Paolo65 ha scritto:Quello che mi sfugge di Prodi è come può affermare che Bertinotti è stato uno degli artefici della caduta della maggioranza risicata del CS e poi ribadire che l'unica strada da perseguire resta più o meno un Ulivo vecchia maniera,cioè con la SR o parte di essa.
Le 2 cose non vanno palesmente insieme.
Un buon metodo per risolvere problemi e conflitti è di non discutere di persone (prodi, bertinotti, mastella, dini, veltroni) ma dei fatti. Tra i fatti abbiamo che le persone cambiano e che cambiano soprattutto i partiti, i loro programmi, le loro strategie, le loro tattiche.
Ritengo che quello che è successo con le ultime elezioni, con la sconfitta della formazione che si era creata a sinistra del PD (quotata tra l'8 ed il 10%, non ha superato il 4) sia stato un trauma abbastanza forte da quelle parti, abbastanza forte da indurre buona parte di loro a diversi consigli in occasione delle prossime elezioni. La divisione in PRC è a questo punto un primo passo. L'ala piu' estrema ora è ancora più sola e rende ancora meno credibile che dopo questa ulteriore divisione possa esistere un progetto comune al di fuori del PD.
La sinistra che vuole essere di governo a questo punto non puo' che confluore, prima o poi, nel PD.
Solo in questo modo puo' contare qualche cosa. Se un pari processo avviene anche nella parte di centro (ricordo lo spostamento di Follini) puo' darsi che dentro il PD si ricompogna buona parte del vecchio Ulivo.
Ma ovviamente le dinamiche di coalizione sono molto diverse da quelle di partito ed il nuovo assetto sarebbe piu' stabile di prima.
Ciao,
Franz