direttamente dai cittadini e il suo raggio d'azione sarebbe molto ampio,figuriamoci quindi se è un'irresponsabile.

Chi l'ha detto? Il governo sarebbe eletto direttamente dai cittadini, come avviene per l'esecutivo di comuni e regioni, ma in ogni caso se l'esecutivo perde la maggioranza va a casa. Inoltre sopra di se' il premier avrebbe sempre il presidente della Repubblica, che deve controfirmare le leggi.
Robyn ha scritto:Invece essendo il raggio d'azione del Presidente della Repubblica ben definito e delimitato sarebbe più facile evitare le derive autoritarie che potrebbero ripresentarsi.

Al contrario, Robyn: il Presidente della Repubblica è capo della magistratura e può sciogliere le camere. Se questi poteri li avesse un Berlusconi qualunque sarebbe il disastro.
Robyn ha scritto:Per evitare un'uso indiscriminato dello scioglimento del parlamento deve avvenire che il raggio d'azione del Presidente della Repubblica non cambia al cambiare delle maggioranze rimane cioè inalterato ed inoltre il suo mandato è a termine.


Ed è già così, per questo rimane in carica sette anni e non cinque.

Robyn ha scritto:Infine se per esempio sb è Presidente e noi siamo maggioranza parlamentare,nel momento in cui si và a fare la legge sul conflitto di interessi,potrebbe sciogliere le camere,quindi la legge sul conflitto di interessi và fatta prima con le riforme costituzionali.


Beata innocenza... Se SB fosse presidente se ne fregherebbe della legge... e poi chi la fa la legge sul conflitto d'interessi? Letta, che cade se Berlusconi gli toglie la fiducia?

Robyn ha scritto:Avere un Presidente di destra e una maggioranza di sinistra non ha niente a che fare con la coabitazione o l'inciucio.Inoltre bisogna calcolare che se un Presidente di destra scioglie un parlamento a maggioranza di sinistra ,questa cosa potrebbe avvenire a parti inverse un Presidente di sinistra che scioglie un parlamento a maggioranza di destra.


E sarebbe un gran casino perenne...


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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda flaviomob il 08/06/2013, 10:40

Concordo con Franz: sarebbe molto più importante realizzare una riforma federalista e pensare a governare bene gli enti locali, fonte di spesa e corruzione inesauribile con l'attuale sistema.
Il presidenzialismo non risolverebbe nulla e nel paese delle cricche accentrare il potere significa semplificare la vita ad associazioni criminali, delinquenti, corrotti e corruttori.

Una piccola postilla, però, anzi due.

Ranvit, con il suo pittoresco linguaggio, ha sostenuto che "Rodotà non conta una mazza". Rodotà ha promosso in prima persona una serie di referendum che hanno passato il quorum (un evento, visto l'andazzo dell'ultimo decennio) e hanno stravinto. Inoltre ha preso più voti per il Quirinale rispetto ai partiti che lo appoggiavano (al contrario dei candidati del PD).

Franz sostiene che non sarebbe un "costituzionalista". Anche qui ci sarebbe da obiettare: si tratta di un autentico costituzionalista, avendo partecipato alla stesura della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che di fatto è stato un embrione della seconda parte della Costituzione europea.


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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda Robyn il 08/06/2013, 10:48

Se il governo è eletto dai cittadini e in qualsiasi momento può essere mandato a casa,l'elezione diretta non ha un senso una logica.Quindi è il Presidente che nomina il Premier che può essere sfiduciato da un parlamento eletto con il sistema elettorale francese del doppio turno di collegio.Inoltre tornando al semi-presidenzialismo un'altro rischio da valutare è la richiesta del Presidente di un'aumento di poteri che se non accordati dal parlamento lo scioglie per avere una maggioranza a lui favorevole che li conceda.In questo caso intervengono i meccanismi di garanzia che sono parlamento,corte costituzionale e accusano il Presidente di alto tradimento e attentato alla costituzione e lo rimuovono dal suo incarico indicendo nuove elezioni presidenziali.Infatti il Presidente prima di insediarsi presta giuramento e fedeltà alla costituzione.Fatte queste premesse si può eleggere a suffragio universale e diretto il Presidente della Repubblica
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda franz il 08/06/2013, 13:45

Due cose ed un PS
1) Robyn: Chi ha detto che un premier eletto dal popolo non sarebbe sfiduciabile?
È implicito in ogni sistema che dà la fiducia, la possibilità che essa venga tolta/revocata.
Se è il parlamento a darla, esiste la mozione di sfiducia.
Se è il popolo a darla, deve esistere pari potere di sfiduciare.
Vedere per esempio in USA il "Recall" http://en.wikipedia.org/wiki/Recall_election
Se questo potere non viene previsto è doveroso essere contrari ad un'elezione popolare del premier o del governo.

