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Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda franz il 07/06/2013, 18:52

Il pensiero di Rodotà è sicuramente autorevole in tutti i campi del diritto, ma definirlo "costituzionalista" mi sembra esagerato. Bisognerebbe essere del ramo giusto (diritto costituzionale) cosa che Rodotà non è, o almeno fa parte dell'associazione dei costituzionalisti ( http://www.associazionedeicostituzional ... siamo/soci )

A quanto pare come sempre si dà a tutti del "Dottore" ora si puo' dare a tutti del "Costituzionalista".

A parte questo, a me del presidenzialismo, piu' o meno "semi" o "para" interessa ben poco.
Anni fa lo si spacciava come un necessario bilanciamento del federalismo (cosa assurda, perché ci sono paesi federali che di questo presunto contrappeso fanno positivamente a meno) ma ora che di federalismo non se ne parla e quindi non c'è nemmeno da mercanteggiare come al mercato delle vacche direi che la cosa è priva di qualsiasi interesse per l'Italia al collasso. Piuttosto per vedere se vale la pena di andare vedere le carte porrei delle precondizioni.

Età minima 35 anni (non piu' 50 come ora: ricordo che Obama ne aveva 47) ma anche età massima 67 anni.
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda ranvit il 07/06/2013, 19:13

Ma insomma, Rodotà e Zagrabelsky fanno parte di quel nucleo di persone che, dopo una vita spesa semmai anche molto degnamente, non si rassegnano all'idea che non contano piu' una mazza. Difendono una Costituzione che ci ha regalato 20 anni di fetenzie politiche portandoci sull'orlo del baratro! In realtà la difendono per pregiudizi di parte: sono anime belle e, giustamente, non appena qualcuno gli dà la parola....parlano, invocando teorie care alla sinistra radicale. Quella che ne combina di tutti i colori per contribuire a che i problemi italiani non si risolvano mai, in modo da avere sempre una parte nel gioco politico.
Un po' come i Sindacati e la Cgil/Fiom in particolare che, ultima loro comparsata, ritengono "inaccettabile" che la Elmex (che è in cattivissime acque) dimezzi il personale e dimezzi le ore di quelli che restano al lavoro. Perchè inaccettabile? Perchè il management avrebbe fatto errori......è chiaro che se un'azienda versa in cattive acque è colpa del Management; e allora? :roll:
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda cardif il 07/06/2013, 19:48

La Costituzione è in vigore dal 1948, 65 anno fa.
Per 46 anni, fino al '94, ci ha regalato 48 governi con la DC quasi sempre alla guida. Crollata la DC per qualche suo problemino di tangenti, gli elettori si sono rivolti all'Uomo Nuovo, quello che si è fatto da sé, e che è andato al governo 4 volte su 12 negli ultimi 20 anni.
Centra davvero la Costituzione nelle fetenzie politiche degli ultimi 20 anni (leggi ad personam, caccia all'immigrato ...)?
Centra davvero la Costituzione sul baratro dei derivati subprime, colpa della crisi del 2008 anche in Italia?
O della concorrenza straniera a basso costo dovuta alla globalizzazione?
O dei Riva che portano miliardi all'etero con i giochini delle scatole cinesi, sottraendoli all'economia nostrana?
E forse che il (semi)presidenzialismo risolverebbe i problemi della Elmex, o farebbe tacere i sindacati (questo una volta, ma non ora)?
;) ;) ;)
:lol:
Valà valà
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda franz il 07/06/2013, 21:36

cardif ha scritto:1) Centra davvero la Costituzione nelle fetenzie politiche degli ultimi 20 anni (leggi ad personam, caccia all'immigrato ...)?
2) Centra davvero la Costituzione sul baratro dei derivati subprime, colpa della crisi del 2008 anche in Italia?
3) O della concorrenza straniera a basso costo dovuta alla globalizzazione?

