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Pd, se si scinde è meglio

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda franz il 01/05/2013, 17:25

flaviomob ha scritto:Un movimento di sinistra deve:
1) Attuare politiche in grado di contrastare le diseguaglianze sociali.
2) Favorire l’inclusione sociale della “parte dei senza parte”, attraverso politiche tese ad ampliare i diritti delle minoranze di qualunque genere.
3) Contrastare la deriva finanziaria dell’economia capitalista favorendo lo sviluppo di forme alternative di economia sostenibile.
4) Favorire politiche tese all’affermazione del principio di “libertà” relativamente al nascere, curarsi e morire degli esseri umani (legge sull’eutanasia o sul suicidio assistito, trattamenti di fine vita, trapianto degli organi, fecondazione assistita, trattamento degli embrioni, etc.).
5) Attuare politiche in grado di garantire ad ogni uomo beni sufficienti a condurre una vita dignitosa (reddito minimo di cittadinanza).
6) Attuare politiche che garantiscano a tutti l’istruzione, la sanità e la protezione sociale (forme di garanzia per la vecchiaia e per i disoccupati).
7) Favorire la piena affermazione della libertà di pensiero e di espressione attraverso politiche che limitino le forme di censura implicite ed esplicite.
8) Favorire criteri di selezione meritocratici- basati sulle diverse “competenze” - per l’esercizio dell’attività politica.
9) Attuare politiche tese al ridimensionamento del “conflitto di interesse” nei diversi ambiti dell’amministrazione pubblica (politica, magistratura, università, forze armate, etc.).
10) Attuare politiche a sostegno della cultura con particolare riferimento al patrimonio nazionale.

Va beh, a parte il numero 3 (quindi 1 su 10) gli altri sono tutti obbiettivi anche delle politiche liberali, raggiunti nei paesi occidentali grazie ad un'alternanza vera.
Solo in Italia (e caso mai grecia, portogallo, spagna e paesi mediterranei vari) sono un obbiettivo ancora da raggiungere.
Solo un "pezzo staccato" dalla cultura europea non si rende conto che questi obbiettivi sono la realtà, la prassi consolidata delle germania, dell'inghilterra, della francia, di belgio ed olanda, austria e svizzera. Naturalmente ognuno con la sua storia e la sua particolarità.
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda Robyn il 01/05/2013, 20:02

In base alla cultura del proprio paese
willing will,nè eutanasia e ne accanimento terapeutico,possibilità
di interrompere idratazione nutrizione e terapie solo se non ci sono più
speranze di vita.Qui invece al punto 4 siamo ancora all'eutanasia,ma è
normale.La sinistra in Italia si incarta sempre sù questi temi ed è una
delle cose che determina l'amalgama mal riuscito,spesso dovuto ad
un'atteggiamento di ostinazione.La sinistra del XXI secolo non può essere
più quella laicista del secolo scorso
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda Manuela il 02/05/2013, 9:20

flaviomob ha scritto:Cacciari non ha tutti i torti a reclamare ciò che in tutte le democrazie occidentali è un fatto assodato: da una parte socialisti o socialdemocratici (democratici in USA), dall'altra chi è più legato alla tradizione, al conservatorismo...


3 punti:

1) si può certo sostenere che il ricambio c'è stato, ognuno la vede come vuole. Ma che non ci sia affatto stata discontinuità nel personale politico "prima" e "dopo" il PD è un fatto, ed è un elemento che ha condizionato il PD fin dalla nascita e che ha contribuito fortemente a distruggerlo. Che non ci sia stato uno (tranne Prodi) che si sia ritirato dalla politica dopo clamorose sconfitte, è un dato di fatto. Il "ricambio" non significa mettere delle Moretti o degli Speranza in posti di rilievo, perché questo non è ricambio, è paternalismo, e ripete all'infinito le stesse logiche correntizie. Quando si parla di rinnovamento, si parla di una cultura politica che deve essere adeguata ed aderente ai tempi che cambiano, senza riproporre le medesime logiche fallimentari;

2) Non mi sembra che nel suo articolo Cacciari parli di due formazioni (per semplificare, una di sinistra e una di destra) che si contrappongono: siamo tutti (?) d'accordo che dovrebbe funzionare così, in un sistema maturo. Cacciari parla, al contrario, di una scissione del PD in due formazioni, che poi dovrebbero allearsi fra loro, in una logica prettamente proporzionale. Personalmente, pur concordando con gran parte del suo ragionamento (ribadito con grande passione anche ieri sera a 8 e mezzo), non credo che oggi questa sarebbe una soluzione, anche perché credo che un’eventuale linea di scissione non si riproporrebbe sulla discriminante DC-PCI;

3) I 10 punti che dovrebbero disegnare l’identità della sinistra, mi sembrano abbastanza generici per disegnare l’identità di quasi tutti. Prendiamo solo il punto 8). Ovviamente siamo tutti d’accordo: ma scommettiamo che, se parliamo di “come” metterlo in pratica, ricominciamo a “litigare”? Per non parlare del vecchio cavallo di battaglia della sinistra: l’uguaglianza. Sono certissima che di fronte alla domanda di come far sì che la forbice delle disuguaglianze si restringa, avremmo risposte molto diverse, pur gravitando tutti attorno alla sinistra. Allora ritorna il tema del ricambio, non solo generazionale, ma di cultura politica (tenendo presente che le giovani generazioni non garantiscono affatto di essere portatrici di una cultura politica adeguata ai tempi; ma è certo che le vecchie non possono farlo).
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda Robyn il 02/05/2013, 11:42

Pensiamo alla fecondazione assistita che si può modificare introducendo l'eterologa
Oppure pensiamo al matrimonio gay.Questo non può essere imposto nè come obbligo e nè può esserci un divieto per le chiese.Le chiese se vogliono sono libere di celebrare le cpa in forma laica nei loro luoghi di culto
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