2) pianogrande: il federalismo, almeno secondo einaudi, aiuta a creare la classe politica giusta.

PS: flaviomob: ci potete credere o meno ma alla fine degli anni 90 ho "partecipato alla stesura" del testo della nuova costituzione federale svizzera, entrata poi in vigore il primo gennaio del 2000. "Partecipato" significa che ho fatto parte della procedura di consultazione, insieme ad altre migliaia di cittadini, ricevendo tutto il materiale preparatorio di studio, ed ho fatto pervenire le mie considerazioni per iscritto in tempo utile. Lo ritenevo e lo ritengo un diritto ed un dovere di ogni cittadino, dove naturalmente questo genere di procedura è prevista.
In nessun caso mi azarderei a fregiarmi del titolo di "costituzionaliasta". Cosi' come un bancario non è un banchiere, un laureato in filosofia che partecipa a qualche dibattito non è un filosofo, un laureato in economia che cura un blog in tema economico non è un economista. Penso che un costituzionalista sia come minimo un professore in diritto costituzionale (quindi laureato con dottorato e cattedra) e chi è semplicemente appassionato o studioso del tema possa essere considerato costituzionalista se ha al suo attivo decine di pubblicazioni autorevoli. In politica invece capita che chi piu' o meno conosce il diritto ed è immanicato con il potere viene messo ad occuparsi di temi impropri. Nel caso di rodotà (laurea in giurisprudenza) siccome era parlamentare si è occupato della nuova costituzione europea ma questo non gli dà il titolo di costituzionalista. Per fare un esempio banale, durante la famosa commissione Bicamerale che doveva occuparsi della riforma della nostra costituzione, Sia D'Alema sia Berlusconi "parteciparono" abbondantemente ma nessuno (spero) vorrà dare ad entrambi il titolo di costituzionalista. :o 8-)
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda flaviomob il 08/06/2013, 14:32

Il dato di fatto è che Rodotà non ha "partecipato" insieme a migliaia di cittadini... o ti era sfuggito? :)

http://www.treccani.it/vocabolario/costituzionalista/


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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda Robyn il 09/06/2013, 9:55

@Franz Il semipresidenzialismo non è incompatibile con il federalismo.Infatti il federalismo per poter essere attuato ha bisogno di un Presidente eletto dai cittadini che garantisca l'unità nazionale.Il federalismo senza un Presidente eletto a suffragio universale e diretto non avendo un contrappeso,può trasformarsi in secessione.La Francia anche se è fortemente centralizzata ha attuato il federalismo fiscale.Inoltre la Francia come costituzione ha lo schema tipico delle democrazie parlamentari con la differenza che il Presidente ha potuto assumere una funzione egemone per ragioni storiche dal momento che le sue prerogative sono quelle tipiche della democrazia parlamentare.Inoltre per evitare che il semipresidenzialismo sfoci in forme autoritarie serve prima definire i contrappesi.La prima cosa da definire è la sfera dei poteri che possono essere benissimo quelli che attualmente la costituzione gli assegna con qualche lieve modifica"nomina e revoca i funzionari dello stato,accredita e riceve i rappresentanti diplomatici,ratifica i trattati internazionali,Può presiedere l'esecutivo,può rimettere una legge anticostituzionale alla corte costituzionale".Da questa sfera di poteri non si può uscire,non si possono usare le prerogative in modo arbitrario,non si possono richiedere nuovi poteri perche c'è l'incriminazione per alto tradimento e attentato alla costituzione e la rimozione dal suo incarico indicendo nuove elezioni presidenziali.Quindi bisogna definire con molta attenzione e precisione prima i contrappesi
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda franz il 09/06/2013, 10:03

flaviomob ha scritto:Il dato di fatto è che Rodotà non ha "partecipato" insieme a migliaia di cittadini... o ti era sfuggito? :)

Quindi D'Alema e Berlusconi sono costituzionalisti? :o
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda franz il 09/06/2013, 10:08

Robyn ha scritto:Il federalismo senza un Presidente eletto a suffragio universale e diretto non avendo un contrappeso,può trasformarsi in secessione.

Germania, Austria, Canada, Svizzera, Australia non hanno un presidente eletto a suffragio universale e a ben vedere nemmeno gli USA sono in quella situazione, perché i cittadini eleggono i grandi elettori e loro eleggono il presidente. Quindi si tratta di una elezione non propriamente diretta.
Che non sia incompatibile sono d'accordo, ma non è che se una cosa non è incompatibile allora è auspicabile.
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