1) penso di si. La Costituzione ha costruito la classe politica del dopoguerra.
2) penso di no ma la crisi da noi è stata piu' grave per responsabilità del nostro assetto politico-istituzionale inadatto e disadattante.
3) si, perchè se non abbiamo saputo/potuto reagire alle sfide (come altri invece hanno fatto) non è per sfiga ma per contesto politico dovuto in gran parte alla nostra amatissima Costituzione ed al mondo che attorno si è evoluto.

Chiarito questo, io alla domanda del thread rispondo volentieri di no.
Sono altre le cose da cambiare. La forma di stato, le forme di governo. Pubblica amminstrazione prima di tutto.
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda pianogrande il 08/06/2013, 0:29

Le formule vanno bene (quasi) tutte, con le persone giuste.
E' il metodo di selezionare le persone che deve evolversi.
Di questo non parla nessuno.
Il fatto che al posto giusto vada la persona giusta, mi sembra sia dato per scontato.
Chissà se qualcuno delle decine di saggi impegnati nel tirare a campare ed aiutare a tirare a campare si pone questo quesito.
Un esempio: non è la forma di governo che non va bene; è Berlusconi che non va bene.
Berlusconi non va bene con nessuna forma di governo ma cerca di raccontarci che quello sia il problema.
Ho detto Berlusconi ma la lista è lunghissima.

Se vogliamo parlare del problema vero (la selezione delle persone) sno disposto a passarci le notti.
Se dobbiamo parlare della ricerca di forme di governo che trasformino un somaro o un disonesto o un corrotto in un buon governante, avrei altro da fare.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda cardif il 08/06/2013, 0:41

Franz
Sollevavo la questione sul fatto che la Costituzione avrebbe consentito i 'guasti' solo negli ultimi 20 anni. La mancanta possibilita' di altre forze di andare al governo (possibilita' che una democrazia matura deve consentire) e' durata 50 anni. Ma e' imputabile alla Costituzione? Secondo me no: e' imputabile alle leggi elettorali, le cui modalita' non sono stabilite in Costituzione, ed alle scelte degli elettori.
Le ruberie, che hanno portato a tangentopoli ed alla morte della Balena Bianca ma che si sono perpetrate fino a ieri, sono oggetto di codice penale, mica di Costituzione. Come lo sono le evasioni fiscali (Ilva e Mediaset, per dire) che fanno danno all'economia italiana.
Non vedo poi come la Costituzione possa contrastare la concorrenza mondiale, i prodotti cinesi a basso costo che invadono il mercato italiano e causano danni alla pmi e provocano disoccupazione in Italia. La Costituzione fissa principi, e' l'atto costitutivo della Repubblica; mica deve stabilire indirizzi di politicaceconomica.
Naturalmente parlo di Costituzione in risposta al fatto che sarebbe sua la colpa di tutti i mali nostrani.
Siamo d'accordo che non e' la riforma costituzionale della forma di Repubblica in senso (semi)presidenzialista la soluzione ai problemi socio-economici che ci affliggono, mi pare.
Pero' dovremmo essere d'accordo pure sul fatto che, comunque sia scritta la Costituzione, sono poi gli uomini a metterla in pratica. E gli italiani sono per natura piu' tendenti a fare i furbetti, e i politici a vedere lo Stato come straniero e le sue casse fonti di lecito prelievo, laddove all'estero sarebbe illecito. E' ancora retaggio culturale di secoli di dominazione straniera. Abbiamo dimenticato, dopo secoli di oscurantismo medioevale, di quando eravamo noi a fare i dominatori nel mondo (allora) conosciuto e rimpinguavamo le casse nostre con i soldi degli altri.
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda ranvit il 08/06/2013, 7:14

Sono altre le cose da cambiare. La forma di stato, le forme di governo. Pubblica amminstrazione prima di tutto.

Eh eh Franz! Prima dici e poi ti... contraddici! :D
Perchè se è vero che ci sarebbe tante altre cose da fare, è altrettanto vero che se non dai la possibilità a questo Paese di avere un Esecutivo che possa cominciare a lavorare il giorno dopo le elezioni e farlo per un'intera legislatura senza troppi lacci e lacciuoli (e parlo di quelli ostruzionistici della politica che si guarda solo la sedia e l'ombelico), col cavolo che puoi fare le altre cose!

Cardif.... E certo, la colpa è degli elettori! E come cavolo avrebbe potuto cambiare le cose? Con la presenza del Partito comunista piu' grande d'occidente che sognava "il sol dell'avvenire" (dell'impero sovietico) e con il sistema istituzionale-elettorale vigente, chi avrebbero potuto votare? Babbo Natale? E allora dagli DC e poi ancora Dc...e solo Dc, fino all'ovvio disfacimento per l'inamovibilità della situazione.
L'alternanza è fondamentale in una democrazia! E quale alternanza volevi con questo sistema previsto dalla Costituzione?
Ma fammi il piacere! 8-)
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda cardif il 08/06/2013, 7:47

Ranvit
Ok, mi hai convinto, ti faccio il piacere.
Dal 1948 tutto il bene e' stato per merito della maggioranza DC, tutto il male e' stato per colpa della minoranza PCI (e della Fiom, non dimenticare).
Ok, lo ammetto: e' la Costituzione, non il sistema elettorale, che ha stabilito che gli elettori dessero per 48 anni la maggioranza alla DC, e che ha impedito l'alternanza. E meno male, altrimenti andavano i comunisti italiani al governo! Sai il terrore!
Per il bene dell'Italia si trovi un nuovo Andreotti e gli si facciano fare altri 8 governi, lasciando la sinistra sempre all'opposizione!
Ok, l'alternanza ci vuole, ma tra Monti e Berlusconi!
Ok, con pdr (o pdc) eletto direttamente ci toglieremo da torno la Fiom, finalmente; e non ci saranno piu' Riva in circolazione. L'occupazione aumentera', la precarieta' diminuira' e tutti vivremo felici e contenti. E puo' darsi pure che a Rodota' verra' tolta la parola!
Contento? Rasserenato?
Provare a riflettere, no eh?
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda franz il 08/06/2013, 8:22

pianogrande ha scritto:Le formule vanno bene (quasi) tutte, con le persone giuste.
E' il metodo di selezionare le persone che deve evolversi.
Di questo non parla nessuno.

Perfettamente d'accordo sul fatto che il metodo di selezione della classe politca è determinante.
Ma non che non ne parli "nessuno".
Magari pochi. Magari troppo pochi.
Ma io - che forse sono Nessuno - ne ho spesso parlando, citando per esempio uno che di certo non era un Signor Nessuno:
Luigi Einaudi.
http://www.polyarchy.org/basta/document ... .1944.html (il notissimo "Via il Prefetto!" del 1944).

Ebbene quel testo, che per me vale l'opera di 1000 saggi e costituzionalisti, dovrebbe essere studiato a fondo.
Ci dice che piu' che il presidenzialismo conta la selezione della classe politica ed il contesto in cui essa si svolge.
Il contesto virtuoso che Einaudi indicava, come padre fondatore, era quello del federalismo. La cosa si evince chiaramente in quel testo (quando scriveva era esule in Svizzera) ed anche in tante altre sue opere. Ma il federalismo non fu possibile perché le condizioni internazionali (patto di Yalta e dintorni) non permettevano all'Italia di avere governi politici locali di sinistra (solo amministrativi).
Ora pero' il comunismo è caduto, la germania(federale) è riunificata e la spartizione dell'europa in aree di influenza tra est ed ovest è finita da 20 anni e passa. Nessun ostacolo di ripo internazionale al federalismo, dunque. Ed è l'unica vera riforma epocale da fare.
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Re: Allora, lo facciamo questo semipresidenzialismo?

Messaggioda ranvit il 08/06/2013, 9:41

Franz io condivido l'idea che il federalismo sia praticamente indispensabile. Ma l'Italia non è la Svizzera e neanche gli Usa etc etc. Li' sono stati i "locali" a mettersi insieme! Da noi, il federalismo verrebe imposto dall'alto....in un Paese dove tutt'ora è dominante la "cultura del campanile" , dove Guelfi e Ghibellini ancora covano forte sotto le ceneri della mai finita unità d'Italia... 8-)
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